20250616 DILA APS – IL DISPARI

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20250616 DILA APS – IL DISPARI

Vota la tua poesia: OTTO MILIONI 2025

dal codice 11po25f al codice 17po25f

La selezione delle opere idonee a partecipare alla fase finale della XIV edizione del Premio internazionale di Arti Varie “Otto Milioni” è terminata.

La sezione poesia risulta composta da 51 componimenti che stiamo pubblicando tutti in questa pagina con cadenza settimanale.

Per un consolidato sistema di coinvolgimento dei lettori, qui di seguito trovate un coupon valido per assegnare voti alle poesie da voi prescelte.

Ogni coupon da diritto all’assegnazione di un SOLO voto che avrà valore di  ben 10 punti nella classifica finale.

Per esprimere il voto vi sarà sufficiente compilare il coupon nelle due parti in bianco e consegnarlo alla edicola TRANI a Piazza degli Eroi Ischia, oppure potrete inviarlo (digitalizzato o fotografato) come allegato ad una e-mail da indirizzare a dila@dilaaps.it entro e non oltre il prossimo 20 settembre.

ATTENZIONE: tutte le seguenti poesie sono state pubblicate nella ESATTA formattazione fornita dall’Autore. Per alcune di esse, trattandosi di testi scritti in lingue straniere, le traduzioni in italiano che presentiamo sono state realizzate a cura degli stessi Autori, in maniera amichevole e non professionale, e contengono evidenti imperfezioni ed errori sui quali non siamo intervenuti per non falsare lo spirito della gara.

Invitiamo i lettori a tenerne conto nelle operazioni di voto non facendosi influenzare dai refusi.

La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 25 novembre 2025 e il 31 gennaio 2026.

La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni.

In bocca al lupo e vinca il migliore!

20250616 DILA APS – IL DISPARI

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°°°°—-°°°°

11po25f Milena Petrarca
VESTITA DI LAMPI D’AMORE

Apparire i tuoi occhi dal cielo
Trafori l’anima.
Vestita di lampi D’AMORE.
Creatura celeste
Irradi tutto il mio essere
Raccontami ancora
Fiabe d’amore
SEI COME PRIMAVERA
Vestita di pesco giardino
Serpenti divini
Solcano la tua anima
SEI Come chioma dal vento . .
RAPITA E MI TRASCINI IN
MONDI INCANTATI.

 

°°°°—-°°°°

12po25f Caterina Novak
L’ARTISTA UNIVERSALE

Come il vasaio plasma l’argilla
così l’Artista Universale
scolpisce l’Idea
memoria platonica
insita nell’abisso dell’anima
O auree Pleiadi
Arte e Musica
divine ed intangibili
scendete sulla terra!
Incoraggiateci ancora a sperare
nell’Etereo Spazio
specchio palpitante
porto sicuro
nel tormentoso volteggiare della vita
Con accordi inesprimibili
donate brividi e luci eterne al mondo
Il vostro linguaggio universale
corre veloce come freccia ardente
tra le guerre dei popoli divisi
Le vostre sette chiavi
aprono cancelli chiusi
annientano barriere
L’essenza del vostro
libero manifestarsi
è creare il perfetto accordo
di un’Unica Nuova Realtà.

 

°°°°—-°°°°

13po25f Caterina Novak
ODISSEA

Come il prode Ulisse
esule dalla patria
vago per questo mondo
Scorre la sabbia
nelle spire del tempo
col suo implacabile ticchettìo
Fermati o Tempo
non appellarmi piu’ “Nessuno”
Il senza nome
Il mio naviglio è sommerso
tra i canti delle Sirene
Oltrepasso Scilla e Cariddi
con le vele spezzate
mentre quasi il Leviatano mi divora
Vedo Cielo e mare unirsi
come i gabbiani sulle onde
Avrò la forza di combattere contro
Circe ed il gigante Polifemo?
Itaca mi attende tra le nubi bianca e sassosa
indimenticabile come la quotidianità
Tutti gli amici m’han tradito
Solo il fedele Argo attende a casa
ai piedi di Penelope che spera
In un vittorioso ritorno
Mentre io sto naufragando
con le ferite aperte
Vorrei poter essere un eroe senza tempo
ma sono un essere mortale
Languo e gemo navigando nel buio

 

°°°°—-°°°°

14po25f Caterina Novak
SENTIERI

Camminar mi è grato quando tace il mondo
e lieve è il sospiro del vento
tra le rocce di queste montagne
Mi perdo in te o sacro bosco
ammantato di verde
dove le ninfe mi guardano assopite
dondolandosi tra i rami del platano
Non conosco la strada
néso quale brezza respirar dovro’
ma odo il rumore dei miei passi incerti
Diversi sentieri portano alla vetta
Non so come percorrerli senza timore
con ardimento coraggioso e pio
Il sentieromaestro è piccolo e stretto
Implica fatica e sacrificio percorrerlo
Salir dovrò tratornanti scoscesi
senza mai chiedermi perché
Alta è ormai la luna e mi guarda stupita
mentre ascendo pian piano senza guardare indietro
Il battito del mio cuore affranto
sorvolagli abissi del terrore e dei ricordi
Nessuno potrà fermarmi
La mia meta è quella vetta
che intravedo tra le nubi
quella cima dove tutto
acquista un senso e un fine
tutto è felicità e Gloria eterna

