Antonio Del Donno e Fabio Ferrone Viola nello spazio Cerere a Roma

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ANTONIO DEL DONNO E FABIO FERRONE VIOLA: GENERAZIONI A CONFRONTO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

L’arte con i suoi differenti linguaggi tra visione ed emozione attraverso i secoli ha segnato epoche, culture caratterizzando periodi storici diversi. L’arte contemporanea utilizza diverse forme espressive con cui dare voce ai cambiamenti e alle trasformazioni vissute dalla società in particolare a partire dalla metà del secolo scorso. Il digitale, le videoinstallazioni, l’utilizzo di diversi materiali da quelli d’uso più comune ad altri meno abituali, che hanno caratterizzato le opere d’arte di questi ultimi quindici anni, insieme alla pittura tra astratto e figurativo e la scultura nel suo richiamo alla classicità e al moderno, possono diventare occasioni per dare vita ad un dialogo tra tradizione e innovazione. Si può parlare di un confronto tra generazioni di artisti distanti per età e per il modo di accostarsi alla materia e fare arte, con cui raccontare realtà vicine e lontane spesso legate all’uomo al suo entusiasmo e malinconie, alle sue attese e dubbi, volto alla costante ricerca di un senso alla propria vita.

Antonio Del Donno e Fabio Ferrone Viola Generazioni a confronto

Il progetto OPEN”. DIALOGO APERTO TRA DUE GENERAZIONI curato da Paola Valori direttrice del MICRO di Roma, quale prima tappa vede uno di fronte all’altro Antonio Del Donno e Fabio Ferrone Viola: due artisti con quasi 40 anni di differenza essendo il primo classe 1927 e il secondo del 1966. La rassegna “OPEN” in collaborazione con l’Associazione Michele Valori (Arte, Architettura e Urbanistica), si inserisce nell’ambito del ciclo di mostre, delle giornate di ricerca e degli incontri di approfondimento, che focalizzano l’attenzione sul confronto intergenerazionale tra artisti.  Come sostiene Paola Valori:” Il titolo OPEN racchiude il significato di un contenitore aperto ed animato dal confronto delle diverse esperienze”.

L’esposizione presso lo Spazio Cerere all’interno dell’antico Pastificio Cerere nel quartiere San Lorenzo di Roma, che inaugura il 25 maggio 2017 alle ore 18.30, presenta trenta opere dei due protagonisti Antonio Del Donno e Fabio Ferrone Viola per dimostrare come essi, pur appartenendo a generazioni distanti per età e contesti culturali, si ritrovino per certi aspetti in sintonia nel mostrare un forte legame con i materiali utilizzati e nel dare voce ad alcune tematiche come il rifiuto dell’eccessivo consumismo che caratterizza questa società, mai ferma e proiettata verso falsi miti, lontana dal dare spazio alla vera essenza dell’uomo.

Paola Valori

Pittore e scultore della prima metà del Novecento Antonio Del Donno, le cui opere si trovano in diversi musei tra i più importanti di arte contemporanea internazionali, oltre che in numerose collezioni presenti in tutto il mondo, fa uso di materiali quali legno, plastica e altri di provenienza industriale. Attraverso essi da vita a lavori che passano da rappresentazioni pensate quali contenitori di luce rigorose e precise nella loro struttura a oggetti d’uso quotidiano come le grandi tagliole o il Vangelo realizzato in legno, imponente nelle sue dimensioni dal forte contenuto simbolico, fino ai dipinti informali dove prevale una linea secca e asciutta e i colori si presentano piuttosto variegati. Questo per comunicare anche una sorta di malessere che vede l’uomo imprigionato da convenzioni e abitudini di una società fragile e consumistica dove a contare sono l’apparire e il successo.

Ai materiali di scarto quali punto di partenza fa riferimento Fabio Ferrone Viola: si tratta di rifiuti abbandonati, tappi di bottiglia, lattine rielaborati attraverso l’uso del colore, per denunciare il problema del consumismo dilagante come raccontato nella mostra a lui dedicata “CRUSH” tenutasi presso il Complesso del Vittoriano nel luglio del 2016. Attraverso questi materiali di scarto raccolti in giro per il mondo, Fabio Ferrone Viola ha ricostruito una possibile verità sulla società di oggi partendo da quanto viene considerato inutile. Due generazioni a confronto dove la sperimentazione diventa costruttiva per parlare dei propri punti di vista sulla società e sull’uomo, mettendo in campo le proprie idee: un confronto che arricchisce e crea opportunità per migliorarsi. Il catalogo della mostra, edito da Il Sextante di Mariapia Ciaghi in coedizione con Micro Edizioni, presenta testi di Daniele Radini Tedeschi, Fulco Pratesi e Gianni Garrera.

Per l’inaugurazione della mostra sarà offerta una degustazione di vini del Casale del Giglio.

Silvana Lazzarino

“OPEN”

DIALOGO APERTO TRA DUE GENERAZIONI

a cura di Paola Valori

Antonio Del Donno e Fabio Ferrone Viola

SPAZIO CERERE Via degli Ausoni, 3 Roma

Orario; 10:30-13:00; 16:00-19:00

Inaugurazione giovedì 25 maggio alle 18,30

dal 25 maggio al 29 maggio 2017

Riferimenti organizzativi: MICRO ARTI VISIVE

Roma, Viale Mazzini 1 +39 347 0900625

www.microartivisive.it

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