20250623 DILA APS – IL DISPARI

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20250623 DILA APS – IL DISPARI

Gli INCIPIT scelti da Chiara Pavoni

IL SICHERHEITSDIENST (SD) IL SERVIZIO INFORMAZIONI E INTELLIGENCE DELLE SS

di Antonella Colonna Vilasi

La ricerca riferita ai servizi di informazione e intelligence è sempre molto complicata, ma nel caso della Germania nazista, le difficoltà vengono amplificate dal fatto che verso la fine della guerra, i nazisti si adoperarono con germanica precisione alla distruzione di tutti i documenti riferiti al regime.

Risulta, inoltre, ancor più difficile reperire informazioni valide sui primi anni di azione del SD; gli studiosi hanno dovuto effettuare una ricostruzione in base a molti frammenti di informazioni ricavate da altre fonti. L’unica documentazione diretta, soprattutto per i primi anni, utile anche ad una corretta interpretazione dei documenti frammentati, si è ottenuta grazie alla scoperta di pochi documenti rimasti di un Ufficio regionale del SD a Francoforte sul Meno, che ora si trovano nell’Archivio Centrale di Stato dell’Assia a Wiesbaden.

Sembra inoltre, che durante la creazione del SD e nei primi anni di attività non vi fosse del personale assegnato a tale struttura; non vi sono infatti liste degli agenti ma solo dei “free lance” che lavoravano gratuitamente, in una sorta di volontariato. Sicuramente l’intento di Himmler era quello di creare una struttura limitata, cosa comprensibile date le difficoltà che vi erano all’interno del Partito stesso a causa dei giochi di potere tra i gerarchi. Successivamente, ai volontari si accostarono anche persone stipendiate2.

Adolf Hitler sin dai suoi primi passi in politica era perfettamente cosciente che per prendere il potere, e poi per mantenerlo con un regime dittatoriale, fosse necessario l’appoggio di un gruppo armato fedele e disposto a tutto.

Nel 1919 quando era ancora nell’Esercito, venne incaricato di sorvegliare in borghese il Deutsche Arbeiterpartei (DAP), ossia il Partito Tedesco dei Lavoratori, un piccolo Partito di estrema destra che era stato fondato solo da qualche mese, nel Gennaio del 1919, da Anton Drexler, un insegnante e collaudatore di locomotive con la passione per la poesia. Questi fu profondamente colpito dal giovane Hitler e dalla sua capacità oratoria dopo aver assistito ad una discussione che intraprese durante una riunione; fu così che gli fece inviare a casa non solo la tessera del Partito, ma anche la nomina al Comitato direttivo.

Hitler, lasciato l’Esercito, l’anno seguente, si rese conto che le sue capacità avrebbero potuto rivelarsi utili per una carriera politica, a cui si dedicò completamente, tanto che riuscì a diventare il leader del DAP. La prima cosa che fece fu cambiargli il nome in National Sozialistische Deutche Arbeiterpartei (NSDAP): era nato il famigerato Partito nazista.

Da subito Hitler grazie al suo innegabile carisma riuscì a circondarsi di una schiera di fedelissimi, nomi che in seguito diverranno tristemente famosi, come Rudolph Hesse, Hermann Göring, Robert Heinrich Wagner, Erich Ludendorff, Emil Maurice, Heinrich Himmler, Wilhelm Frick ed Ernst Julius Günther Röhm. Fu proprio con quest’ultimo che creò le Sturmabteilung, più note come SA o “camicie brune”, una milizia armata nata ufficialmente come “corpo sportivo” del Partito atta a proteggere i politici duranti i comizi, ma più spesso utilizzata per azioni violente contro gli avversari e in seguito azioni di intimidazione contro comunisti ed ebrei. Le SA non erano certo caratterizzate da azioni, per così dire, silenziose che potevano passare inosservate. Hitler intuì che erano controproducenti.

20250623 DILA APS – IL DISPARI

l’Autrice Antonella Colonna Vilasi è una studiosa italiana, docente di intelligence e storia dell’intelligence. Dal 1987 si occupa di intelligence. Ha all’attivo più di cento pubblicazioni scientifiche in riviste di intelligence.

Responsabile del Centro Studi Intelligence costituito nel 2012 e con sede a Roma, un’associazione di esperti italiani ed europei in materia di storia, geopolitica, sociologia, economia e sicurezza internazionale con la finalità di sviluppare un sapere interdisciplinare sull’intelligence.

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20250623 DILA APS – IL DISPARI

CS IL SEXTANTE |“Cieco, così scrivo” di Theodor Damian:

un nuovo viaggio poetico nella collana La Fenice Romena

Cieco, così scrivo, è la nuova raccolta poetica di Theodor Damian, edita da Il Sextante nella collana La Fenice Romena, curata da Valeriu Barbu.

