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Alda Merini & Michela Zanarella
Alda Merini & Michela Zanarella.
Sabato 16 maggio 2015 alle 17:30 si terrà presso l’Aula Magna dell’Istituto “Plinio il Giovane” di Città di Castello (PG) un incontro con Barbara Carniti Donegà, figlia di Alda Merini, e con la poetessa contemporanea
Michela Zanarella, Socia Fondatrice dell‘Associazione culturale “Da ischia L’Arte – DILA”
sul tema “La poetica di Alda e i nuovi versanti interpretativi”. Interverranno la prof.ssa Giovanna Albi e il prof. Donato Loscalzo, che leggerà poesie di Alda Merini e Michela Zanarella.
L’incontro, aperto anche alla cittadinanza, darà accesso al credito scolastico per gli studenti del triennio.
Barocco Roma
Barocco a Roma. La meraviglia delle arti
Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Costanza Bonarelli
Dal 1 aprile al 26 luglio 2015 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla presenta la mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti. Un’esperienza unica, un irripetibile viaggio nel Barocco a Roma, la città che nel Seicento divenne il centro culturale del mondo attirando a sé i più importanti artisti, italiani e stranieri, che toccarono i vertici di una creatività senza eguali. L’esposizione offre al pubblico quasi 200 opere: dipinti, sculture, disegni, medaglie e oggetti. Tra i capolavori più ricercati troviamo i bozzetti del Bernini per le statue di ponte Sant’Angelo e per l’Estasi di Santa Teresa (Museo Ermitage di San Pietroburgo), Ritratto di Costanza Bonarelli del Bernini (Museo Nazionale del Bargello), Atalanta e Ippomene di Guido Reni (Museo di Capodimonte), Trionfo di Bacco di Pietro da Cortona (Musei Capitolini), Santa Maria Maddalena penitente di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Musei Vaticani), Il Tempo vinto dalla Speranza e dalla Bellezza di Simon Vouet (Museo Nacional del Prado).
La mostra, oltre ad essere una preziosa occasione di conoscenza, studio e aggiornamento sulle tematiche del periodo e i suoi protagonisti, valorizza il patrimonio storico-artistico ed architettonico attraverso una serie di eventi satellite in alcuni dei luoghi più belli del Barocco romano.
Non soltanto una mostra, quindi, ma una vera e propria operazione culturale, fortemente voluta dal Presidente della Fondazione Roma, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele. Al di fuori del percorso espositivo, l’evento offre, infatti, itinerari esclusivi (Musei Vaticani), tour tematici (Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza; chiesa dei Santi Luca e Martina; Oratorio dei Filippini; Cappella dei Re Magi presso Propaganda Fide; Galleria Doria Pamphilj), percorsi barocchi (Musei Capitolini; Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini), visite speciali (Palazzo Colonna; Wunderkammer al Collegio Romano), mostre di approfondimento (Museo di Roma-Palazzo Braschi; Palazzo Chigi in Ariccia; Sala Alessandrina presso l’Archivio di Stato), giornate di studio, convegni, concerti e la rievocazione storica di Castel Sant’Angelo, con la sua girandola di fuochi pirotecnici, che celebra la festa dei santi Pietro e Paolo.
La mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti, a cura di Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli, vanta importanti prestiti dai più autorevoli musei del mondo, tra cui: Musée du Louvre, Museo statale Ermitage di San Pietroburgo, Kunsthistorisches Museum e Albertina Museum di Vienna, Museo Nacional del Prado di Madrid, Victoria & Albert Museum di Londra, Musei Vaticani, oltre ai principali istituti museali italiani.
La mostra è promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei, con la partecipazione di: Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo-Sovrintendenza Capitolina e Dipartimento Cultura; Musei in Comune; Archivio Storico Capitolino; Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini; Archivio di Stato di Roma; Galleria Doria Pamphilj; Palazzo Colonna; Propaganda Fide; Accademia Nazionale di San Luca; Palazzo Chigi in Ariccia.
