Nunzia Binetti

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Nunzia Binetti

Nunzia Binetti

è  terza classificata e vince anche il premio speciale “Roberta Panizza”

nella prima edizione – 2012 –  del premio

Adotta una poesia

ideato da

Bruno Mancini

con la Direzione Artistica di

Roberta Panizza

sponsorizzato dal settimanale

Il Dispari

di Gaetano Di Meglio.

Le due poesie premiate sono

 Terzo premio assoluto per

 

In scomparsa

 

In questo spezzare il fiato

In questo zampillo di pensieri

scegliersi mutati , scegliersi foglia verde     

ma tra le mille dell’albero meno lontano,

magari quello lì,

sotto casa

per essere confusi, l’indistinto

nel tutto di un colore che frastaglia

e si fa pace.      

Poi, se ci sfiori un sole o qualche mano

–schiaffo sul viso-

non sarà certo il lamento del dolore sopraggiunto

nostra traccia.

E vegetali taciti e taciuti                 

lieti in scomparsa, senza manifestare

la nostra strana-mente o il nostro corpo-teatro…

 

 provare solo a dismettersi. 

 

 

Premio speciale “Roberta Panizza” per

Non solo suoni

 

Abbassati di mezzo tono                                                        

quando m’immusichi e mandami

segni diversi, non solo suoni d’articolata bellezza.

Tornami  brivido lungo la schiena

in questo spazio aperto al seme del nulla

dov’è quadro privo d’immagini ogni memoria.

Avverto

odori aspri in un fluido traffico d’anime e menzogne

quello dell’erbe divelte appena, però, più regge il confronto

di noi due che fummo 

quel tintinnio veloce di corde sul violino

il mento spinto debolmente sul suo legno

un voltarsi di spalle all’orchestra

 

di un’opera d’arte il disperato, mal riuscito

tentativo. 

Nunzia Binetti

Dalla prossima settimana Nunzia Binetti collaborerà in maniera concreta alla divulgazione dei nostri progetti, coordinando una sezione giornalistica dedicata alla presentazione degli Artisti che fanno parte di LENOIS.

A Nunzia Binetti, Opinionista di sicuro talento, il nostro ringraziamento ed il nostro in bocca al lupo!

Nunzia Binetti è nata e vive in Puglia. Il suo incontro con la poesia è avvenuto assai presto, durante l’infanzia, ed è proseguito e prosegue nonostante si sia dedicata prima agli studi di Medicina e poi a quelli di Lettere.

Si interessa ed è appassionata di critica letteraria.

Ha ricoperto il ruolo di Presidente della sezione FIDAPA di Barletta nell’ultimo biennio proponendo iniziative culturali di grande valenza sociale.

“… il messaggio della nostra poetessa non sarebbe così forte ed incisivo, capace quindi di emergere dall’insieme, pur nella levità dei toni già citata, se non poggiasse su una forma lessicale intinta a piene mani nell’ampio serbatoio della lingua italiana, precisa e allo stesso tempo delicatamente poetica espressione di così profondi concetti interiori”

Roberta Panizza

Nunzia Binetti

Ant2 - Delphis - Nunzia Binetti articolo il fieramosca

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Nunzia golfo

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nunzia binetti articolo golfo

nunzia binetti articolo golfo 001 

Nunzia Binetti – Nunzia Binetti – Nunzia Binetti – Nunzia Binetti – Nunzia Binetti

La poetessa Nunzia Binetti

Presidentessa della FIDAPA di Barletta

aderisce al progetto La mia Isola

Antologie Poetiche a cura di Roberta Panizza e Bruno Mancini

Apri-le di Nunzia Binetti -Legge Antonio Mencarini – Immagine di Nunzia Zambardi

Dalle Poesie della reale imperfezione e della realtà perfetta.
Leggere le poesie di Nunzia Binetti è un po’ come vivere in una dimensione che conia reale e irreale, come in un quadro di una modernità assoluta, astratto quanto basta a rompere il cerchio della fantasia e a far volare il pensiero dove solo chi riconosce l’ Arte può trovare una sua collocazione.

Allo stesso tempo l’ispirazione generale, il tema dominante, non è legato alla pura immaginazione e al costrutto interiore che spesso “tradisce” chi ritiene di scrivere poesia solo esprimendo il proprio status, la propria emotività e le proprie sensazioni senza dare ad esse un valore, senza riuscire a “spingerle” verso quella universalità che sola concede alla scrittura in versi di farsi “Poesia”.

