Fieramilanocity MiArt, partecipa la Galleria Sara Zanin e Evgeny Antufiev

Fieramilanocity,  la 2o Sara Zanin Gallery di Roma presente nel Padiglione 3, Stand B22 con l’opera dell’artista Antufiev dal 5 al 7 aprile 2019

Fieramilanocity,  Arte contemporanea, moderna e design sono protagoniste alla Fiera MiART di Milano, in cui è dato spazio ad un possibile dialogo tra le diverse sfumature espressive, esplorando le relazioni tra il passato e il presente legato alla creatività. Un’occasione in cui al pubblico viene presentata la più ampia offerta cronologica, dall’arte dell’inizio del secolo scorso fino alle opere delle generazioni più recenti. La fiera che apre al pubblico dal 5 al 7 aprile 2019 in Viale Scarampo, 9 a Milano, presenta diverse sezioni tra cui: “Established Masters” dedicata alle gallerie che presentano opere d’arte realizzate entro l’anno 1999, in una selezione che spazia dai maestri dell’arte moderna fino agli artisti oggetto di una riscoperta attuale, “Established Contemporary” dedicata alle gallerie di primo mercato che presentano i linguaggi

Evgeny Antufiev
alla MiART con la Galleria Sara Zanin

maggiormente legati alla contemporaneità, dai classici odierni alle produzioni nuove e recenti e “Generations” sezione ad invito in cui due gallerie sono chiamate a creare un dialogo tra due artisti appartenenti a generazioni diverse collaborando ad uno stesso progetto espositivo.

A MiART partecipa anche la Galleria Sara Zanin di Roma (Roma, Via della Vetrina 21) presente nel Padiglione 3, Stand B22 con l’opera dell’artista EVGENY ANTUFIEV che entro una diversa ottica restituisce una uova percezione del rapporto tra presente e passato, tra l’uomo e la natura, l’uomo e la sua storia.

Le sue opere tra oggetti che rimandano ad utensili, o statuine con richiami al culto e ai simboli, proiettano entro un percorso in cui recuperare il passato dell’uomo tra appartenenza e origini attraverso una ricerca che guarda a iconografie simboliche di culture arcaiche lontane di cui rimane traccia. Sono sculture in legno intagliato, fusioni, terracotte tutte connesse a iconografie simboliche, rinvenibili nei riti religiosi e pagani delle culture arcaiche. Da ricordare il significato legato all’iconografia funeraria che Antufiev esplora e ri-anima con il suo peculiare sguardo, declinando una “invocata immortalità” elemento basilare in tutta la sua ricerca artistica.

Le opere di Antufiev riflettono identità ibride, capaci di generare assonanze tra mondi e culture differenti, filtrate dalla cultura visiva del suo paese di provenienza (la Siberia) e dalla tradizione artigianale russa nel trattamento dei materiali.

Si tratta di figure arcaiche e simboliche a richiamare tradizioni e culture distanti, e in questo lo spettatore è portato a fare un salto nel passato e in luoghi distanti, per recuperare pensieri legati a popolazioni lontane percepite come parte della storia. Rappresentazioni di figure, oggetti che richiamando ad abitudini e tradizioni distanti nei secoli, rimettono in gioco il concetto di esistenza aprendo a sensazioni nuove che fanno ripensare al ritorno ad un legame più diretto con la realtà naturale e l’ambiente circostante.

Silvana Lazzarino

 2o Sara Zanin Gallery

@Miart 2019

EVGENY ANTUFIEV

Padiglione 3, Stand B22

Fieramilanocity – Viale Scarampo – 20149 Milano

5 – 7 aprile 2019

venerdì e sabato ore 12.00 – 20.00

domenica ore 11.00 – 19.00

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La Farfalla simbolo di libertà e rinascita

LA FARFALLA PROTAGONISTA DELL’OPERA DI EVGENY ANTUFIEV IN MOSTRA A ROMA ALLA GALLERIA SARA ZANIN

 Semplicemente osservando il battito d’ali di una farfalla la cui vita è breve ci si rende conto quanto questa esistenza sia fragile e intensa ad un tempo, come essa possa prendere forma in un attimo e l’attimo dopo sparire. Di fragilità e di forza, di rinascita e continuità del tempo legate al destino degli esseri viventi in linea con l’energia dell’universo dove tutto si evolve, racconta l’artista EVGENY ANTUFIEV con la sua mostra Eternal Garden in corso presso la Galleria Sara Zanin a Roma fino al 16 giugno 2017. Ancora per una settimana circa ci si può confrontare con questo ipotetico mondo in un percorso visivo ed emotivo dove la vita non muore e si rinnova con la leggerezza del battito di ali di farfalla.