fonte dati:
Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla
Redattore: RENZO DE SIMONE
Data Inizio: 01 aprile 2015
Data Fine: 26 luglio 2015
Costo del biglietto: 12,00 euro; Riduzioni: 10,00 euro
Prenotazione:Facoltativa
Luogo: Roma, Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla
Orario: Lunedì ore 15.00 > 20.00 dal martedì al giovedì e domenica ore 10 > 20.00 venerdì e sabato 10 > 21.30 la biglietteria chiude un’ora prima
Telefono: 066786209
Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla
Città: Roma
Indirizzo: Via del Corso, 320
Provincia: RM
Regione: Lazio
Amedeo Romano intervista Bruno Mancini
Presidente dell’Associazione culturale
Ischia 26 Marzo 2015
Amedeo Romano
: “Una prima pagina quella di oggi dedicata alla cultura e all’arte nella nostra isola d’Ischia: argomenti sempre bistrattati, ma che sono al centro dell’attenzione dell’amico che ospitiamo in questa nostra mezzora odierna, l’amico Bruno Mancini. Buon giorno Bruno, come va?
Bruno Mancini: “Buongiorno a voi e grazie d’avermi ospitato.”
Amedeo Romano: “Se dovessimo, io avrei voluto dire scrittore ecc, se dovessimo trovare qualche aggettivo per descrivere a chi non ti conosce, semmai a quelli che stanno al di là della nostra isola e ci guardano dalla terraferma, chi è Bruno Mancini… che fa…”
Bruno Mancini: “Un umano che ama la cultura e ama l’arte e che cerca in qualche modo di divulgarla in questo periodo di bassa attenzione da parte, non solamente dei media, ma anche delle amministrazioni, delle associazioni e un po’ tutto il gruppo che ruota intorno a questi concetti.”
Amedeo Romano: “è così difficile fare arte e cultura, promuove iniziative, organizzare eventi, raggruppare persone, trovare chi ha questo nel DNA, questa passione, questo vezzo, questa disposizione?”
Bruno Mancini: “è assolutamente difficile per coloro i quali non riescono ad intendere quali sono le portate, le valenze, gli importi di queste perfomance, di queste attenzioni per la cultura. Io credo che da epoca remota, in effetti, la cultura sia stata anche uno dei primi veicoli per chi viaggia, per chi è in movimento. Noi qui ad Ischia abbiamo le terme, abbiamo il sole e ci siamo fermati lì. Vedo tanti luoghi che addirittura vivono per aver generato in quei posti una persona, una personalità. Penso a Giordano Bruno, per esempio, e fanno ruotare intorno a questa personalità tutta l’economia della loro cittadina. Noi, penso che abbiamo dei riferimenti che superano le centinaia di personaggi, ma su tutti i campi, insomma se pensiamo a Toscanini o a Mendelssohn nella musica, o pensiamo a Pasolini o a Moravia…”
Amedeo Romano: “Ad Ibsen, a Visconti, a Garibaldi a Casamicciola, hai voglia di spaziare.”
Bruno Mancini: “Quando vi è stato per me un momento di riflessione, ho fatto un po’ un’analisi, e ho visto che ce ne sono alcune centinaia di nomi di questo calibro. Quindi, se per ciascuno di essi si volesse fare un solo giorno di celebrazione, diciamo così, noi potremmo riempire tutto l’arco dei 365 giorni dell’anno…”
Amedeo Romano: “Ed inventarci un anno in più perché se sono oltre… se superano…”
Bruno Mancini: “… e creare dei pacchetti proprio turistici ad hoc per questi eventi. Ti posso assicurare che gente che viaggia per turismo ce n’è tanta, basta vedere Venezia, Firenze, o Roma.”
Amedeo Romano: “Visitare i luoghi d’arte storici.”
Bruno Mancini: “Noi possiamo, non solamente dare dei luoghi d’arte perché ci sono tante situazioni qua ad Ischia che possono essere inserite in questo discorso, ma dare il senso della storia dell’arte in tutte le sue discipline. Come dicevo: storia, cultura, pittura, cinematografia ecc. ecc.”
Amedeo Romano: “D’altronde tu ha fondato anche la tua attività recente… ora che tu hai parlato ricordo delle iniziative dei famosi gemellaggi, di qualche iniziativa di contatti con località italiane, anche insulari se non vado errato, che hanno qualcosa da spartire con la nostra isola d’Ischia, quindi, hai creato rapporti, hai coinvolto amministrazioni comunali insomma per poter generare questo rapporto a doppio filo di andata e ritorno. Poi non so dove siano naufragate queste iniziative.
