Premio “Il poeta Ebbro…di Colori” ideato da Anna Manna si svolge a fine agosto 2020 a Spoleto

Premio Poeta Ebbro 3 edizione. La Cerimonia oltre ai Premi speciali, premia artisti tra pittori e fotografi  che per le loro opere si sono ispirati alle poesie di Anna Manna raccolte nel suo recente libro “Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori , Il Premio alla Cultura all’Ambasciatore Gaetano Cortese e il Premio Leonardo 2020 al Prof Nicolò Giuseppe Brancato.

Donna di grande spessore umano e professionale, organizzatrice di importanti eventi culturali, Anna Manna, scrittrice e poetessa di successo internazionale, è la fondatrice del prestigioso Premio “Le Rosse pergamene del Nuovo umanesimo”, attraverso cui con un nuovo linguaggio, si vuole guardare ad una lettura di una realtà profonda e autentica. Attraverso il suo costante impegno Anna Manna ha voluto restituire nuovo spessore alla cultura nelle sue potenzialità quale canale di conoscenza e di aggregazione e scambio tra le persone sul piano etico e sociale. Cultura che si vuole allargare sempre più ad un pubblico giovane così da trovare nuovi spunti di riflessione dando spazio alle proprie emozioni anche attraverso la scrittura legata ai versi o alla prosa, il cui fascino resterà nel tempo.

    Premio “Il poeta ebbro….di colori”.  Anna Manna poetessa e scrittrice

Il recente libro di Anna Manna dedicato alla poetica amorosa ”Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori” (Nemapress Edizioni) presentato con grande successo a Roma (basti pensare alla presentazione di Palazzo Sora sede del  Sindacato Libero Scrittori italiani, in Corso Vittorio Emanuele II, svoltasi lo scorso 12 dicembre 2019) è stato il punto di forza per restituire nuovo colore ed emozione al Premio  IL POETA EBBRO alla 3 edizione che si svolgerà  possibilmente a Spoleto alla fine di agosto 2020. Nell’ambito del premio il “Poeta Ebbro …di colori”, la poesia incontra la pittura e la  fotografia per il quale  non è stato possibile bandire il concorso ed allestire la Mostra delle opere concorrenti a causa dell’emergenza sanitaria pervia del Coronavirus,  saranno premiati artisti tra pittori e fotografi che negli anni hanno dedicato i propri lavori alle poesie di amore di Anna Manna ideatrice e fondatrice dello stesso Premio.

Premio “Il poeta ebbro…di colori”. Eugenia Serafini artista, poetessa, giornalista, storica dell’arte….

Questa edizione contempla Premi Speciali per ciascuna Sezione riservati ad artisti di fama nazionale ed internazionale. Riguardo” Il Poeta ebbro…. di colori: Poesia e pittura che vede quale Presidente di Giuria l’artista, poetessa, scrittrice e giornalista di fama internazionale Eugenia Serafini, e come giurati Anna Manna, Sandro Costanzi, Alessandro Clementi, gli artisti premiati sono (in ordine alfabetico) Cecilia Arguello con il dipinto” Tenerezza” dedicato alla poesia “Casti amanti”, Giovanna Gubbiotti per il quadro ispirato alla poesia “Partire da Roma”, Ruggero Marino per la composizione pittorica con manichino La donna farfalla ispirato alla poesia “Primavera senza scampo”, Milena Petrarca per il quadro “Tramonto” tratto dall’omonima poesia sempre di Anna Manna.

Le poesie da cui gli artisti hanno tratto ispirazione sono, come prima anticipato, quelle presenti nel libro di Anna Manna “Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori” vincitore assoluto per la poesia edita al Premio Internazionale Città del Galateo 2020.

Ciascun artista ha saputo con originalità e sensibilità trarre dai versi della poetessa quei legami sotterranei e talora nascosti nella memoria, con il colore e le emozioni cromatiche che animano le pagine della sua poesia. L’avvolgente libro di Anna Manna presenta una prima parte composta da liriche anche autobiografiche, ed una seconda, volta a sottolineare l’amore per la Natura, per l’Arte, con metafore di grande coinvolgimento, senza dimenticare l’amore per la città di Roma cui si fa accenno in alcune poesie intense e di grande impatto emotivo. Dalle stesse liriche sii evince un pensiero volto a promuovere un linguaggio universale di comprensione e rispetto, principi necessari per appassionare e creare spunti di approfondimento di storie e tradizioni che legano ad un passato che non si spegne. Ad avvalorare questo intento culturale insito nei versi della poetessa e scrittrice sono le conclusioni a firma di Giuseppe Manitta e Carmelo Aliberti riportate nel finale con grande maestria.

Proseguendo con i Premi per la Sezione Poesia e Teatro il riconoscimento va ad Ornella Cerro per recitazione in tempi diversi di poesie tratte da “Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori” nella Galleria Alberto Sordi nell’ambito degli Eventi di Antonio Bruni “Un Pensiero per Roma e COLOSSEA”. Per il premio alla Personalità Culturale il Premio alla Cultura è assegnato all’Ambasciatore Gaetano Cortese in occasione del ventennale della pubblicazione della sua opera monumentale: “Collana di libri per la valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero” con l’Editore Carlo Colombo. Omaggio alla Carriera al pittore futurista Antonio Fiore, e il. Premio Leonardo 2020 al Prof. Nicolò Giuseppe Brancato per la raccolta (traduzione e pubblicazione) delle “Favole di Leonardo Da Vincipresentata anche lo scorso fine febbraio 2020 con grande successo alla Biblioteca Vallicelliana di Roma diretta dalla Dott.ssa Paola Paesano nello splendido Salone Borromini. Durante l’evento alla Vallicelliana dove si è assistito alla Lettura pubblica delle favole di Leonardo che ha visto coinvolti noti scrittori, poeti e attori tra cui la stessa Anna Manna, è stato messo in risalto un aspetto poco noto del grande genio del Rinascimento quale fu Leonardo, legato alla creatività e alla sua personalità immaginifica dove protagoniste sono le sue favole. Esse sono raccolte nel testo originario e “tradotte” a fronte in italiano attuale dal prof. Nicolò Giuseppe Brancato in una pregevole e ormai pressoché esaurita edizione, con il titolo “Leonardo da Vinci, Le Favole”, editata a stampa tipografica, per i caratteri delle Arti Grafiche Brancato Editrice, Civitavecchia, 1991. Il Prof Nicolò Giuseppe Brancato è Storico dell’Arte, Epigrafista e Archeologo di fama internazionale e attualmente Presidente dell’Artecom-onlus.