La farfalla è infatti protagonista della mostra di Antufiev con riferimenti agli studi sulle farfalle ad opera dello scrittore, saggista ed entomologo Vladimir Nabokov che ad un certo punto della sua vita ha scelto di ritirarsi con la moglie Vera in una stanza di albergo al Montreux Palace Hotel per dedicarsi proprio allo studio di queste splendide creature: le farfalle. La terrazza di questo albergo per più di 10 anni dal 1964 al 1977 -anno della sua morte- era diventata per lo scrittore la sua “montagna magica” e prima di morire queste furono le sue parole: “una certa farfalla sta già spiccando il volo”. Nabokov lavorò dal 1941 al ‘48  al Museo di Zoologia comparativa di Harvard dove riorganizzò la collezione di farfalle e pubblicò numerosi articoli scientifici.

La farfalla protagonista della mostra Eternal Garden  di Evgeny Antufiev alla Galleria Sara Zanin di Roma

La mostra presenta le immagini proprio di quella stanza dove soggiornò Vladimir Nabokov che Antufiev ha avuto modo di immortalare così da poter partire da queste per la creazione delle sue opere. Così il visitatore da una parte, grazie alle immagini entra in un atmosfera in cui è restituita l’idea di qualcosa che dura nel tempo e apre all’eternità e dall’altra scopre le forme solide di sculture che solo in apparenza resistono al tempo. Emerge l’essere attaccati alla terra a ciò che da sicurezza e l’essere proiettati verso qualcosa che non si conosce in cui recuperare energia e leggerezza, poesia e mistero. In questa mostra emblematica si racconta di due vite: quella delle farfalle e quella dello scrittore Nabokov: l’una è la parte libera e irrazionale, l’altra il lato che cerca risposte con la ragione. Ma la farfalla nel suo essere il risultato di una metamorfosi, del passaggio da una vita ad un’altra, della vita che si trasforma, è simbolo di rinascita. Ad essa si associa l’idea di evoluzione con il passaggio a diverse esperienze e prese di coscienza che poi restano nel tempo. Ciò che dura poco e poi rinasce unisce la fragilità con la durata ad indicare il superamento della fine e della morte. Il collezionismo cui si dedica lo scrittore Nabokov attraverso una raccolta metodica, nasce dal bisogno di raggruppare diverse identità nel loro continuo trasformarsi. Le forme sfidando la materia restituiscono energia, quell’energia che è origine di ogni cambiamento e principio di vita. Il 9 giugno 2017 nella Galleria Sara Zanin dalle ore 20.00 si potrà assistere ad un grande evento con protagonista la musica che incontra l’arte. Il CORO ACCADEMIA ALMA VOX  eseguirà appositamente per le opere di EVGENY ANTUFIEV parte del propri repertorio e anche il brano intitolato “La farfalla” scritto dallo stesso Antufiev.

L’arte di Evgeny Antufiev che tende a mettere in relazione il visibile e l’invisibile, il materiale e l’immateriale, diventa riflesso per cogliere quel legame sottile e talora impercettibile tra l’uomo e la natura, l’uomo e le sue origini guardando a possibili orizzonti di eternità proprio a partire da una farfalla.

Silvana Lazzarino

EVGENY ANTUFIEV

Eternal Garden

z2o Sara Zanin Gallery

.Via della Vetrina, 21 Roma

fino al -16 Giugno 2017

ingresso libero

CORO ACCADEMIA ALMA VOX

L’Associazione musicale Accademia Alma Vox nasce nel 2017 con l’intento di creare un coro, formato da ragazzi di età compresa tra i 16 ed i 24 anni, molti dei quali provengono da esperienze musicali maturate nei cori di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro dell’Opera di Roma. La direzione musicale ed artistica è stata affidata al maestro Josè Maria Sciutto con la collaborazione del maestro Alberto De Sanctis. Il repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella contemporanea.

