Seconda vendemmia

Benvenuti

teatro la vendemmia 1969

Bruno Mancini20 novembre alle ore 23.57

Dedicata a Enzo Boffelli, a tutte le compagnie teatrali ischitane orfane di una sala dove recitare, ed alle loro battaglie per avere un Teatro… alla fine degli anni 50 noi ad Ischia avevamo un TEATRO (piccolo ma c’era).
Ora non c’è più nemmeno quello.
EVVIVA IL PROGRESSO!

Enzo Boffelli21 novembre alle ore 0.30

Bravo Bruno Questa foto e’ l’ emblema della VERGOGNA CHE QUOTIDIANAMENTE SIAMO COSTRETTI A SUBIRE! A 50 ANNI DI DISTANZA NN ESISTE UN PALCOSCENICO ED UN SIPARIO PUBBLICI, la cosa più grave e’ che questo scempio dura già da oltre un DECENNIO il che vuol dire che stiamo privando i ns figli di uno strumento imprescindibile nella loro crescita socio culturale. Mi viene da pensare e ,ho espresso questo concetto più volte, CHE PER QUALCUNO E’ MEGLIO COSI’…..FUOCHI D’ ARTIFICIO , CAMPI DI CALCIO,E PROCESSIONI …… E VAI FACILEbr teatro .jpg

Bruno Mancini21 novembre alle ore 1.46

Non vale ribadire la mia adesione alla vostra (?) causa, perché dal mio punto di vista i maggiori penalizzati siamo noi potenziali spettatori privati di un diritto alla cultura che non è negato nemmeno nei più desolati paesi del mondo.
Per quanto possa essere significativa la foto puoi usarla come vuoi.
Ciao e fammi sapere se vuoi pubblicare qualche resoconto sul mio sito
www.emmegiischia.com
nella sezione teatro .br teatro2

Giovanni D’Amico21 novembre alle ore 16.36

… incredibile, negli anni cinquanta avevamo il Don Bosco, nel 2009 neanche due” tavole di ponte”!
Caro Enzo, altro che un decennio, il Don Bosco divenne palestra già dagli anni sessanta. Negli anni 67 e 68 la dovemmo attrezzare noi con un palco fatto con i bidoni di benzina e le tavole che ci prestava un imprenditore edile. Erano i tempi di Giannino Messina, Escoffier, Vicenzo Taliercio, Katia Massaro, Elena Mancini,Rosaria Buono, Giovanna Mirro, Gennarino Della Vecchia… ecc.ecc.
In bocca al lupo!!!Bruno-Mancini xxx-1

Bruno Mancini21 novembre alle ore 17.54

Dopo il Don Bosco, se ricordate, ci fu una breve esperienza presso la Cantina Sociale adibita a teatro… ma l’umidità che c’era ne impedì il proseguimento.

Enzo Boffelli21 novembre alle ore 20.02

Attualmente manca completamente tutto IO VE LO RIPETO OGGI 21 11 09 L’ ISOLA DI ISCHIA NN HA UN SIPARIO E UN PALCOSCENICO PUBBLICI…. questa e’ letteralmente la VERITA’ …… TI ASSICURO CHE OGGI COME OGGI AVERE LA CANTINA SOCIALE CN TUTTA LA SUA UMIDITA’ PER NOI SAREBBE UN LUSSO…

Bruno Mancini21 novembre alle ore 20.15

H A I P E R F E T T A M E N T E R A G I O N E !!!!br teatro 3

Bianca Monti22 novembre alle ore 9.43

quando ci si batte per la cultura non si può non battersi anche per il teatro che di essa è parte determinante

Michele LubranoOggi alle 0.14 ·

…al Ischia la storia del teatro si perde nella notte dei tempi.
Durante l’amministrazione del compianto Vincenzo Telese .lo scrittore e uomo di teatro Giovan Giuseppe Cervera abbandonò la DC e passò all’opposizione perchè non fu mantenuta la promessa della costruzione del teatro.

Bruno ManciniOggi alle 1.05

In quei tempi gli uomini valevano tanto quanto valeva la loro “parola”! Ora l’inverso…

Enzo BoffelliOggi alle 12.59

io ritengo che quando un diritto viene negato e’ giusto recriminarlo, quando poi si tratta di un diritto fondamentale come quello di poter andare a teatro sul proprio territorio non capisco come un popolo possa accettare passivamente le chiacchiere dei politici. BISOGNEREBBE DARE UN SEGNALE FORTE MA PROPRIO FORTE PER SQUOTERE LE COSCIENZE DI UNA CLASSE POLITICA ORMAI VITTIMA DEL PRESSAPOCHISMO CHE REGNA NEL NS PAESE! …. MA NOI SIAMO ISCHITANI , ANZI ITALIANI E QUINDI…..

Bruno Mancini25 minuti fa

quindi…?
Quindi diciamo che le responsabilità politiche non sono solo di questa amministrazione ma vanno assegnate a TUTTE le giunte, nemmeno solo del comune di Ischia ma ISOLANE degli ultimi trenta anni (poi parleremo della mancanza di un auditorium), senza escludere MITI locali, provinciali, regionali ed europei.
Quindi diciamo che la “cultura” ha fatto, fa, e farà sempre storcere il naso e chiudere il portafoglio ai meschini interessi del potere per quanto essa tenda a far ragionare i “sudditi” liberi da strumentalizzazioni, compromessi e prevaricazioni.
Quindi diciamo che la cultura è per assioma nemica delle mafie, dei dogmi, e degli assolutismi.
Quindi diciamo che di amici ne ha veramente pochi….
Basta parlare così per essere un rispettabile italiano?
Ti abbraccio

M.G. s.a.s. Via Gemito 27

80077 Ischia Porto (Na) Italia

emmegiischia@gmail.com

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