Aspiranti sindaci

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Aspiranti sindaci

Quando riusciremo a far capire agli aspiranti amministratori di quote consistenti dei nostri redditi e di tutti i beni della collettività realizzati in virtù del nostro lavoro che agli esami si va per dare risposte alle domande poste dagli esaminatori e non già per formulare vacui discorsi relativi alla loro “buona volontà” d’impegnarsi nel futoro?

Discorsi per modo di dire poiché sarebbe molto più corretto definire i loro interventi come “accozzaglie” di frasi fatte, insulse e stereotipate, ma questo è un altro tipo di critica.

 

Caro allievo aspirante consigliere comunale e/o aspirante sindaco, se un professore ti chiede “Come si calcola l’area di una circonferenza?”, è mortificante per la sua intelligenza, squallido per la tua proiezione pubblica ed è pietoso per l’istituzione con la quale stai interagendo rispondergli “Caro professore ho studiato molto e studierò ancora se mi promuoverai” senza peraltro rispondere alla domanda.

 

Se i cittadini-professori chiedessero ad un alunno-aspirante sindaco come intenda far quadrare il cerchio, l’aspirante sindaco potrebbe sì proporre una sua personale soluzione di geometria rivoluzionaria, così come potrebbe, onestamente, ammettere d’essere ignorante in materia e di volere affidare la soluzione di tale problema alla competenza di professionisti del settore.

Riceverebbe in tal modo l’attenzione e la stima degli interlocutori.

Ma che senso avrebbe rispondere che la nonna è stata malata e il lupo cattivo l’ha magiata?

Che senso avrebbe ribadire il proprio impegno operativo per il bene della cittadinanza?

Che senso avrebbe promettere uguale impegno futuro?

Al professore-cittadino che gli chieda come intenderà affrontare il “problema” del parcheggio rionale per il quale sono richiesti 35 euro in abbonamento mensile (ossia 35×12=420 €, pari alla tredicesima di molti pensionati!) il candiato consigliere comunale e/o il candidato sindaco, interpellati,  avrebbero avuto disponibili quattro ipotesi di risposte utili:

1- Lasceremo inalterate le tariffe

2- Ridurremo le tariffe del…

3- Aumenteremo le tariffe del…

4- Non sono in grado di rispondere… perché non ho studiato l’argomento.

 

Invece, i nostri politici non hanno dato nessuna di queste risposte poiché, miserelli, si illudono di avere la privilegiata forza persuasiva degli “oracoli” e si concedono il lusso di rispondere che il loro “nonno giocava a calcetto su quel terreno”… e la dicotomia tra politica incivile  e la società civile aumenta in progressione esponenziale!

 

Bruno Mancini

 

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