Quarta puntata

Benvenuti

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COMUNICATO STAMPA

Nei giorni sottoindicati, Radio Sonora
http://www.radiosonora.it

proporrà in una rubrica affidata a Gioia Lomasti
www.poesiaevita.com/radio_sonora.php

la quarta di una serie di puntate allestite da Luciano Somma
www.partecipiamo.it/Poesie/Luciano_Somma/1.htm

e condotte da Antonio Mencarini
http://www.madrenapoli.com

che prevedono la lettura delle poesie pubblicate nell’Antologia
ISCHIA, UN’ISOLA DI POESIA

a cura di Roberta Panizza
www.poesiaedintorni.it

e di Bruno Mancini
www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini

Oltre alle biografie dei poeti, ed alla declamazione delle loro poesie, sarà possibile ascoltare canzoni di Luciano Somma e di Carlo Missaglia

Fungerà da sigla e da sottofondo musicale “Napoli Urrah di L.Somma- G.Villa- F.Foglia cantata da Angelo Cavallaro… e naturalmente si parlerà dell’isola d’Ischia
www.emmegiischia.com/wordpress/localita

Vi aspettiamo in molti

www.poesiaevita.com

www.radiosonora.it

Lun 22 Febbraio h 21,30; Mer 24 Febbraio h 9,00; Dom 28 Febbraio h 19,00;

il podcast sara’ scaricabile nei gg successivi alla diretta.

Cari amici, vi avevo promesso una notizia ed eccola.

La mia cara amica

Gioia Lomasti poesiaevita.com
Gioia Lomasti

ha messo a disposizione dei nostri progetti antologici circa 30 minuti settimanali all’interno della rubrica radiofonica che lei cura su

RADIO SONORA http://poesiaevita.com/radio_sonora.php

Referenti

  • Tavolo degli Assessori delle Politiche Giovanili dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
  • Mirco Bagnari, sindaco referente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna alle Politiche Culturali, Progetto Giovani e Sport
  • Rita Cerè, capo settore Politiche Culturali, Sport, Tempo Libero e Politiche Giovanili del Comune di Bagnacavallo

radio sonora  foto gruppo.jpeg

www.radiosonora.it

In tale intesa, a partire dal 4 gennaio 2010 abbiamo iniziato a presentare una prima serie di 4 puntate (Direzione Artistica di Roberta Panizza, allestite da Luciano Somma e condotte da Antonio Mencarini) che avranno come tema centrale la lettura di poesie tratte dall’Antologia Ischia, un’isola di poesia.

Musiche scritte da nostri amici e recensioni di poeti aderenti al nostro gruppo faranno da cornice alla Poesia, proseguendo il progetto di riposizionarla nel palco di primo piano che le compete nell’attuale società italiana.

Le prime date:
Lun 4 h 21,30; Mer 6 h 9,00; Dom 10 h 19,00
Lun 18 h 21,30; Mer 20 h 9,00; Dom 24 h 19,00

Mi piace chiudere offrendovi l’anticipazione di una poesia che sarà letta nella terza puntata.

Brulichio video

Alla prossima!

Ciao Bruno

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Antonio Mencarini presenta la quarta puntata del progetto “La mia isola”