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ARTISSIMA e LA GALLERIA SARA ZANIN

ARTISSIMA TORINO

LA GALLERIA SARA ZANIN DI ROMA  con Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma

 

Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma, tre artisti contemporanei di fama internazionale che nel corso di quest’anno hanno esposto con successo di critica e pubblico presso la Galleria Sara Zanin di Roma, saranno presenti ad ARTISSIMA 2016 principale Fiera d’arte contemporanea in Italia. L’evento iniziato nel 1994 che si svolge presso l’Oval, padiglione di vetro nel complesso di archeologia industriale del Lingotto di Torino dal 4 al 6 novembre 2016, riunisce accanto all’esposizione Fieristica, oltre 200 gallerie, 35 paesi dando visibilità a artisti affermati ed emergenti nel panorama internazionale e invitando alla riscoperta dei  grandi pionieri dell’arte contemporanea.

ARTISSIMA 2016 con la galleria Sara Zanin

ARTISSIMA 2016
con la galleria Sara Zanin

Accanto all’aspetto del mercato la manifestazione guarda alla sperimentazione e alla ricerca, dando spazio ai diversi linguaggi che procedono dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla video arte. Tra le gallerie di Roma sarà presente anche la nota e prestigiosa Z2o SARA ZANIN GALLERY diretta dalla storica dell’arte e curatrice di mostre Sara Zanin. Tra i diversi artisti che durante l’anno in corso hanno esposto presso la Galleria Sara Zanin sono stati scelti per originalità e spessore comunicativo Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma.

Diversi per linguaggi, stili e contenuti essi hanno posto al centro del proprio discorso l’uomo, il suo vissuto che si rapporta anche al passato e a quanto lo circonda come la natura.

Se Evgeny Antufiev (Tuva  1986) mette in relazione culture diverse e allo stesso tempo l’antico con il moderno  a cogliere la relazione tra il presente e il passato e quel legame sottile e impercettibile tra l’uomo e la natura, l’uomo e la sua storia, Alessandro Roma (Milano 1977) attraverso un’originale e innovativa sperimentazione del segno e della forma racconta dell’uomo e dei suoi percorsi fatti di sogni e veglia, dove l’invisibile diventa visibile e l’inorganico si trasforma in organico.

ARTISSIMA 2016 opera-di E Antufiev

ARTISSIMA 2016
opera-di E Antufiev

Nelle realtà, nei diversi volti della natura e nelle sue forme organiche e inorganiche Giovanni Kronenberg ha individuato aspetti da esplorare e combinare con elementi artificiali e di sintesi per suggerire un nuovo modo di leggere le trasformazioni quali arricchimento e punto di svolta con cui recuperare il tempo che segna epoche e cambiamenti.

Evgeny Antufiev attraverso i suoi lavori che raccontano anche di culture e tradizioni diverse, invita a comprendere la complessità di questa esistenza, e la necessità di entrare nell’ottica di un ritorno alla semplicità, Da qui la considerazione che siamo parte di un tutto già accaduto e che dovrà accadere. Il passato prima o poi riemerge anche attraverso un oggetto che in sé racchiude la forza e la fragilità di un pensiero.

L’arte di Alessandro Roma legando colore, materia e pensiero racconta di luoghi ed elementi appartenenti alla natura talora non immediatamente riconoscibili, lasciando spazio all’immaginazione; costante attraverso cui cercare possibili riferimenti all’universo interiore nel suo rapportarsi alla realtà vicina e lontana, presente e passata. La nuova percezione visiva ed emotiva costruita tra presenza e assenza, realtà e immaginazione, libera da tensioni inducendo lo spettatore/ visitatore ad immergersi nel suo vissuto interiore dove si nascondono silenziosi ricordi e suggestioni.

I lavori di Giovanni Kronenberg, realizzati dalla combinazione di più elementi molti dei quali tratti dall’ambiente marino come il dente di narvalo detto unicorno del mare, le spugne, le vertebre di balene,

ARTISSIMA 2016 con la Galleria Sara Zanin

ARTISSIMA 2016
con la Galleria Sara Zanin

accompagnano il visitatore a riscoprire altri aspetti possibili della flora e della fauna terrestre e marina che si caricano di simbologie. In questa trasformazione in cui organico e inorganico si intrecciano e in cui il naturale incontra e si rinnova grazie alle incursioni di elementi artificiali, sono come ridisegnati i confini della vita tra il prima e il dopo, il naturale e l’artificiale. Quello di Kronenberg è una sorta di viaggio attraverso cui è data forma a nuove ere geologiche indefinite e indefinibili dove il profumo della terra e degli oceani si confonde con le alchimie progettate dalla ricerca per produrre nuovi significati da cui ripartire.

