Alberto Liguoro scrittore

Alberto Liguoro scrittore

IMMAGINAZIONE

Alberto Liguoro

ISBN 978-1-4716-0231-3

Creato: 3 ago 2022

Libro, 338 Pagine

Libro stampato: A5 (148 x 210 mm),

Standard Bianco e nero, 60# Bianco,

Libro a copertina morbida,

Lucido Copertina

Prezzo di vendita: EUR 18.00

Titolo

IMMAGINAZIONE

Sottotitolo

Fare tesoro del dono della conoscenza, non di ricchezze e potere, questo è, di sicuro, il senso dell’isola sperduta nell’Oceano.

Collaboratori
Bruno Mancini

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini-scrittore/

Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Alberto Liguoro
Anno del copyright 2022

Associazione DILA: https://www.emmegiischia.com/wordpress/dila-sede-legale/

Categorie e parole chiave: Narrativa

FICTION / Romance / Contemporary

FICTION / Romance / Fantasy

Parole chiave: Pace, Conoscenza, Fantasia

Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
Contenuti espliciti: No

Alberto Liguoro scrittore

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Wal Walter Guidobaldi e il suo mondo fantastico

WAL  E LA SUA ARTE TRA STUPORE E MERAVIGLIA ENTRO SCENARI FIABESCHI

IN MOSTRA A ROMA A VILLA TOLRONIA MUSEO E CASINA DELLE CIVETTE

La forza dell’immaginazione abita silente nei lati più insondabili della mente. Ad essa non sono offerte possibilità di esprimersi a pieno se non quando ci si distacca dalle abitudini che vedono l’uomo sempre più strutturato entro pensieri, gesti e azioni con cui vive la quotidianità, centrata su meccanismi precostituiti. A questo va aggiunto l’uso sempre più massiccio delle nuove tecnologie che specie sul piano della comunicazione veloce e istantanea, hanno finito per creare silenzi interiori facendo svanire la bellezza propria dello spirito creativo con cui l’immaginazione inizia il suo viaggio. Ma tra le possibilità per ritrovare l’entusiasmo di lasciarsi guidare da questa energia nascosta dettata dalla libertà di dare voce alle fantasie del pensiero, l’arte rappresenta un mezzo privilegiato dove segno, colore e materia diventano complici di un tempo sospeso in cui raccontare fantasie lontane, sogni che d’improvviso irrompono nel silenzio della notte.

wal e il suo mondo fantastico in mostra a Villa Torlonia Casina delle civette

A recuperare la capacità di tornare a fantasticare con la mente dando spazio all’immaginazione è l’arte di Wal (Walter Guidobaldi) che con leggerezza quasi ludica, forza creativa nell’arte del modellare e la forza descrittiva del colore, trova un nuovo modo per raccontare l’entusiasmo della vita, scavalcando quella freddezza che caratterizzava la poetica del concettuale propria degli anni Settanta. Attraverso la sua arte dove si susseguono sculture di grandi e piccole dimensioni riferite a animali e personaggi fantastici, si riscopre la possibilità di dare voce a quei mondi interiori dimenticati e lasciati in sordina, mondi dominati dall’immaginazione.

Alla sua arte che affascina un pubblico di bambini, giovani e adulti, è dedicata una suggestiva mostra negli spazi della Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia che proprio per il suo stile liberty crea la giusta scenografia per accogliere sculture di grande impatto visivo ed emotivo.

wal e il suo mondo fantastico in mostra a Villa Torlonia Casina delle Civette

L’esposizione, Il meraviglioso mondo di Wal. Sculture fantastiche, animali magici e dove cercarli” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita  Culturale e a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Maria Grazia Massafra, ha quale motivo conduttore la fantasia che come un filo invisibile tiene legate le opere a costruire un viaggio tra sogno e immaginazione dove tutto è immerso in un’atmosfera da fiaba e il mondo animale e quello legato al mito e ad alcune immagini dell’arte diventano occasioni per far parlare quella parte più libera che è propria dell’immaginazione. Il percorso invita in un mondo da fiaba dove l’animale più rappresentato è il gatto proprio per il suo essere misterioso, ma anche i putti nel oro essere forti e carichi di leggerezza. Quella leggerezza con cui entrare in questi lavori scultorei dove affiorano enigmi e mistero per soffermarsi a pensare al significato della vita da prendere con più leggerezza lasciando che i sogni non siano sepolti per sempre. L’esposizione, aperta fino al 1 ottobre 2017, inviata ad un viaggio fantastico attraverso queste 50 sculture a tutto tondo realizzate da Wal durante gli ultimi dieci anni. Si tratta di sculture in marmo, bronzo, resina o di terracotta, monumentali o di piccolo formato, in cui i protagonisti sono dei putti-monelli intenti a esibirsi in giochi di destrezza e degli animali fantastici tra civette, gatti, maialini, lumache, rinoceronti, mucche, pinguini, conigli che, come scrive Cesare Biasini Selvaggi, testimoniano quanto l’unico mondo in cui siamo davvero liberi, innocenti spettatori del suo spettacolo, sia quello dell’infanzia.