Prof. Nicolo’ Giuseppe Brancato

Questo premio alla Cultura sarà assegnato ogni anno a chi avrà omaggiato un grande artista di cui nell’anno ricorre l’anniversario (dal quale questa sezione prenderà il nome). Il Premio Gemius Loci viene assegnato a Luca Filippomi per l’organizzazione e diffusione a livello internazionale della cultura, mentre il Premio Ebbra idea….di Colori a Serena Maffia con “Mostropoeta”. I premiati della Sezione  Poesia e Fotografia (in ordine alfabetico) sono: Daniela Fabrizi con la foto dedicata alla poesia “Meteorite”,

Lorenzo Silvestroni per le fotografie ispirate e dedicate alle poesie di Anna Manna per Roma, Maria Cristina Valeri per la fotografia ispirata e dedicata alla poesia “Contatto celeste“(fotografia esposta a Casa Menotti nell’aprile 2016 nell’ambito della Mostra personale di Maria Cristina Valeri “ Anemos Narrazioni simboliche”). E poi l’Omaggio alla Carriera a Mario Giannini autore della copertina del libro “ Ebbrezze di versi, dolcezze e furori”, Nemapress Edizioni, 2019).

La Sezione Letteraria. con Presidente di Giuria Mario Narducci e giurati Liliana Biondi, Clara Di Stefano, Goffredo Palmerini, Anna Manna, vede premiati: come Personaggio dell’anno: Tiziana Grassi, Poeta dell’anno: Benito Galilea e Poeta cromatico: Selene Pascasi, Nell’ambito della cerimonia di premiazione Premi speciali a Spoleto verrà presentato il bando di Concorso 2021 sia per le arti figurative, sia per la letteratura. La prossima edizione 2021 invita gli artisti ad ispirarsi per le proprie opere alle poesie di Anna Manna e a quelle del libro di Serena Maffia pubblicate in”A gambe levate”(Giuliano  Ladolfi editore). La foto di Anna Manna in evidenza in apertura è di Mario Giannini

Silvana Lazzarino

II Premio “Il Poeta Ebbro… di colori”

 edizione 2020

Ideatrice e fondatrice del Premio il Poeta Ebbro è Anna Manna

Premiazione a Spoleto A fine agosto 2020

 

 

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OMS decisioni contrastanti e poche certezze

OMS decisioni contrastanti e poche certezze

Jolanda Dolce (giornalista pubblicista e insegnante)

OMS decisioni contrastanti

L’OMS  fa retromarcia: dopo aver dichiarato che l’idrossiclorochina è un medicinale da bandire per la cura del covid 19, in quanto controproducente,  si ricrede, affermando, dopo una settimana, che la sostanza è effettivamente una cura efficace. Lo annuncia il direttore generale dell’agenzia ONU , Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Il 25 maggio l’OMS , dopo la  pubblicazione di uno studio su The Lancet, eminente rivista scientifica inglese, dichiara l’idrossiclorochina  una sostanza pericolosa  per la cura contro il covid e ne sospende la sperimentazione. Il 26 maggio, in Italia,  anche l’AIFA ne sospende l’utilizzo.

Già da febbraio, comunque, l’OMS  era sempre stata contraria all’utilizzo del suddetto farmaco per la cura del covid 19.

La scienziata statunitense Judy Mikowitz, in una intervista, ha dichiarato che l’idrossiclorochina, già  conosciuta e utilizzata per curare la malaria, è stata nella lista delle medicine essenziali per 70 anni in tutto il mondo ed è un farmaco che può curare il covid 19, somministrato in tempo utile. La Mikowitz  sostiene che, dato il  suo basso costo (una dose costa 50 centesimi), una spesa di 6 dollari  è sufficiente per poter curare il covid 19.  Ha aggiunto che già 2300 medici in 30 paesi l’hanno sperimentata con successo.

Anche  negli  ospedali italiani , in questi ultimi tre mesi, l’idrossiclorochina  è stata utilizzata  da molti medici  in quanto considerata   una cura efficace.  Il prof. Alessandro Meluzzi  (psichiatra e criminologo), in occasione di un suo intervento in una nota trasmissione televisiva, ha affermato di conoscere già da tempo l’idrossiclorochina e di sapere che questo  noto farmaco antimalarico, che ha un prezzo intorno alle 6 euro, può curare il covid 19.

Ci sono comunque pareri discordanti. Il dott. Anthony Fauci, direttore dell’Istituto per le Allergie e le Malattie Infettive e capo della commissione  medica del governo Trump, sostiene che questo farmaco è solo un placebo: Fauci è a favore dei vaccini per chiari interessi personali.

La biologa e virologa Judy Mikowitz, che vanta 40 anni di esperienza di studio dei virus, ha dichiarato  tuttavia che negli Stati Uniti gli enti istituzionali, come  AMA (American Medical Association),  CDC (Centers for Disease Control), FDA (Food & Drug Administration)  e l’OMS non promuovono la commercializzazione di un farmaco semplice ed economico come la clorochina, preferendo  di gran lunga la diffusione dei vaccini, che sono monopolio delle Big Pharma e che assicurano profitti molto più alti e sicuramente  molto  più convenienti.  Judy Mikowitz  ha dichiarato  inoltre che l’AMA avrebbe revocato la licenza ai medici che avessero usato l’idrossiclorochina.  La Mikowitz, è stata perseguitata  e spesso censurata per essere una scienziata in dissenso con il pensiero dominante, una ricercatrice a favore della salute nel vero senso della parola, e non del profitto fine a se stesso delle aziende farmaceutiche, e per aver denunciato che molti dirigenti degli enti istituzionali americani, a cominciare da A. Fauci, sono corrotti. Ha sempre avuto a cuore la “verità” dei fatti , e non la segretezza dei misfatti. Inoltre sostiene con comprovate argomentazioni (e non è l’unica) che le maschere e i guanti, oltre che non proteggere chi li indossa, procurando  per contro danni alla salute, non servono a difendere da eventuali “virus” circolanti.  La Mikowitz  è diffamata  anche da alcuni siti italiani,  gestiti da pericolosi mestieranti assoldati  per diffamare,  screditare e censurare (con metodi, tra l’altro,  grotteschi) chiunque professi un pensiero libero  o diverso da  tutto ciò che viene imposto come dominante.