Nella poesia di Nunzia è al contrario altissimo il valore della parola legata alla quotidianità, al disaccordo troppe volte sperimentato, al vuoto che riempie i tempi dell’essere e del non-essere, alla semplicità della ricerca e della sperimentazione del linguaggio, mai fine a se stesso ma legato al “potere maieutico” che muta la normalità di ogni oggetto, di ogni gesto, di ogni sentimento, di ogni emozione fino a farli complemento, soggetto-oggetto di una narrazione dell’ io che diventa, come deve essere in poesia, il tutto che ci circonda, l’universalizzazione del pensiero.

Partire dalla quotidianità, dare un senso alla dimensione in cui viviamo, riconoscersi sempre in ogni piccolo gesto e riuscire a trasformare i pensieri che nascono dalla visione della realtà in Poesia pura: questo è a mio parere il piccolo-grande segreto del Poeta e Nunzia è “poeta” che ci svela in assoluto e che interpreta in modo sublime questo segreto, portando il lettore a gustare ogni parola e a farne proprio il valore altamente introspettivo.

Lo stretto legame tra il reale e l’immaginario conseguente, tra il pensiero e l’azione, tra il vivere l’attimo ed esserne trafitti o trarne emozioni immediate da fermare nella memoria, rende la poesia di Nunzia un “omaggio continuo” alla vita, non a quella sognata o desiderata cui spesso si ispirano troppi poeti, ma a quella “vera e reale”, a quella che ci fa combattere ogni giorno, a quella che ogni giorno ci riempie di gioia e di dolore, di sorriso e di pianto, di amore e di delusione … di speranza e di illusione.

“Sbozzo Il piacere asprigno

di cose nuove

ma solo per l’ istante, chè ci si abitua a tutto.”

Questa filosofia del vivere l’istante e poi continuare ad ogni costo accompagna la poetica di Nunzia che di essa si nutre e da essa prende vigore e completezza.

“Io vado e non mi volto.

Prenderò le distanze da me.

Non ho moneta per comprare il mondo.

E tu, non mi fermare.”

E’ questa voglia di essere “donna” e di vivere ogni emozione in modo intenso e spesso crudele che riesce a dare un senso a questa continua ricerca di sé  e della propria individualità correlata agli affetti più intimi e segreti che si intersecano in un rincorrersi di immagini che fanno da sfondo perfetto a questa “insofferente dicotomia”  che nega sovente il ricongiungersi dei sentimenti alla propria fonte e alle proprie radici.

“… siamo dicotomie di steli

distanze.

Andiamo

assecondando la direzione imposta.”

In questo andare, in questo “essere” sprofondati nella vita fino a berne il succo, in questa continua macerazione, in questo morire e rinascere, in questa cadenza di parole che si fanno poesia in un insieme che niente ha delle “forme consuete” ma che coniuga in modo perfetto “nuove forme e straordinari contenuti” si distingue nella poesia di Nunzia una qualità difficilmente riscontrabile in altri poeti.

Lascio al lettore più attento una profonda riflessione: nutrirsi di poesia è forse solo un’illusione ?

Italo Zingoni.

Ischia, un’isola d’amore a cura di Roberta Panizza e di Bruno Mancini
ISBN 978-1-4092-8315-7
Codice LULU 6722426
Ricerca libri di Google abilitata

lulu

 

 

 

Ant2 cop in

………Ischia, un’isola d’amore

 

Antologia poetica a cura di Roberta Panizza

 e di Bruno Mancini

INTERVISTA

Ischia e la cultura potrebbero rappresentare un binomio vincente turisticamente? 

la diffusione di ogni forma di arte va per me sempre sostenuta e credo che in particolare bisogna sensibilizzare la gente a fruire della poesia, divenuta da tempo la cenerentola dei generi letterari in Italia.

Ho constatato che il nostro paese ha molti poeti e pochi lettori di opere o raccolte poetiche, quindi aderire ad un progetto che seminasse versi poetici in uno dei posti più belli e ambiti da una foltissima schiera di turisti, quale è Ischia, mi è parsa un’ottima idea, perchè finalizzata al recupero da parte della poesia di una vasta fascia di lettori.

