Meeting Hotel Miramare e Castello – Domenica Luise

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del 13/08/2010 197 visite 0 voti

Progetto culturale

“La nostra isola”

Presentazione antologia poetica

“Ischia, un’isola di…”

DOMENICA LUISE

Progetto culturale “La nostra isola” ideato da Bruno Mancini – Ischia 19-24 Luglio 2010 – Sala congressi Hotel Miramare e Castello – Presentazione dell’Antologia poetica “Ischia, un’isola di… a” a cura di Roberta Panizza e di Bruno Mancini – Antonio Mecarini legge le poesia di Domenica Luise “Sì la gioia” “La seminatrice di pietre” “Ninna nanna degli ubriachi d’amore” “La Lucerna” – legge le poesia di “Roberta Panizza “Per sempre mia” e “Per sempre” e legge la poesia di Bruno Mancini “Davanti al tempo”

Domenica Luise
Il luogo preferito da Domenica per vivere la poesia è la rete di internet scelto dopo due poco soddisfacenti esperienze con editori non virtuali i quali, come spesso accade, hanno lasciato a lei, autrice, l’oneroso compito della diffusione dei libri prodotti e l’hanno inizialmente spinta a “tenere nel cassetto” i propri scritti per poi affidare all’onda infinita degli spazi web i suoi versi.
Domenica definisce il suo verseggiare “il mio canto libero inventato lì per lì quando mi sento radiosa” e lo affida, grazie anche all’aiuto di esperte amiche virtuali che la affiancano nel non sempre agevole uso del computer e delle sue funzionalità, a molteplici siti internet creati appositamente per la diffusione di opere di scrittura.
Gestisce due suoi blog, uno dei quali è un piccolo-grande contenitore, oltre che della sua ispirazione poetica, anche di buona parte del mondo interiore che la abita e che sulle sue pagine riversa, un altro illustrato con oltre 200 disegni fatti da lei con la collaborazione della sorella Iole Luise.
Contemporaneamente pubblica le sue poesie sul sito “Il giardino dei poeti” di Cristina Bove e le prose e le poesie sui siti “ Il club poeti” e “New arte insieme” di Renzo Montagnoli.
Vivere la poesia e la scrittura in internet è molto gratificante per la nostra autrice. Tale ambiente costituisce per lei un luogo di importante scambio culturale ed umano.

Sì, la gioia

E’ un frutto maturo
col nocciolo che sboccia battendo
come una bomba a orologeria:
mi sono innamorata
adesso. Ho le mani
piene di colori spremuti e i piedi di danza
e la bocca del canto che tu sai.

E’ la festa dell’Etna in eruzione
con tutù di fuoco e lapilli
quando la farfalla gialla sale intatta
svolazzando nei fiori di fichidindia.

Di nuvole leggere e trombe d’aria
vado, vado,
dove non so. Mi portano parole
smosse, acqua, fuoco e vento,
i buchi neri impetuosamente
attirano le pietre di sale. E squilla
la vita coi girasoli
in vortici, facce di semi e bocche. Oltre.

Strisce di galassie
e di universi degli universi,
abito bianco alla sposa in prisma,
occhio di luce e sorriso.

Silenzio
che grida l’amore.

La seminatrice di pietre

sparpagliate nella levità,
ombra alla luce, carne all’anima. E vado
in un canto stonato, ma bello
e strano, al di fuori
del rigo musicale, talvolta
sepolto dentro una scorza. Nasce
amore dal dolore e dolore d’amore
con felicità caduca, filo d’erba ventoso
dentro la libertà
del gioco. Ed è goccia
ed è mare, mattino e notte,
galassia e granello, vita,
vita, altra vita.

Ecco, sono arrivata,
adesso mi riposo sugli uncini
dei nuovi agganci
e letto della fachira
con ninna nanna di nacchere.

Dormendo, nutro al seno. Il ghiaccio
si accende di afflato
e di pinguini buffi.

Ninna nanna degli ubriachi d’amore

La quintessenza del canto
radioso. Rumori
di foglie che spaccano la corteccia
a sgranare vita.

Gli odori
e il volo della coccinella
cicciona in maschera , che osa spiccare
uguale a me. Vado
nel vuoto, ma dov’è
la forza di gravità? Galleggio
così, l’aria
è un sostegno al sonno, sì:
occhi chiusi
e la delizia interna dallo stelo
ruotante in fiori strani. Giostre
nuziali e getto il bouquet
alle fanciulle con la pelle d’asino
e l’anca usurata, la voce
arrochita dal fumo, il matrimonio
sfasciato, gli anni compiuti.

Siamo un gruppo fotografico
con sorrisi di carta o pietre pomici
avanzi di sale
in trasformazioni
dell’ululato, esseri umani
assetati
sempre.

La lucerna

Porto la fiaccola dove brucio l’anima
per ancora pochi battiti terrestri
e poi e poi.

