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22ar25 opera iscritta premio articoli otto milioni 2025
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22ar25 Isabella de Paz & Ferdinando Gargiulo
Gli INCIPIT scelti da Chiara Pavoni.
In collaborazione con Antonella Ariosto: IL SESSO DEL MALE
Viviamo tempi spietati e qui, nel libro che segue, parliamo del Male, quello con la emme maiuscola: guerre, violenza, crudeltà, prevaricazione, malattie, vizi del corpo o del pensiero, tutto ciò che l’uomo ritiene a sé stesso dannoso e letale ma è, comunque, parte della sua natura e non è mai mancato nella dinamica della storia umana.
Questa rapida definizione del male sembra ed è frutto di una visione limitata e superficiale, ma siamo fatti così noi Sapiens: una specie che ha molti talenti, certo, ma è troppo concentrata su sé stessa per guardare al Tutto come a un valore autentico.
Di fatto il male ci interessa e non poco per evidenti motivi di autoconservazione.
Questo conduce a convincere gli uomini che gli istinti violenti sono un’arma “a favore proprio” e fanno parte delle dinamiche esistenziali nonché delle meccaniche celesti.
Ma è proprio così oppure siamo decisamente fuori strada?
Non sarà, per caso, vero il contrario visto che di fatto l’eccesso di legittima difesa ci impedisce di amare e di essere felici?
Pensate al femminicidio.
Chi è la vittima se non la donna amata e, spesso, l’omicida che, dopo aver ucciso, si toglie la vita o perde la libertà?
Due vittime adorate dall’assassino: sé stesso e la compagna.
Sicuramente la crudeltà è un giallo con finale a sorpresa, una tragedia senza fine.
Trovare un rimedio a questa devianza richiede conoscenza dei fattori che la determinano e degli umori di cui si è nutrita.
Per questo parliamo del male.
Avremmo fatto meglio, forse, a concentrarci sul Bene, che ha pochi sponsor purtroppo e sarebbe utile scoprirne la vera natura e i misteri, perché il Bene non ha mai goduto buona fama ed è stato guardato con sospetto o ritenuto una riprovevole prova di ipocrisia, se non, ancora peggio, una falsificazione del vero, adatta a nascondere chissà quali peccati.
Oggi, più che mai, il bene, anche quello minuscolo delle piccole azioni positive, avrebbe bisogno di avvocati difensori, quindi che bella idea sarebbe stata quella di renderlo protagonista del nostro lavoro!
Ma non lo abbiamo fatto perché nel mondo, come oggi appare chiaro, solo il male ottiene udienza e s’impone con il noto ricatto: “Se non entri nel mio regno, come puoi sperare di vincermi?” che equivale al famosissimo: “Se vuoi la pace, prepara la guerra”, che non ha mai evitato un solo conflitto.
Ebbene sì, il ricatto ci ha coinvolto e ci ha convinto, perché, in effetti, in un’epoca feroce le cose stanno proprio così.
Tutto chiede salvezza, ma un viaggio lungo i sentieri della dannazione appare ed è necessario per eliminare ciò che minaccia di distruggere la vita, unico bene prezioso a nostra disposizione. Notiamo tra l’altro che di ciò si occupano le sacre scritture di ogni Credo e anche la fisica come la metafisica, cioè le ricerche filosofiche, grande tesoro del pensiero umano, mettono in luce una vasta gamma di codificabili umane crudeltà, che sono veleni neutralizzabili con la tecnica di Mitridate: renderli innocui con l’assunzione metodica di piccole dosi somministrate a intervalli regolari, proprio come si fa con i vaccini.
Virus e vaccini, ma non solo, hanno ispirato questo lavoro a quattro mani, iniziato come effetto collaterale di un’amicizia, quella tra Ferdinando Gargiulo e me, Isabella de Paz, e a causa di alcune intuizioni di Gargiulo che lo hanno spinto a scrivere nel 2002 un libro rigoroso quanto visionario: Il virus intelligente.
Per simpatia o per generosa esuberanza, immagino, me ne ha regalato una copia, dicendomi quanto lo appassionava quel tema che, incrociato con la conoscenza del pensiero a larghissimo raggio di Leonardo Da Vinci, gli suggerì l’emozionante consapevolezza della essenza divina della Natura che protegge il proprio regno da abusi e invasioni.
In concreto virus, pandemie, guerre, crudeltà, omicidio e perfino i suicidi gli si “presentarono”, alla luce di alcune scoperte della genetica e della scienza medica, come armi di difesa della Natura, cioè un insieme di rimedi che consentono al sistema complesso dell’universo (o degli universi) di mantenere l’equilibrio, controllando la crescita delle specie aggressive e invasive come l’uomo.