Si saranno fermate chi sa dietro l’angolo o in qualche cassetto.
Questa è polemica spicciola che lasciamo ai politici, noi occupiamoci dell’iniziativa.
Ecco, quali sono stare queste iniziative e perché poi? Giusto sulla scia, credo, di cultura chiama cultura? Come funziona?”
Bruno Mancini: “Io volevo concludere un attimo il discorso di prima, per dire che le ragioni per le quali, appunto, non c’è questa attenzione sull’arte sono di due ordini praticamente. Prima, perché non portano voti. Anche perché poi se c’è una razza un po’ bastarda, un po’ cervellotica, è quella degli artisti insomma che non si fa facilmente mettere la cavezza al carro dei vincitori. “
Amedeo Romano: “Non sono controllabili.”
Bruno Mancini: “ E questa è una delle ragioni principali. La seconda è ce non porta soldi: non porta soldi perché l’arte non ha mai dato da vivere a nessuno.”
Amedeo Romano: “Se non inserito, invece, nel discorso turistico del quale potrebbe poi beneficiare tutta la comunità”
Bruno Mancini: “Però, oggi, io credo di essere il primo, sicuramente in Italia ma forse pure in molti altri paesi del mondo, ad avere tirato fuori dal cassetto un’idea, e ho detto: la poesia sembra che sia morta, però la poesia ha una sua storia molto importante. Ha avuto dei periodi di grandissima importanza. Quando c’erano i Baroni, quando c’erano i Conti, quando c’erano i Principi, il poeta era a corte era stimato, era riverito. Ora loro non ci sono più, ma chi c’è al loro posto? Questa è la domanda. La pubblicità, è la pubblicità quella che crea i nostri bisogni, è la pubblicità quella che crea le nostre figure professionali o le nostre figure artistiche, quindi, noi dobbiamo decidere di prostituirci alla pubblicità
Così ho creato la prima antologia poetica in Italia con pagine pubblicitarie all’interno.”
Amedeo Romano: “Ti sei piegato a questo moderno sistema pur di far veicolare, passare il messaggio.”
Bruno Mancini: “Ho superato, in effetti, quel momento di nausea che poteva venire per questa dicotomia tra queste due forme: una speculativa e l’atra, invece…”
Amedeo Romano: “Più eccelsa, di livelli superiori”
Bruno Mancini: “-… di un altro livello. Però questo sistema in effetti si è reso immediatamente positivo.”
Amedeo Romano: “Hai avuto riscontro.”
Bruno Mancini: “Sì, perché le aziende hanno trovato il loro interesse, nel senso che le antologie, alla fine dei conti, vengono a costare due soldi, quindi, volendo le regalano ai loro ospiti in albergo o le danno in gratuita lettura (come è capitato per i nostri ultimi sponsor Salvatore Lauro con l’Istituto Agostino Lauro e con tutte le Ditte e le Aziende a lui collegate), ai viaggiatori.
Noi abbiamo avuto un ritorno enorme, perché (oggi in Italia un libro di poesie di 400 copie vendute, 400 non 4000, è un bestseller) noi siamo riusciti a stamparne 5000 e a farli leggere ad otto milioni di viaggiatori delle linee Lauro e di altre situazioni. A parte tutto quello che è capitato e quello che è successo nel web, dove centinaia di blog, centinaia di siti e centinaia e centinaia di autori sono intervenuti con i loro sistemi per distribuire, promuovere in queste situazioni. Quindi, dicevo, se un’azienda va a fare un volantino, va a fare una brochure, le costa più che se fa un’antologia poetica.”
Amedeo Romano: “Certo!”
Bruno Mancini: “Però dopo mezzora questa cosa qui è buttata via. Non c’è più. Non c’è più nulla.”
Amedeo Romano: “Invece questa, l’antologia…”
Bruno Mancini: “…rimane nel tempo. Rimane per generazioni. Io non ho mai visto uno che ha buttato un libro!”