Luciano Somma nato a Napoli il 18 Marzo 1940. Ha iniziato a scrivere poesia all’età di 13 anni. Centinaia i premi ottenuti, numerosissimi primi premi assoluti, per due volte ha conseguito la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica. Inserito in moltissime antologie, anche scolastiche, e nella prestigiosa NATI PER LA VITA stampata in Russia dall’edizione Raduca di Mosca dove figurano firme come Quasimodo, Pasolini, Saba, Bevilacqua, De Filippo.
Pubblica, ed ha pubblicato, sui periodici e sui quotidiani più importanti d’Italia, oltre 150 testate giornalistiche hanno ospitato sui articoli o suoi versi. Ha pubblicato anche qualche breve racconto. Dal Mattino di Napoli alla Nazione di Firenze, da Men a Topolino, Intimità, Il Roma, Frate Indovino, La Disfida, Il Pungolo Verde, L’Eco del Popolo, il Club Degli Autori, Brontolo, Miscellanea , Cronaca Filatelica.
Paroliere iscritto alla S.I.A.E. dal 1967 ha all’attivo oltre 500 canzoni edite o incise.
Orfano di padre a 14 anni, compiuti studi irregolari, anche se nel 1987 gli fu conferita la LAUREA Honoris Causa in lettere e filosofia per chiari meriti letterari.
Nel 1956 e 1958 è in Francia dove vivevano alcuni zii, fratelli della madre, per cercare lavoro ma poi dopo poco tempo rientra in Italia ed inizia a lavorare come rappresentante di Ricambi ed utensileria per auto nel 1957.
Si fidanza con l’attuale moglie nel 1960 sposandosi nel 1963, ha due figli Sergio e Stefano, oggi di 42 e 40 anni e tre nipoti Luciano Junior di 18, Cristina di 12 ed Andrea di 8.
Nel 1962(a 22 anni) è direttore responsabile di TRIBUNA ARTISTICA, iscritto all’albo dei giornalisti nell’elenco speciale, i primi suoi versi risalgono al 1953 e le prime canzoni al 1956. Si iscrive alla SIAE nel 1967 come autore della parte letteraria (paroliere) estendendo la qualifica di compositore nel 2004.
Svolge dal 1957, appunto, l’attività di rappresentante di componenti per auto, girando anche per un certo periodo oltre che in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Molise. Nel 1985 l’affianca nel lavoro il figlio Stefano, che attualmente non solo ha ereditato le sue ditte ma ha estesa l’attività. Luciano va in pensionamento nel 2000 e si dedica con maggiore frequenza alla pubblicazione di diversi libri di poesie, ed uno di racconti brevi, più una frenetica attività, che svolge tuttora, come autore di centinaia di canzoni di vario genere.
E’ presente in un numero ormai imprecisato di siti, il motore di ricerca Google e similari presenta il suo nome un pò in tutti i siti letterari che contano. Diversi giornali e periodici hanno parlato di lui come del poeta più presente on line.
Dal 1976 al 1990 ha condotto rubriche di poesie e canzoni in diverse emittenti private e Televisive, riscuotendo sempre ottimi consensi con centinaia di telefonate in diretta nelle varie trasmissioni. Per un paio di anni ha collaborato, con rubriche varie, con Tele5 Napoli.
Nel 1984 è stato coordinatore per il tempo libero, per la regione Campania.
Ha partecipato, e partecipa, in veste di giurato, a moltissimi concorsi di poesia e narrativa.
ll suo nome figura, tra l’altro, in antologie come: ” DIZIONARIO STORICO DEI POETI ITALIANI” – POETICA NAPOLETANA DEL NOVECENTO- LA POESIA A NAPOLI – NATALE NAPULITANO-
Nell’ottobre del 2005 è stato ospite in Televisione nazionale, secondo canale, nella rubrica NON E’ MAI TROPPO TARDI dove ha spiegato come è approdato in internet ed i numerosi vantaggi derivati dalla sua frequenza on line.
Presente dal primo anno nell’AGENDA DEI POETI delle Edizioni OTMA di Milano.

Luciano Somma
Senza tuoni né lampiI

Poesia tratta da “Memorie d’alba” – Otma.

Non può bastare
a questa mia coatta solitudine
sentire la tua voce
che giunge dentro al filo
del telefono
quando tu sei lontana
ed io affogo in sbadigli
il tempo che scandisce inesorabile
le mie ore ed i giorni
le lunghe notti d’un’attesa inutile
in compagnia di lacrime di pietra
di fogli bianchi
sulla scrivania
di libri chiusi
nella biblioteca
senza tuoni né lampi
e né rumori.
senza toni né lampi

Bruno Mancini
La penna per nascere

Dalla raccolta “La sagra del peccato”

E allora chiamate Giovanni,
Francesca e Federica
e mille ragazzi
del Borgo,
sei già un ricordo
come il cortile
-Polveroso-
del nostro gioco
-Incerto-
con un bozzo di stoffe
-Irregolare-
sudati o bagnati
urlanti e ridenti

per me non sarà mai
una foto.

°———°———°

Urlate nell’Arso
agli uomini di mare
Nicola, Francesco,
Annunziata,
sei già un ricordo
tra colonne di marmo
-Chiarissimo-
che porgi un gelato
-Festoso-
in un vaso di vetro
-Fragile-
sudati o bagnati
urlanti e ridenti

qualcuno conserva
una foto.

°———°———°

Muovete dal Lido
i pensatori stanchi
Roberta, Marco,
Gennaro,
sei già un ricordo
nell’antro del tuo deserto
-Incerto-
mentre ti stringe una fanciulla
-Ammaliante-
con in mano una mano
-Vibrante-
sudati o bagnati
urlanti e ridenti

dov’è, dov’è
una foto.

