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23ar25 opera iscritta premio articoli otto milioni 2025
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23ar25 Grazia Distefano
Gli INCIPIT scelti da Chiara Pavoni
“Tu sei porcospino”
– Dai mamma muoviti, ho le gare e rischio di fare tardi se ancora ti trastulli tra quelle noiose carte che ti porti a casa dall’ufficio;
– Ecco Daria ho quasi fatto, aspettami in giardino… arrivo;
– mamma daiii faccio tardi!!!
– mamma mia Daria sei sempre così agitata, tranquilla che arriviamo puntuali alle tue gare, tranquilla;
– oggi è un giorno speciale, sono molto agitata mamma e tu non mi aiuti, potevi uscire prima da quello stramaledetto ufficio che non ti lascia libera neanche il giorno delle mie gare!!
– eccoci Daria siamo arrivate, vai corri;
– sì, certo devo correre e subito in acqua.
Si sente il megafono che invita le squadre a radunarsi con il proprio allenatore o allenatrice per rispettare l’ordine di partenza.
Lo spazio intorno alla piscina rimpiccolisce sensibilmente quando gli atleti costretti nelle sedie a rotelle si sistemano per entrare in acqua. Al segno di partenza ogni atleta entra in acqua secondo le proprie modalità. C’è chi si tuffa direttamente dalla sedia posta ai bordi della piscina, c’è invece chi – come me – si tuffa con le proprie gambe.
L’acqua ha la capacità di accogliere i nostri corpi come fossimo liberi da ogni invalidità.
La mente, la testa, gli arti diventano miracolosamente agili e la voglia di vincere infrange qualsiasi tabù. È la forza della testa, del cuore e dell’anima che ci fa nuotare a una velocità di 0.5m/s o anche più.
La gara è dei 50 stile libero, poi 100 stile libero e 50 stile farfalla, quindi quattro volte avanti e indietro cambiando stile fino a che capisci che HAI VINTO e gridi tutta la rabbia che hai dentro, urli la voglia di vivere e la gioia di esistere.
SI – HO VINTO – campionessa di nuoto nel Campionato di Società stile libero.
Si – IO ESISTO – anche se un giorno dell’estate del 2003, uno spregevole essere umano ha fatto in modo di cambiare la mia vita.
E pensare che sarei dovuta rimanere a dormire a casa di una mia amica, chissà fore tutto quello che è successo dopo non sarebbe mai successo.
Ma la vita a volte è davvero crudele, la fatalità spesso trionfa e le coincidenze sono un fruscio che tradisce quel legame tra il possibile e l’inevitabile.
Mi sono sempre detta che le coincidenze non avvengono per caso, ma perché il destino ha deciso che così deve essere.
Sento una terribile botta, cado per terra, sbatto la testa e mi addormento. È stato tutto terribilmente fulmineo, ma dopo il primo dolore non ho sentito più nulla, una luce bianca mi appariva in fondo al tunnel e una voce mi sussurrava: sono qui ti tengo la mano.
Non so di chi fosse quella mano e quella voce: se di mia mamma o del Signore che mi aveva protetta, non mi aveva cioè fatto morire.
Grazia Distefano, poetessa e scrittrice siciliana, vive a Roma ormai da molti anni.
Ha pubblicato finora otto libri e scritto più di millecinquecento poesie.
Ha iniziato a scrivere dopo la morte di suo marito, a cui ha dedicato la sua ultima silloge, “Ti amo”, Daimon Edizioni.
Ha partecipato e ha vinto vari concorsi a livello nazionale, spesso arrivando ai primi tre posti.
Collabora e scrive con la casa editrice Edizioni Simple, partnership “The New Romantics”. “Tu sei porcospino” è il suo ultimo romanzo, dopo “Le tre ali di Pegaso”, prima edizione, e “Namasté”, edizione La Bussola.