Amedeo Romano: “Non scade. Non è a scadenza.“
Bruno Mancini: “Non è a scadenza. Non solo non è a scadenza, ma nel tempo acquista importanza, perché il figlio o il nipote che va a vedere il padre… e vi trova l’albergo Excelsior di… lo trova interessante e…”
Amedeo Romano: “Parlavi di web e internet, quindi vuol dire che ti sei votato a moderni sistemi, li veicoli nottetempo… ”
Bruno Mancini: “Certamente! Lì siamo leader. Ecco soltanto qualche input: se tu fai una ricerca «Antologie Ischia» su google, tutta la prima pagina e tutta la mia, la nostra. Tutta, non ce n’è per altri.” « »
Amedeo Romano: “Senti, dopo torniamo sul discorso turistico, che lo parcheggiamo un momento lì, io continuerei sulla scia della conoscenza. Abbiamo parlato di Bruno Mancini, abbiamo parlato al plurale – noi- quindi il gruppo, l’Associazione. Quali sono stati gli step? Che cosa è nato poi dopo l’esigenza? Da quale tipo di esigenza? E poi la trasformazione di questi ultimi mesi, ancora un’ulteriore crescita?”
Bruno Mancini: “Tutto è nato otto anni fa praticamente, quando ho deciso di mettere ordine nelle mie cose, perché io, anche se lo dico con la modestia, sono uno scrittore di vecchia data. Ho iniziato a scrivere quando avevo 13 anni. Ho fatto delle cose che probabilmente a qualcuno sono anche piaciute. Però il lavoro mi ha portato in giro un po’ per Ischia, un po’ per altri posti mi ha dato molte difficoltà per sistemare queste mie cose. Però, ho detto, guarda Bruno Mancini tu da solo probabilmente non arriverai da nessuna parte. L’età c’è, i mezzi economici non ci sono. Bruno Vespa vende tre milioni di copie perché è Bruno Vespa e cosi il Papa, perché è il Papa, ma probabilmente se Bruno Vespa fosse Bruno Mancini non venderebbe nemmeno 50 copie. E quindi questo concetto andava preso in considerazione e allora ho cercato in giro delle collaborazioni. Delle collaborazioni sotto diversi profili. Collaborazioni a livello di capacità di movimentare il web, di capacità d’intendere la poesia e l’arte degli altri, quindi mettersi dalla parte del giudice, del giurato, di quello che sceglie delle situazioni, e, in tutte queste situazioni, alcune persone sono venute con un po’ di entusiasmo in più di quello che pensavo (mi riferisco a Roberta Panizza, a Liga Sarah Lapinska, mi riferisco ad Antonio Mencarini, a Vincenzo Savarese). “
Amedeo Romano: “Sono lo zoccolo duro insomma.”
Bruno Mancini: “In effetti loro hanno preso coscienza di questa situazione e se la sono fatta propria. Quindi non è che sono semplicemente dei collaboratori, ma sono degli alter ego che nel loro campo, nel loro settore, nella loro specificità, anche Alberto Liguoro, sono dei leader. Quindi hanno creato le loro strutture parallele nell’ambito di questa situazione. Oggi abbiamo un sito internet fb che in meno di un anno ha raggiunto 16.000 iscritti. Oggi…”
Amedeo Romano: “Però c’è DILA.”
Bruno Mancini: “Perché oggi c’e, non solo DILA, ma c’è tutto il trascorso. Abbiamo superato queste fasi. Dal piccolo imprenditore che caso mai ha voluto sponsorizzare 100-200 copie, fino a creare questo Premio internazionale di poesia con il quale oggi siamo arrivati alla quarta edizione e che, appunto, ha trovato nel benemerito Salvatore Lauro uno degli sponsor principali, supportandoci in tanti modi.
Abbiamo anche avuto la possibilità di presentare questi progetti in alcune strutture alberghiere, coinvolgendo anche loro attraverso quel processo di pubblicizzazione.
Amedeo Romano: “Anche perché poi abbiamo visto che al di là delle occasioni importanti in cui abbiamo avuto anche modo di partecipare -le Coquille di Lauro-, ma anche in altri posti dove ci sono stati artisti di varia altra natura (non voglio dimenticare nessuno ma c’e’stata una mostra d’arte di pittura di Nunzia Zambardi). Insomma ho visto che la cultura è intesa nella maniera più estesa possibile. Ecco nelle varie sue manifestazione ed espressioni, non solo con lo scritto, la poesia, ma anche con il dipinto. Insomma una situazione vista a 360 gradi dove gli artisti isolani si sono riconosciuti ed hanno trovato uno spazio in cui poter intervenire (non ultimo a livello di spazio fisico quello di Buonopane dove Dragon ha messo questa struttura a disposizione per potersi incontrare). Il salotto, ecco, di qualche centinaia di anni fa. Un salotto letterario dove ci si incontra, ci si riunisce e ci si ritrova.”