In questa esistenza sempre più tecnologica e digitale, dove tutto corre veloce, dove la comunicazione viaggia in tempo reale bruciando le distanze spazio–temporali, l’arte tra istinto e combinazioni, ispirazione e innovazione, ridisegna la vita nei suoi chiaroscuri, nelle sue trasformazioni tra tradizione e cambiamento, memoria e attualità con cui ripensare ad un possibile futuro dove far convergere stati d’animo, desideri e aspirazioni.

Silvana Lazzarino

 

z2o Sara Zanin Gallery

partecipa ad ARTISSIMA 2016

OVAL – Lingotto Fiere, Via Giacomo Matté Trucco, 70 – Torino

Hall LILAC Booth 15

Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma

dal 4 al 6 novembre 2016

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Artefiera 40

ARTE FIERA A BOLOGNA, 40 ANNI

ARTE FIERA 2016 si presenta quale appuntamento di straordinaria ricchezza sul piano non solo qualitativo, ma anche stilistico, formale delle opere esposte. Accanto ad una selezione di opere di grandi artisti italiani e non solo è  la grande presenza di Gallerie e circuiti. Per questa 40ma edizione ad esporre sono 190 Gallerie d’arte moderna e contemporanea, 222 espositori totali a testimoniare l’importanza di questo appuntamento con l’arte internazionale considerato uno dei più prestigiosi e rilevanti dell’arte moderna e contemporanea in Italia.

Pirri

Pirri

Lungo uno spazio di 20.000 mq di esposizione sono allestiti tre padiglioni 25, 26 e 32 (un padiglione in più rispetto al 2015 tutto dedicato alla fotografia) che daranno visibilità ad oltre 2.000 opere tra dipinti, sculture, fotografie, installazioni, videoart, oltre a dare spazio a più di 1.000 artisti moderni e contemporanei.

L’inaugurazione di giovedì 28 gennaio 2016 è occasione per rendere omaggio al grande David Bowie, recentemente scomparso, con performance di Lindsay Kemp e musica di Maurizio Baglini a creare una suggestiva interazione visiva ed emotiva attraverso musica, teatro e videoarte. Due sono le sedi espositive per dare ampio respiro ai grandi maestri del Novecento a alle giovani promesse del futuro: la Pinacoteca di Bologna (“Lo sguardo delle Gallerie sulla grande arte italiana”) e al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (“Storia di una Collezione”)  che presenta una selezione di opere acquisite da BolognaFiere.

Tra le 190 Gallerie d’arte moderna e contemporanea che oltre a dare spazio alle tendenze internazionali offrono ampia visibilità ai protagonisti nostrani di talento anche molto giovani, citiamo la z 20 Sara Zanin Gallery di Roma di cui è direttrice Sara Zanin e lo Spazio Damiani di Bologna dedicato alla fotografia d’autore. Il padiglione 25 dove espone anche la z20 Sara Zanin Gallery -presso lo Stand 17- presenta artisti di diversa nazionalità e tendenza linguistico espressiva: accanto al giovane Evgeny Antufiev

Spalletti

Spalletti

candidato al premio quale miglior artista under 30 le cui opere fanno riferimento al passato dell’uomo e alle lontane tradizioni in parte presenti in altre forme in culture distanti con cui è possibile un’iterazione, è la finlandese Kaarina Kaikkonen che lega la sua arte, complessa e semplice, ai ricordi e alle storie che ciascun individuo porta dentro di sé. E poi Silvia Camporesi, Ekaterina Panikanova, Beatrice Pediconi, e Alessandro Roma, quest’ultimo partecipa al Premio under 40. Sono presenti anche Michele Guido e Hidetoshi Nagasawa con un progetto speciale che sintetizza il loro sguardo volto ad analizzare le contaminazioni visive ed emotive derivanti dai riferimenti legati al mondo sensibile. Entrambi danno vita ad un nuovo sistema di percezione della realtà che trae spunto dalla natura nei suoi diversi aspetti.