Del resto, cosa sappiamo dell’OMS? 

L’OMS , da quando il presidente Trump le ha tolto il finanziamento,  è sostenuta  prevalentemente da Bill Gates (primo azionista), da Fauci e dall’FDA, oltre che dalle multinazionali farmaceutiche. 

Quindi è facilmente intuibile  che il grado del conflitto di interesse e di corruzione è alto.

Sappiamo benissimo che Bill Gates non è affatto un “filantropo”.

Bisogna quindi dedurre che un farmaco viene considerato “buono” se soddisfa le entrate delle aziende farmaceutiche più che se soddisfa i reali bisogni del malato e i reali obiettivi di salute.

Gli studi su cui l’OMS ha fatto affidamento, pubblicati su The Lancet il 22 maggio, sono stati condotti dalla  società Surgisphere di Chicago.

Per cui il 25 maggio, in seguito ad un giudizio negativo di Surgisphere sul farmaco in questione, l’OMS ha bloccato l’idrossiclorochina.

Dopo pochi giorni, in seguito alla contestazione di 150 medici, si scopre che questi studi non sono affidabili e l’articolo viene ritirato. 

Quindi il 3 giugno l’OMS ritratta  e annuncia la ripresa degli studi sull’idrossiclorochina e clorochina all’interno del programma Solidarity.

Considerando che l’OMS è un organo dell’ONU che nacque con l’obiettivo di tutelare la salute della popolazione mondiale, ci insospettisce il fatto che attualmente sia finanziata da soggetti che perseguono interessi ben diversi da tale obiettivo, che, in base alla  loro quota di maggioranza, e senza alcuna competenza in campo medico, si permettono di decidere sulle sorti della popolazione mondiale.

Ci preoccupa inoltre il fatto che, per delle decisioni di importanza mondiale e vitale, l’OMS si affidi a società  di dubbia professionalità.

Ci preoccupa altresì il fatto che prestigiose  riviste scientifiche  e quotidiani di primo livello pubblichino articoli così discutibili.

Jolanda Dolce

OMS decisioni contrastanti e poche certezze

DILA

OTTO MILIONI

VIRUSISCHIA

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Il Dispari 20200615 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200615 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200615

Dalla raccolta di racconti “Per Aurora volume secondo”

LA CONDANNA

Capitolo 1

 

Non avevo ancora completamente realizzato cosa fare, se accettare da Aurora il nuovo attestato di amicizia, salutare ed abbandonare il suo regno pur essendo a conoscenza degli eventi pronti ad investirla con nuova e più grande pericolosità, oppure, rimettendo in moto la narrazione (con Edoardo, Tom ed Edith sul palco), lasciare che i miei timori balenassero nella sua psiche se non come certezza, almeno come sospetto.

Così agendo, ne ero consapevole, poteva tuttavia accadere che lei, Aurora, interpretasse in maniera non assolutamente conforme ai miei intenti i risvolti delle azioni e dei convincimenti insiti nella narrazione della parte del racconto che avrei dovuto proporre.

Non muovevo, né in un senso, né nell’altro la mia determinazione, quasi imbambolato, sognante, ad occhi aperti immobili, con a fianco la mia Anima e il mio Cervello tutti magicamente adagiati nelle oblianti attenzioni della nostra amica.

Nessuna altra idea.

L’uomo vestito di bianco riprese il suo posto al pianoforte suonando in nostro onore le più belle melodie napoletane del suo immenso repertorio.

Una indubbia corrente di pensieri gli consentiva di percepire i miei desideri, tramutandoli in musicalità prima che io li esprimessi.

“Indifferentemente” ritornava ad ogni mio impulso, sempre con maggiore intensità.

Una volta intonata da trombe parlanti, ed era lui vestito di bianco a farlo, la successiva, come se cime di palme e di eucalipti, ondeggiando, rumoreggiassero più simili a violoncelli e contrabbassi che ad alberi tra venti tropicali in foreste dense di pioggia.

“E nuie pe’ recità l’urtima scena…” La donna dalle mani ambrate e con un ventaglio di seta giapponese a colori sgargianti e stecche di bambù, non smetteva di coccolarlo.
La calma giornata di primavera copriva, con un silenzio innaturale di tutto quanto intorno a noi era realtà fisica dell’esistenza, la nostra stessa voglia di agire, ammantandoci di soddisfatta pigrizia.
L’uomo della ginestra (ginestra, fiore amato dalla mia donna) all’occhiello del bavero, l’indimenticabile protagonista del mio primo incontro con Aurora, era stato da lei invitato ad allietare il nostro gruppo suonando il pianoforte.
Fuggita dal mondo per incontrarlo nel loro ultimo appuntamento, la sua anima gli teneva una mano poggiata sulla spalla.

Edoardo sfogliava e leggeva in silenzio il mio racconto dal punto in cui era stato interrotto, Edith, vorrei dire, usignuoleggiava (ma non credo che l’insensibile correttore delle bozze mi consentirà questa astrusità) antiche canzoni in un inconfondibile accompagnamento.

Aurora, Aurora non lo dimostrava, ma era commossa, intensamente felice e turbata dalla prima sensazione umana della sua esistenza:
-«Petrus, beviamo con il nostro amico che da ora in poi chiameremo Ignazio.

Consigliaci.
Stappa quanto di meglio abbiamo.»

-«Davvero?
Davvero anche per Voi, Signora?»

-«è al loro onore che spetta questo mio brindisi.
Meritano che io beva con loro.
Avanti, Petrus.»

-«Valpolicella e gassosa?»

-«Non chiedere, mesci.»

-«La Signora adesso è veramente Aurora.»

Fu una frase a scuotere il mio torpore e ad impormi la decisione che rifiutavo di assumere.

Aurora aveva detto: “è al loro onore che spetta questo mio brindisi”. Il mio onore decise che non poteva assistere senza partecipare.

Cercai il raggiungimento dello scopo evitando di intaccare il sacrale concetto dell’individualità che ho sempre coltivato.

Lei avrebbe dovuto comprendere attraverso i fatti.

I figli di puttana insinuano.
La Vita no, la Vita mostra.

Dissi…

Il Made in Ischia di DILA è sempre più internazionale

 

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” accentua la sua vocazione internazionale nel proiettarsi sulla scena editoriale di IL MAGGIO DEI LIBRI.