 

°°°°—-°°°°

15po25f Viesturs Āboliņš
Alla mia prima insegnante

Un anno, tal lontano, un anno al dì la,
la mia vecchia classe
e il peso dei banchi, la fila dei calamai,
la luce degli occhi saggi, e la bontà,
e poi la vita è la nostra strada adulta –
ci riscalda quel splendore, che maestà

Come in un calamaio, nel cuore
la mia penna immergo, lì,
con l’inchiostro rosso scrivendo,
con le goccine come con le lettere,
e la vita nell’ immensità ascende.
Non mi dispiace la carta, ma l inchiostro, sì.
Mentire , maledire – risparmio la forza.

 

 

°°°°—-°°°°

16po25f Viesturs Āboliņš
Sto camminando

Sto camminando per la strada,
ma la strada una curva prende,
non si perde.
Tanti anni fa,, un’ uomo qui pascolava.
Un’ giro ai margini del bosco io faccio.
Una deviazione attorno al prato sconosciuto
io prendo ,
così mi immenso rendo.
I secoli passano, i prati scompaiono,
dov’era una curva e sul sentiero rimane.
Il sentiero del pastore nella via principale,
via polverosa si trasforme
della una città frettolosa.
Le orme dei nostri antenati seguiamo,
le nostre case sopra costruiamo.
Grazie per la terra, grazie per il cielo,
grazie per la vita.
In troppa fretta ringraziarsi.
Non dimenticarsi di coloro che c’erano.
Anche noi stessi spariremo.
Resteranno solo i sentieri
dove abbiamo camminato.

 

°°°°—-°°°°

17po25f Ieva Akurātere
Questa lancia

Quando ti chiama una voce
Non pensa che sia una sciocchezza.
Quando un’ala ti copre, quasi,
Non ferma, continua così.
E ridi dal tutto cuore,
E piangi le lacrime splendori,
Vai via, non rifletta troppo, non rallenta,
Come un ruscello di montagna diventa.
Credi, credi ad esso
A unico voce questo,
E ridi dal cuore tutto,
E piangi le lacrime splendori.
Lascia che la lancia ti ferisca
E per la tenerezza spezza.
Lascia di suonare un lodo
Per il tuo vero amore.

20250616 DILA APS – IL DISPARI

20250616 DILA APS – IL DISPARI

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20250609 DILA APS – IL DISPARI

20250609 DILA APS – IL DISPARI

20250609 DILA APS – IL DISPARI

Vota la tua poesia: OTTO MILIONI 2025

dal codice 01po25f al codice 10po25f

La selezione delle opere idonee a partecipare alla fase finale della XIV edizione del Premio internazionale di Arti Varie “Otto Milioni” è terminata.

La sezione poesia risulta composta da 51 componimenti che pubblicheremo tutti in questa pagina con cadenza settimanale.

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Ogni coupon da diritto all’assegnazione di un voto che avrà valore di  ben 10 punti nella classifica finale.

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ATTENZIONE: tutte le seguenti poesie sono state pubblicate nella ESATTA formattazione fornita dall’Autore. Per alcune di esse, trattandosi di testi scritti in lingue straniere, le traduzioni in italiano che presentiamo, sono state realizzate a cura degli stessi Autori, in maniera amichevole e non professionale, e contengono evidenti imperfezioni ed errori sui quali non siamo intervenuti per non falsare lo spirito della gara.

Invitiamo i lettori a tenerne conto nelle operazioni di voto non facendosi influenzare dai refusi.

La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 25 novembre 2025 e il 31 gennaio 2026.

La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni.

In bocca al lupo e vinca il migliore!

20250609 DILA APS – IL DISPARI

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01po25f Luciana Capece
LA TERRA TREMA

L’abissale vulcano dormiente
finge a respirare di quiete!
Perfetto è il suo passo
di danza delittuosa,
mentre di catastrofe nutre le ore
imbattendosi a sorpresa.
SISMA è il suo nome!
Terrorista maniacale di storia!

Senza veli viaggia smisurato
alla velocità indescrivibile,
con un lungo elenco di crateri
per diaboliche trame
ove è abolita la parola freno.

< PADRONE individuale!>
< Ottimo CALCOLATORE di danni!>

Ladro d’attimi di cicli viventi,
onde di polvere s’atteggia
privo di rimpianti.
Sgombratore forzuto,
nato per ingoiare
supplizio d’equilibrio
anche in contempli di preghiere.
Unico incredulo ai miracoli!

 

°°°°—-°°°°

03po25f Luciana Capece
UNA LUCE TRA LA NEBBIA

Distillo amore
in questa terra di martirio
per deviare dall’accordo oscuro
che offusca
l’aurora dei sentimenti.

