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20250522 DILA APS IL DISPARI professionisti
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Natalia Costa & Lucio Filisdeo – Brasile in cucina
Torta di mortadella – Torta con salsicha
Per la pasta
-200 gr. di yogurt al naturale
-2 tazze di farina
-3 uova
-1 cucchiaio di lievito in polvere
-½ tazza di maionese
-½ tazza di latte
-1 tazza di olio
-sale
-ketchup e senape (facoltativi)
Per la farcia
-500 gr. di mortadella a fette spesse
-2 pomodori
-½ tazza di erbe aromatiche tritate
-sale, pepe
Per la farcia: tagliate la mortadella e i pomodori a dadini e riuniteli in una terrina; aggiungete le erbe aromatiche, mescolate e aggiustate di sale e pepe.
Per la pasta: riunite nel frullatore tutti gli ingredienti per la pasta e lavorateli fino a quando la massa sarà omogenea e amalgamata.
Trasferire metà del composto in un teglia di 22×30 cm. foderata con carta da forno.
Copritelo con la farina e versatevi sopra delicatamente la parte restante della pasta.
Mettere la torta nel forno già caldo a 180° e fatela cuocere per 30 minuti o finché non sarà lievemente dorata.
Sfornate, suddividete in porzioni e servitela, accompagnandola a piacere con del ketchup e della senape
Legenda valida per tutte le ricette
Gli ingredienti delle ricette sono sempre per 4-6 persone.
Con cucchiaio si intende quello da minestra.
Il cucchiaino è quello da tè.
La tazza è quella a tè.
La tazzina è quella da caffè.
Le temperature di cottura sono espresse in gradi centigradi.
Gli ingredienti: verdure, frutta, carne e pesce sono sempre già mondati, se non diversamente precisato.
Se la preparazione prevede l’utilizzo di scorza di arancia, limone ecc. scegliete sempre agrumi non trattati.
Con olio si intende olio extravergine di oliva leggero, salvo indicazioni diverse.
L’aceto è sempre aceto di vino rosso, se bianco o a base di altri ingredienti viene specificato.
Con pepe si intende sempre il pepe nero, se di altro tipo viene specificato.
Con zucchero si intende il prodotto semolato, se grezzo, di canna o altro viene specificato.
20250515 DILA APS IL DISPARI professionisti
20250515 DILA APS IL DISPARI professionisti
NAPOLI LUCI ED OMBRE
Ridateci Peppino o’ Zingariello, il posteggiatore che piaceva a Wagner
Che Napoli sia unica al mondo per le sue bellezze sparse tra città e zone limitrofe ed isole è una realtà riconosciuta in tutto il mondo.
Panorami mozzafiato, gastronomia vastissima dalla pizza, alla pastiera, al “casatiello”, al babà, alle sfogliatelle ricce e frolle ed ai vari piatti a base di pesce, solo per citarne qualcuna.
Queste sono le cose positive ma purtroppo dove c’è il sole da qualche parte c’è l’ombra, e la nostra bella Partenope ha diversi lati oscuri.
Cominciamo col dire che noi Napoletani potremmo vivere di agricoltura, pesca, turismo e canzoni…
Invece l’agricoltura è in ginocchio, molti terreni sono avvelenati dai rifiuti tossici e dunque molti raccolti siamo costretti ad importarli da altre zone, il prodotto locale è a rischio serissimo di malattie anche mortali!
La pesca è al lumicino, quella di frodo ha sterminato la fauna marina in alcune zone dove ormai il pescato è diventato solo un bellissimo ricordo.
Il turismo, stava progredendo e finalmente centinaia di migliaia di visitatori affollavano alberghi e B&B, ma nel 2022 il Covid ha spezzato questo benessere e molti alberghi stentano a tirare avanti…
La canzone è diventata il fanalino di coda, gli emergenti non sono stati in grado di bissare i grossi successi del passato che hanno fatto della musica partenopea un celere veicolo nel mondo che ancora oggi si canta ovunque.
I vari posteggiatori nei ristoranti storici riescono a presentare SOLO brani storici ignorando le nuove canzoni.
Ridateci Peppino o’ Zingariello, il posteggiatore che piaceva a Wagner!
Si spera in una futura ripresa, verrà?
Ai posteri l’ardua sentenza.
LUCIANO SOMMA