 

Infatti, dopo l’acclamata sesta puntata, proposta mercoledì scorso e della quale vi abbiamo riferito in questa pagina lunedì 3 giugno, dedicata all’amicizia che eminenti personaggi delle due più autorevoli Università algerine hanno voluto, tramite l’Associazione ADA di Dalila Boukhalfa (Presidente DILA per la nazione algerina), far pervenire in video alla nostra DILA affinché fosse inserita in un progetto Made in Ischia, ora ci apprestiamo a mettere in rete la settima puntata che  più internazionale di così non potrebbe presentarsi sulla scena della rassegna nazionale IL MAGGIO DEI LIBRI.

In un video di circa un’ora. mercoledì prossimo con inizio alle ore 22.00 nella home del gruppo LENOIS di facebbok, scorreranno opere musicali, pittoriche, letterarie degli artisti che fanno parte del seguente elenco.

Avrei voluto (dovuto?) completare l’informazione aggiungendo accanto a ciascun nome la provenienza geografica, però ho accolto di buon grado una ben articolata osservazione con la quale Dalila Boukhalfa mi ha fatto notare la contraddizione insita in qualsivoglia tipo di etichettatura attribuita alle opere dell’ingegno e dell’arte.

“Loro sono Artisti (con la A maiuscola), non sono artisti (con la a minuscola) ai quali sia necessario dare lustro mediante qualche aggettivo qualificativo o qualche etichetta di genere, siano pure essi ed esse aggiunti in totale buona fede e con animi scevri da qualunque tipo di razzismo” così ha concluso la sua bonaria osservazione Dalila Boukhalfa in risposta alla mia richiesta di specificare le provenienze geografiche degli Artisti partecipanti alla settima puntata del Made in Ischia.

Giusta osservazione?

Per me lo è stata e quindi completo l’informazione dicendo che gli Artisti presenti in questa prossima puntata rappresentano tutti i continenti del nostro mondo fisico e appassionano tutte le sfere delle nostre emozioni umane.

In ordine sparso, ecco i tag della puntata:Adam Ilyasov; Ajub Ibragimov; Aleem Uddin Arts; Antonio Molina Vasconcelos; Arif Azad Painter; Art Linh; Astra Empele; Chijia He; Daniel Hooper; Ēriks Bāris; Fatima Daudova; Frank W. Tansey; German Vizulis; Guna Oškalna Vējiņa; Heino Blum; Herminia Mesquita; Ismail Akinc; Janis Drozdovs; Kārlis Īle; Kheyrollah Asghari; Lela Geleishvili; Liga Sarah Lapinska; Marcos Robson Mota; Maurizio Pedace; Mehtap Guler; Melinda Horvath; Migel Piñero; Milena Petrarca; Milo Shor; Mirjana Milanovic; Nancy Avellina; Nunzia Zambardi; Olga Ivanova; Onofre P.P. Pinheiro; Osama Salama; Roalds Dobrovenskis; Rubik Kocharian; Safa Bn; Sasho Kostov; Sayed A. Irfan; Sebastiano Grasso; Sergey Kyrychenko; Soledad Llamas Gonsalez; Spasa Maksimovic; Thamer M. Alhiti; Tomas Fernandez; Valdis Jaunskungs; Valerien Bressy; Vera Roķe; Vilis Vizulis; Yuri Serebryakov; Zara Ilyasova, Nicola Pantalone, Bruno Mancini, Gaetano Di Meglio, Mariapia Ciaghi, Dalila Boukhalfa, Antonio Mencarini, Roberto Prandin, Valentina Gavrish, Domenico Umbro, Raffaele Pagliaruli, Maria Luisa Neri, Alessandra Albo, Maddalena Foschetti, Eleonora Corti, Michele Benvenisti, Sveva Corallo, Alessandro Rosace, Federico Casazza, Lucia Fusco.

 

Tutto ciò, sempre con le costanti e determinanti collaborazioni dell’Associazione ADA di Dalila Boukhalfa, del quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, della Casa editrice IL SEXTANTE e il magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi, e di tutti i Presidenti delle sedi operative DILA.

Pietro-Sciandra, il Tigre della trasmissione “Avanti un altro” di Paolo Bonolis legge l’antologia “Magari un’emozione”.

Tania Urizar Guatemala – Istituto italiano di cultura – con una nostra antologia

Il Dispari 20200608 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200608

EDITORIALE | Il MADE IN ISCHIA DILA parte dall’Algeria per IL MAGGIO DEI LIBRI

La decima edizione della manifestazione nazionale IL MAGGIO DEI LIBRI, con più di 14 mila attività già registrate e 3 milioni 900 mila partecipanti, sta riscuotendo un indiscusso successo nonostante la situazione sanitaria italiana ne abbia limitate le attività pubbliche.

Il Maggio dei Libri è un’iniziativa del Centro per il libro e la lettura (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo), con l’intervento di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Università e della Ricerca, la partecipazione di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e con il patrocinio di Commissione Unesco.

La saggia e oculata scelta di puntare sul web e su tutti i canali di diffusione alternativi alla presenza fisica si sta dimostrando oltremodo vincente, tanto che il periodo di programmazione degli eventi va ben oltre la consueta data di conclusione del 31 maggio giungendo fino al prossimo 31 ottobre, diventando a pieno titolo uno straordinario trampolino per rilanciare e diffondere la lettura, attraverso spazi e strumenti digitali in attesa di riconquistare, il prima possibile, luoghi e socialità in presenza.

Il bilancio provvisorio restituisce l’immagine di una comunità di soggetti e istituzioni che ha risposto unitariamente all’emergenza, trasformandola in un’occasione per rafforzare e ampliare le reti territoriali, e per individuare e condividere buone pratiche utili anche ad essere utilizzate nel futuro.

“Sono grato e orgoglioso per questo primo bilancio, e non solo per gli ottimi dati quanto soprattutto perché la risposta delle reti territoriali costruite e curate in questi dieci anni è stata davvero straordinaria”, commenta il Direttore Angelo Piero Cappello. “Nonostante il momento storico inedito e le enormi difficoltà, tutti hanno voluto dare il proprio contributo, ingegnandosi per offrire contenuti culturali di qualità e all’insegna della vicinanza sociale, superando il distanziamento fisico con gli strumenti digitali. Desidero quindi ringraziare tutti gli organizzatori che finora hanno realizzato attività per Il Maggio dei Libri o hanno in programma di farlo nei prossimi mesi: il vostro impegno ha consentito di mantenere vive comunità e relazioni e di mostrare, quest’anno in modo particolarmente significativo, il valore dei libri e della lettura per il nostro benessere individuale e per la crescita e arricchimento collettivi”.

