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29ar25 opera iscritta premio articoli otto milioni 2025
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29ar25 Rossella Monaco
Gli incipit scelti da Chiara Pavoni
“Super Cavie” Racconti satirici di transumanesimo e pornodistopia
FENOMENI – 1
Apro gli occhi, una bomba di luce mi acceca. Non vedo una cippa del circondario, però la mia mente distingue immagini così nitide da superare i tre gradi di miopia con i quali faccio i conti da anni. Dopo una serie di trailer semi onirici entra in campo una donna con un vestito a fiori neri. La tipa mi accusa di ogni nefandezza. – Mi stai rovinando l’esistenza, chi è quella puttana con cui sei uscito l’altra sera? Con te ho buttato i migliori anni della mia vita, sei un fallito, e non hai fatto questo e non hai fatto quello…
Strano sento di avere un’erezione.
Quando riacquisto la vista mi chiedo cosa ci faccio sdraiato in un letto d’ospedale.
A parte me non c’è nessun altro.
Faccio per alzarmi, non posso, sono legato. Un lenzuolo bianco mi copre dal collo ai piedi e una specie di pendolo oscilla davanti alla mia faccia. È il pulsante per chiamare aiuto, ma anche le braccia sono legate. Non bastasse, sto per essere ipnotizzato dal pendolo. Una voce femminile proveniente dall’interfono risolve l’impasse, – Ben svegliato – dice – tra poco arriverà il dottore, stia tranquillo l’operazione è riuscita alla perfezione –. Fine della voce.
Un lampo di memoria mi illumina, la donna di fiori è Miriam, mia moglie. Guidavo mentre lei al mio fianco continuava a inveire, – Sei un verme, tu e la tua sgualdrina – il bla bla mi ha distratto quel tanto da non vedere la macchina sbucare da destra. Uno schianto pazzesco, non ricordo altro. Deduco di essere in rianimazione, ma perché mi hanno legato al letto e Miriam dov’è?
Dalla porta entra un tizio vestito di bianco, deve essere il dottore, dietro di lui l’equipe medica.
– Buongiorno, come sta? – mi chiede sorridente.
Rispondo con un grugnito, non riesco a parlare.
– Non si preoccupi è normale, deve imparare ad articolare la bocca.
Mi sarò fratturato la mandibola, penso.
– Prima di slegarla dobbiamo dirle alcune cose.
Mi raccontano com’è andata.
Miriam sta benissimo. Per quanto mi riguarda sono morto e nello stesso tempo non lo sono.
Il cuore ha smesso di battere con lo schianto. Il cervello invece funzionava alla grande così è stato trasferito su una placca metallica neuronale di ultimissima generazione, detta Synapses. Praticamente la materia grigia, il mio adorato budino cenerino, non esiste più.
Spappolato dalla cyber scienza.
– Benvenuto nel futuro, caro Biagio Contini – mi dice il dottore, poi parte con il panegirico su Elon Nole, il genio del nostro secolo. Elon Nole, un Gesù Cristo cibernetico dalle velleità miracolistiche, della serie far camminare-i-paralitici/acquistare-la-vista-ai-ciechi/parlare-i-muti, si è preso la briga, grazie alla solerzia autografante di mia moglie (ha firmato la liberatoria), di usarmi per un esperimento mai eseguito prima. Al momento sono ospite del centro ‘Reincarnazioni’ gestito dal “messia”.
– Lei caro Contini è un eroe – dice gonfio d’orgoglio, – È merito suo se un giorno il nostro gran benefattore farà resuscitare pure i morti.
Pure…
Otto miliardi di vivi rincoglioniti non gli bastano?
– Seguendo le direttive di Nole ¬– continua the doctor, – le abbiamo impiantato un autentico gioiello di ingegneria elettronica. Lei è unico nel suo genere lo sa?
Sento una voglia prepotente di sciogliermi dai legacci e dargli una capocciata sul naso con la mia placca neuronale Synapses, insolito istinto violento…