Apertura mostre dal 20 Marzo

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Oggi parliamo di...

C O N T A T T A C I emmegiischia@gmail.com

Apertura mostre dal 20 Marzo

amica dei

Progetti culturali

Apertura mostre dal 20 Marzo

ideati da Bruno Mancini

Bruno Mancini

Ischia, un’isola di poesia

Ischia, un’isola d’amore

Ischia, un’isola di…

Ischia, mare e poesia

Adotta una poesia

Otto milioni

Antologie Poetiche a cura di

Roberta Panizza e Bruno Mancini

Ferrara, Quartiere Fieristico di Ferrara – dal 20 marzo 2013 al 23 marzo 2013
Il MiBAC aderisce alla XX edizione del Salone dell’Arte, del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, una tra le più importanti rassegne italiane interamente dedicate al restauro, alla conservazione e alla tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico. L’obiettivo è quello di rafforzare e sottolineare il ruolo svolto dal Ministero nel coordinamento nazionale sulle specifiche tematiche del restauro e promuovere un interesse sempre più incisivo su tale argomento

 FORUM GIURIDICO ITALIA – RUSSIA

Roma, Sala del Tempio di Adriano – il 22 marzo 2013
Il Ministero della Giustizia, in collaborazione con il Ministero della Giustizia della Federazione Russa, l’Ambasciata d’Italia a Mosca e l’ISPI, con il supporto di EURISPES, organizza venerdì 22 marzo, pres-so la Sala del Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra a Roma

 GIORNATA FAI DI PRIMAVERA
2 giorni per scoprire l’Italia, 365 per amarla

700 luoghi in tutta Italia – dal 23 marzo 2013 al 24 marzo 2013
Quest’anno il FAI – Fondo Ambiente Italiano apre 700 luoghi in tutta Italia, spesso inaccessibili e per l’occasione eccezionalmente a disposizione del pubblico, con visite a contributo libero: chiese, palazzi, aree archeologiche, ville, borghi, giardini; persino caserme e centrali

 AL VIA L’INIZIATIVA APPASSEGGIO NELLA STORIA: ROMA 1943-1944
24 marzo 2013, ore 10 una “passeggiata nella storia” nel quartiere Ludovisi, XVI rione di Roma

Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario dell’armistizio dell’8 settembre 1943, una data che per Roma significò l’inizio del periodo della cosiddetta “città aperta“, che durò per nove mesi fino al 4 giugno 1944.

 Presentazione del volume “Tintoretto” di Renzo Villa e Giovanni C.F. Villa

Venezia, Scuola Grande di san Rocco – il 24 marzo 2013
Il volume sarà presentato dal prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani.
Sarà presente l’autore

 ULTIMO INFODAY DEL CULTURAL CONTACT POINT- CCP ITALY SUL PROGRAMMA CULTURA
Il Programma Cultura e la cooperazione con i paesi terzi: Canada e Australia 2013

Roma, Sala Convegni Santa Marta – il 25 marzo 2013
Ultimo infoday del Cultural Contact Point- CCP Italy sul Programma Cultura il 25 marzo a Roma presso la Sala Convegni Santa Marta del MiBAC dedicato alla cooperazione culturale con Canada e Australia (strand 1.3.5). L’evento è aperto a tutti gli operatori del settore culturale pubblico

 Apertura straordinaria del Monetiere Mediceo e Granducale

Firenze, Museo Archeologico Nazionale – il 25 marzo 2013
In occasione della festa della Santissima Annunziata riapre al pubblico, in via straordinaria, il Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, una della più importanti collezioni numismatiche esistenti al mondo. 

Il portale di Italia della cultura – IDC- si propone come il sito in cui trovare il maggior numero possibile di eventi appunto culturali presentati sul territorio italiano. Posso assegnarti un login con il quale inserire autonomamente gli eventi di tuo interesse se m’invierai il nome l’indirizzo mail e un recapito telefonico.
emmegiischia@gmail.com

IDC


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Bruno Mancini, ideatore del progetto culturale “Le nostre isole”
Il progetto culturale LENOIS  nasce dal desiderio di costruire una TRIBU’di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.