Come già abbiamo avuto modo di comunicare in precedenti edizioni di questa pagina culturale, l’Associazione “Da Ischia L’Arte à DILA” ha colto immediatamente la valenza dell’iniziativa, proponendo una lunga serie di eventi che, tutti comunque con il vessillo del MADE IN ISCHIA, sono già stati realizzati o sono in calendario da qui fino alla metà del mese di ottobre, ruotanti intorno a contributi artistici, sociali, editoriali e culturali provenienti  da molte regioni italiane e da diverse nazioni del mondo.

Cinque eventi li abbiamo già divulgati e ora desideriamo informarvi in maniera piuttosto dettagliata in ordine al contenuto e ai protagonisti che metteremo in scena il prossimo 10 giugno attraverso il gruppo LENOIS su facebook a partire dalle ore 22.00.

Quella di mercoledì prossimo sarà una puntata all’insegna dell’amicizia che diversi eminenti personaggi culturali del popolo algerino hanno desiderato tributare, tramite DILA, al popolo italiano e alla sua storia di eccellenza artistica.

Sempre con le costanti e determinanti collaborazioni dell’Associazione ADA di Dalila Boukhalfa, del quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, della Casa editrice IL SEXTANTE e il magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi, e di tutti i Presidenti delle sedi operative DILA, la puntata che sarà trasmessa in streaming mercoledì vedrà impegnati:

Dahmani Fouad, iscritto al terzo anno di cultura italiana presso la facoltà di lingua italiana della Università di Algeri, artista, attore, pianista e cameraman specializzato in montaggio fotografico, master in discipline sportive, professore di teatro per ragazzi nella scuola primaria privata Assia Djebba, nonché Presidente del Club scientifico culturale  “La speranza” presso l’Università di Ali Lounici di Blida.  

Addou Merouane, dottore, vice Preside ed incaricato della sezione della facoltà pedagogia al dipartimento di lingua italiana Blida alla Università Ali Lounici El Afroun Blidain Algeria, Membro del laboratorio di ricerca LISODIP-ENS di Algeri.

Angela Maria Tiberi, poetessa, scrittrice, Presidente nazione Italia per conto dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Mahfoudh Haddane, dottorando in Didattica italiana presso l’Università di Algeri, insegnante di lingua italiana presso l’Università di Ali Lounici Blida 2.

Liga Sara Lapinska, pittrice, scrittrice, poetessa, traduttrice lettone, ambasciatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Youcef  Ouamara docente di inglese presso la scuola media Benyoucef Boumehdi detta ”TRIK CHREA“.

Larachiche Mohamed artista, scrittore, pittore, presidente dell’Associazione ”ElFikr e Ibdaa“ con sede a Elkhemiss in Algeria.

Dr. Othman Bendaho, Prof. Tydia Ait Ouazzou,  Prof. Abderrahmen Toutaoui,  Prof. Ouissem Benmeddah, Yassine Azrini, Houria Soudani, Youcef  Zerroukie. 

Le musiche del nostro mitico Nicola Pantalone saranno la ciliegina sulla torta.

Mentre li ringraziamo tutti, desideriamo esprimere grande gratitudine nei confronti dell’Università Blida 2 Ali Lounici El Afroun, Blida Algeria, chiamata università di Afroun, sia per il supporto logistico che ha reso realizzabile il video e sia per avere consentita la partecipazione di esponenti di primo piano della didattica e della direzione generale.

Blida 2 è una Università pubblica algerina situata ad El Afroun (BLIDA), al nord del paese. Fondata il 15 aprile 2013 è costituita dalle Facoltà di lettere e lingue, scienze umane e sociali, diritto pubblico e scienze politiche, scienze economiche, scienze commerciali e amministrative.

Annovera 32.000 studenti per corsi di studi delle lingue italiana, araba, francese, inglese.

Rettore il Professore Khaled Ramoul.

Per concludere vi propongo due poesie che potrete ascoltare in diverse lingua, compresa la lingua araba…

Dalla raccolta di poesie         

Non rubate la mia vita

(2005 – 2007) di

BRUNO MANCINI

Del dopo gioventù.

Frammenti di polvere,

nello sguardo,

nel respiro,

respiro.

Albicocca selvatica,

caduta dal ramo,

spiaccico la zolla,

spiaccicato.

Dov’era il pertugio,

del viscido verme,

rifugio,

rifuggo.

Non è così che mescoli i fronzoli.

Non è così che accogli i tuoi figli.

Affiora a capo la sciocca

mansuetudine.

 

Dalla raccolta di poesie

La sagra del peccato

(1957 – 2003) di

BRUNO MANCINI

C’è un patto

C’è un patto crudele

nel mio dono:

tu

devi prendere la mia sedia

la birra

il sigaro

la penna

per nascere

 

“Ti giro intorno

e non ti tocco”.

 

C’è un patto scellerato

nel tuo domani:

tu

devi prendere il mio sonno

il letto

il lume

le ombre,

per vivere

 

“Ti guardo dentro

e mi conosco”.

 

C’è un patto assurdo

nel tuo destino:

tu

devi prendere il mio amore

lo cerchi

ti sfugge

lo stringi

per essere

 

“Ignazio di Frigeria e D’Alessandro

col cuore di un poeta”.

 

Rettore Khaled Ramoul

Capo del dipartimento Lingua italiana Addou Merouane

3 Larachiche Mohamed

Fouad Dahmani

Mahfoudh Haddane

Merouane Addou

Fouad Dahmani

Il Dispari 20200601 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200601

Da “Per Aurora volume settimo

Così fu

PARTE 1 – CAPITOLO 11

“Neppure adesso, a cosa fatte, sarebbe facile inserirla, Gilda, con connotati essenziali in quegli anni amorfi nei contenuti e stupidi nelle forme.