Questa uscita rappresenta molto più di una pubblicazione: è un atto di rinascita letteraria, in perfetta sintonia con lo spirito della collana che si ispira all’immagine mitologica della Fenice.

La Fenice Romena non è soltanto una raccolta di testi, ma un varco aperto sul cuore pulsante della letteratura romena, una voce che da troppo tempo attendeva di farsi udire al di fuori delle frontiere linguistiche.

Come ricorda la premessa del progetto, qui la parola “brucia, si spegne e risorge”: e proprio in questa tensione si colloca l’opera di Theodor Damian.

Teologo, filosofo e poeta, Damian intreccia nella sua scrittura il silenzio e la parola, l’angoscia e la fede, la solitudine e l’infinito.

Cieco, così scrivo è una raccolta densa, quasi un pellegrinaggio esistenziale in versi, che interroga l’uomo, la memoria e il divino con lo sguardo cieco ma lucido di chi cerca la verità non con gli occhi, ma con l’anima.

Tra i versi spiccano immagini che riportano alla dimensione biblica e metafisica, come l’evocazione di Lazzaro, simbolo di una resurrezione che è anche interiore, o il viaggio a Bruges, città che diventa specchio di misteri irrisolti e silenzi carichi di senso.

La sua poesia, densa di interrogativi e priva di risposte facili, invita il lettore a un confronto con il dolore, il tempo, la speranza e la memoria.

Non è un caso che l’opera venga presentata in questo periodo dell’anno, durante un mese dedicato alla lettura, alla riflessione e alla scoperta.

Cieco, così scrivo non è una lettura comoda, ma è una lettura necessaria.

Richiede ascolto, tempo e predisposizione a lasciarsi interrogare.

Come scrive Mariapia Ciaghi nell’introduzione: “Il poeta non offre risposte facili, ma apre spazi di riflessione […] e invita a guardare oltre, verso quel mistero che, forse, solo la poesia può sfiorare.”

La sua lettura sarà dunque un’occasione preziosa per immergersi in una voce poetica autentica, profonda e universale, e per riscoprire la vitalità della letteratura romena contemporanea attraverso le parole di un autore che sa trasformare ogni verso in una soglia di senso.

Cieco, così scrivo di Theodor Damian

Editore Il Sextante di Mariapia Ciaghi – 2025

EAN: 9788897708698

ISBN: 8897708692

 

20250616 DILA APS – IL DISPARI

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Vota la tua poesia: OTTO MILIONI 2025

dal codice 11po25f al codice 17po25f

La selezione delle opere idonee a partecipare alla fase finale della XIV edizione del Premio internazionale di Arti Varie “Otto Milioni” è terminata.

La sezione poesia risulta composta da 51 componimenti che stiamo pubblicando tutti in questa pagina con cadenza settimanale.

Per un consolidato sistema di coinvolgimento dei lettori, qui di seguito trovate un coupon valido per assegnare voti alle poesie da voi prescelte.

Ogni coupon da diritto all’assegnazione di un SOLO voto che avrà valore di  ben 10 punti nella classifica finale.

Per esprimere il voto vi sarà sufficiente compilare il coupon nelle due parti in bianco e consegnarlo alla edicola TRANI a Piazza degli Eroi Ischia, oppure potrete inviarlo (digitalizzato o fotografato) come allegato ad una e-mail da indirizzare a dila@dilaaps.it entro e non oltre il prossimo 20 settembre.

ATTENZIONE: tutte le seguenti poesie sono state pubblicate nella ESATTA formattazione fornita dall’Autore. Per alcune di esse, trattandosi di testi scritti in lingue straniere, le traduzioni in italiano che presentiamo sono state realizzate a cura degli stessi Autori, in maniera amichevole e non professionale, e contengono evidenti imperfezioni ed errori sui quali non siamo intervenuti per non falsare lo spirito della gara.

Invitiamo i lettori a tenerne conto nelle operazioni di voto non facendosi influenzare dai refusi.

La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 25 novembre 2025 e il 31 gennaio 2026.

La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni.

In bocca al lupo e vinca il migliore!

20250616 DILA APS – IL DISPARI

20250616 DILA APS – IL DISPARI

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11po25f Milena Petrarca
VESTITA DI LAMPI D’AMORE

Apparire i tuoi occhi dal cielo
Trafori l’anima.
Vestita di lampi D’AMORE.
Creatura celeste
Irradi tutto il mio essere
Raccontami ancora
Fiabe d’amore
SEI COME PRIMAVERA
Vestita di pesco giardino
Serpenti divini
Solcano la tua anima
SEI Come chioma dal vento . .
RAPITA E MI TRASCINI IN
MONDI INCANTATI.