L’olio è prestabilito.

Il gallo ha cantato. La campana
squarcia il monte e la valle.

Qui
non c’è nessuno
a guardarmi.

Gong. L’eco del gong. Dove vai
e come, aria nell’aria, vestale
non amata.

Dinanzi alla meraviglia
del sempre e dell’oltre
a schiere aperte. Ammiro
l’inimmaginato semplice
e conosco i miei simili. Adesso
l’oro non ha peso
ed il fuoco è delizia.

ROBERTA PANIZZA

PER SEMPRE MIO

Scolpisce amore
la pietra dei ricordi.
Al tuo volto anela
smarrito sentimento.

Ti incontrerò
nella piega del tuo tempo
dove immobili cuori
dilatano secondi.

Berrò il tuo viso
nel luccichio
di lacrime senza dolore.

E sarai mio.

Nel brevissimo per sempre
dove l’ora scioglie
i quando e i come.

BRUNO MANCINI

DAVANTI AL TEMPO

Vanire in dolcezza di forma,
sospesa apparenza,
nel gorgo di volute fughe
è l’ultimo ponte.

E tutto si genera nuovo
sparso tra fossili addii.

Poi l’ombra assorbe.
“Ora che odi
lo schiudersi del labbro
stimoli palpiti inganni”.

Acuminata nullità
passione senza pensiero.

ROBERTA PANIZZA

PER SEMPRE

In soliloquio d’orbite
ci cattura il nostro sole
e vaghiamo
nella profonda quiete del noi.

Altri pianeti percorrono
il grande cielo mascherato d’eterno
e silenzioso
ma noi disconosciamo il tempo
intrecciando nel rotondo danzare
le nostre aritmiche melodie.

Pulviscoli di solitudine
-orfani di proprie gravità-
ci superano accanto bisbigliando
le loro scandalose profezie.

Progetto culturale “La nostra isola” ideato da Bruno Mancini – Ischia 19-24 Luglio 2010 – Sala congressi Hotel Miramare e Castello – Presentazione dell’Antologia poetica “Ischia, un’isola di… a” a cura di Roberta Panizza e di Bruno Mancini – Antonio mecarini legge la poesia di Roberta Panizza “Profezie” e due poesie di Bruno Mancini “Nel buio, donna” “Come l’acqua”

ROBERTA PANIZZA
PROFEZIE

Lo dice l’aria
se porta venti dal calore greve
scivolati da un futuro umido di gelo
sulle braci forti di ieri
se pesante nebbia agli occhi cade
e non ti vedo.

Lontananza
è un sentimento di invalicabili perché
-orogenesi tra noi-
che svuota di universi il cuore.

BRUNO MANCINI
NEL BUIO, DONNA

nel buio, donna
Stregone e mago
come nei giochi di me bambino
-di notte-
preparo ampolle
-con i ricordi-
di fogli strani
-abbandonati-.

Nel sole, donna:
sul filo un colpo
di telefono,
sul libro un velo
di colori,
al cuore un laccio.

Le bambole sul letto
le foto alle pareti
i ciondoli
non temono distacchi.

Nel buio, donna:
sul labbro un colpo
di rossetto,
sul corpo un velo
opaco,
ai piedi un laccio.

Le bambole sul letto
le foto alle pareti
i ciondoli
non vedono distacchi.

Uno scrigno per te,
profumo intenso di malizia.

BRUNO MANCINI
COME L’ACQUA

L’ultima rivista in voga
patinata
impazza i consensi
ai deserti colli delle modelle
in mostra.

La mia vamp scatena uno schianto
appariscente.

I cani barboni randagi
meticci
sguazzano musi annusanti
tra frasche e frattaglie
nei prati.

La mia fata maliarda mi segue
condiscendente.

Una fonte zampilla in rivoli lenti
limpidi
nel fresco profumo di mare
e pertiche e rocce
sui miei sensi.

La mia maga è avvolta in torrida estate
interamente.

Tu mostri ed appari
come il tempo dei sogni.
Tu scruti ed annusi
come ingenua preda.
Tu scorri e rimani
come l’acqua e la vita

PREMIO POESIA PED- IL GOLFO

MIRAMARE 2010 – LULU

MIRAMARE 2010 – LOCANDINA

MIRAMARE 2010 – Il Golfo inaugurazione Prima pagina

MIRAMARE 19 LUGLIO 2010

MIRAMARE 20 LUGLIO 2010

MIRAMARE 21 LUGLIO 2010

MIRAMARE 22 LUGLIO 2010

MIRAMARE 23 LUGLIO 2010

MIRAMARE 24 LUGLIO 2010

MIRAMARE 2010 VIDEO

MIRAMARE 2010 FOTO

C O N T A T T A C I emmegiischia@gmail.com

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Nuovo amico del progetto culturale “La mia isola” ideato da Bruno Mancini

http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/ischia-unisola-di/11280350?showPreview
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