Bruno Mancini: “Abbiamo avuto la velleità, la capacità, la disponibilità di creare un certo numero di «case della cultura». Una delle prime è stata quella messa a disposizione dal compianto, mio carissimo amico, Pasquale Scotti dell’hotel Ulisse, e dopo sono venute quelle dell’hotel Delfini, quella del Miramare e Castello, quella del Mareblu. Quindi in ciascuna di esse…”
Amedeo Romano: “Parco Verde…”
Bruno Mancini: “Sì Parco Verde, Coquille e ce ne sono tante. In ciascuna di esse abbiamo creato delle situazioni artistiche che coinvolgevano non solamente personaggi ischitani, ma personaggi venuti addirittura come ti ho detto dalla Lettonia come Liga Sarah Lapinska…”
Amedeo Romano: “Tra l’altro tra nomi famosi Don Backy! Come c’è arrivato Don Backy a Ischia e a Bruno Mancini?.”
Bruno Mancini: “Questa è un’altra perla probabilmente unica per il nostro gruppo. Don Backy è l’artista che tutti sappiamo e conosciamo: cinema canzoni ecc.”
Amedeo Romano: “Almeno chi ha i capelli bianchi come noi.”
Bruno Mancini: “Don Backy per la prima volta nella sua vita ha letto della poesie del nostro gruppo.
Noi le abbiamo mandate registrare anche per la vostra televisione.”
Amedeo Romano: “Abbiamo avuto in un periodo la rubrica che le trasmettevano.”
Bruno Mancini: “Creavamo questa rubrica per TeleIschia, e in una di queste puntate per TeleIschia c’è Don Backy che legge 3-4 poesie. Non aveva mai letto in pubblico neanche le sue poesie. Probabilmente lo farà ancora perché siamo in contatto continuo e costante, e io sono in contatto con lui, ed è entrato Don Backy nella nostra Associazione DILA…”
Amedeo Romano: “DILA sta per?”
Bruno Mancini: “DILA è l’acronimo di «Da Ischia L’Arte». La precedente era LENOIS, questa è «Da Ischia L’Arte».”
Amedeo Romano: “Perché è nata DILA?”
Bruno Mancini: “Perché dopo 6 anni, 7 anni… però adesso…”
Amedeo Romano: “…Di LENOIS.”
Bruno Mancini: “Di LENOIS e di «La tua foto in copertina», e di tutti i precedenti progetti.
Adesso dovrei entrare in polemica. Non voglio entrare in polemica.”
Amedeo Romano: “Giusto un pizzichino”
Bruno Mancini: “Se lo dico in questo modo non è polemica.
Io dico che tutte le TUTTE le Amministrazioni dell’isola d’Ischia, TUTTE, di qualsiasi colore, nei 6 -7 anni in cui noi abbiamo operato, attraverso TUTTI i loro consiglieri di maggioranza e di minoranza ecc. non hanno fatto UNA telefonata, non dico a Bruno Mancini, ma caso mai a TeleIschia per chiedere… «Ma questi signori chi sono?». Per capire, per seguire, per intendere quello che era il progetto che noi stavamo proponendo. Roberta Panizza, dopo due anni è stata cooptata nella «Commissione Cultura» del suo paese di Vermiglio. Poi l’hanno inserita addirittura nelle liste per le elezioni. L’hanno inserita… con il suo consenso ovviamente.”
Amedeo Romano: “Se ne sono accorti che esisteva e ne hanno approfittato.”
Bruno Mancini: “E le hanno dato la disponibilità a livello comunale di organizzare (questo è il terzo in programma) un festival di un giorno «Cant’autorando», nel quale lei ha la piena disponibilità del Teatro comunale, dei mezzi comunali, presenta poesia, musica, bla bla… per un paese di Vermiglio abitato da 2000 3000 persone e senza molte potenzialità… “
Amedeo Romano: “E mettiamocela in questa scia. Innestiamoci questa questione dei gemellaggi. Che fine hanno fatto?”
