Casamicciola dopo 112 anni…

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Casamicciola dopo 112 anni…

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Esopo news

Non sono bastati 112 anni per mettere in sicurezza Casamicciola terme dai fenomeni temporaleschi che aggiunge morti a morti dopo con una frequenza inquietante.

Ma forse sono i <capoccioni> che non vogliono risolvere il problema perché altrimenti dovrebbero privarsi di una bella gita vista mare!

Segnalazione di Salvatore Armando Santoro: 

21 Ottobre 1910 un altro disastro di tanti anni indietro ed il periodo è stato sempre quello autunnale (e mia madre aveva 4 anni).

 

Casamicciola dopo 112 anni…

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A Casamicciola si muore sotto le frane e nell’abusivismo edilizio

Non è solo da oggi che dico e scrivo che a Ischia ci sono, e non esagero, centinaia di situazioni a rischio come questa che ha causato l’ultima frana in ordine di tempo con otto morti accertati fino al momento in cui scrivo questo articolo e, pare, quattro dispersi.

Ischia è il massimo esempio, credo mondiale, di abusivismo edilizio sorretto dalla corruzione politica degli amministratori… non solo locali.

Alla principale causa scatenante la tragedia (tre frane staccatasi in un lasso di tempo di circa due ore del costone verticale del monte Epomeo in una notte di consistenti piogge), l’analisi dei motivi corresponsabili della sciagura vanno identificati nel fatto che ciò è avvenuto nello stesso luogo della precedente frana del mese di novembre 2009, nella stessa zona del terremoto del mese di agosto 2017, con le stesse caratteristiche climatiche della precedente, coinvolgendo manufatti e opere pubbliche ugualmente edificati in spregio ad ogni indicazione urbanistica, senza che ancora, da allora, sia stato approntato un solo piano di evacuazione, con ingenti somme destinate alla protezione idrogeologica e sismica finite nei rivoli della “beneficenza” elettorale, con la protezione civile locale sufficiente a spegnere qualche incendio di sterpaglia, con i mezzi di trasporto fermi nei porti per mareggiate comunque di normale amministrazione invernale (perché gli armatori corruttori non permettono di attivare un porto in terraferma -Torregaveta – distante meno di dieci minuti che consentirebbe i collegamenti con ogni tipo di tempesta) ecc. ecc. e, se non non sono bastate queste ben note considerazioni per mandare in galera corrotti e corruttori, allora vuol dire che dovrebbe essere verificato se non sia probabile che corrotti ed inutili sono i PM i CC i giudici ecc.

Negli ultimi anni sull’isola d’Ischia ci sono stati crolli dovunque, molti sottaciuti perché non hanno causato vittime, alcuni, ma pochi, venuti a conoscenza della comunità locale, quasi nessuno giunto sulle pagine nazionali.

Però, ieri un ben noto politico isolano ha usato il tempo a sua disposizione della intervista tv per dire che, in fondo, l’isola è grande, Casamicciola è il comune minore, e che per Natale siamo tutti belli e pronti per accogliere i turisti… non si sa in quale sicurezza, mentre un amministratore, sempre ischitano, di primo piano ha bacchettato i politici e gli organi di stampa che stanno mettendo in luce le cause del disastro iniziando un suo scritto con “Non aggiungete al fango”.

Siamo al paradosso: i colpevoli accusano i grilli parlanti.

La Frana-E Noi

Sono le tre e tredici minuti
un’ora insignificante,
digiuna di attese
sterile di affanni
e
penso alla Madre in auto con la figlia
Quindicianni
meno di quaranta anni in due
trasportate in un fiume di fango
sputo dell’ingordigia umana
fino a che lei
Quindicianni
lei muore annegata…

… e scrivo in prosa

mentre ora soffro per quanto è sciocca la poesia
– inutile –
che genera emozioni
soltanto in chi ne ha già di proprie,
lasciando indifferenti

speculatori

politici collusi

giudici compiacenti

la malavita della bella vita

i giornalisti fuochi di paglia

assuefatti poliziotti-carabinieri
finanzieri-guardie forestali marine montane
pluviali divine (i bravi sacerdoti con le loro assoluzioni
a meno di trenta denari)

i settemila imputati
di “Luculliana reiterata perversione
tra Sodoma e Gomorra
d’abusivismi e scempi”
oppure
“Anime scure soggiogate al carro fetido
del mattatore vincente”
comprese mogli figli nipoti e consanguinei
di chi ha lo scettro del potere

i cinquanta e più milioni d’italiani pensanti
sempre
ma che agiamo
solo
quando ad essere pestato è il nostro callo

me

gli altri come me

me ed il mio io
che già fra un’ora mi stenderà sul divano
sigaro avana
whisky di vecchia conoscenza
il dito in cerca di canali
– notturni –
per uomini soli.

Quindicianni
è morta.
La Madre vaga nel mondo dei vivi.
Grazie a questa bella società!

Qualcuno ha detto che il Vesuvio scoppierà…
e Noi?
Noi, sì, Noi!
Noi siamo pronti a sopraffarci per un dollaro bucato
una parola di troppo
la conquista di un posto a capotavola
il sorriso di un’altra donna
la fede e la non fede
la Juve
un semaforo rosso
un sigillo negato
il ruolo di Caronte
nel turbinoso fango del nostro dramma umano.
Fine.
Fine?
Io voglio.
Mi voglio-Ti voglio-Lo voglio
mentre la frana sghignazza sulla collina
forzando l’alveo
per tracimarci fino a mare.

La Frana-E Noi.
La Frana siamo Noi.

Non è delirio avere pena di Quindicianni “MORTA”.
Non è delirio avere pena per la Madre “VIVA”.
Non è delirio lanciare oltraggi agli “ASSASSINI”.

Supplico
per capire se le stelle
Quindicianni
nuotano o volano
innocenti
nei loro nuovi cieli senza albe!

Bruno Mancini15/16 Novembre 2009

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