°———°———°

Scovate le grotte
di tutti i fuggiti
Raimondo, Maria,
Corrado,
sei già un ricordo
più falco che allodola
le labbra spaccate
gli occhi anneriti
-Urlate ai ragazzi del Borgo-
le mani tagliate

i piedi infangati
le dita bruciate
-Chiamate gli uomini dal mare-

non ho mai visto
una foto.

°———°———°

Svegliate le mamme
le spose le donne
Nicola, Carmela,
Antonio,
sei già un ricordo
di bari, di risse
di stupri, di fughe
-Scovate i pensatori stanchi-
sei già un ricordo
l’ago nella vena
e l’ultima baldracca
-Muovete i fuggiti-
l’ago nella vena
e il piccolo ribelle
strappate coi denti
una foto
sei già un ricordo
io schifo
io merda
io lercio
io, la mia solitudine
io, la mia pazzia
io, il mio rimpianto
io, Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
adesso con un cuore di poeta

ardete, ardete
una foto
uccisa l’eroina
“Le gambe abbandonate”
“Ignazio…Ignazio”
schiantato il toro “Bang”
muovete le chiappe
battete le mani
cacciate le palle
ragazzi del Borgo,
dell’Arso del Lido
-Le mamme le spose le donne-
ragazzi di grotte e pensatori stanchi
ritorno in trincea
con carta e con penna
venite a spiare
mirare
colpire
sudati o bagnati
urlanti e ridenti
io punto il dito.

Nicola Pantalone UNAVOLTA

Bruno Mancini
Quel giorno

Dalla raccolta “Non rubate la mia vita”

Quel giorno avrai venti anni
e non vorrai più niente oltre,
oltre la mano della tua bambola di pezza
che ti accompagni invisibile e muta,
invisibile e muta.
Dal primo chicchirichi del primo gallo
dal primo spiumacciare del primo canarino
dal primo sbiadire della prima stella,
le stelle, il gallo, il canarino:
“Lasciatemi pensare a questo giorno”.

Avrai l’età di una sorgente
e il tuo futuro vorresti fosse fermo,
fermo nel bacio sulla guancia dall’orsacchiotto bruno
che ti avvicina maestoso e fiero,
maestoso e fiero.
Dal sapore di mille profondi graniti
dall’odore inebriante di tutte le radici
dal chiarore trasparente della purezza,
graniti, radici, purezza:
“Aiutami a capire questo giorno”.

Quel giorno sarò la luce
di fianco in alto sopra e sotto,
la bambola di pezza e l’orsacchiotto bruno
di fianco in alto sopra e sotto,
le stelle il gallo il canarino,
sarò graniti e zolle
radici e fiori
sarò soltanto chiarore trasparente nel tuo sorriso.

Avrai venti anni e non vorrai più niente.
Avrai l’età di una sorgente.

Luciano Somma
Attimo

Poesia tratta da “La mia ricchezza” L’araldo del Sud Napoli.

Il sole sbadiglia
tra le nuvole,
una colomba muore
nella neve.
Quest’attimo
brandello di storia
strappato all’immensità,
è un disegno nel vento
è un pensiero nell’aria
è come una fiammella che violenta
il nero manto dell’oscurità.
Intorno è il silenzio!
Da lontano
giunge solo
un lamento di campagna
in agonia…

Umberto Maselli
Ha strillato per la prima volta di fronte al mare di Mergellina il 6 maggio del 1961.
Vive ad Ischia dal 1988 dopo un peregrinare comune alla sua generazione.
Si interessa di meditazione, spiritualità, misticismo e di cultura orientale, indiana in particolare.
Ha messo mano alla scrittura, non essendo né scrittore né poeta, a partire dal 1980 ed ha raggruppato la sua produzione letteraria in un volume intitolato “Morfotema”.
Avremo modo di approfondire il suo personalissimo animo poetico durante le prossime puntate… non mancate!

Umberto Maselli
La Paura del Vuoto<
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Nella immensa solitudine,
nel silenzio di chi avrebbe voluto dire tanto,
in piedi, su quel molo,
ultimo piccolo lembo di una terra
che si è pronti a lasciare.
Pochi al mio fianco guardano in me.
Un me che vorrebbero attaccato all’abbandono,
un ego che continui una mia parte in ogni loro proiezione.

Solo.

Dalla fitta nebbia delle oscurità della mente,
scaturisce una energia
simulata come passione,
come dolore intenso da condividere
e come ricordo ancestrale di gioie.
Gioie mai esistite, perché solo veloci attimi
a cui si aggrappa la mente del ricordo.

Diviso, separato, alienato a me stesso.

Solo

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DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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