Poesis
tiziana mignosa
gocce di poesia
scritte tra il duemilaotto e il duemiladieci
Questa mia
vuole essere una breve raccolta di poesie che rappresentano
l’essenza dell’emozione espressa in versi sintetici.
Privi, quindi, di ogni minima trina che possa in qualche modo
distogliere dall’essenziale.
Volo
Voglio sentirti
come quando il desiderio cancella tutto il resto
come quando il sonno si fa veglia
e l’attenzione evanescenza sul sorriso.
Fiore sull’asfalto
voluto
felicità che sboccia
dentro il centro dell’abbraccio
e m’inginocchio
davanti al gusto pieno
attimo trattenuto dentro il dopo
questo è un piacere solo nostro.
**
Sulle labbra
Non ho nulla addosso
all’infuori del desiderio che mi compone
e gli occhi chiudo
ti indossano prepotenti
te li lascio scivolare sulla pelle.
Attimi rubati
al vociare della vita e alla sua corsa
ma è tuffo a cerchio
nel piacere acceso dell’istante
e mi ritrovo le lancette dentro al pugno
e il tuo calore sulle labbra.
**
L’altro tempo altrove
Mi piace questo mio lento scivolare via
quando la calura
gli occhi chiude
e per mano m’accompagna altrove.
Altre vite
nella stessa vita
un po’ qui
e l’altro tempo altrove.
Mi piace questo dolce dondolare
tra la veglia e il sonno
quando il corpo si riposa
e la mente corre.
**
Ore stanche
Sono frecce senza centro
le ore trascinate dal bue stanco.
Percepito il gusto
la paura l’ha negato
dono assai prezioso e mai scartato.
Filtra il sole a tratti
ma sulle porte chiuse i raggi deviano.
Delle nubi
hai fatto guanti comodi
e nere lenti.
Le mani usi
ma è tatto senza piacere.
Occhi e sentimento
hanno dimenticato
il gusto pieno.
**
La mancanza di consapevolezza
La mancanza di consapevolezza
è come il telo sopra il prato in fiore
l’erba non cresce
e i boccioli non s’apriranno mai al sole.
Quando sulla coscienza non soffi via il velo
è come avere gli occhi e non saperli usare
ti pare di vedere il mondo
ma più che guardare non riesci a fare.
Pur avendo i mezzi
ancora non li sai usare
farfalla che non sa d’essere tale
cammini invece di volare.
**
L’ora esatta
Timida e sfrontata
sorride e poi si gira
afferra
e dopo fugge.
La bellezza quando fa paura
il sogno blocca
che rimane lì
imbrigliato sulla soglia.
Ma quando il tempo si fa frutto buono
e il sole è manto sulla pelle
il bruco le sue ali indossa
farfalla si fa cielo e vola.
**
Malinconiche attese
Respirando notti insonni
dietro le persiane chiuse
tante lune ho conteggiato
soffi di felicità e allegria lontana.
Veglia sull’accesa lotta
cumuli di sospiri frantumati
compressi e calpestati
sotto il macigno del dovere.
Inutili cataste da spazzare
briciole di sogni secchi
scomodi pensieri
dannosi da salvare.
**
Mi manchi
Più il bosco si fa fitto
e più mi manchi
invisibile alleato di note e di colori
amato fazzoletto
per le ciglia e le sue gocce.
E così tu torni
ogni volta che qualcosa
mi spinge sulla soglia del non ritorno
e un nuovo addio strappa
altra pelle e altro amore ancora.
Solitario artista del silenzio
mani nelle mani anche senza
stretto il pugno con te diventa palmo
miele e tenerezza e mai disagio.
**
Dissolvenze incrociate
Ho valicato le strade dell’immaginario
mentre la vita mi destava
sull’inatteso
… dissolvenze …
s’ intreccia
il sole con la luna
e nulla rimane di ciò che non era.
**
I giochi del destino
Esco dalle regole
per chiedermi cosa vuoi da me
mentre per un attimo assecondo i due tiranti
che della mia essenza ne fanno due montanti.
Prova o dono
è presto per capire
ma il sentire è diverso dal sapere
e a volte sarebbe meglio non udire.
Vorrei conoscere il regista della vita
che pare si diverti a stampare meraviglia
seguendo il flusso del vento
tutto oppure niente.
