Poesie

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Virginia

 

Virginia Murru

Virginia Murru Sera d’ormeggi

Legge Antonio Mencarini

 

Era sera d’ormeggi

vele immobili all’evento

ed io tremavo

in approdi di possibile sul porto.

 

Orde di ragioni non sapevano

di giardini pensili nel cuore

fioriti all’insaputa del rigore

e sull’acerbo andare solo pietre

a siglare il corso al nostro passo.

 

Si raccontava fiero -il giorno

e si spegneva in gloria

in barbagli felici d’essere.

 

Felicità?  circostanza suprema

con attitudine d’eterno.

 

Ho spinto quella sera

piano  piano

come porta cigolante sul destino

e c’eri tu sull’orlo dell’istante

a rovesciare tempo su di noi.

 

Certi amori

son mitosi di cellula divina

replican l’eterno e non lo sanno.

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DILA

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Bruno Mancini

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