Un riconoscimento per un nostro amico

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del 19/03/2010 241 visite 1 voti

SEMPRE AL FIANCO DEI PIU’ DEBOLI
di Sacha Savastano
Vengo da una famiglia che traeva dal mare il suo sostentamento, e che aveva ben chiaro il senso dell’impegno sociale.
Il tempo lenisce ogni dolore, o almeno così recita un vecchio adagio. E se da un lato potrebbe sembrare pretenzioso da parte di chi scrive voler fare della filosofia così spicciola, rischiando addirittura di cadere nella banalità più dozzinale, d’altro canto non è possibile astenersi dal rimarcare come, in qualche caso il tempo si riveli meno efficiente nel guarire le ferite ossia del tutto incapace di riempire alcuni vuoti troppo profondi, troppo significativi.
Un anno fa moriva improvvisamente Il Direttore, Domenico Di Meglio, lasciando l’isola un po’ più sola, un po’ più indifesa, e molto meno raccontata. Da allora tante cose sono successe alla sua amata Ischia, e purtroppo non sempre si è trattato di eventi felici o fortunati: è passato solo un anno, ma guardando indietro sembra già un decennio, o forse di più. Un’eternità lunga dodici mesi che il Museo del Mare di Ischia Ponte, un’istituzione cara al Direttore che tanto l’ha difesa e tantissimo l’ha aiutata nella crescita, celebrerà con due differenti iniziative il prossimo 21 Marzo. Si tratta di un evento ideato, voluto e realizzato in prima persona dal responsabile del Museo stesso: Luciano Di Meglio, che è anche uno dei fratelli del fondatore de “Il Golfo”, e sembra che più di un semplice amarcord il tutto assuma quasi il carattere di una provocazione.
“L’iniziativa” – spiega l’ideatore- “ consiste di due parti: in primis scopriremo una targa in memoria di Domenico, e la porremo in un angolo della Stanza dei Pescatori. Sopra vi faremo incidere una delle sue più belle frasi, tratta dal libro che racconta la sua vita. Ci sarà, poi, la consegna del primo premio di giornalismo «Premio Domenico Di Meglio», che quest’anno sarà assegnato alla cronista del Tg5 Annamaria Chiariello, una professionista dalla serietà indiscussa che è sempre stata dalla parte di Ischia, e a cui Domenico voleva particolarmente bene; entrambi condividevano uno stile schietto e lucido, capace di parlare della gente alla gente, comprendendo e facendosi comprendere.”
Una commemorazione simile, seppure semplice e sobria, non corre il rischio di essere incoerente con lo spirito del commemorato stesso? Il Direttore notoriamente non amava incensarsi ed evitava volentieri riconoscimenti e deferenze.
“E’ un discorso un po’ diverso: sono sceso personalmente in campo perché mi sono reso conto che il ricordo di mio fratello stava già cadendo nel dimenticatoio: voglio dare un input, uno stimolo, sperando che la mia idea venga raccolta e sviluppata insieme con altri negli anni a venire: spero che altre persone, o magari che altri enti, possano riprendere in futuro la mia iniziativa, ampliarla, realizzarla meglio, darle più importanza e profondità. So che le mie forze sono quelle che sono, ma sentivo di dover dare uno shock onde evitare l’ennesimo buco della memoria della nostra storia recente e non. Ischia non può permettersi di dimenticarsi anche di Domenico. “
– “Anche” di Domenico?
– “L’ischitano ha sempre avuto il vizio di spremere quello che poteva dalle persone e poi dimenticarsene nel momento del bisogno. Mi viene in mente Mister Crispi, massaggiatore della Nazionale di Pallacanestro, che tanto diede alla nostra comunità per poi essere ignorato nei giorni del dolore. Voglio evitare il ripetersi di un caso simile… perché credo che anche da Domenico la gente abbia preso quello che poteva, abbandonandolo quando non serviva più.“
Parole abbastanza forti, ma cariche di tristezza più che di vera rabbia, altro segno evidente di come quest’anno appena trascorso, per qualcuno, sia pesato davvero quanto un secolo.
L’iniziativa del Museo del Mare sembra davvero unica al momento, con il suo proporre uno dei pochi tributi (se non il solo) che l’Isola Verde abbia voluto finora rendere ad uno dei suoi figli più illustri dodici mesi dopo la scomparsa. Domenico Di Meglio, ossia un cronista pluripremiato tenuto in gran stima da tutto il mondo della carta stampata, protagonista di un numero infinito di battaglie e di denunce che costituivano il segno più evidente, seppure non unico, del carattere battagliero che gli veniva riconosciuto anche dai più acerrimi detrattori. Sembra che nessuno ricordi, nessuno voglia ricordare, che siano stati tutti troppo presi da questi mesi frenetici per fermarsi un attimo in silenzio.
“Qualcosa l’avrà pur fatta” – Luciano sembra di nuovo amareggiato – “In un ambiente come il nostro, dove riesce solo chi ha potere economico o politico, un signore di nome Domenico Di Meglio ha provato con tutte le proprie forze a cambiare il corso degli eventi in meglio, a mettere in piedi qualcosa di duraturo, contrastando quell’atavico trend che vuole Ischia come un luogo dove solo chi ha tanto denaro da spendere possa riuscire a creare qualcosa di davvero importante”
Ma basteranno una targa ed un premio? Non ci troveremo di nuovo di fronte all’ennesimo caso di goccia nell’oceano? Avremo il piacere di vedere altre persone, altri enti, unirsi nel ricordo e rendere omaggio (in maniera umile, nel pieno rispetto dello spirito di chi viene onorato nella circostanza) al rimpiantissimo Direttore?
Per ora una risposta non c’è: o meglio, ce ne sarebbero tante, troppe, da dare tutte insieme, senza arrivare ad una soluzione esaustiva.
“Alla fine è rimasto da solo… ”- il concetto viene rimarcato da Luciano Di Meglio, un piglio guerriero che è tratto distintivo dell’intera famiglia. Ma speriamo si sbagli.
E’ raro che qualcuno riesca a dare tanto alla propria famiglia, alla propria collettività: in genere si prende quanto si può, senza restituire nulla, in un bilancio eternamente passivo. Ma è triste, tanto triste, pensare che anche quando accade il contrario, gli sforzi di chi si è tanto impegnato vadano persi, ignorati, obliati come cose da nulla, di poco conto. Ci vogliono le targhe ed i premi, sperando che le prime non prendano polvere e i secondi non perdano importanza. E’ così poco, dovrebbe e potrebbe diventare così tanto.
Un ultima cosa: possiamo anticipare la frase scelta per la piastra commemorativa, o almeno rivelare come inizia? Luciano sorride e concede l’anteprima: “Vengo da una famiglia che traeva dal mare il suo sostentamento, e che aveva ben chiaro il senso dell’impegno sociale. In memoria di Domenico di Meglio, sempre a fianco dei più deboli ”
Una frase è così poco, ma significa così tanto.

CORRIERE DELL’ISOLA ANNO XIV n°11 18-24 Marzo 2010

Note dell’autore

I commenti

Commento 11899
Roberta il 19 mar 10 8:17 ha commentato:
Ho conosciuto Domenico solo attraverso le tue parole di amico e di persona che lo stimava molto e conosco meglio anche Ischia in questa meritoria iniziativa. E Ischia mi piace ancora di più.

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