Le fotografie di Gloria Pasotti

 LE FOTOGRAFIE DI GLORIA PASOTTI RESTITUISCONO NUOVA VITA AD OGGETTI ORDINARI RENDENDOLI STRAORDINARI

Sugli assemblaggi, sulle associazione tra diverse forme legate all’arte dove ritrovare luoghi inattesi del quotidiano che difficilmente emergono nell’ordinario di un tempo sempre uguale ruota l’interesse creativo di  GLORIA PASOTTI (Brescia,1987), giovane fotografa e artista multimediale, già nota in Italia, Francia e in Svizzera per aver partecipato a diverse esposizioni personali e collettive di grande interesse.

le fotografie di Gloria Pasotti

le fotografie di Gloria Pasotti

Al suo lavoro, sempre proiettato alla ricerca di nuove possibilità espressive, attraverso cui restituisce un nuovo modo di osservare la realtà facendo emergere l’invisibile dal visibile, il nuovo dall’abituale, è dedicata una mostra presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada” di San Gimignano aperta fino al 26 marzo 2017. Su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Gimignano, la mostra 40 DAY DREAM, personale di Gloria Pasotti, a cura di Elio Grazioli, rientra nell’ambito del progetto Fenice Contemporanea, realizzato nell’ambito di TOSCANA IN CONTEMPORANEA 2016.  L’obiettivo della galleria “Raffaele De Grada” che in questi ultimi anni ha ospitato mostre di grandi maestri della fotografia come Elliot Erwitt, Franco Fontana e Robert Capa, è quello di dare spazio anche a giovani e bravi fotografi come Gloria Pasotti attenta nel suo lavoro al ruolo della luce naturale e artificiale nel creare le giuste ombreggiature a caratterizzare giustapposizioni di piani e spazi dove gli oggetti si trasformano in altro da sé.

Nelle fotografie e installazioni realizzate da Gloria Pasotti emerge la ridefinizione degli spazi visti, frequentati e abitati riorganizzati secondo una visione insolita, talora spiazzante dove associa oggetti della sua vita quotidiana di diversi contesti di provenienza, riassemblandoli e restituendo ad essi una nuova funzione con cui da vita a scenari inattesi e ordini di forme sconosciuti.

L’aspetto visivo è fondamentale perché è il luogo dove ha inizio e fine la nuova interpretazione di diversi contesti reali da cui sono catturati elementi e presenze associate senza una precisa logica a ricreare come in un puzzle mondi sorprendenti e quasi avveniristici. Da qui la potenza della visione quale occasione per creare interazioni emotive dove oggetti e ambienti non usualmente associabili tra di loro, diventano possibili presenze con cui recuperare l’altra faccia di una realtà che troppo spesso fugge ad una prima e rapida occhiata.

le fotografie di Gloria Pasotti

le fotografie di Gloria Pasotti

“40 Day Dream è un viaggio fotografico attorno alla mia casa” come affermato dall’artista: un viaggio quale esplorazione in diversi luoghi e direzioni all’interno di un ambiente – quello intorno all’abitazione dell’ artista- che diventa territorio privilegiato per riscoprire quante possibilità possa offrire l’indagine dell’occhio fotografico capace di restituire nuovo respiro a quanto visto come appiattito e obsoleto. Oggetti fuori scala riempiono lo spazio sfidando la gravità a creare nuove composizioni per raccontare quanto siano infinite le possibilità con cui creare relazioni tra entità diverse e simili. Un percorso che mostrando immagini di diamanti deformati, nature morte in interni d’auto, nastri colorati legati a gambi di fiori, e ancora una biglia di vetro collocata nel cavo di un orecchio, apre a nuovi scenari del reale dove trovare le risposte agli interrogativi sul senso di questa vita in cui si consuma l’infinita dicotomia tra finzione e verità, apparire ed essere. Dietro ogni oggetto si nasconde un’infinita potenzialità di situazioni in cui ricollocarlo e ridefinirlo.