Nagasawa

Nagasawa

Lo spazio Damiani presso lo Stand C/10 del padiglione 32, presenta una selezione di opere dei più prestigiosi fotografi tra cui: Joel Meyerowitz, autore di Morandi’s Objects, la nuova serie prodotta e presentata da Spazio Damiani in collaborazione con Howard Greenberg Gallery di New York, Hiroshi Sugimoto, artista giapponese autore di prestigiose serie come Lightning Fields, Theaters, Seascapes e Andrew Moore fotografo americano protagonista di Dirt Meridian, la prossima personale che Spazio Damiani ospiterà a partire dal 10 marzo 2016. Da sottolineare anche gli artisti che espongono per la Galleria Poggiali e Forconi di Firenze (presso il Padiglione 25 stand B/40tra cui: Enzo Cucchi, Manfredi Beninati, Laboratorio Saccardi, e Gilberto Zorio,

Arte Fiera 40 che anche quest’anno vanta la direzione artistica di Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti offre uno scenario d’insieme di quello che è il cammino e l’evoluzione dell’arte italiana tra il ruolo delle Gallerie dove le opere trovano visibilità, il mercato e la risposta del pubblico sempre più attento a questo campo considerando l’alto livello e il prestigio che in questi ultimi anni stanno raggiungendo gli artisti italiani all’estero..

Interessante la storia della stessa Arte Fiera a partire dalla sua fondazione nel 1974 raccontata in un allestimento innovativo e interattivo attraverso documenti e materiale d’archivio che tornano alla luce per svelare un cammino intenso fatto di vita, colore e passione per questa realtà che parla dell’uomo e della sua storia tra passato e presente, tradizione e attualità. Realtà dove si cerca l’interazione tra l’opera e chi la osserva per cercare e captare il pensiero più nascosto dell’artista.

Grignani

Grignani

Per l’edizione dei 40 anni, Arte Fiera guarderà in particolare ai giovani artisti. Le Gallerie che partecipano a questa edizione tra cui la citata Galleria Sara Zanin di Roma, sono state invitate a   presentare ed esporre opere di artisti “Under40”. Un comitato composto da curatori e direttori di grandi istituzioni museali e artistiche internazionali tra i quali Francesco Bonami (curatore, presidente del comitato di selezione), Luca Lo Pinto (curatore Kunsthalle di Vienna), Laura Carlini Fanfogna (direttrice Istituzione Bologna Musei), Giacinto Di Pietrantonio (direttore GAMEC di Bergamo), Hou Hanru (direttore MAXXI di Roma), Andrea Bellini (Direttore Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra), Alberto Salvadori (direttore del Museo Marino Marini), sceglierà durante la Fiera i migliori artisti under 40, le cui opere saranno poi portate in Pinacoteca per affiancare i grandi Maestri.

Schifano

Schifano

Lungo il percorso di questo prestigioso evento non possono mancare i grandi Maestri che dominano i mercati: Lucio Fontana, Piero Manzoni e Enrico Castellani considerati alla stregua dei grandi protagonisti internazionali. E ancora Dadamaino, Paolo Scheggi, Gianni Colombo, Ettore Spalletti, Gianni Piacentino, Giorgio Griffa e Turi Simeti che si avviano a ottenere la stessa considerazione, come anche le generazioni successive di artisti che negli ultimi mesi hanno tenuto mostre personali nelle più importanti Gallerie europee e americane.

Accanto a questi protagonisti sono le correnti artistiche e i movimenti che nello spazio della Fiera occupano un ruolo importante come l’Arte Cinetica, la Pittura Analitica e l’Arte Concettuale italiana, con riscontri eccellenti anche fuori dal nostro Paese, come è per Nanda Vigo, Pino Pinelli, Vincenzo Agnetti e altri. Ad affiancare Art Fiera è “Art City” alla sua quarta edizione che attraverso un programma di mostre e manifestazioni offre l’occasione di visitare musei e luoghi d’arte tra i più suggestivi di Bologna. Sabato 30 gennaio sarà la volta di “Art White Night”, la Notte bianca dell’Arte che riempirà la città di numerose iniziative cui saranno presenti migliaia di visitatori.

