Un Presidente

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RIPRODUCO IL PEZZO DE “LA STAMPA” DI TORINO DOVE SI DA NOTIZIA DELLA ELEZIONE A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D’IRLANDA DEL POETA E PACIFISTA IRLANDESE MICHAEL HIGGINS. 

L’isola dello smeraldo incorona
l’ex ministro dal passato pacifista
«Sarò il presidente di tutti»

L’Irlanda incorona Michael D Higgins nono presidente della Repubblica, dopo 14 anni di Mary McAleese. Strenuo sostenitore dei diritti umani, 70 anni suonati, Higgins, è stato confermato ufficialmente oggi pomeriggio capo dello Stato dopo due giorni di conteggi.

Secondo la stampa locale ha funzionato la sua campagna elettorale, condotta a bordo un’auto bianca insieme alla moglie e dove lo stesso Higgins si è presentato come un «uomo di principi», di cui poter essere fieri. Sociologo, politico e poeta, come lui stesso ama definirsi, strenuo difensore della lingua irlandese, oltre a essere candidato per il partito laburista, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza dopo avere ricevuto il 56,8% dei consensi. Il complicato sistema elettorale prevede che per essere proclamato vincitore e necessario ottenere il 50% più uno dei voti. Nulla di fatto invece per i due favoriti: l’indipendente Sean Gallagher con 504,964 voti e l’ex comandante dell’Ira e attuale vice-primo ministro dell’Ulster Martin McGuinness con 243,030 voti.

«Sono felice di questa larga vittoria – ha dichiarato il neo capo di Stato – sarò il presidente di tutti». Il presidente della Repubblica irlandese resta in carica per un periodo di sette anni e può essere rieletto solo una seconda volta. Micheal Martin, leader del partito dell’opposizione, Fianna Fail, si è congratulato per la vittoria di Higgins: «lo conosco da molti anni, sarà un eccellente presidente e ambasciatore per l’Irlanda». Sulla stessa linea anche Gallagher: «Avrà il mio appoggio e lo ringrazio per la sua campagna politica. I suoi slogan lo hanno presentato come una persone di cui andare orgogliosi», ha affermato il candidato indipendente. Un sondaggio condotto in settimana ha rivelato, stando al Guardian, che il 28% dei votanti indecisi, aveva poi scelto di sostenere all’ultimo momento Higgins piuttosto che Gallagher, in base al suo programma.

I detrattori di Higgins gli contestano i suoi discorsi interminabili e il suo usare spesso termini sociologici poco conosciuti. Ce poì chi fa riferimento alla sua età, 70 anni, che potrebbe costituire, secondo alcuni, un handicap, anche in vista del rinnovo di un secondo e futuro mandato presidenziale fra sette anni.

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Bruno Mancini

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