NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

Io che ho girato tutto il mondo…
’o sole ‘e Napule nun l’aggia maje truvate a nisciuna parte!
(Roberto Murolo)

Napoli ombelico del mondo,

sottoposto ad accurata revisione, magistralmente limato e rifinito dall’insigne scrittrice pontina, Angela Maria Tiberi, il libro è una composizione topica: pietra miliare nel processo evolutivo dell’attuale scenario intellettuale partenopeo.

L’opera trae la sua genesi dal creativo stato di tensione culturale, d’inquietudine estetica, dei coautori e dei prefatori (Luciano Somma e Gioia Lomasti), che in maniera eccelsa, icasticamente dipingono il capoluogo campano.

Il testo fa specifico riferimento a Pasquale Esposito, creatore della raccolta, il quale ama la sua famiglia e la sua Napoli, da buon napoletano, con estrema intensità.

“Napoli ombelico nel mondo” è fecondo di fantasiose trepidazioni, è iconografia letteraria della napoletanità, del suo pittoresco folklore, della sua densa umanità, del suo irrefutabile estro artistico.

Determinante, nella realizzazione del progetto culturale, è stato il ruolo dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” e del suo Presidente Bruno Mancini.

Straordinaria la copertina, capolavoro dell’eccelsa Artista puteolana, Milena Petrarca.

“Napoli ombelico del mondo”, ovvero un’appassionata dichiarazione d’amore nei confronti di Napoli da parte di tutti vi hanno partecipato, pur nei diversi ruoli che hanno sviluppato nella realizzazione dell’opera editoriale.

Napule è ‘nu paese curioso: è ‘nu teatro antico, sempre apierto.
Ce nasce gente ca’ senza cuncierto scenne p’ ‘e strate e sape recità.
(Eduardo De Filippo)

Boscotrecase ha accolto DILA con grande ospitalità

In qualità di Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Da Ischia L'Arte – DILA

Da Ischia L’Arte – DILA

ringrazio vivamente il Sindaco di Boscotrecase Pietro Carotenuto

Pietro Carotenuto

Pietro Carotenuto

l’Assessore alla cultura Maria Luisa Russomanno

Maria Luisa Russomanno

Maria Luisa Russomanno

e la Giunta comunale tutta per la speciale ospitalità con la quale hanno accolto nella sala del Consiglio Comunale i rappresentati della nostra Associazione in occasione dell’incontro di presentazione del libro “Napoli ombelico del mondo“: antologia di testi vari a cura di Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

pubblicata dalla Casa editrice Edit Santoro, 2022.

DILA ringrazia, inoltre, il tenore Mattiew Lamberti e tutti i poeti che hanno dato lustro all’incontro, con la loro musica e con i loro testi.

Al termine dell’evento, Angela  Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

ha rilasciato questa dichiarazione:

-“è stato emozionante parlare in collegamento video con il maestro Massimo Abbate ed avere avuto come ospite lo scrittore Lucio Isabella che ha donato le sue opere ai poeti e al Sindaco.

Ringrazio l’autore Pasquale Esposito per la collaborazione nella organizzazione della serata e per l’importante contributo nella stesura del testo scritto da me e dai vari protagonisti come Milena Petrarca, Rita Petrarca, Angela Prota, Lello Olmo, Flora Rucco, Giuni Tuosto, Luciana Capece, Lucia Fusco, Maria Supino, Oreste Resta.

Ringrazio, inoltre, Mauro Nardi, Alessandra Murolo, Rita Siani, Pino Autiero, Nicola Pantalone, Antonio Palladino, i maestri Luigi Ottaviani e Gianni Aterrano, le famiglie Merola, Bruni, Astarita, Abbate, Da Vinci, Bennato, Santina Amici, Gisela Josefina Lopez Montilla, Cecilia Salaices, Sabrina Fardello ed altri autori che amorevolmente hanno contribuito a rendere l’antologia un documento importante per la comprensione della storia culturale napoletana.