Contatti


Italia della Cultura ischia http://ischia.italiadellacultura.it/ in questo periodo è impegnata nel proporre nuove forme di attività utili a dare visibilità al portale e pubblicità agli eventi, due delle quali mi sembra interessante proporre alla tua attenzione.
Scambio di visibilità. Perché non pubblicizzare ItaliadellaCultura sulle locandine degli operatori culturali? Può essere un’idea avvincente. Possiamo dare visibilità ad un evento all’interno della newsletter, in modo assolutamente gratuito. In cambio chiediamo l’inserimento del logo sulle locandine degli eventi promossi dai nostri operatori.
Servizi. Sono disponibili con una serie di servizi introdotti per render più accattivante ItaliadellaCultura. Il primo di questi, già attivo, riguarda l’ospitalità fornita da Alberghi e Bed and Breakfast nel vostro comune. L’utente interessato all’evento a Roma, per esempio, potrà scoprire possibili strutture convenzionate suggerite dal coordinatore locale, inserite in specifiche schede sul nostro sito. Si tratta di un servizio molto utile, presente tutto l’anno.


Da Ischia, l’Arte – terza serie

Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”

Una poesia
5 poesie 3 canzoni
Da Ischia, l’Arte – seconda serie
Da Ischia, l’Arte
PMN- Show Bruno – Poesie – Musiche – Notizie
Presentazioni
TG LENOIS
Musica e Poesie
News e Poesie
Teatro e Poesie
Luoghi e Poesie
Arte e Poesie
Monografie
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A bordo campo
Video poesie di Bruno Mancini
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Nicola Pantalone
Video poesie di Roberta Panizza
Video poesie dei Pionieri
Video poesie Mareblù 2009
Video poesie Miramate 2010
Video poesie Autori vari
Video poesie serie 2
Eventi
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Premiata Rosa Iacono

Premiata Rosa Iacono

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Rosa Iacono

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Antologie Poetiche a cura di

Roberta Panizza e Bruno Mancini

In una gremita Sala Newton della Città della Scienza di Napoli, lo scorso 20 marzo, è stato assegnato il Premio Buona Sanità alla Croce Rosa di Ischia, un giusto riconoscimento anche ai lunghi anni che la nostra Rosa Iacono ha dedicato alla cura dei disabili con amore e professionalità.

Alla toccante cerimonia che ha visto la consegna di una bellissima targa erano presenti il pilota dell’elisoccorso Alessio Pannuzzo, il direttore generale del 118 Ercole Rossi, il direttore dell’area urgenza emergenza di Salerno Gerarda Montella, l’anestesista rianimatore Dante Lo Pardo, il Cavaliere d’Italia Domenico Abbenante, il direttore della cardiologia del Cardarelli Ciro Mauro, il primario oncologia del Cardarelli Giacomo Cartenì, oltre a tantissimi altri operatori del settore, un piccolo esercito di Operatori del Mondo della Sanità composto da medici, infermieri, uomini di buona volontà, che aspettano il paziente e il sofferente di turno, pronti a dare sollievo e speranza di sopravvivere.

Nel discorso di ringraziamento, non è mancato un riferimento a quanti aiutano la Croce Rosa a svolgere il proprio compito e al Presidente dell’Associazione L’Ancora Dott.ssa Maria Rosaria Rondinella, degli Angeli Custodi che danno un grande contributo agli operatori.

Una commossa Rosa Iacono ha poi affidato alle parole di San Giovanni Bosco il suo saluto: “Il desiderio del Nostro Angelo Custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che Noi abbiamo di essere aiutati: E’ l’obbedienza che Egli deve al compito che Dio gli ha affidato”.