Bruno Mancini: “Ad un certo punto questo progetto è sbarcato in Sicilia tramite un amico che ho contattato (il carissimo amico Enzio Salvia, cantautore e musicista con il quale adesso stiamo preparando un CD), e questo amico ne ha parlato con l’Amministrazione comunale che era un’Amministrazione nuova…”
Amedeo Romano: “Il paese?”
Bruno Mancini: “Torrenova in provincia di Messina. Ed è un paese che sicuramente deve essere meraviglioso perché stiamo parlando di un paese che ha 6 km di spiaggia nella quale non c’e un insediamenti di nessun tipo.
Non appena questi Signori Amministratori hanno voluto conoscermi, hanno voluto sentire le cose, insomma dopo un po’, il Sindaco mi ha nominato con una determina comunale «Esperto del Sindaco per il turismo e per il gemellaggio», chiedendomi di fare un gemellaggio con uno dei Comuni dell’isola d’Ischia.”
Amedeo Romano: “Ha scritto anche una lettera, se non vado errato, il Sindaco di Torrenova.”
Bruno Mancini: “Ha deliberato il gemellaggio.”
Amedeo Romano: “No dico si è poi rivolto ufficialmente”
Bruno Mancini: “Sì. Allora, a quel punto, li ho messi in contatto con l’Amministrazione del Comune d’Ischia. La solerzia di Giosuè Mazzella, Assessore, ha fatto in modo che questa iniziativa diventasse concreta, tanto che l’Amministrazione Comunale ischitana, con una lettera a firma del Presidente, del Sindaco e dell’Assessore, ha comunicato, circa un anno, fa al Sindaco Salvatore Castrovinci del Comune di Torrenova la volontà del Comune d’Ischia di gemellarsi con loro. Immediatamente dopo, il Comune di Torrenova ha convocato il Consiglio comunale…
Amedeo Romano: “Ha deliberato…”
Bruno Mancini: “Ma non è che ha deliberato… ha deliberato all’unanimità: maggioranza e minoranza.
Ma non solo, ma quanto poi, sembra incredibile, in quell’ambito, si sono presentate TUTTE le Associazioni operanti nel territorio con una lettera di ringraziamento all’Amministrazione per questo atto che loro stavano compiendo.”
Amedeo Romano: “Bello! Nemo propheta in patria!”
Bruno Mancini: “Posso darti del tu, immagino?”
Amedeo Romano: “Come no, come no! Siamo in una situazione salottiera.”
Bruno Mancini: “Ma tu vuoi capire che è passato più di un anno e noi ad Ischia non abbiamo fatto niente ancora?”
Amedeo Romano: “Senti, a proposito, allora andiamo al centro, perché poi i minuti trascorrono impietosi. Allora «Otto milioni», potrebbero sembrare, voglio dire, volgare moneta. Potrebbero far pensare chi sa che cosa. Perché «Otto milioni»? E poi ci spieghi cosa ci faranno gli «Otto milioni», questi «Otto milioni» nell’EXPO (non nei nostri expo, ma in quello milanese che si svolge quest’anno)?”
Bruno Mancini: “Allora ritorno un attimo all’argomento precedente.
Quando ci siamo resi conto che dopo 6 anni, 7 anni, non c’era arrivata nemmeno una telefonata da nessuno di quei Signori, abbiamo decido di fare qualcosa. O chiuderlo questo discorso perché diventava sterile almeno per quanto riguarda la nostra intenzione, o, altrimenti trovare una soluzione. La soluzione è stata quella di costituire un’Associazione. Un’Associazione con un atto notorio, quindi come persona giuridica, tale da poter accedere non solamente a quelli che sono dei fondi di finanziamento, ma anche alle strutture parallele alla nostra che possono in qualche modo darci delle situazioni positive. Quindi io ho dovuto effettuare una scelta, perché certamente non era possibile fare un Associazione con 300 Soci Fondatori, individuando un po’ quelli che erano personaggi che maggiormente si erano dedicati a questa cosa, tra cui il nostro carissimo Enrico Buono Direttore di questa emittente, il Don Backy di cui abbiamo parlato prima e gli altri che sono stati Pionieri storici. Quindi abbiamo messo a punto un poco la struttura.”
