Pace nel Mediterraneo – DILA a Sermoneta
Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” presidente Bruno Mancini
Pace nel Mediterraneo
“L’Arte dell’Agro Pontino collabora per la Pace nel Mediterraneo”
Interverranno
Sonia Testa, presidente dell’Archeoclub di Sermoneta, scrittrice e guida GAE Angela Maria Tiberi, poetessa, presidente Regione Lazio Accademia internazionale Arte e Cultura. Ambasciatrice DILA per Latina-Sermoneta / Fondazione Internazionale Silvana Arbia
Prof-ssa Genoveffa Palumbo, Presidente Ass. Naz. “Calmana” museo delle donne del Mediterraneo, Docente di Storia Università Roma 3: “il museo delle donne dal virtuale al reale”.
Assunta Gneo, scrittrice Ugo De Angelis, scrittore
Cav. Giovanni Rotunno, poeta Flora Rucco, Segretaria Ass.. Naz, “Calmana” museo delle donne del Mediterraneo. Milena Petrarca, Presidente Ass. Internazionale Magna Grecia Latina New York.
Intermezzi musicali eseguiti dal Mestro Luka Hoti e dagli allievi della scuola di musica Beethoven
Domenica 10 Dicembre 2017
Ore 10:00
Presso il Salone Savastano
Abbazia di Valvisciolo, Sermoneta
OSPITI D’ONORE
Paola Occhi, Soprano Sabrina Fardello, Soprano Adriana Vitali Veronesi, scrittrice Gianfranco Tessitori, Sindaco di Norma Alessandra Corvi, Consulta delle donne di Norma Anna Maria Cimarelli, Presidente FIDAPA Carmela Cassetta, Anci Lazio Manal Serrv, Ambasciatrice culturale egiziana, poetessa
Mostra pittorica “L’amore e la pace” di Milena Petrarca e Flora Rucco
Durante l’appuntamento dedicato ai “Disegni dei bambini verso una cultura della pace” tenutosi lo sorso 14 maggio 2016 organizzato da WFWP e I-PACEK (International Pictorial Association Cultral Exchange by
Elisabetta Nistri Presidente della WFWP
Kid) centrato sullo scambio culturale attraverso i disegni realizzati dai diversi bambini del mondo, per promuovere la comprensione delle diverse culture, si è parlato dell’importanza che ha la famiglia quale luogo privilegiato in cui avviene l’educazione dei figli.
La famiglia, luogo dove si inizia a costruire il futuro e ci si prepara alla vita, è al centro dell’evento organizzato dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP) di cui è presidente la Dott.ssa Elisabetta Nistri, durante il quale si parlerà di unione, solidarietà, impegno reciproco da parte di ciascun membro che compone la famiglia per un progetto di pace.
La 4° Edizione della Festa della Famiglia .che si terrà il 19 giugno 2016 a Roma (in Via di Colle Mattia 131) a partire dalle ore 10.30 intende celebrare la Famiglia in tutti i suoi molteplici aspetti: luogo di incontro, confronto e crescita, ma soprattutto luogo dove si impara ad amare e perdonare.
Festa della Famiglia e la WFWP
Proclamata dall’’ONU nel 1993 la “Giornata per la famiglia” ha voluto mettere al centro dell’attenzione delle politiche dei governi, la famiglia in quanto cellula fondamentale per la crescita ed il miglioramento della società. La pace si crea attraverso le famiglie che rappresentano il microcosmo della società e per questo è importante che le stesse non si disperdano come spesso accade in questi ultimi tempi, ma restino unite. In questo incontro si parlerà quindi della famiglia quale cellula sociale dove si costruisce giorno dopo giorno un futuro di pace. Futuro di pace e armonia di cui ogni singolo membro delle famiglie è artefice se a guidarlo in ogni decisione, gesto, azione è il cuore, un cuore che lo porti ad incontrare e confrontarsi con l’altro accogliendolo con le sue diversità da cui trarre arricchimento e maggiore saggezza.
Per prenotarsi contattare entro il 17 giugno Maria Piperis al 347/0184534
LA FEDERAZIONE DELLE DONNE PER LA PACE NEL MONDO
In Italia la WFWP “Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo” è stata inaugurata nel 1992 dalla Fondatrice e Presidente Hak Ja Han Moon e successivamente fondata nel 1994. La WFWP si basa sul principio che le donne, lavorando insieme, prendendo l’iniziativa e rafforzandosi le une con le altre aldilà di razza, cultura e religione, per creare famiglie sane, possano risolvere i problemi delle nostre società e del mondo. La WFWP lavora per offrire alle donne di tutto il mondo la conoscenza, i mezzi e il sostegno necessario per creare la pace nella propria casa e famiglia,pace nella propria comunità, nella propria nazione e nel mondo.
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L’arte schierata contro qualsiasi abuso di potere.