Vuoi aggiungere un pacchetto promozionale alle presentazioni dei tuoi eventi (libri, dischi, mostre, incontri…) ?
Abbiamo disponibile:
1) La sezione culturale di un settimanale cartaceo
2) Uno spazio d’informazione culturale e di riproduzione video all’interno del palinsesto di una tv (digitale terrestre e web),
3) Il coordinamento e la gestione delle informazioni culturali per i sei comuni dell’isola d’Ischia del portale IDC “Italia Della Cultura”  http://ischia.italiadellacultura.it/ ,
4) Una testata giornalistica on line
5) Il sito www.emmegiischia.com,
6) Servizi di grafica, di editing, e di stampa per ogni tipo di pubblicazione
7) Un numeroso gruppo di scrittori, giornalisti, artisti dello spettacolo, musicisti, pittori ecc. in grado di presentare eventi in prestigiose location ubicate sull’isola d’Ischia.
8) Numerose altre opportunità
Se vuoi ne parliamo.
Per contatti:
Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

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Da Ischia, l’Arte – terza serie

Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”

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Da Ischia, l’Arte – seconda serie
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Il Nodo – Dalla Raccolta “Come i cinesi” – Parte prima

Il Nodo – Dalla Raccolta “Come i cinesi” – Parte prima

Il Nodo - Dalla Raccolta "Come i cinesi" - Parte primaBruno Mancini

  IL NODO

Tu mancavi quando iniziò la spinta.

Altre presenze di forme strane, sfuggenti (lunghe, grosse, rotondeggianti), tinte a ceroni e pastelli, finanche tatuate in bello stile con varie fantasie, e anelli a gruzzoli, più volte usate che candide, si materializzavano per rapporti casuali e rapidi.

Belle a modo di meteore o comete, non chiedevano niente e niente offrivano.

Non certo a me con i miei limiti. Preparato soltanto ad esprimermi, laccato e lucido, scontavo in palpitanti solitudini pudori di primitivi insegnamenti.

Non più di venti anni, assistevo inerte alla decomposizione di principi da poco assimilati ed al decadimento delle strutture logiche ed espressive che di essi avevano costituito il fasciame.

Non avevo più voglia di correre dietro me stesso, rifiutavo l’idea di pensare.

Quotidiana stasi di stimoli avviluppava ogni teoria e l’ammansiva, come in un rodeo di tori e di vaccari, di tigri e di circensi.

Non ricordo se quelle presenze avessero un nome o se avessi costruito dei suoni per identificarle.

Helèna, Marella, Kass costituivano affinità di compagni. Voglia di sregolatezza –purché non crei problemi-, costumi diversi –emancipati si diceva-, allontanavano tensioni culturali, tanto latenti quanto ineluttabili.

Finisce una guerra, finisce un regime, capisco, per prima si attiva una fase di ricostruzione, si curano le ferite, poi si mettono in discussione genesi, connivenze, attori e padroni.

Sotto un profilo ideologico si tratta di processi che non finiscono in aule di tribunali, né si piegano, né si esauriscono attraverso sentenze di giurie fantoccio, perché, pur vivendo come larve, a volte, come leoni ruggiscono e dilaniano.

I giorni seguivano fisionomie barocche, con tutta la lentezza involutiva di rosoni, ciascuno fisicamente agganciato al precedente e preludio del seguente. Attenti a non debordare dal tema iniziale come in un concerto Mozartiano. Innumerevoli piccole variazioni, sufficienti ad indicare ad un occhio attento una diversità individuale, per un distratto fruitore, invece, banali ripetitività.

Così pure loro, le presenze, inserivano distinzioni elementari, anzi di elementi, nella composizione –articolata e statica, dialettica e suadente-, quasi fluente immobile, di quell’inizio di stagione che aveva preso il posto di un lungo e monotono freddo tempo di studio.

Stagione di vita e stagione di clima.