Amedeo Romano: “Stiamo parlando del passaggio da LENOIS a DILA?”
Bruno Mancini: “Stiamo parlando del passaggio da una tribù di personaggi scapigliati che comunque seguivano delle regole tutte loro, ad un’Associazione che, anche senza di me, potrà continuare ad andare avanti per conto suo, perché esiste come struttura.
Da quel momento in poi è cambiata anche l’ottica del rapporto con quello che noi proponiamo, e quindi è venuta fuori l’idea, tramite Alberto Liguoro (anche se ormai erano scaduti i termini per dire la verità), di presentarci all’EXPO di Milano. All’EXPO di Milano? Sì!”
Amedeo Romano: “Per fare cosa? Presentarsi per chiedete di fare cosa?”
Bruno Mancini: “Il progetto che io ho presentato all’EXPO di Milano si chiama «Otto milioni».
Otto milioni vuol dire che il nostro Premio internazionale di Poesia, con il quale siamo arrivati alla quarta edizione, tende ad avere un potenziale di votanti pari ad otto milioni. Che poi non votino, non significa niente. Ma le 5000 copie, che noi abbiamo distribuito in gratuita lettura sul naviglio della Flotta Lauro, avevano tutte quante all’interno un coupon di votazione. Quindi, teoricamente tutti gli otto milioni di questi Signori potevano votare. Questo non significa che noi il prossimo Premio non potremo farlo a 24 milioni perché, caso mai, contatteremo le Ferrovie dello Stato (cosa che alcuni nostri amici stanno già facendo)…”
Amedeo Romano: “Lasciare sui vari treni a simpatica percorrenza.”
Bruno Mancini: “Sulle navi crociera o su altre strutture di questo tipo, in modo da poter aumentare ancora questo numero. Però gli otto milioni sono questi.”
Amedeo Romano: “Abbiamo detto cosa è otto milioni adesso andiamo fuori alle porte di Milano.”
Bruno Mancini: “Siamo andati a Milano e abbiamo detto «Signori noi abbiamo un progetto» e loro «Sì va be’. Quale? Dove volete farlo?» «Non vogliamo farlo da nessuna parte! Non vogliamo le vostre strutture, non vogliamo teatri, musei, non vogliamo niente. Vogliamo ricostruire quelle che sono state le origini del teatro».
Il teatro è iniziato con il famoso «Carro di Tespi». Qualcuno con due cavalli e quelle strutture tipo cowboy andava in giro per i paesi, si fermava nelle piazze, apriva le tendine e si metteva a fare il guitto con il piattino… Questo è l’inizio del teatro. Noi lo faremo, ma lo faremo in maniera moderna: con un camper! Quindi noi diciamo: «Signori dell’EXPO, noi vorremmo venire per 6 giorni a Milano. Avere libero accesso a tutte le vostre piazze con il camper, dal quale camper noi comunicheremo, leggeremo, faremo arte principalmente inserita nel progetto «Otto milioni» che è il Premio internazionale di Poesia che abbiano già per quest’anno bandito»… a proposito questo voglio dirlo per qualcuno che può essere interessato: il 31 Marzo è la data ultima per l’iscrizione.”
Amedeo Romano: “Allora avete fatto questa richiesta. Risposta?”
Bruno Mancini: “Risposta: «Ma che sta dicendo questo.. fammi capire» e quindi abbiamo dovuto, in qualche modo, dimostrare che questa situazione assolutamente innovativa per loro, fuori da qualsiasi canone, da qualsiasi cosa, era fattibile, non era invasiva, non creava problemi di nessun tipo di ordine pubblico, non abbisognava di permessi autorizzazioni speciali, particolari ecc. E loro ci hanno seguito, l’hanno capito, l’hanno valutato e l’hanno approvato, ma non solo, l’hanno approvato e qua poi c’è…”
Amedeo Romano: “C’è il carteggio che stai muovendo da mezzora.”
Bruno Mancini: “Lo porto sempre con me.”
Amedeo Romano: “A testimonianza e conferma qualora dovessimo aver bisogno di quello che stai dicendo.”