Si!
Anch’io madre,
trafitta da rocciose paure
tutelo
nel presente datomi in prestito:
< Il bianco mare del bene!>

Per scoprire fra gli orrori
gli inverni del male in agguato,
capace di spalmare
solo coltre di ghiaccio.

Mentre il cuore potente
come un pianeta solare
riscalda incondizionato
il FIGLIO della mia carne!

 

°°°°—-°°°°

04po25f Luciano Somma
SI RESTA QUI

Si resta qui
a guardare gli uragani
una ruota girare all’incontrario
i treni fermi oziare sui binari
seduti su una comoda poltrona
si resta qui
tra oggetti inanimati indifferenti
disassociati ormai dal divenire
d’un altro giorno che sarà diverso
solo per chi lo vive in prima linea
si resta qui
nel guscio d’una squallida conchiglia
fieri d’un egoismo ch’è sovrano
che regna dentro al corpo e nella mente
che forse non ha più nulla di umano
si resta qui
a contare il trascorrere dell’ora
volta sicuramente all’imbrunire
in lenta attesa d’una lunga notte
si resta qui e restando è un po’ morire.

 

°°°°—-°°°°

05po25f Luciano Somma
MEMORIE D’ALBA

Il mio ricordo
Gioca a rinverdire
Un ieri irripetibile
Col desiderio assurdo
Di tornare
Sulle betulle
Della prima infanzia
Anche se allora
Tuonavano cannoni
Ed i cipressi
accoglievano morti
Ma è solo un attimo
Di volontà d’immenso
Poi nel voltare pagina
Trovo nuovi motivi
Di altre riflessioni
Ora che non ho più
Memorie d’alba.

 

°°°°—-°°°°

06po25f Antonella Ariosto
COLORE DEL CIELO

Tra la cenere ancora ardente
delle mie reminiscenze di ieri
vola alta la vanità
nei tuoi occhi azzurri
colore del cielo.
Cercami mi sussurravi
nella calda notte di luglio
tra la notte e l’alba
in un sbadiglio sul mare.

L’arte di sedurre
è evidente ti appartiene
un verbo nato con te
un abito che ti veste
alla perfezione.

Il sentire avvertito
tra mente e cuore
ho presto zittito
già colma d’amore.
Ero fragile
ero forte
così ingenuamente vera.
Nelle lunghe giornate d’estate
per te un’eccitante preda

 

°°°°—-°°°°

07po25f Antonella Ariosto
VENTO DI SCIROCCO 

Caldo il vento di scirocco
s’infilava tra le serrande
abbassate in penombra.

Erano i pomeriggi d’estate
nella mia terra natia.
Terra colma di odori
di colori, di sole e mare.
Di dorate spiagge
profumate di sale.

Portava una terra rossa
lo scirocco di allora
la terra dei deserti dell’Africa
e un calore infernale.

Erano belle le mie sere d’allora
quando sul lungomare
si parlava per ore tra amici
e una luna buona ci sorrideva.

 

°°°°—-°°°°

08po25f Antonella Ariosto
HO RESPIRATO

Ho respirato
aria fresca del mattino
e notti piene di fumo di sigarette
che la gola bruciavano
dissolvendo i pensieri dietro buie coltri.

La luce di un faro
spesso era un sostegno
in quelle notti di parole silenti
di sguardi che sapevano toccare il cuore.
La musica dentro le orecchie
canzoni impossibili
da riascoltare ancora oggi.

Ho respirato a pieni polmoni
l’aria salmastra del mio mare
per spazzare via
tutte quelle domande
alle quali non sapevo dare risposte.
Non le ho mai trovate
neanche oggi che è tutto distante.
Forse sono sbagliata io
evanescente come fumo
che verso il cielo vola.
Andata senza ritorno.

 

°°°°—-°°°°

09po25f Milena Petrarca
FANCIULLA VIOLATA

Pensierosa rimembri giorni lontani
Emozioni di una vita vissuta ancora
Troppo bambina occhi in cerca di
Quella dolcezza di quell’ amore negato
Violato nella tua essenza.
IL dolore e la tristezza traspaiono
Da tutto il tuo essere
Fanciulla dai semi acerbi
Come magica visione e liberi
La tua anima cascate di capelli
Ammantano la tua vita fanciulla
Violata nell’anima di donna bambina
Ti hanno rubato il cuore  hanno
Rubato il tuo dolce sorriso
Hanno violato la tua Fanciullezza
Troppo piccola per essere donna
Troppo fragile e malinconica per amare
Serenamente la danza dell’amore
Incendia la tua vita nel tuo vissuto

 

°°°°—-°°°°

10po25f Milena Petrarca
OCCHIO COME ONDE GRAVITAZIONALI

Come visione appare
Il mio arcobaleno della vita
Nel tuo occhio
Una girandola frenetica
Un gioco vorticoso che ti prende
Volteggi forze impetuose
Come onde gravitazionali
Ti trascinano, ti rapiscono
Nei mondi fluttuanti della vita
Cerca D’AMORE.

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Bruno Mancini scrittore

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