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20250509 DILA APS IL DISPARI professionisti
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Perché la probabilità (oggettiva) non esiste
Luca Nicotra
Se a una persona di media cultura, e non matematico, si chiedesse che cosa intende per probabilità, “probabilmente” risponderebbe con un’espressione del tipo: é la “fiducia (speranza o timore)” che “noi” riponiamo nell’avverarsi di un evento ed esprimiamo con un numero compreso fra 0 (evento impossibile) e 1 (evento certo) o, che è la stessa cosa, con un valore percentuale variabile fra 0% e 100% .
Questa idea di probabilità dell’uomo della strada, tuttavia, non è mai stata presa in seria considerazione dai matematici, fino a quando un grande matematico italiano negli anni Trenta del secolo scorso non solo ha avuto il coraggio di farla propria, ma ha anche dimostrato che sopra questa idea “soggettiva” della probabilità è possibile costruire in maniera rigorosa una nuova teoria matematica della probabilità.
Questo matematico, che in realtà è stato anche un grande statistico, economista e filosofo della scienza, si chiama Bruno de Finetti (1906-1985), riconosciuto oggi universalmente padre della moderna teoria soggettiva della probabilità.
«La probabilità: chi è costei? Prima di rispondere a tale domanda è certamente opportuno chiedersi: ma davvero ‘esiste’ la probabilità? e cosa mai sarebbe? Io risponderei di no, che non esiste». Così scrive Bruno de Finetti nella voce Probabilità dell’Enciclopedia Einaudi.
Una frase ormai storica, scritta proprio dal massimo probabilista del secolo XX e immortalata persino nella lapide posta a sua memoria accanto al portone della sua casa natale ad Innsbruck. Scandalo! Un probabilista che afferma che la probabilità non esiste!
E allora perché se ne occupa? Bruno stesso risponde: «Mah! Potrei anche dire, viceversa e senza contraddizione, che la probabilità regna ovunque, che è, o almeno dovrebbe essere, la nostra ‘guida nel pensare e nell’agire’, e che perciò mi interessa. Soltanto, mi sembra improprio, e perciò mi urta, vederla concretizzata in un sostantivo, ‘probabilità’, mentre riterrei meglio accettabile e più appropriato che si usasse soltanto l’aggettivo, ‘probabile’, o, meglio ancora, soltanto l’avverbio, ‘probabilmente’. Dire che la probabilità di una certa asserzione vale 40 per cento appare – purtroppo! – come espressione concreta di una verità apodittica. Non pretendo né desidero che tale modo di esprimersi vada bandito, ma certo è che l’asserzione apparirebbe assai più appropriatamente formulata se la si ammorbidisse dicendo, invece, che quel fatto lo si giudica ‘probabile al 40 per cento’ ».
Ecco la parola corretta che scioglie d’un solo colpo l’apparente paradosso della storica affermazione definettiana: “giudica”. La probabilità non esiste in quanto proprietà oggettiva ma esiste come valutazione soggettiva. L’affermazione nel mondo scientifico della nuova teoria soggettiva della probabilità di de Finetti ha incontrato inizialmente un muro di incomprensione (come del resto tutte le grandi innovazioni della scienza), proprio dai matematici di professione, per i quali, invece, la probabilità doveva avere un valore oggettivo, indipendente dal nostro giudizio.
Una probabilità soggettiva non poteva rientrare nella scienza deterministica di allora: sarebbe stata una contraddizione. Invece mostrerò, seguendo de Finetti, proprio il contrario: la concezione oggettiva della probabilità è in contraddizione con la scienza deterministica, in quanto rappresentazione di una natura deterministica.
… continua venerdì prossimo.
20250425 DILA ASP IL DISPARI professionisti
Natalia Costa & Lucio Filisdeo | Brasile in cucina
Quiche di sarde – Quiche de sardinha
20250425 DILA ASP IL DISPARI professionisti
PER LA PASTA
500 gr. di farina
250 gr. di margarina
2 uova
sale
PER LA FARCIA
2 lattine di sardine sottolio sgocciolate
4 uova
500 gr. di panna
sale
pepe
Per la pasta: in una terrina riunite tutti gli ingredienti e lavorateli finché non saranno amalgamati, dovrete avere un composto liscio e omogeneo.