Bruno Mancini: “Qualcuno potrebbe mettere in discussione qualche parola e abbiamo sempre la carta che canta.
A quel punto mi ha contattato l’Assessorato alla cultura del Comune di Milano, direttamente, e mi dice «Guardi noi comunque abbiamo approvato il progetto…» e questo l’hanno fatto il 9 marzo «… però l’Assessore tramite… penserebbe che potrebbe esser simpatico se lei entrasse nel nostro progetto.»
Perché all’interno dell’EXPO di Milano, che dura 6 mesi, esiste anche un progetto che si chiama Bookcity Milano e questo Bookcity Milano organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune si Milano ha come partner, diciamo qualche personaggio del tipo Fondazione Rizzoli, Corriere della sera…
Amedeo Romano: “Roba da poco, insomma!”
Bruno Mancini: “… Camera di Commercio… insomma… queste sono… ”
Amedeo Romano: “Quisquiglie!”
Bruno Mancini: “… quindi loro vorrebbero, hanno voluto, ed hanno continuato a proporci che noi entrassimo in questo discorso del Bookcity…”
Amedeo Romano: “Ci saremo?”
Bruno Mancini: “Certamente ci saremo perché ieri mattina un nostro rappresentante a Milano, che ringrazio, Antonio carissimo, si è presentato all’appuntamento che era stato da loro fissato per noi…”
Amedeo Romano: “Dall’assessorato.”
Bruno Mancini: “No con questi del Bookcity, per definire quelli che saranno i termini della nostra partecipazione. Resta il fatto che neanche loro fino a questo momento hanno ancora creato un palinsesto e l’unica cosa che si è stabilito… “
Amedeo Romano: “Però c’è l’idea del contenitore e andranno specificate.”
Bruno Mancini: “l’unica cosa certa è che noi ci saremo.”
Amedeo Romano: “Date?”
Bruno Mancini: “L’unica cosa che hanno deciso ieri sono state le date, e le date saranno nella seconda metà di ottobre. Praticamente il fine settimana da 23 al 25.”
Amedeo Romano: “Avremo modo Bruno per rivederci immediatamente subito dopo l’estate, che ci porta a guardare altre situazioni sull’isola, per capire meglio, per affrontare meglio e seguire più nello specifico, ma per chiudere una postilla, visto che il tempio è esaurito. Una postilla di pochi secondi. Si saranno chiesti i nostri amici telespettatori da una mezz’ora a questa parte il perché di questo cappellino. Noi ne abbiamo parlato prima di cominciare questa nostra chiacchierata, perché ho capito che ce ne sono anche altri. Cambiano a seconda delle situazioni? Cappellino di TeleIschia? Bruno Mancini è un uomo che non va in giro senza cappellino? Per una figura artistica, per un vezzo del personaggio?”
Bruno Mancini: “Tutto questo nasce da mia figlia Mirna. Lei, di tanto in tanto va in giro per il mondo, e quando torna a casa per me ha sempre un cappellino.”
Amedeo Romano: “Quindi questo e per ricordare Mirna?”
Bruno Mancini: “No, questo qui (adesso la collezione dei cappelli è più grande della collezione dei capelli in effetti), però questo qui è stato il primo cappellino che ho indossato come arte, comepoesia in questo tipo di contesto.”
Amedeo Romano: “Quindi fa parte di questo contesto. Allora ci rivediamo prima di Ottobre con questo cappellino.”
Bruno Mancini: “Io vorrei che qualcuno capisse il senso di questi discorso finale: Signori noi siamo aperti…”
Amedeo Romano: “Diamo un recapito, una piazza virtuale.”
Bruno Mancini: “La piazza virtuale è il gruppo LENOIS di facebook. Siamo lì è siamo aperti a tutte le collaborazioni.”
Amedeo Romano: “Grazie a Bruno Mancini di essere stato con noi in questa chiacchierata per rivalorizzare la cultura, l’arte della nostra isola d’Ischia che possa essere un faro che poi si allarga… va be’, senza esagerazioni. Rivediamoci prima di Milano. Grazie di averci seguiti, appuntamento alla prossima PRIMA PAGINA. Arrivederci.”
DILA
“Da Ischia L’Arte” – Associazione culturale