Dov’ero quando nacque?
Ero nella sala d’attesa, insieme a mia madre che andava e veniva freneticamente da una stanza all’altra portando bacili d’acqua calda e tovaglie bianche, oppure camminava nervosamente, rumoreggiando, quasi contando i passi a voce alta dall’ingresso all’ultima porta in fondo al corridoio… e lo ricordo tutto piastrellato per mezzo di mattonelle esagonali, poste inseguendo linee parallele alle pareti, che apparivano del tipico colore grigio ottenuto mescolando in acqua, ora lo so, calce, cemento, pozzolana, con l’aggiunta di un pugno di polvere raccolta intorno alle pareti prevalentemente di creta formanti i margini dei sentieri verso l’Eremo del Monte Epomeo.
C’era scritto SALA TRAVAGLIO.
Non conoscevo quel termine TRAVAGLIO, non mi spiegavo il nervosismo di mia madre, e neppure davo peso ai gridi che arrivavano, quantunque smorzati, ben oltre le sedie di plastica rossa poste in due gruppi di quattro intorno alle pareti della minuscola saletta fino a riempirla quasi del tutto.
Seduto, silenzioso, composto, leggendo l’ultima avventura di Topolino contro Gambadilegno, non mi era concesso sapere che mia madre si trovava lì, ed io con lei, nella attesa che la ”Signora Aurora”, la reale “Dominus” del paese, partorisse Gilda.
Gilda, da lattante non era stata la più carina neonata della maternità, da bambina non veniva vezzeggiata come la più bella figliola della famiglia “Dominus”, da signorinella, alta e smunta, non richiamava gli sguardi appetitosi dei maschietti del rione.
Da quando, e come fosse avvenuto in lei il cambiamento fisico che mi dava i brividi finanche nel ricordo, non mi sembrava di averlo mai esaminato.
Eppure, a ripensarci, ero stato certo importante durante tutta la sua vita, dalla culla alle calze a rete, ma anche disperatamente incapace di percepire i flussi di attenzioni tipici delle diverse aspettative connaturate alla sensibilità delle sue differenti età, e ciò poiché li lasciavo sempre rimbalzare sugli schermi protettivi che alzavo a difesa delle mie convinzioni.
Dovrei, ma non posso.
Inventarmi una ragione per eludere il bisogno d’entrare nel covo dei ricordi sbiaditi perché lasciati, da soli, alle intemperie cadenzate secondo il monotono rincorrersi di stagioni assolutamente uguali da un anno all’altro; alle muffe nercrofobe degli insetti e dei piccoli animali – roditori, lucertole, bisce – vissuti tra le pieghe dei mobili e dei lumi e dei ninnoli sulle credenze così come nei massicci cassetti mai chiusi a dovere; alle polveri screanzate venute su da chi sa dove e penetrate attraverso gli interstizi tra gli infissi e tra le canne fumarie dei camini: memorie abbandonate come figli tra i cassonetti dei rifiuti.

Dapprima per scarso amore e poi per il collare di ferro che impone al vinto il vincitore.
Potrei, ma non voglio.
Scontrarmi con la mia coscienza ed accettare l’inizio e la fine, il guado e la stenosi, la fiera ribellione e il docile, accattivante ozio, tutti i passaggi segreti, ogni caduta nei pozzi dei desideri, miracoli, tradimenti, egoismi; ammettere, appunto, l’inizio e la fine dei giorni e delle notti che io solo conosco io solo ammansisco, io solo uccido.
Il nocciolo duro che respinge le mie pavide titubanze e mette a nudo l’inconsistenza delle mie aleatorie prese di coscienza, il nerbo crudele che mi fustiga verso lo spazio antico e noto, contro spezzoni di azioni già fatte, nel buio visibile oltre il portone di legno massiccio, il sibilo lancinante che dalla mia testa m’impone di andare per “CAPIRE”, è il dubbio.
Lo stesso dubbio.
Sempre lo stesso dubbio.
Sempre lo stesso dubbio di quando partii.
Sempre lo stesso dubbio di quando partii con un sacco vuoto di cose ma pieno di speranze.
Ormai è l’alba, la terra non torna indietro.
Il sole attende immobile”.

Bruno Mancini 

 

così

Segnaliamo i nomi dei finalisti delle cinque sezioni della nona edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Finalisti sezione POESIA

Anna Rancāne “Let- to- nia”; Aleksandra Kazanceva “Fiamme delle cenere di montagna”; Aleksandra Zavišjus-Bugarte “Corpo”; Anita Ķēķe “Svegliarsi”; Anita Zvaigzne “Amo questa Terra”; Broņislava Broņislava Dzene “La tua vita”; Eduards Aivars “La coppia”; Edvīns Jansons “Senza tempo e senza spazio”; Elīna Zālīte “La tua dipendenza sono io”; Elita Viškere “Lascia che la mattina entri”; Eva Mārtuža “Il mondo si sta rigenerando”; Ināra Gaile “Non sono l’uccello”; Ingrīda Zaķe “Dedizione”; Ingvar El Raven “Trasforma il Destino”; Janis Jan Zarins “Una canzone d’amore”; Liga Sarah Lapinska finalista con quattro poesie “Agosto”, “Le canzonette della pace”, “Ninnananna”, “Non perderci”; Ligija Kovaļevska finalista con due poesie “Forse”, “Permettami vivere così”; Liliana Manetti finalista con tre poesie “Come una sirena”, “La lontananza”, “Un tuffo nell’arte”; Luciana Capece finalista con tre poesie “Il cielo incenerito”, “Saggezza poetica”, “Vivere di te”; Mairita Ķērpe Dūze “Il mare”; Maria Francesca Mosca finalista con due poesie “Ti racconterò di me”, “Vestimi d’azzurro”; Marija Gadaldi “Anima mia”; Marta Zemgune- Kronberga “Vorrei afferrare il tempo”; Milena Petrarca finalista con due poesie “Antico tramonto”, “Il Sogno di Marilyn”; Modris Andžāns “Il settimo paradosso”; Sanita Simsone “In Memorium”; Silvana Lazzarino “Il Segno oltre il tempo”; Vera Roķe finalista con due poesie “Non rompere il ponte”, “A proposito di affiliazione”.