La mia personale “militanza” tra coloro che hanno difesa la ferma determinazione di dichiararsi “PACIFISTI”, quando ancora erano gli anni in cui la Polizia ci inseguiva qualificandoci sovversivi e caricava nei cellulari a randellate i manifestanti meno lesti nel fuggire (Bologna Settembre 1963 / Aprile 1964), ritengo possa rappresentare un esplicito e doveroso chiarimento atto a consentirmi di precisare, senza generare equivoci, che noi, uomini e donne del progetto culturale LENOIS “LE NOstre ISole”, non intendiamo assumere mai il ruolo di storiografi, sociologi, o di specialisti in altre discipline tese a classificare eventi ed a chiarirne genesi, cause ed effetti; e che noi non intendiamo neppure presentarci nella veste di un gruppo, più o meno politicizzato, per il quale esistano i “sempre nel giusto” ed i “sempre malvagi“; e che noi, infine, non ci proponiamo (questo può sembrare un paradosso) nemmeno come portatori di nostre personalità semplicemente umane, le quali, comunque, potrebbero indurci in errori invogliandoci –per debolezze- a giustificare, oppure –per vendette- a punire.
NO… NO… NO… noi siamo presenti sulla scena sociale come ARTISTI, per la maggior parte Scrittori e Poeti, ma anche Pittori, Fotografi, Musicisti ecc. e agiamo per invitare a creare ed a godere anche i nobili sentimenti e le intime emozioni indotti dalla parole PACE, la quale, sebbene celebrata in mille e mille modi diversi, non consentiremo mai che venga scritta con la penna di un solo colore.
Scegliere tra rosso e nero può andare bene in un gioco stupido come la roulette, ma l’ARTE ha altre ambizioni, l’Arte è rosso, nero, giallo, verde.
ARTE sono i grigi delle nebbie, le variazioni d’indaco dei mari, le terre di Siena, i viola…
L’Arte ha diritti e cittadinanza, forza e bellezza, sebbene espressa e scritta con qualsiasi colore dell’arcobaleno.
Ma ciò non basta a definire del tutto gli ideali che il nostro gruppo intende proporre con questo breve scritto, poiché noi crediamo –con uguale grande fermezza- che la parola PACE non sia soltanto in antitesi, in contrasto, l’opposto della parola GUERRA, ma possa esprimere una forza di resistenza ineguagliabile nei confronti di altre iatture e di tutte le reali nefandezze perpetrate da parti infime ed infide del genere umano:
RAZZISMO, MAFIA, SPECULAZIONI DI OGNI TIPO, ABUSI DI POTERE, sono tutte Guerre contro le quali gli “Artisti” innalzano lo stendardo della PACE.
Così come abbiamo affermato che gli inchiostri di tutti i colori sono adatti a scrivere la parola PACE, nello stesso modo e con identica determinazione garantiamo che combatteremo e contrasteremo con ogni mezzo non violento, come abbiamo sempre fatto, tutti coloro che hanno voluto, vogliono o vorranno intingere le penne d’oca utilizzate per la scrittura della parola PACE in calamai pieni delle lacrime dei popoli affamati, oppressi, schiavizzati, così come nel sangue innocente dei morti sul lavoro.
Bruno Mancini
1
Ta
ta, tatà, ta
ta, tatà, ta
tatata
ta, tatà, ta
tatà, ta, ta
ta, tatà, ta
ta, tatà, ta
tatatatatatata.
2
Spari
le armi parlano.
Dissanguano montagne.
Uomini parlano
le armi parlano.
Le armi tacciano
gli uomini muoiono.
Uomini muoiono
le armi tacciono.
3
…….. in cielo,
sott’acqua, sull’acqua,
nel ferro, vicino al ferro,
vicino all’esplosivo, il fabbro,
il contadino, il borsaiolo:
i corpi.
4
Cantano.
I folli cantano.
Uccidere dovrebbero.
La loro pazienza.
La loro mansuetudine.
Il suicidio.
L’omicidio.
La guerra.
La potenza.
Infine.
5
Cantano le loro donne,
che a casa partoriscono sole
che zappano sole
che sole
con altre sole
sole vivono
distrutte
voglie.
6
Ta
ta, tatà, ta
ta, tatà, ta
sparano altri soli
tatatatatatata
dissanguano montagne
cantano le montagne.
Dissanguano le donne
cantano le donne.
7
“Alla fine di quelle montagne
esiste il regno dei nostri figli.
Lì, siate eroi per le vostre donne
combattendo lottando vincendo.”
8
Applaudono.
I folli applaudono.
Uccidere dovrebbero.
“Siate eroi per le vostre donne.”
Uccidere dovrebbero.
“Combattendo lottando vincendo.”
Donne.
Uomini.
Risuscitando.
Eroi.-