La primavera sull’isola si annunzia, di solito, con l’illusione di tepore e di gemme presto strappata da venti rumorosi e taglienti per alberi e per onde. Pochi giorni, perché presto i flussi della natura ricevono dal nuovo sole definitivo impulso.

Scrivevo “L’estate con la parrucca”, curando che le sensazioni allo stato puro rimanessero intatte, che i concetti non fossero snaturati da immagini, i luoghi e i personaggi vivessero di forza propria senza effetti sfumati, la trama, come una catena, si srotolasse con anelli di spessore e metalli diversi: dove l’oro di una fede di poesia, accanto, il bronzeo obloo della vista di un’alba.

Altro non era il mio problema, avendo scelto di scrivere per me lettore e critico passionale.

Scrivevo ricordo:

Ed io ti parlerò
di cani e di animali
delle mie pallide albe di sconfitte
di ore mai vissute
di stelle.
Ed io ti creerò bellezze
e ti richiamerò ricordi.
E la mia mente
lenti accordi espia.

Fu in quel tempo, al di là della mia coscienza, che, muovendo furtivamente i primi passi, l’anima diceva:

-“Sono compressa, mi sento inespressa, la nostra convivenza rischia di diventare un ibrido simulacro di esistenza e passività.”

Tranquillo, il cervello:

-“Non si inventa mai nulla realmente. Si può costruire, quando ci sono materiali e tecniche, una struttura diversa, innovativa, di impatto immediato con l’immaginifico predominante; tale da ribaltare alcuni schemi oleografici, e che presenti valori di autonomia, di piacevolezza, di interesse. Mai di creatività, che non appartiene a ciascuno o a qualcuno, ma solo a tutti e tutto in un unico insieme.”

-“Ma ti nascondi, ti acquatti!
Non è come spedire una lettera
.”

-“Cioè?

-“Spedisci e sei quasi certo almeno che giunga.
A noi manca anche questa percentuale di aspettativa.
Poi avremmo bisogno che leggessero. Ancora, che leggessero con l’attenzione che vogliamo. In più che fossero provvisti delle informazioni essenziali sia a conoscerci, sia, a consentire loro di seguirci con la corretta ‘visione’ dei nostri intenti strutturali e fantastici. Solo allora potrebbe aver valore un giudizio, ed essere stimolo in quel processo di verifica che è necessario anticipo per un nuovo atto.
Abbiamo questa opportunità? No!

-“In una ragnatela di doppi sensi, di perifrasi, allusioni, ti spezzi le ali.
Farfalla ti voglio, farfalla con me
.”

La prospettiva era intrigante. La tentazione padroneggiava per la stessa ragione dell’offerta di un’intimità che, per quanti sforzi e quanti inganni e lusinghe avesse tentato in tutti gli anni precedenti, non era riuscito ad ottenere.

“Farfalla con me”’.

Aveva voglia di pensare.

Chiese una pausa.

“L’estate con la parrucca” finì, e con essa la foga di vuotare i cassetti pieni di immagini lasciò più spazio ad una contemplazione fotografica.

Quasi tendessi a costruire un album da utilizzare per nuove avventure letterarie, e, già questo, avrebbe potuto essere indice di un qualche cambiamento strutturale della mia personalità.

Usavo la vita a fruizione, a vantaggio, di una sua parte, di una sua componente, la quale, piuttosto che svilupparsi come avrebbe dovuto autonoma, per abbellire, orlare, gratificare, viaggiava scroccona.

Se “una notte di stelle lucenti”, ponevo, come dire, a magazzino, nell’album, “una notte di stelle”. Tanto successivamente avrei saputo con fantasia ricostruirla nel fondale di una scena oppure in uno schizzo, in un disegno.

Un senso logico per l’utilizzazione del quotidiano. La traccia di un emergente bollore che non raccolsi.