Attraverso la fotografia, Gloria Pasotti infatti anima scorci, elementi, gesti, oggetti, altrimenti invisibili nel loro essere abitudinari e circoscritti ad un determinato e predefinito contesto. Il potere della fotografia è quello di restituire nuova vita agli oggetti che si rimettono in gioco per essere presenze contestuali decontestualizzate tra memorai e tempo presente.

Silvana Lazzarino

 

SGUARDO ITALIANO 1

Gloria Pasotti 40 DAY DREAM

Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”

San Gimignano – Via Folgore, 11c Orario: fino al 26 febbraio 2017  11:00 – 17:30, dal 1 al 28 marzo 10:00 – 17,30.   25 dicembre 2016 chiuso, 1 gennaio 2017 dalle 12:30 – 17:30

Fino al 26 marzo 2017

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TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

 TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

Stefania Sandrelli. Claudia Koll, Debora Caprioglio e Serena Grandi per la loro bellezza procace, ma mai volgare sono diventate delle vere e proprie sex simbol negli anni Ottanta, in particolare grazie ad un regista che di loro ha saputo esaltare curve mozzafiato, ma allo stesso tempo sensualità e fascino,.Giovanni Brass, in arte Tinto Brass.  Attraverso giochi di sguardi, movenze, portamenti Tinto Brass ha costruito un immaginario di donna seducente e passionale descritto in film come La Chiave, Così fan tutte, Miranda che sono entrati a far parte di un genere, quello erotico, cui lui ha saputo dare un valore aggiunto lasciando parlare la bellezza di corpi sensuali e ad un tempo appassionati e misteriosi.

mostra su Tinto Brass

mostra su Tinto Brass

Oggi a Roma al Complesso del Vittoriano negli spazi del Salone centrale si è aperta la prima grande esposizione dedicata a questo maestro del film erotico, ma anche sperimentatore impegnato nel teatro e nel montaggio.

Curata da Caterina Varzi e realizzata da Comunicare Organizzando, la mostra TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO che si avvale del patrocinio di Roma Capitale e della collaborazione di Istituto LuceCinecittà, Rai Teche e Acea, presenta un percorso in cui viene dato spazio ad un’immagine di Tinto Brass non solo legata al genere erotico da lui affrontato con leggerezza e talora ironia a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, ma anche al suo aver saputo attraversare altri contesti passando dalla commedia al western, dal giallo al noir. A sottolineare  questo suo viaggio nella vita nei pensieri di uomini e donne a cogliere e svelare le loro ossessioni, paure, entusiasmi, malinconie, tra tradimenti, bugie, passioni, vita sociale, sono le foto di scena dove ad esempio  è ritratto con Alberto Sordi, Roberto Rossellini, le sceneggiature, i copioni originali, i dialoghi e gli articoli di quegli anni apparsi sui giornali. E ancora lettere indirizzate a registi come Mario Soldati, Goffredo Parise e Terry Carter, oggetti di scena, documenti inediti, manifesti e costumi.

Nel genere erotico Tinto Brass esplora le infinite possibilità della seduzione: attraverso il guardare: sono messe in gioco le emozioni prodotte dallo sguardo dovei entrano in azione gli altri sensi a creare attesa e desiderio.

Il pensiero del regista che si riassume nella frase “La vita è semplice ma complicata dalla paura che le persone hanno della libertà” viene ripercorso attraverso questa suggestiva mostra  aperta fino al 23 marzo 2016. Sarà possibile vedere anche alcuni estratti di  ‘Istintobrass’, documentario realizzato nel 2013 dal regista Massimiliano Zanin e presentato in selezione ufficiale alla settantesima Mostra del Cinema di Venezia. Il film racconta la figura e la carriera di Tinto Brass attraverso un’inedita intervista al regista, le parole dei premi Oscar Helen Mirren e Ken Adam e di personaggi del cinema e della critica italiani quali Gigi Proietti, Franco Nero, Adriana Asti, Marco Muller, Marco Giusti, Gianni Canova.

Silvana Lazzarino

 

 TINTO BRASS: UNO SGUARDO LIBERO

Roma Complesso del Vittoriano, Salone centrale

dal 24 febbraio al 23 marzo 2016

 

 

 

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