Un particolare ringraziamento lo rivolgo alla famiglia di Pasquale Esposito e ai suoi amici che hanno contribuito a rendere speciale la serata, onorando, nel contempo, tutta la cultura napoletana.

Prossimo appuntamento a Ischia in primavera per la presentazione del libro e di alcuni dei suoi autori.”

Rassegna fotografica

Foto a Boscotrecase per l'antologia Napoli l'ombelico del mondo (1)

Foto a Boscotrecase per l’antologia Napoli l’ombelico del mondo (1)

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Foto a Boscotrecase per l’antologia Napoli l’ombelico del mondo (1)

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NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

NAPOLI OMBELICO DEL MONDO

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AMICO ROM

AMICO ROM

Testo di Angela Maria Tiberi


Critica di Mauro Montacchiesi


*
Nell’etra sinestetica della musica arabeggiante, del sentimento di malinconia di un languido, gitano flamenco, Angela Maria Tiberi ci conduce in una dimensione metafisica, dove regnano sogni e desideri, pace e libertà. Una dimensione dove non esistono odio e barriere, ma forte pulsa, sovrano, l’Amore. La poetessa, con immanente sensibilità estetica, liricamente interloquisce con un fantastico Rom:
Rom, dallo zingaro, significa “Uomo”.
Zingaro, dal greco medievale Ατσιγγάνος, Atsínganos, significa “intoccabile”.
La comunità onesta è quella dove nessun uomo sbrana un altro uomo,
(Lupus est homo homini, non homo – Plauto, Asinaria, a. II, sc. IV, v. 495)
bensì lo considera nel modo in cui si considera un’entità divina
(Homo homini Deus – Spinoza).
Una gnome dagli accenti nichilistici con cui Plauto, nell’Asinaria, evidenzia l’egoismo umano. A Plauto, nel 1642, fa eco il De Cive, di Thomas Hobbes, in cui il un filosofo britannico, antesignano del Giuspositivismo (propedeutico al moderno Diritto Internazionale), afferma che l’essenza umana è principalmente individualistica e, a originare le azioni dell’uomo, sono esclusivamente l’impulso di sopravvivenza e quello di prepotenza. A Plauto, tuttavia, rispose in contemporanea Cecilio Stazio, di ben altra idea:
“Homo homini Deus est” “L’Uomo è un dio per un altro uomo”, nel senso che deve essere rispettato.
La poetessa magistralmente ricorre alla προσωποποιία, alla prosopopea greca:
(Figura retorica per cui si introducono a parlare persone assenti) per enunciare un sentimento proprio:

Non distingue l’uomo dal colore della pelle,
sorride a chi gli sbatte le porte,
non vuole sentire parole d’amore.
(da: Amico Rom)

Straordinaria “Ebony and Ivory” una vecchia canzone di Paul McCartney:

Ebony and ivory live together in perfect harmony.
Side by side on my piano keyboard, oh Lord, why don’t we?
We all know that people are the same wherever you go
There is good and bad in ev’ryone
We learn to live when we learn to give
Each other what we need to survive, together alive

Ebano e avorio convivono in perfetta armonia
fianco a fianco sulla mia tastiera del pianoforte,
oh Signore, perché noi no?
Sappiamo tutti che le persone sono le stesse ovunque tu vada.
C’è del bene e del male in ognuno.
Impariamo a vivere, quando impariamo a darci a vicenda,
ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere, insieme, vivi.

Un’apoteosi della pace, della non violenza, dell’amore e della fratellanza, un’implicita denuncia contro il razzismo, questa è la sintesi essenziale della straordinaria lirica, “Amico Rom”, composta dalla sensibilissima poetessa Angela Maria Tiberi. Un messaggio universale che invita all’uguaglianza, al rispetto delle tradizioni altrui, all’esame di coscienza. Un messaggio che fluisce nella metafisica di un auspicabile mondo migliore.
*
All rights belong to its author. It was published on e-Stories.org by demand of Mauro Montacchiesi.