Finalisti sezione ARTI GRAFICHE

Adam Ilyasov; Ajub Ibragimov finalista con due opere; Aleem Uddin Arts; Antonio Molina Vasconcelos; Arif Azad Painter; Art Linh; Astra Empele; Chijia He; Daniel Hooper; Ēriks Bāris; Fatima Daudova; Frank W. Tansey; German Vizulis; Guna Oškalna Vējiņa; Heino Blum; Herminia Mesquita; Ismail Akinc; Janis Drozdovs; Kārlis Īle; Kheyrollah Asghari; Lela Geleishvili; Liga Sarah Lapinska finalista con tre opere; Marcos Robson Mota; Maurizio Pedace; Mehtap Guler; Melinda Horvath; Migel Piñero; Milena Petrarca finalista con due opere; Milo Shor; Mirjana Milanovic; Nancy Avellina finalista con due opere; Nunzia Zambardi; Olga Ivanova; Onofre P.P. Pinheiro; Osama Salama; Roalds Dobrovenskis; Rubik Kocharian; Safa Bn; Sasho Kostov; Sayed A. Irfan; Sebastiano Grasso; Sergey Kyrychenko finalista  con due opere; Soledad Llamas Gonsalez; Spasa Maksimovic; Thamer M. Alhiti; Tomas Fernandez; Valdis Jaunskungs; Valerien Bressy; Vera Roķe;  Vilis Vizulis; Yuri Serebryakov; Zara Ilyasova finalista con tre opere   

Finalisti sezione MUSICA

Antonio Di Nauta “Champagne”; Circenīša Ziemassvētk “Canzone”; Domenico Umbro & Raffaele Pagliaruli “Leo Ornstein – Minuetto”; Dzintra Delpere Krāsaini “Sapņi”; Eva Strazdiņa “Quando quando quando”; Ivan Defabiani “Addio fiorito asil”; Liga Sarah Lapinska finalista con due brani “Abwoon d’Bashmaya” e ” Preghiera; Nicola Pantalone “Nun è peccato Valentina Gavrish “Musica ucraina”.

Finalisti sezione GIORNALISNO

Angela Maria Tiberi finalista con due articoli “Sara Guasti” e “Le voci del Nilo e il Festival delle Arti e Folclore Afro”; Anna Alessandrino “C’è differenza tra canzone e poesia”; Daniele Bartocci finalista con due articoli “Mancini” e “Realtà virtuali”; Emanuela Di Stefano “Letizia Caiazzo”; Liga Sarah Lapinska finalista con due articoli “Intervista con Raffi Kharajanyan” e “Mi ricordo. Non mi ricordo”; Michela Zanarella “Intervista Tiziana Mignosa”; Sacha Savastano “Happening culturale al Miramare e Castello”;

Finalisti sezione RECITAZIONE

Alessia Palomba “Sono quella cornice vuota”; Antonio Mencarini “L’amore per essere”; Chiara Pavoni “Amico rom”; Guido Arbonelli finalista con due recitazioni “Il brivido più lungo” e “Domani fosti mia”; Lucia D’Ambra “Macroscopiche assoluzioni”; Maria Luisa Neri finalista con due recitazioni “La forza di Ignazie” e “Soggiorno per uomini stanchi”; Nicola Pantalone “Indaco”; Nunzia Zambardi “Poesia di Enzo Monti”; Viktor Mishin finalista con due recitazioni “Облако” e “Скрипка.

 

DILA

OTTO MILIONI

VIRUSISCHIA

 

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Vincenzo Capua: il suo nuovo singolo è già un successo

Vincenzo Capua e il suo nuovo singolo “Weekend” dal 9 giugno 2020 è in radio e digitale

E‘ in rotazione radiofonica e disponibile sulle piattaforme digitali dallo scorso 9 giugno, il nuovo singolo del cantautore romano Vincenzo CapuaWeekend”: Il brano è una ballad sincera ed immediata, prodotta da Davide Gobello con la supervisione artistica di Paolo Vallesi.

VINCENZO-CAPUA_2b_Credits-Francesco-Galati

Vincenzo Capua è pubblicato da N.I.C. United la neonata etichetta della Nazionale Italiana Cantanti, pensata per dare spazio a giovani artisti di talento e distribuita da Believe Digital.

A proposito del singolo, il cantautore commenta: «Weekend è una canzone intensa ed a tratti malinconica, che racchiude le inquietudini e le paure che la vita ci mette di fronte, e che anche l’amore ci richiede continuamente di affrontare. – continua – I vuoti profondi del nostro “Io” che tentiamo di colmare con le sigarette o una bottiglia di Vodka, oppure con il trucco od una scarpa col tacco, quando poi la vera ancora di salvezza è ritrovarsi in un abbraccio, che scaccia via tutto, come una nuova boccata d’ossigeno, e che aspettiamo impazienti sperando che arrivi il prima possibile, proprio come il Weekend. – conclude – In questo brano mi sono avvicinato a delle sonorità per me nuove, grazie alla produzione di Davide Gobello, con cui mi sono trovato molto bene in studio, ed alla supervisione artistica di uno dei più grandi cantautori italiani, Paolo Vallesi».

Il video è diretto da Federico Rapisarda e Francesco Galati. «Il videoclip semplice e sincero racconta la quotidianità di una coppia. Girato tra le mura domestiche, vediamo la verità di una relazione. La clip parla inizialmente di alcuni momenti di crisi che si ripercuotono inevitabilmente nella stesura del testo. La voglia di riconquistare il rapporto darà forza all’autore di completare al meglio il suo brano. Il crescendo di musica ed emozioni porteranno alla realizzazione di entrambe le cose», affermano i registi.

Vincenzo Capua è un cantautore romano classe 1989, laureato in Economia Aziendale presso l’Università Luiss Guido Carli e specializzato con la Laurea Magistrale in Management.

Inizia a suonare la chitarra grazie ai preziosi consigli del padre all’età di 16 anni e scopre un’immensa passione verso il mondo della musica ed un’innata abilità che sfocerà nella pratica di altri strumenti come il pianoforte e nella composizione di testi e musiche. Inizia così ad esibirsi in vari locali romani con diversi concerti personali con band o live unplugged, a cantare in concorsi e a partecipare a spettacoli ed eventi.

Dopo qualche anno di esperienza nel 2011 si iscrive alle selezioni del Festival di Castrocaro dove propone il suo primo singolo “E ci sei tu”.

Dopo le selezioni ed il tour in tutta Italia approda alla finale del Festival di Castrocaro il 15 luglio 2011, in onda in diretta su Rai 1 con la conduzione di Fabrizio Frizzi. La canzone “E ci sei tu” inizia a girare in radio, dapprima in quelle romane e poi nelle frequenze di tutta Italia.

Grazie alla nuova politica improntata sui giovani, dal 2011 fa parte della Nazionale Italiana Cantanti (con la quale ha partecipato a cinque Partite del Cuore su Rai 1). Nel 2012 presenta per le selezioni di Sanremosocial il suo secondo singolo “Amore illogico”. Nell’estate 2012 inizia gli Opening Act del tour italiano di Fabrizio Moro aprendo in quell’estate più di 20 concerti. Il 20 luglio 2012 partecipa al concerto “Artisti del Lazio uniti per l’Emilia”.