**
Voli di nulla
Fuggevoli traiettorie
di ammalianti falene non lambite dal sole
giri concentrici senz’anima non lasciano tracce.
Splendore d’urne senza sostanza
dai bagliori tradiscono il nulla
involucri sterili di carta stagnola.
Caramelle tinteggiate di breve
scartate, poco gustate
e subito dimenticate.
**
Quando arriveranno i giorni
Verranno i giorni della luce
e i silenzi non goccioleranno più estenuanti attese
carezze delicate
soffieranno calore sui cristalli limpidi del disinganno.
Arriveranno le dolci ore attese
e lo sguardo si socchiuderà al piacere del giorno che s’esprime
e senza più indugi
il respiro
finalmente si colmerà d’Amore.
**
Il calice dei ricordi
Quando alla mensa della vita
dal calice dei ricordi bevi
lambisci immobili ramificazioni
statue senza respiro
pietrificate nella negazione.
Centro tavola di vie troncate
rami appassiti privi della linfa
che colla fantasia e la voglia
foglia dopo foglia posti.
Alimento momentaneo senza corteo
sospiri dentro l’attimo
sul percorso non vissuto
probabile immagine
di un aborto del destino.
**
Il passato e il futuro
Diametralmente opposti
i due binari
accolgono
i percorsi della vita
Il passato e il futuro
s’incrociano
in quell’attimo di stasi
che è il presente.
**
Oltre
Imbrigliato
tra le ragnatele del non so
quando gli occhi inseguono
oltre l’ultima nuvola il vento
barcolli al bivio
gocciolando dubbi sullo strazio.
Avanti, scivola allora il tempo
mentre sul presente spoglio cerchi un soffio.
**
Noi
Mano
contro mano
invisibile…cristallo
separa
le nostre dimensioni.
Io
tangibile essenza
in questo tempo
tu
impalpabile anima.
**
Il respiro dell’adesso
E’ acqua limpida
sulla pelle accaldata
mentre ad occhi chiusi
mi lascio scivolare
dentro parole rosa.
Annodo affetti
all’albero della letizia
e di sapone sciolgo
i passeggeri.
Con gli occhi verso il sole
nuovo
è il giorno da viaggiare.
**
Le varie oscillazioni del sorriso
Quando di gioia
afferri luce e nutrimento
Amore cogli e Amore torni
ma se dello sconforto ne fai esempio
scivola il sorriso
e si disperde
nel limbo senza volto del silenzio.
Ha sabbie mobili il sovrano regno
nascosto sotto crepitanti foglie autunnali
da dolce e vellutato
diventa a volte disperato
ma è più giù ancora
oltre quel buio pesto
che ritrovi il cielo con tutto il suo candore.
**
Lucenti fragilità
Notti di vetro
o di cristallo puro
tagliano
o incantano.
Lucenti fragilità
pronte a svanire
riflettono l’immenso
o solo il mondo.
**
L’ispirazione
L’ispirazione è come il fiume che ti passa accanto
ogni tanto si muove trasversale
di Luce allora va ad alimentare
zolle che presto si faranno cielo.
Scorre, e a volte neanche ci fai caso
ma quando scegli d’attingere dal suo bene
t’accorgi che possiedi solo un cucchiaino
e tutto il resto lo vedi allontanare.
**
Lezioni d’Amore
In assoluta libertà
fluttua l’energia
unica e senza macchia
non conosce spazio e tempo.
Dai concentrici fori
dell’unico scrigno
giungono i raggi
illusione transitoria di scissione.
Filamenti avidi di bellezza
lambiscono e vanno via
nell’intermittente andirivieni della materia
l’Amore imparano.
**
Sottile seduzione
Ho afferrato il lampo del tuo sguardo
sulla pianta del mio piede arcuato
mentre per il tacco
il sandalo sfilavo.
Pelle ambrata
che profuma di salsedine e desiderio
in quest’estate che s’espande
oltre quello che c’è da vedere.
**
A volte
A volte amo respirare il mio passato
quando le foglie
cadendo giù
d’autunno vestono la nostalgia
e il pensiero plana
su quei luoghi inviolati
dove regina
era la gioia.
Col sorriso
d’attimi fodero il mio dolore
mentre la mente mente
negando gelo e inverno.
**
Scene replicanti
Gli eventi
non amano gli specchi
anche quando copione e attori
rimangono gli stessi.