Published on e-Stories.org on 08.05.2022.

 

https://it.e-stories.org/read-stories.php?&sto=16163

PAGINA PERSONALE DI MAURO MONTACCHIESI

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ANGELA MARIA TIBERI POETESSA E SCRITTRICE

SINTESI ESTETICA

“Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza,
della religione o della classe alla quale appartengono.
Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare,                                              
possono anche imparare ad amare, perché l’amore,
per il cuore umano, è più naturale dell’odio.”

(Nelson Mandela)

*

AMT è improntata alla spontanea cordialità, all’intima coesione con l’universo esteriore. Dispone di una considerevole disinvoltura nei rapporti pubblici e ha esigenza di concordia, di pacifica esistenza. L’ambito passionale ha una possente preponderanza nella sua esistenza e, in realtà, lei si contraddistingue per emotività e sentimentalismo. È una Donna di rilevante volontà, di enorme ordine, di acume brillante contrassegnato da accentuato senso valutativo, profondo. AMT ha necessità di comprendere radicalmente sé stessa e le proprie possibilità; elargisce con liberalità ed entusiasmo; si nutre di fervori che coinvolgono gli altri e si distingue per irrimediabile positività. È una Signora autonoma, ricercata edonista di consistente raffinatezza artistica. Di frequente si rende conto di avere percezioni extrasensoriali. La latinense, stimolata dalle nobili cause, è assai munifica. Pur se non sono rari i suoi tourbillon interiori, si manifesta bilanciata, dotata di aplomb. Giovane ragazza dall’accentuato pragmatismo, per un certo periodo è vissuta in una turris eburnea, inconsapevolmente auto edificata, frenando così l’espressione della sua affettività più vera, più profonda. A un certo punto della sua vita, nondimeno, ha compreso che era divenuto inderogabile abiurare l’edonismo, con una conseguente crescita spirituale. Artista dotata d’iperrecettività e colma di tenerezza per il genere umano, AMT si manifesta apertamente con le sue liriche, si presenta lei stessa come un componimento poetico in cui si celebra l’amore, similmente a una soave brezza che blandisce il cuore, in direzione di un abbraccio universale. Angela Maria è moderna trobadorica che innalza struggenti liriche d’amore nell’universo attuale che sembra, sempre più, discostarsi da questo inclito sentimento, fino a farne un’obliata rosa fané. La Nostra ama l’intero universo. Il suo amore non conosce distinzione di classe. In quanto essere umano, lei stessa anela all’amore e il suo cuore potentemente ne effonde le note, in una musicalità lirica debordante. L’estetica tiberiana postula un amore senza confini, un amore in cui intravede la soteriologia del genere umano, la sua emancipazione dal male. Una poetessa, delicata e altruista, che totalmente dispensa la sua naturale e autentica arte poetica. Dalle sue liriche risplendono emotività e bontà. L’eloquenza della sua estetica, la concretezza per l’argomento esposto, saldata alla causa del sentimento, hanno enfatizzato l’attualità della sua letteratura. La Musa Erato ha successo nel far coesistere un’intensa sintesi di aspetti e l’energia dell’estro lirico. Da questo magistero artistico traggono origine poesie nelle quali le incessanti edificazioni di similitudini, le connessioni e le coincidenze tra coscienza e istinto, cesellano una configurazione descrittivo – lessicale toccante, a cagione di una pluralità di tormenti spirituali. Ammirevole e originale, la sua è una vena lirica che, con la propria luce, irradia i più suscettibili di emozioni, in quanto mette in circolazione malinconici ritmi (La Musa Calliope) che fanno insorgere trepidazioni e determinano le condizioni per considerare con attenzione le sue problematiche, dense di passionale affetto, d’istintivo coraggio. In una realtà attuale, troppo spesso legata alle necessità pratiche, ai bisogni quotidiani, al materialismo gretto e banale, mancante di sensibilità e di valori morali, la Letteratura di AMT si presenta come volano di autoanalisi collettiva. Meritano l’encomio, la sua audacia, la sua energia e la sua tetragona fede nell’individuo. L’autrice profonde un tenace lavoro a beneficio dei più fragili. È lodevole per la sua copiosissima elaborazione di componimenti che esprimono considerevole liberalità nel veicolare ad altri, dottrina e riflessioni. Il suo sostegno a favore dell’umanità ha successo nell’antagonizzare profonde avversioni, acredini e ghettizzazioni, rendendo sicuro un domani di armonia tra le genti. Un carme innalzato al bene e alla fratellanza: così si mostra questo suo interpretare l’esistenza. Dai suoi contenuti estetici, di frequente, si rende riconoscibile il germoglio di una ispirazione sensibilmente etica, incline all’assoluto. Energica, efficace e amabile, AMT talvolta richiama l’attenzione sull’incoraggiamento morale a favore dell’equità, della fratellanza, in assistenza ai ceti più fragili. Soggettivo od oggettivo, il suo lirismo fluisce continuamente appassionante, depurato, accattivante! Quest’Artista, dotata di palese perspicacia, si impone delle fugaci, ma frequenti soste, con incisiva efficacia comunicativa, su talune considerazioni panoramiche di un’aspramente avversa, tangibile oggettività, mettendo in risalto un magistero linguistico icastico della sua concezione lirica. La poesia si trasforma in esistenza concreta. La vita trascorsa, la vita in divenire, si fondono tra i meandri lirici della poetessa, riflettendo l’istanza di un mondo interiore che vuole librarsi nella luce. AMT, in virtù di una dialettica fruibile, è fautrice ardente e convinta di universali, archetipici, umani aneliti. Nella sua letteratura in senso lato, poesia e prosa, come co-interprete si presenta la situazione contingente di coloro i quali, abbacinati dall’utopia, sprofondano nel baratro di uno sterile velleitarismo esistenziale.