Nel giorno della Finale Europea di Calcio 2012, tra Italia e Spagna, si è esibito, in qualità di ospite, presso Casa Italia a Kiev. Ad agosto 2012 intraprende un suo personale Tour (5 date in Provincia di Reggio Calabria) che lo vede protagonista con importanti ospiti ed eventi radiofonici e televisivi. Nell’ottobre 2012 parte con una delegazione di attori, cantanti ed ex calciatori, capitanati da Enrico Montesano, per una tournée di partite e spettacoli a New York City.

Il 13 aprile 2013 apre, con successo di critica e pubblico, il concerto di Niccolò Fabi presso il Teatro Sociale di Mantova per il suo Ecco Tour!

Sempre ad aprile un’altra importante esperienza e collaborazione che durerà per circa due anni, il cantautore romano diventa ospite fisso di Edicola Fiore di Rosario Fiorello, e il suo successo è tale da portarlo fino alla Finalissima in diretta streaming Edicola Fiore LIVE, dove si esibisce insieme ad artisti come Biagio Antonacci, Max Pezzali e i Negramaro. Il suo brano “E ci sei tu” diventa il tormentone della trasmissione web e poi radiofonica (Rai Radio 2, Rai Radio 1) di Fiorello. Nell’estate 2013 apre i concerti di Fabrizio Moro dell’“Inizio Tour”.

Da novembre 2013 a marzo 2014 fa ancora parte del cast artistico di Edicola Fiore di Fiorello in onda su Rai Radio Due.

Il 31 dicembre 2013 partecipa come protagonista al concertone di Capodanno su Rai 1 “L’anno che verrà” condotto da Carlo Conti in diretta da Courmayeur, e canta 4 canzoni in 4 diversi momenti della serata. Nell’annata 2013/2014 le sue canzoni vengono spesso usate come sigle della trasmissione Uno Mattina su Rai 1.

Dal maggio 2014 fa parte del cast artistico del programma radiofonico “Fuori Programma” di Fiorello e Baldini ogni mattina su Rai Radio Uno.

Nell’annata 2013/2014 conduce il suo programma radiofonico chiamato “E ci sei tu” su Radio Mana Mana Sport in FM a Roma e nel Lazio, che vince il premio “Microfono d’oro 2014” come miglior trasmissione musicale dell’anno della radiofonia romana. Nell’Estate 2014 la sua canzone “E ci sei tu” viene inserita nella compilation nazionale Hit Mania Estate 2014.

Sempre nell’estate 2014 è in giro per l’Italia insieme alla sua band e altri ospiti per il suo Tour Nazionale “E CI SEI Tour”. A settembre 2014 riprende la sua partecipazione nell’ Edicola Fiore di Fiorello.

Il 31 dicembre 2014 partecipa nuovamente come protagonista al concertone di Capodanno su Rai 1 “L’anno che verrà” condotto da Flavio Insinna in diretta da Courmayeur, e canta 5 canzoni in 5 diversi momenti della serata, cantando nel momento massimo di share di 9 milioni di telespettatori alle 23.55. Nel maggio 2015 esce il suo nuovo singolo “Felice”, il videoclip è girato con gli attori Vittoria Belvedere e Giorgio Borghetti, il brano arriva fino alla posizione numero 9 dei Top Brani iTunes nella categoria cantautori, e viene trasmesso da numerose emittenti radiofoniche nazionali.

Il 2 giugno 2015 partecipa alla Partita del Cuore di Torino su Rai 1 con la Nazionale Cantanti e nell’apertura della serata canta il suo brano “Felice” in uno Juventus Stadium tutto esaurito.

Il 25 luglio 2015 è tra gli artisti protagonisti del concerto Valdichiana Live di Radio Cuore.  Nell’estate 2015 compie un personale tour di 10 date nelle piazze Italiane chiamato “Felice Tour”. Il 21 dicembre 2015 canta allo Stadio Olimpico di Roma nella Partita per l’Unicef davanti a 40.000 persone. Il 31 dicembre 2015, per il terzo anno consecutivo, è tra gli artisti protagonisti del Capodanno di Rai 1 “L’anno che verrà” in diretta dalla Piazza di Matera.

Il 18 maggio 2016 prende parte alla “Partita del Cuore” in diretta su Rai 1 esibendosi allo Stadio Olimpico nel prepartita. Nell’estate 2016 esce il suo nuovo singolo “Balla mio amore”. Ad ottobre 2016 il suo brano “Quando sarò bambino” è colonna sonora dell’omonimo film con Sergio Rubini presentato ad ottobre in anteprima al Festival del Cinema di Roma, per poi essere distribuito in tutti i cinema d’Italia nell’estate del 2017.  Il 31 dicembre 2016, per il quarto anno consecutivo, è tra gli artisti protagonisti del Capodanno di Rai1 “L’Anno che verrà” in diretta dalla Piazza di Potenza.

A fine aprile 2017 esce il suo nuovo singolo “Notte mia”. A fine maggio 2017 scrive la canzone “Immortale”, dedicata al calciatore Francesco Totti, che in pochi giorni raggiunge sul web più di 300.000 visualizzazioni. Il 31 dicembre 2017, per il quinto anno consecutivo, è tra gli artisti protagonisti del Capodanno di Rai 1 “L’anno che verrà” in diretta dalla Piazza di Maratea.

A giugno 2018 esce il suo singolo “1000 buone ragioni” che entra nelle varie classifiche.  Il 2 giugno canta a Piazza Sempione nel Rino Gaetano Day davanti a 20.000 persone. Il 30 settembre canta ad Ostia nel concerto “Ostia Siamo Noi” insieme a Fabrizio Moro, Nek e altri. Il 31 dicembre 2018 a Matera canta come protagonista nel Capodanno di Rai 1 “L’anno che verrà”.

Il 27 maggio 2019 esce il suo nuovo singolo “Il cielo resterà blu”, presentato a Roma il 17 maggio con un live all’ Auditorium Parco della Musica ospite del concerto di Briga. Il 31 dicembre 2019 a Potenza canta come protagonista nel Capodanno di Rai 1 “L’anno che verrà” cantando il suo brano “Il cielo resterà blu”.  Il 9 giugno 2020 esce il suo nuovo singolo “Weekend”, prodotto da Davide Gobello con la supervisione artistica di Paolo Vallesi.

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Silvana Lazzarino

 

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