 

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12po25f Caterina Novak
L’ARTISTA UNIVERSALE

Come il vasaio plasma l’argilla
così l’Artista Universale
scolpisce l’Idea
memoria platonica
insita nell’abisso dell’anima
O auree Pleiadi
Arte e Musica
divine ed intangibili
scendete sulla terra!
Incoraggiateci ancora a sperare
nell’Etereo Spazio
specchio palpitante
porto sicuro
nel tormentoso volteggiare della vita
Con accordi inesprimibili
donate brividi e luci eterne al mondo
Il vostro linguaggio universale
corre veloce come freccia ardente
tra le guerre dei popoli divisi
Le vostre sette chiavi
aprono cancelli chiusi
annientano barriere
L’essenza del vostro
libero manifestarsi
è creare il perfetto accordo
di un’Unica Nuova Realtà.

 

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13po25f Caterina Novak
ODISSEA

Come il prode Ulisse
esule dalla patria
vago per questo mondo
Scorre la sabbia
nelle spire del tempo
col suo implacabile ticchettìo
Fermati o Tempo
non appellarmi piu’ “Nessuno”
Il senza nome
Il mio naviglio è sommerso
tra i canti delle Sirene
Oltrepasso Scilla e Cariddi
con le vele spezzate
mentre quasi il Leviatano mi divora
Vedo Cielo e mare unirsi
come i gabbiani sulle onde
Avrò la forza di combattere contro
Circe ed il gigante Polifemo?
Itaca mi attende tra le nubi bianca e sassosa
indimenticabile come la quotidianità
Tutti gli amici m’han tradito
Solo il fedele Argo attende a casa
ai piedi di Penelope che spera
In un vittorioso ritorno
Mentre io sto naufragando
con le ferite aperte
Vorrei poter essere un eroe senza tempo
ma sono un essere mortale
Languo e gemo navigando nel buio

 

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14po25f Caterina Novak
SENTIERI

Camminar mi è grato quando tace il mondo
e lieve è il sospiro del vento
tra le rocce di queste montagne
Mi perdo in te o sacro bosco
ammantato di verde
dove le ninfe mi guardano assopite
dondolandosi tra i rami del platano
Non conosco la strada
néso quale brezza respirar dovro’
ma odo il rumore dei miei passi incerti
Diversi sentieri portano alla vetta
Non so come percorrerli senza timore
con ardimento coraggioso e pio
Il sentieromaestro è piccolo e stretto
Implica fatica e sacrificio percorrerlo
Salir dovrò tratornanti scoscesi
senza mai chiedermi perché
Alta è ormai la luna e mi guarda stupita
mentre ascendo pian piano senza guardare indietro
Il battito del mio cuore affranto
sorvolagli abissi del terrore e dei ricordi
Nessuno potrà fermarmi
La mia meta è quella vetta
che intravedo tra le nubi
quella cima dove tutto
acquista un senso e un fine
tutto è felicità e Gloria eterna

 

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15po25f Viesturs Āboliņš
Alla mia prima insegnante

Un anno, tal lontano, un anno al dì la,
la mia vecchia classe
e il peso dei banchi, la fila dei calamai,
la luce degli occhi saggi, e la bontà,
e poi la vita è la nostra strada adulta –
ci riscalda quel splendore, che maestà

Come in un calamaio, nel cuore
la mia penna immergo, lì,
con l’inchiostro rosso scrivendo,
con le goccine come con le lettere,
e la vita nell’ immensità ascende.
Non mi dispiace la carta, ma l inchiostro, sì.
Mentire , maledire – risparmio la forza.

 

 

°°°°—-°°°°

16po25f Viesturs Āboliņš
Sto camminando

Sto camminando per la strada,
ma la strada una curva prende,
non si perde.
Tanti anni fa,, un’ uomo qui pascolava.
Un’ giro ai margini del bosco io faccio.
Una deviazione attorno al prato sconosciuto
io prendo ,
così mi immenso rendo.
I secoli passano, i prati scompaiono,
dov’era una curva e sul sentiero rimane.
Il sentiero del pastore nella via principale,
via polverosa si trasforme
della una città frettolosa.
Le orme dei nostri antenati seguiamo,
le nostre case sopra costruiamo.
Grazie per la terra, grazie per il cielo,
grazie per la vita.
In troppa fretta ringraziarsi.
Non dimenticarsi di coloro che c’erano.
Anche noi stessi spariremo.
Resteranno solo i sentieri
dove abbiamo camminato.

 

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17po25f Ieva Akurātere
Questa lancia

Quando ti chiama una voce
Non pensa che sia una sciocchezza.
Quando un’ala ti copre, quasi,
Non ferma, continua così.
E ridi dal tutto cuore,
E piangi le lacrime splendori,
Vai via, non rifletta troppo, non rallenta,
Come un ruscello di montagna diventa.
Credi, credi ad esso
A unico voce questo,
E ridi dal cuore tutto,
E piangi le lacrime splendori.
Lascia che la lancia ti ferisca
E per la tenerezza spezza.
Lascia di suonare un lodo
Per il tuo vero amore.

20250616 DILA APS – IL DISPARI

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