Facilis descensus Averno:
noctes atque dies patet atri ianua Ditis;
sed revocare gradum superasque
evadere ad auras, hoc opus, hic labor est.

Scendere agli Inferi è facile:
la porta di Dite è aperta notte e giorno;
ma risalire i gradini e tornare a vedere il cielo,
qui sta il difficile, qui la vera fatica.

(Eneide, VI, 126-129)

Diretta conseguenza è una dolorosa presa di coscienza del proprio fallimento, che postula un ritorno agli antichi valori del focolare domestico, inequivocabile baluardo contro l’emarginazione sociale. La famiglia e le tradizioni rivestono considerevole rilievo nelle meditazioni di AMT. Tra le persone per lei piuttosto fondamentali: il nonno paterno, i genitori, il marito, il nipote. Ecologista e animalista, essenziale è il suo amore sia per la flora sia per la fauna. La Letteratura di AMT si rivolge alla sensibilità di qualsiasi essere umano. Si inabissa nei penetrali più imi e contorti dell’animo individuale e lo inquisisce, mettendolo davanti a sé stesso, alle sue gioie e ai suoi dolori, ai suoi pregi e ai suoi difetti. AMT è un’anima traspositrice in idilliaca dimensione aliena, laddove, romanticamente, la ϕιλία «amore, amicizia» è un aulicamente inscindibile, trascendentale unicum universale.

“All’unione di due anime costanti io mai porrò impedimenti.
Amore non è amore se muta quando scopre
un mutamento o tende a svanire quando l’altro si allontana.
Oh no! Amore è un faro, sempre fisso che sovrasta
la tempesta e non vacilla mai.
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma, impavido, resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato,
io non avrò mai scritto e nessuno ha mai amato.”

(versi tratti dal sonetto n° 116)
WILLIAM SHAKESPEARE

MAURO MONTACCHIESI

https://www.emmegiischia.com/wordpress/173349-2/
 

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