Stendetelo, ricavatene dei dischi e con questi rivestite delle piccole formine individuali per quiche imburrate (o un unico stampo); tenetele da parte.
Per la farcia: frullate insieme la panna, le uova, sale e pepe.
Distribuite il composto nelle formine (o nello stampo), coprite con le sarde e cuocete in forno a 170° per 30 minuti circa, finché non saranno dorate.
Natalia Costa & Lucio Filisdeo | Brasile in cucina
Torta di cuori di palma – Torta de palmito
INGREDIENTIPer la pasta
500 gr. di farina
250 gr. di margarina
2 uova
sale.
Per la farcia
1 tazza e ½ di cuori di palma a rondelle
1 cipolla piccola
4 cucchiai di farina
1 tazza di latte
2 cucchiai di prezzemolo tritato
2 cucchiai di steli di cipollotto tagliuzzati (la parte verde)
2 cucchiai di burro
sale
pepe
Per completare
1 tuorlo
1 cucchiaio di burro
Per la pasta: in una terrina riunite tutti gli ingredienti e lavorateli finché non saranno amalgamati; dovrete avere un composto liscio e omogeneo.
Per la farcia: fate fondere il burro in una padella, poi unite la cipolla tritata e fatela soffriggere finché diventa morbida, mescolando.
Aggiungete i cuori di palma e fateli risolare per almeno 5 minuti, poi incorporate la farina.
Versate il latte e continuate a mescolare per amalgamarlo, fate cuocere a fuoco basso per circa 8 minuti, fino ad ottenere un composto cremoso, poi insaporite con il prezzemolo e il cipollotto, regolate di sale e pepe, mescolate e lasciate intiepidire la farcia.
Stendete la pasta e ricavatene due dischi, uno un po’ più grande della tortiera, l’altro del diametro del recipiente, conservate i ritagli.
Trasferite il disco più grande nella tortiera, foderata con carta da forno rivestendo il fondo e il bordo.
Riempitela con la farcia poi copritela con il disco più piccolo e sigillate accuratamente i bordi.
Con la pasta avanzata preparate dei rotolini e disponeteli a forma di grata sulla superficie della torta.
Spennellate la torta con il tuorlo mescolato con il burro fuso (o margarina) e cuocetela in forno a 180°.
Quando avrà raggiunto un bel colore dorato (saranno necessari circa 45 minti), sfornatela e lasciatela raffreddare leggermente prima di sformarla e servirla.
PREPARAZIONE
Passate i gamberi nel tritatutto.
Scaldate la besciamella sul fuoco e amalgamatevi l’uovo.
Incorporate al composto il formaggio, mescolate e aggiungete i gamberi e il latte.
Trasferite il tutto in una teglia imburrata e infarinata, coprite con l’albume montato a neve e passate nel forno già caldo a 180° per qualche minuto (non più di 10).
Legenda valida per tutte le ricette
- Gli ingredienti delle ricette sono sempre per 4-6 persone.
- Con cucchiaio si intende quello da minestra.
- Il cucchiaino è quello da tè.
- La tazza è quella a tè.
- La tazzina è quella da caffè.
- Le temperature di cottura sono espresse in gradi centigradi.
- Gli ingredienti: verdure, frutta, carne e pesce sono sempre già mondati, se non diversamente precisato.
- Se la preparazione prevede l’utilizzo di scorza di arancia, limone ecc. scegliete sempre agrumi non trattati.
- Con olio si intende olio extravergine di oliva leggero, salvo indicazioni diverse.
- L’aceto è sempre aceto di vino rosso, se bianco o a base di altri ingredienti viene specificato.
- Con pepe si intende sempre il pepe nero, se di altro tipo viene specificato.
- Con zucchero si intende il prodotto semolato, se grezzo, di canna o altro viene specificato.