Silvana Lazzarino

ARTE FIERA , 40              

Quartiere Fieristico di Bologna

Ingresso: Ovest Costituzione

Orari: da venerdì 29 a domenica 31 dalle 11 alle 19

lunedì 1 febbraio dalle 11 alle 17

dal 29 gennaio al 1 febbraio 2016

Ingresso:

Biglietto giornaliero: € 20,00

Abbonamento 4 giorni: € 35,00

Abbonamento 3 giorni: € 33,00

Abbonamento 2 giorni: € 30,00

Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 10 anni compresi

Ingresso ridotto per gruppi (minimo 15 persone): € 15,00

Informazioni :BolognaFiere telefono 051 282111

artefiera@bolognafiere.it

www.artefiera.it

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Evgeny Antufiev

Fusion and Absorption Evgeny Antufiev

Un richiamo a quanto appartiene all’uomo, al suo vissuto, al suo passato dove rientrare a partire dal presente che ad esso guarda e trae spunto, è il punto di partenza con cui l’arte di Evgeny Antufiev mette in relazione culture diverse e allo stesso tempo l’antico con il moderno. Il linguaggio dell’arte diventa riflesso per cogliere questa relazione tra il presente e il passato, e quel legame sottile e impercettibile tra l’uomo e la natura, l’uomo e la sua storia.EVGENY IMMAGINE

Verso un percorso dove recuperare il passato dell’uomo tra appartenenza e origini conduce la mostra Fusion and Absorption Evgeny Antufiev in corso a Roma presso la Galleria Sara Zanin (Via della Vetrina 21,) fino al 6 febbraio 2016.

Nato a Tuva nel 1986 Evgeny Antufiev seppur distante dalla nostra cultura ha dimostrato attraverso l’arte le infinite, possibili rispondenze tra culture diverse che, attraverso lo sguardo di un potenziale interlocutore, possono vivere entro una riconoscibilità extratemporale e extra geografica.

Attraverso sculture che ritraggono pugnali, utensili, oggetti appuntiti, figure semplici con rimandi alla natura, ma anche maschere e elementi simbolici a richiamare tradizioni e culture distanti, lo spettatore è portato a fare un salto nel passato e in luoghi distanti, per recuperare pensieri legati a popolazioni lontane percepite come parte della storia. Rappresentazioni di oggetti di vario uso che richiamando ad abitudini lontane, rimettono in gioco il concetto di esistenza aprendo a sensazioni nuove che fanno ripensare al ritorno ad un legame più diretto con la realtà naturale e l’ambiente circostante.immagine 5

Rappresentazioni che nella loro essenzialità svelano il bisogno di guardare per un attimo indietro e ripensare che, per meglio comprendere la complessità di questa esistenza, forse sia necessario entrare nell’ottica di un ritorno alla semplicità, Da qui la considerazione che siamo parte di un tutto già accaduto e che dovrà accadere. Il passato prima o poi riemerge anche attraverso un oggetto che in sé racchiude la forza e la fragilità di un pensiero.immagine 2

In questa esistenza sempre più tecnologica e digitale, dove tutto corre veloce, dove la comunicazione viaggia in tempo reale bruciando le distanze spazio–temporali, l’arte tra istinto, immediatezza, ispirazione e innovazione ridisegna la vita nei suoi chiaroscuri, nelle sue trasformazioni tra tradizione e innovazione, memoria e attualità con cui ripensare ad un possibile futuro dove far convergere stati d’animo, desideri e aspirazioni, rendendo possibile una riconoscibilità extratemporale ed extargeografica per culture diverse e distanti geograficamente.

Silvana Lazzarino

Evgeny Antufiev

Fusion and Absorption

z2o Sara Zanin Gallery

Via della Vetrina 21, 00186 Roma

Orario: da martedì a sabato 12:00 – 19:00 (o su appuntamento),

fino al 6 febbraio 2016

ingresso libero

per informazioni: tel.06 704 522 61;info@z2ogalleria.it; www.z2ogalleria.it

 

Notizie su Evgeny Antufiev

EvgenyAntufiev, nato a Tuva nel 1986, vive e lavora a Mosca. Dopo gli studi all’Institute of Contemporary Art (ICA) di Mosca, nel 2009 vince il KandinskyPrize nella categoria “The youngartist. Project of the Year.” I suoi ultimi progetti sono stati presentati al MM OMA e a Regina Gallery di Mosca (settembre –novembre 2015). Inoltre ha esposto al Multimedia Art Museum di Mosca, 2014, alla Collezione Maramotti, Reggio Emilia 2013, e ha partecipato a numerose mostre collettive in luoghi prestigiosi, tra cui il Palais de Tokyo, Parigi 2012 e il New Museum, New York 2011.

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