Disposte nel giardino e all’interno del museo le sculture dalle figure fantastiche e animali fiabeschi, si armonizzano con l’ambiente dello stesso museo di per sé “magico” contribuendo a creare un’atmosfera come sospesa tra immaginazione e sogno, dove ritrovare quella libertà di essere se sesse e guardare il mondo con gli occhi di bambino capace di stupirsi e incuriosirsi di quanto accade intorno a lui.

Ad accogliere il visitatore è un gigantesco gatto albino disposto all’ingresso del giardino, dallo sguardo enigmatico come quello della sfinge, mentre un manipolo di putti-monelli caratterizzati da un biancore che li rende come corpi eterei si muove lungo le aiuole del

wal e il suo mondo fantastico in mostra a Villa Torlonia Casina delle civette

giardino. Nella sculture degli animali di Wal non mancano metafore e citazioni culturali, queste ultime fanno riferimento alla letteratura e all’arte come per i putti ginnasti mutuati dal pittore francese del XVIII secolo Bénigne Gagneraux, i putti lottatori presi dai modelli classici ed i putti ispirati al “Ritratto di Manuel Osorio Manrique de Zuñiga” di Goya (al Metropolitan Museum of Art di New York) dipinto in cui compaiono oltre al bambino anche uccelli e gatti.

In Wal creatività, gioco mentale e quella manualità  innata sono fattori essenziali con cui da vita ad opere che invitano ad interrogarsi su senso e significato dell’esistenza dove bisognerebbe ritrovare la capacità di sognare e stupirsi ancora. Il catalogo della mostra edito da Exibart Edizioni accanto alla riproduzione delle opere, a colori, contiene testi a firma  dei curatori Cesare Biasini Selvaggi e Maria Grazia Massafra.

Durante il periodo della mostra sono previsti una serie di concerti dal titolo “I concerti del Portico”. organizzati dall’A.Gi.Mus. di Roma che si svolgeranno nel giardino della Casina delle Civette. Tra i prossimi in programma: “L’Era dello Swing”, concerto del Sax” Quartet Italian Army (domenica 4 giugno alle ore 11.00), il “Concerto del coro “Claudio Casini “di Tor Vergata Università Roma 2, diretto dal M° Stefano Cucci. (domenica 11 giugno ore 11.00), il concerto dell’Orchestra Chitarristica Giovanile di Roma, direttore Damiano Mercuri (domenica 18 giugno ore 11) ed il concerto degli alunni della classe di Flauto Traversiere del Conservatorio di S. Cecilia di Roma, docente M° Enrico Casularo (il 25 giugno alle ore 11.00).

L’8 giugno alle ore 11.30 inoltre nell’ambito del progetto della Sovrintendenza “Curatore di sala” sarà possibile partecipare alla visita guidata “Le ludiche acrobazie dei putti di Wal” a cura di Maria Grazia Massafra (appuntamento nella Stanza delle Rondini).

Silvana Lazzarino

Il meraviglioso mondo di Wal

Sculture fantastiche, animali magici e dove cercarli”

Musei di Villa Torlonia, Museo e Giardino della Casina delle

Civette

Via Nomentana 70, Roma

Curatori: Cesare Biasini Selvaggi e Maria Grazia Massafra

Allestimento: Monica Petrungaro

Catalogo: Exibart Edizioni

Orario: martedì – domenica 9.00 – 19.00 (La biglietteria chiude 45 minuti prima)

Per informazioni tel.060608

fino al 1 ottobre 2017

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Alessandro Roma

L’IMMAGINAZIONE SI FERMA NELLE OPERE DI ALESSANDRO ROMA

Il vissuto esistenziale tra visione ed emozione dove i pensieri si confondono a cercare quell’indefinito nascosto dietro il luoghi della natura, il sottile confine tra memoria e immaginazione che apre a nuove possibili evasioni dove il tempo sembra fermarsi, si riflettono nell’arte di ALESSANDRO ROMA, artista di gran talento e sensibilità che con creatività e un’originale sperimentazione del segno e della forma capace di evocare nuove percezioni visive, racconta dell’uomo e dei suoi percorsi fatti di sogni e veglia, dove l’invisibile diventa visibile. A questo artista nato nel 1977 a Milano, attivo a Londra con alle spalle diverse esposizioni di successo in Italia e all’estero, che racconta attraverso l’assemblaggio di diverse immagini e