Minuti scompagnati
su scene replicanti
vista uguale
e gusto differente.
Bianco e nero
livido contrasto col pensiero
tracce di domande che al cielo arrivano
emozioni a pioggia sopra il capo.
**
Come stai?
E’ sempre come sull’altalena
quando il vento soffia e spinge forte
e un po’ le nuvole ti sembra d’afferrare
ma dopo l’attimo le vedi allontanare.
Come il dì che il sole ha acceso
quando non fai in tempo ad andare al mare
che ti ritrovi subito a dialogare
col lampadario dell’oscura notte.
**
Piccoli soli
Solo i passi dell’Amore
lasciano impronte permanenti
tutti gli altri solamente
orme sciolte sulla sabbia.
Piccoli soli
in cerca di caldi batticuori
raccattano attimi sparpagliati
dentro vasi pieni di rumore.
Dal ferramenta trovi sempre i luccichii
anche se poi ti accorgi che sono solo chiodi
allora se proprio scegli d’afferrare
sarà meglio andare da un bravo gioielliere.
**
Così è la vita
Tra la cosa più leggera
e quella più pesante
c’è sempre un mondo intero
che altro poi non è che tutto il resto
così è la vita
onde su onde
di cose tutte uguali
e a volte tonde
così è la vita
eppure in linea retta
qualche volta il cielo tocchi
ma poi in picchiata piombi
su l’ennesima scivolata.
**
Passi scalzi
Adoro questo tempo
di fragole e limoni
passi scalzi
sui pensieri svegli.
Sorrisi, luce e vento
nutrimento per le fantasie
fiori in libertà tratteggiano
ghirigori accalorati sulla pelle.
Giorno acerbo
ancora tutto da gustare
tela che all’estro suggerisce
succosi sogni … pronti da tastare.
**
Dorme
Dorme intorno a me il mondo
in questa notte dove il silenzio al cuore canta
e dove il tempo
una ad una
stille di tormento ha colto
per farne stelle e vento
per me
e per chi allo specchio crede e attende
corone di splendore
solitarie gocce
diventate sole.
**
Palloncini colorati
Senza preavviso
la combinazione come niente scatta
fatiche già vissute le porte schiudono
novello è il giorno che dalla panchina s’alza.
Palloncini colorati
rivivono
rincorrendosi nel sole
cielo spoglio di dolore.
Anche l’ultimo dei nodi
incontra il pettine
dono che gli occhi apre
strappando le ultime catene.
**
Fermo immagine
Fermo immagine aderente
integro rivive nella mente
mentre tutto il resto
nell’austerità dello scorrere è forestiero.
Frammenti di sorriso
misti a polvere di tempo
raccattati dal pensiero
nel cassetto dell’andato.
Sentimento in primo piano
occhi e mani fuori uso
sapori e odori d’altro tempo
come fosse adesso quel momento.
**
L’isola che mai c’è stata
E’ uno sguardo gentile
quello che osserva senza più volere
granelli d’irti spini
amore sciolto a gocce
e intanto il disinganno cresce
sulla terra di un falso dio che sempre più scompare
quando ti giri a volte a rovistare
tra sbiaditi intarsi che ormai non fanno male.
Ed è lì che t’alzi
allorché per acquisire leggerezza
rinunci anche a soffermarti su quanto a volte il come
sia in grado di ferire molto più del cosa.
**
Il sasso e la piuma
Il dolore è come l’onda
che a valle per i capelli porta
e con sé trascina anche
muri senza cemento
e tutte le fragilità che incontra.
E intanto sulla conca
è terra a mucchio che l’inciampo crea
sassi che sul fondo restano
mentre le piume
disegnano la leggerezza in cielo.
**
La culla degli eventi
Non possiamo mai sapere veramente
ciò che accade nell’attimo in cui accade
perché l’evento nasce quando s’è pensato
e non quando si fa aria e terra.
Come fiore dal passato arriva e sboccia
idea come linfa alle radici
per gli occhi e per le mani
è battito nuovo da tastare.
**
L’attimo rubato
Empatiche note
come maliarde sirene
rapiscono l’attenzione
incorporee al sentire altrui
si stampano nella mente
istanti di luce e miele
poi più niente.
tiziana mignosa
novembre duemiladieci
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