Passò del tempo, molto, prima che riprendessi a scrivere con assiduità; forse perché mi mancavano le foto, o gli stimoli, o il tempo, o la voglia, o forse più concretamente perché mi illudevo di aver esaurito con la prima esperienza la curiosità di confrontarmi con la scrittura.

Cominciava un’altra estate di libertà da impegni di ogni genere, ed ancora ricordo con quanta rapidità si trasformassero in ansiosa ostinazione le prime titubanti ricerche che facevo di te.

Nata quasi per diversivo –per il gioco di cercare la strada in un labirinto-, l’idealizzazione di cui ti adornavo, ad ogni ipotetica soluzione diventava più nitida nelle forme, ma non appena un risultato appariva disponibile, e solo allora, pronta e prepotente, una forza autonoma ne stagliava più precisi particolari irrinunciabili.

Quanto più mi impegnavo ad accorparli in una definitiva unità, tanto più risaltavano, come ad azione microscopica, nuovi punti fermi, nuove strutture, e via via per un crescendo di perfette aderenze: quasi atomizzazioni di una perfezione.

Iniziai a scrivere “Ambiguità” dove:

“Se non c’è niente, e niente c’è da difendere, voglio conservare la mia memoria, le mie memorie per tentare di dare un senso ed un seguito all’assurdo tentativo di far quadrare il cerchio (lei cerchio, io quadrato) che ho esasperatamente inseguito” era la prima frase.

Se non fossi stato disattento, vanesio, incantato, fisso nella voglia di trovarti, avrei potuto udire voci e reazioni alla prima lettura.

-“Perché lo fai?” diceva l’anima.

Il cervello ben sapendo che prima o poi sarebbe venuto il momento di dare un seguito al precedente incontro, aveva infatti chiesto soltanto una pausa, e non ritenendo possibile eludere per sempre la necessità di presentarsi ad un faccia a faccia determinante, rispose alla domanda introducendo una delle innumerevoli considerazioni elaborate per accantonare il progetto:

-“Non riesco ad avere completamente sottomesso il corpo, a te sfuggono emozioni incontrollate.
Se voglio non dico eliminare, ma almeno attutire un dolore, se tu intendessi eludere manifestazioni di sentimenti, se io volessi fermare il sangue, affrettare il battito del cuore, isolare un organo, se tu ambissi piangere o ridere in situazioni di estremi opposti, credi potremmo? Come illuderci di interferire sul tutto, se ci manca la forza di farlo sui particolari?!

Anima:

-“Da soli si perde, uniti si vince. E sempre stato così, e così (sarà questo il titolo del nostro stemma) si cambia. La stessa riproduzione nelle strutture evolute abbisogna di unioni. Maschi e femmine, da maschi e da femmine.”

Cervello:

“Per uno diverso da loro, d’accordo. Non certo per trasformare loro stessi in diversi.
Nulla e nessuno sarebbe in grado di farlo.
Tu vorresti la metempsicosi tra vivi, è differente, capisci inconcepibile.

L’Anima:

-“Tu sai cosa pensassero i primi esseri che si accoppiarono? Se ne avevano definito lo scopo, ed il caso affermativo se ne avessero valutata la fattibilità? O non supponi più primitivamente che ciascuno avesse per intento fagocitare l’altro?
Certo l’ipotesi di un risultato quale quello realizzato, sarebbe apparsa temeraria, logicamente improponibile, fantasiosa.
Noi, siamo, loro, noi siamo propaggini di loro azioni, noi dobbiamo tentare di andare oltre le convenzioni, le aspettative correnti e soporifere. Andare oltre l’azzardo.

-“Andare, come? Andare, dove?

-“Con te voglio andare oltre l’amore, come in una totale simbiosi.”

Riusciva ancora una volta a confonderlo, utilizzando le peculiari risorse della sua natura: lo poneva in un angolo di lusinghe e velleità. Ne ammansiva le difese con l’accorta tattica di fingersi inoffensiva, ne otteneva attenzione ed interesse stimolandogli visioni oniriche, partecipazione, avvicinandosi al suo ideale con abile e suadente serenità.

