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20250530 DILA APS IL DISPARI professionisti
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Perché la probabilità (oggettiva) non esiste (III)
Luca Nicotra
Voglio ritornare su alcune osservazioni critiche che riguardano la definizione classica (per partizione), considerando l’esempio icona di questo tipo di probabilità: il lancio in aria di una moneta, realizzata in modo che non ci sia maggior concentrazione di massa su una faccia piuttosto che sull’altra, tale da favorirne la caduta su quella faccia. Gli eventi possibili sono generalmente considerati due (testa, croce), mutuamente escludentisi, mentre l’evento favorevole è uno dei due (o testa o croce), per cui la probabilità per partizione è 0,5 (50%).
Ma in tale calcolo si esclude un terzo caso, teoricamente possibile: la caduta della moneta di taglio, utilizzando, in maniera “sottaciuta”, una valutazione di probabilità stessa di tale caso, tanto piccola da giustificarne l’esclusione a priori.
Questa scelta inficia la determinazione della probabilità a 0,5 perché utilizza già a sua volta, per escludere un terzo caso possibile, una valutazione di probabilità espressa, oltretutto, non secondo un criterio “oggettivo”, ma in maniera palesemente generica e soggettiva. La definizione classica di probabilità riguarda ovviamente eventi del futuro (altrimenti non si potrebbe parlare di probabilità) ma che sono anche già accaduti e ripetibili, basandosi sulla partizione dei casi in possibili e favorevoli. Un nuovo lancio in aria di una moneta è certamente un evento del futuro ma è un “tipo di evento” già accaduto nel passato che è ripetibile quante volte si vuole. La definizione classica di probabilità non è quindi applicabile a quella stragrande maggioranza di casi in cui gli eventi di cui vogliamo stimare la probabilità non sono mai accaduti oppure sono per loro stessa natura irripetibili. Per esempio: sarà africano il prossimo Papa? Il prossimo presidente degli Stati Uniti sarà una donna? Ecc. Per essi, ovviamente, non è possibile la partizione dei casi in possibili e favorevoli. Altre critiche molto severe riguardano il criterio di determinazione dei casi possibili. Gli eventi “giudicati” possibili devono avere tutti la stessa probabilità, vale a dire non ci deve essere nessuna circostanza che favorisca la realizzazione dell’uno piuttosto che dell’altro. «Eccoci dunque costretti a definire il probabile col probabile. Come sapremo che due casi possibili sono ugualmente probabili?», osservava il grande matematico e filosofo Henri Poincaré (La scienza e l’ipotesi, 1902). Come già detto la definizione della probabilità per partizione si richiude in un circolo vizioso, poiché fa uso dello stesso concetto di probabilità che “pretende” di definire, richiedendo una valutazione di equiprobabilità degli eventi possibili, che è inoltre sempre relativa e soggettiva. Relativa, perché «il fatto che due casi ci appaiano ugualmente probabili dipende dal gruppo di circostanze che ci sono note od ignote», osservava de Finetti (Probabilismo, 1931, p.98). Soggettiva, perché la valutazione che una circostanza possa influire o no su un certo evento non è oggettiva, ma dipende da quanto noi stessi riteniamo più o meno probabile che ciò accada. Lo abbiamo visto nel caso del lancio di una moneta: la caduta sul dorso della moneta, pur essendo teoricamente possibile, non viene considerato come tale perché lo si “ritiene molto poco probabile”. Riemerge il carattere circolare di questa definizione. Quanto basta per demolire il preteso carattere “oggettivo” della definizione di probabilità per partizione.
Nella definizione assiomatica, oltre a rimanere indeterminata la natura della probabilità, è soggettiva la scelta della funzione d’insieme che fornisce la misura dell’insieme-evento.
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CS DILA APS | Rendere possibile il difficile
Rendere possibile il difficile: è questo il fondamento della scelta operativa che è alla base della nuova iniziativa ideata Bruno Mancini ed affidata alla gestione dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”.
Infatti, la prima edizione della CERIMONIA DI DONAZIONE LIBRI ALLA BIBLIOTECA ANTONIANA DI ISCHIA si prefigge il compito di agire affinché Scrittori particolarmente interessanti, ma privi di “spinte” commerciali definite dalle case editrici padrone e quasi monopoliste del mercato commerciale librario italiano, possano beneficiare di una vetrina di lettura prestigiosa come lo è certamente la Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia.
Fiore all’occhiello del complesso, dinamico nonché internazionale mondo culturale ischitano, la Biblioteca Antoniana diretta con lungimiranti intuizioni organizzative dalla Dottoressa Lucia Annicelli, raccoglie tra i suoi scaffali più di ventimila volumi, alcuni dei quali di notevole pregio storico e didattico (Fondo “Don Pietro Monti” appartenuto a colui al quale dobbiamo la scoperta di una serie di testimonianze e reperti archeologici dall’VIII secolo a.C. fino agli albori del Cristianesimo nel sottosuolo di Lacco Ameno; Fondo “Prof. Edoardo Malagoli” Docente di italiano e latino per oltre venti anni, dal 1955 al 1976, presso il Liceo Classico di Ischia, era storico e filosofo di cultura e formazione crociana; Fondo “Prof. Giuseppe Gallo”: un patrimonio interessante per la presenza di una buona selezione di testi di linguistica, di classici della letteratura e di opere di consultazione generale di grande pregio).
Nei giorni 26 – 27 – 28 maggio prossimo nel salone Onofrio Buonocore della Biblioteca, a partire dalle ore 17, un selezionato numero di scrittori italiani provenienti da diverse regioni ed operanti in variegati settori di scrittura (saggistica, narrativa, poetica ecc.) personalmente, o tramite un delegato, consegneranno i propri libri alla Direttrice Dottoressa Lucia Annicelli che, accettandoli in nome e per conto della Biblioteca, li inserirà nel catalogo dei tomi disponibili alla pubblica lettura.
La cerimonia, semplice e formale, ma ufficiale in misura sufficiente a dare il senso dello speciale prestigioso riconoscimento concesso agli autori, sarà impreziosita dalla lettura di stralci delle opere effettuata dalla attrice Chiara Pavoni.
Sono stati coinvolti in forme di partenariato, e si ringraziamo, l’Associazione ADA di Dalila Boukhalfa, la Fondazione LA SPONDA di Benito Corradini, la Casa Editrice IL SEXTANTE e il magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi, la testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, il salotto letterario INTERNO 4 di Chiara Pavoni, la DDclinic Foundation ETS presieduta da Andrea Del Buono.
I tre giorni della cerimonia sono stati inseriti nel palinsesto della rassegna internazionale IL MAGGIO DEI LIBRI.
Ovviamente, l’ingresso è gratuito e l’invito è rivolto a tutti i lettori.
Ischia 21 maggio 2025