mostra su Alessandro Roma

mostra su Alessandro Roma

l’uso del collage il paesaggio nel suo aspetto fantastico e irreale dove confluiscono memorie letterarie e spunti reali, la z20 Sara Zanin Gallery di Roma fino al 16 aprile 2016 dedica una personale centrata sulla tematica dell’immaginario e dell’onirico quali elementi per ripensare il viaggio della vita. L’esposizione One foot in the world and the other in the stillness la prima dell’artista presso la galleria, presenta

composizioni e sovrapposizioni pittoriche con innesti di illustrazioni e reperti anche fotografici, in cui entra in gioco lo sguardo capace di cogliere oltre il visibile, proprio attraverso il susseguirsi delle frammentazioni di elementi che trovano nel risultato finale una visione di insieme pronta a rivelare la percezione dell’indefinito. Questo a partire da una rilettura della tradizionale composizione del paesaggio classico da cui l’artista attinge alcuni aspetti tematici per poi ridefinire una nuova visione dello stesso dove immaginare nuove strutture di elementi e forme come fosse un contesto magico.

Attraverso la forza descrittiva di un colore che alterna tonalità intense ad altre pastello, dove malinconia e mistero si alternano, affiorano le emozioni della vita nel suo scorrere in un tempo immaginato dove ripensare alle possibilità del destino sospeso tra verità e immaginazione, finito e indefinito.

mostra su Alessandro Roma

mostra su Alessandro Roma

L’arte di Alessandro Roma legando colore, materia racconta dei luoghi ed elementi appartenenti alla natura talora non immediatamente riconoscibili lasciando spazio all’immaginazione, costante attraverso cui cercare possibili riferimenti all’universo interiore nel suo rapportarsi alla realtà vicina e lontana, presente e passata. La visone si trasforma regalando una nuova percezione tra presenza e assenza, detto e non detto; lo sguardo si perde, liberando le tensioni e inducendo lo spettatore/ visitatore ad immergersi nel suo vissuto interiore dove si nascondono silenziosi ricordi, riferimenti e suggestioni. Entro questo tempo sospeso dove scenari naturali e ideali, tra la terra e il cielo parlano di vita, di esperienza vissuta si avverte come una condizione tra sonno e veglia molto simile al trasognamento. E’ questa dimensione inconscia che, a partire da frammenti di vita, di storie passate, proietta verso orizzonti infiniti per scivolare nelle nostalgie e lasciarsi catturare da quanto è oltre il ricordo per poi superarlo e ripensare quanto sottile sia il confine tra la memoria e il tempo,

Silvana Lazzarino

 

ALESSANDRO ROMA

ONE FOOT IN THE WORLD AND THE OTHER IN THE STILLNESS

z2o Sara Zanin Gallery

Via della Vetrina 21, 00186 Roma

Orario; da martedì a sabato dalle ore 12.00 alle 19,00

Fino al 16 aprile 2016

Ingresso libero

Per informazioni telefono 06 70452261; info@z2ogalleria.it

 

ESPOSIZIONI DI ALESSANDRO ROMA

Alessandro Roma (Milano, 1977) vive e lavora a Londra.

Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali: Locus Amoenus (Sobering Gallery, Parigi, 2014); Coburn Projects (Londra, 2015); Enclosure (Paradise Row Gallery, Londra, 2013); Il sole mi costrinse ad abbandonare il giardino (Brand New Gallery, Milano, 2012); Humus (Mart Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Rovereto, 2011); Sites of action (Scaramouche Gallery, New York, 2011); Alessandro Roma (Marabini Gallery, Bologna, 2005). Tra le recenti mostre collettive: Drawing (z2o Sara Zanin Gallery, Roma, 2014); Drawing Biennial 2015 (Drawing Room, Londra); Le stanze d’Aragona (Palermo, 2015); Everything is About to Happen. An ongoing archive of artists’ books selected by Gregorio Magnani (Corvi Mora, Londra, 2014); Drawing Biennial 2013 (Drawing Room, Londra, 2013); Lucie Fontaine: Estate (Marianne Boesky Gallery, New York, 2012); Never before a girl done so much with so little (The Suburbans Gallery, Chicago, 2012); Lacune (a cura di Laura Lanteri, Museo Archeologico Eno Bellis, Oderzo, Treviso, 2012).

Nel 2007 ha vinto la quarta edizione dell’International Painting Prize Diputación de Castellón della Fine Arts Academy di Castellón, Spagna. Dal 2008 al 2009 é stato artista in residenza presso la Künstlerhäuser Worpswede.

 

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