Una crepa era aperta.

Lo sguardo deciso, prolungato, che le rivolse, per lei preludio di intesa, la vide pudicamente arrossire. Ingenuità? Tenerezza? Inganno?

Lei bruna sedeva
Mi schianti e mi strazi.”
Lei donna ansimava

Abbandonata e sola.”


Così va dietro un sogno
-ancora schiacciando le noci
tra nocche-
bandelle
nella galleria del vento.


un sogno eterno
come l’ombra
di luci-riflessi-luna
mobile
deforme, appiccicosa
più scura del buio,
tacita, sfuggente,
più forte del chiaro.

–°°°–

Lui rosso fuggiva
Scorteccia l’anima.”
Lui maschi taceva
Liberata contorta.”

Strisciava ai piedi un rischio
-di dune incoerenti
tra rovi-
sbuffi
in grotte di voli anonimi.

Un rischio pesante
come palle da schiavi
di gesti-attese-silenzi
senza catene,
ingiuste,
consunte, represse,
diffuse
schiumose,
più interne del tronco.

—°°°—

Per me
un rischio e il foglio
dell’erba
e del prato.

Per me
un sogno e il foglio
dove la pista è il deserto
del fato
del soffio e
del vento.

E devo voltarmi
a capire
se
è notte o c’è il sole
se è un sogno od un rischio

“Ambiguità” si avviava all’epilogo quasi premonitore dicendo:

“Lo stesso dubbio sembrava pretendere la propria esistenza, dileguandosi dopo comparse, che, sempre più brevi si imponevano giungendo con maggiore frequenza.

Troppo brevi per consentirmi di prendere una decisione, troppo frequenti per liberarmene “.

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Proposta acquisto copie fino al 5 Aprile

Proposta acquisto copie fino al 5 Aprile

Il premio internazionale di poesia “Otto milioni – 2016” pubblicherà un’antologia poetica di 160 pagine.  

Questa offerta valida fino al 5 Aprile 2016 e SOLO per gli Autori ammessi all’antologia

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Antologia poetica

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Listino valido fino al 5 Aprile 2016

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Per contatti 3914830355 (ore 14 – 24)

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Josef Albers

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Roberta Panizza e Bruno Mancini

Josef Albers. Spiritualità e rigore

Josef Albers. Spiritualità e rigore

Josef Albers. Spiritualità e rigore
Più di cento opere mai esposte prima, dagli allievi del Bauhaus fino ad alcuni studi poco conosciuti di Josef Albers
Redattore: RENZO DE SIMONE
Data Inizio:20 marzo 2013
Data Fine: 19 giugno 2013
Costo del biglietto: gratuito
Luogo: Città di Castello, pinacoteca Comunale
Orario: 10.00-13.00 / 15.00-18.00; dal 1° aprile 10.00-13.00 / 14.30-18.30 chiuso il lunedì (quando non fest
Città di Castello, pinacoteca Comunale
Città: Città di Castello
Indirizzo: via della Cannoniera 22/A
Provincia: (PG)

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2) Uno spazio d’informazione culturale e di riproduzione video all’interno del palinsesto di una tv (digitale terrestre e web),
3) Il coordinamento e la gestione delle informazioni culturali per i sei comuni dell’isola d’Ischia del portale IDC “Italia Della Cultura”  http://ischia.italiadellacultura.it/ ,
4) Una testata giornalistica on line
5) Il sito www.emmegiischia.com,
6) Servizi di grafica, di editing, e di stampa per ogni tipo di pubblicazione
7) Un numeroso gruppo di scrittori, giornalisti, artisti dello spettacolo, musicisti, pittori ecc. in grado di presentare eventi in prestigiose location ubicate sull’isola d’Ischia.
8) Numerose altre opportunità
Se vuoi ne parliamo.
Per contatti:
Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
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