La poesia c’e’, dunque, e domanda attenzione, trasmette messaggi, riflette stati d’animo in cui ognuno può rispecchiarsi, aiuta a crescere e a pensare in questo momento storico in cui conta più l’azione che il pensiero. Nessuna azione potrà dirsi tale se a valle ha il vuoto, la superficialità e la incapacità di scendere nel profondo!

E’ la  poesia che insegna a scendere nel profondo e a guardare il mondo e le cose con maggiore  consapevolezza e con altra prospettiva, ed è essa che sviluppa  in ciascuna persona, inoltre, il gusto estetico, cosa di non poco conto.

Cosa pensa dell’idea  avuta e realizzata da  Bruno Mancini di indire serate dedicate alla cultura.

Una idea perfetta, che dovrebbe essere presa ad esempio anche dalle tante associazioni culturali che operano in vari territori.

Non basta dar spazio a incontri o dibattiti che approfondiscano le questioni sociali e i temi scottanti di attualità. Credo che a questi approfondimenti, come anche all’informazione, siano massimamente delegati, per loro preciso dovere e per competenza, la stampa e i media. Se si vuole fare cultura si deve rivolgere lo sguardo altrove: all’arte e agli artisti. Non è giusto lasciarli in disparte e farli tacere; hanno molto da dire e da insegnare.

Provocatoriamente le chiedo se ha letto l’Antologia poetica “Ischia, un’isola d’amore” e cosa ne pensa?

L’ho letta e l’ho amata subito, non certo perchè mi vedeva autrice di alcuni dei suoi testi, ma perchè era intitolata all’Amore e ad una delle Isole più belle che io conosca,Ischia.

Bruno Mancini e Roberta Panizza, curatori della antologia hanno saputo scegliere poi artisti che attraverso le arti figurative e la parola poetica sono riusciti a fare vibrare le mie corde emotive e sicuramente non solo le mie.

Vuole indirizzare un suo  messaggio a qualcuno in particolare, dopo la riuscita conclusione di questo progetto che ha  visto al suo centro la Poesia?

Come prima cosa è nelle mie intenzioni  ringraziare in modo speciale i curatori di questa antologia e  quanti l’hanno generosamente  sponsorizzata.  E’ bello, e mi sia concesso dire, anche strano pensare che  ancora oggi ci siano dei “mecenati”, che promuovono l’arte ed artisti non del tutto conosciuti.

In second’ordine, desidero lanciare un appello accorato all’intero settore editoriale che immette sul mercato 40 libri di narrativa al giorno, contro un numero insignificante di opere poetiche e raccolte, mortificando sostanzialmente la Poesia. E’ un grosso errore, a mio avviso, investire risorse economiche in una sola direzione. I fruitori dei prodotti editoriali  vengono forzati a scegliere  ciò che offre il mercato, non avendo alternative.

Alla luce di  questa logica di mercato, il lettore si è  lentamente diseducato alla poesia ed è stato allontanato da essa. E’ un dato di fatto che la  storia della letteratura non la fanno gli autori, ma gli editori, a cui è affidato il delicato compito di scoprire talenti. Ci sono oggi, tra i nostri giovani, poeti di grande talento del tutto ignorati e tali resteranno.

Con rammarico  penso alle future generazioni che per queste ragioni continueranno a credere,  sfogliando un libro di letteratura, che la Poesia moderna si sia fermata al Montale o giù di lì. Non è così. Peccato!

Hai ricevuto un invito da Nunzia per “”Donne Che Non Volano” Dedicato alla Poetessa Afghana Nadia Anjuman” che si terrà venerdì 19 marzo alle ore 18.00.

Evento: “Donne Che Non Volano” Dedicato alla Poetessa Afghana Nadia Anjuman
Inizia: venerdì 19 marzo alle ore 18.00
Termina: venerdì 19 marzo alle ore 20.00
Luogo: Sala Rossa del Castello di Barletta

Nunzia Binetti La sezione della federazione FIDAPA Di BARLETTA, che mi onoro di presiedere, organizza questo evento: incontro con Marco Brando, scrittore del libro “LO STRANO CASO DI FEDERICO II DI SVEVIA”. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare e voi amici di FB non mancate!

Per vedere altri dettagli e rispondere, segui il link in basso.
http://www.facebook.com/n/?event.php&eid=410143757024&mid=208d86dG54cda07bG190a33bG7&n_m=emmegiischia%40gmail.com

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