Tamburo Sciamanico: il suo battito che rilassa la mente lo si può ascoltare nel seminario “Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico” Condotto da Virginia Vandini, Cristina Sai Jivan e Gabriele Albanese

Il seminario si svolge il 29 ottobre a Roma presso la Sede dell’Associazione Il Valore del Femminile e il 30 ottobre nella riserva naturale di Martignano

Ciascuno ha in sé un talento, un’attitudine particolare a svolgere un compito nella vita, di cui non sempre è consapevole. Per dare voce a questi talenti nascosti, per giungere ad una piena consapevolezza di sé, delle proprie emozioni al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, arrivando a costruire relazioni di scambio e confronto con l’altro senza giudizio, sono necessarie l’ascolto e l’accoglienza, ma il primo ascolto è quello che avviene dentro se stessi.

Facendo propri i valori di ascolto, accoglienza, compreso l’amore l’Associazione il Valore del Femminile di cui è fondatrice e presidente Virginia Vandini, attraverso seminari, incontri e workshop accompagna quanti desiderano a riconoscere il proprio valore e autenticità, nel rispetto di sé, dell’altro anche a partire da un cambiamento tenendo sempre presenti parole quali Amore, Ascolto, Accoglienza.

Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer counselor professionista,  Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre è fondatrice e ideatrice di Henosis, Centro di Counseling e Formazione.

Il prossimo fine settimana Virginia Vandini, propone un interessante appuntamento per accostarsi alla connessione con il proprio respiro in linea con il battito del cuore a partire dallo strumento del Tamburo sciamanico. Insieme a Cristina Sai Jivan Reiki master OshoNeoReiki, Mantra della Sacra India, Facilatrice cerchi shamanici, e Gabriele Albanese Artista sciamanico, Fotografo, Disegnatore, Counselor a mediazione artistica, conduce il Seminario Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico”, che si svolge sabato 29 ottobre dalle ore 10.00 alle 18.30 presso la sede dell’Associazione in Piazzale delle Province, 8 a Roma e domenica 30 ottobre a partire dalle 10.30 e fino al tramonto presso la riserva Naturale di Martignano dove si partecipa ad un pranzo condiviso e dove si svolge una cerimonia sciamanica. Per quanti già avessero un tamburo è possibile prendere parte al seminario solo nella giornata di domenica 30 ottobre.

Attraverso questo percorso i partecipanti hanno la possibilità di riscoprire la poesia musicale del battito del tamburo sciamanico che ha una frequenza coincidente con la risonanza Schumann ossia la frequenza alla quale risuona la terra. Il suono del tamburo è in grado di entrare talmente in profondità nel corpo da aiutare il rilassamento della mente fino a portare il cervello nella fase delle onde theta, fase che si sperimenta durante la meditazione e nel sogno. Il 29 ottobre si ha l’occasione di realizzare il proprio strumento che verrà animato il giorno seguente il 30 ottobre attraverso una cerimonia sciamanica in cui i partecipanti si riuniscono nel cerchio della Madre per lasciare che il Grande Spirito si posi su di loro Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare a Gabriele Albanese al numero: 331/7497620 e per concordare la costruzione del tamburo telefonare a Cristina Sai Jivan al numero 347/ 347 6707787.

Silvana Lazzarino

Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico”

 Condotto da Virginia Vandini, Cristina Sai Jivan e Gabriele Albanese

Sede Associazione Il Valore del Femminile: piazzale delle Province, 8- Roma

e Martignano presso riserva naturale.

Sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022

Per informazioni e prenotazioni Gabriele Albanese cell: 331/7497620

Cristina Sai Jivan, al numero 347/ 347 6707787

 

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In Principio- “Io ti vedo. Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio”

L’appuntamento nell’ambito degli incontri sul tema del Principio condotto da Elisabetta Nistri è online su Zoom il 21 ottobre dalle ore 20.30 alle 21.10

In senso di paura e sempre più solitudine potate dalla pandemia da Covid-19, il conflitto bellico che vive l’Europa, l’incertezza rispetto al futuro anche rapportato alla crisi economica che probabilmente tenderà sempre più a colpire la maggior parte della popolazione mondiale, rappresentano segnali di come l’umanità, almeno molta parte di essa, si sia sempre più allontanata da quei principi basati su collaborazione, sostegno e condivisione, per  mettere al primo posto il potere, il successo entro un’ideologia che si nutre di materialismo e apparenza. Come ritrovare un nuovo modo per essere in armonia con sé e gli altri, come lasciare che la visione egocentrica divenga solo un ricordo per ritrovare quell’oramai dimenticato e distante legame in cui si era in perfetta sintonia con quanto intorno e con l’universo? A questo ritorno con cui ricontattare l’appartenenza con la parte più autentica di sé in relazione con il divino guida l’incontro In Principio- “Io ti vedo” Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio organizzato da Elisabetta Nistri che si svolge in modalità online su Zoom il 21 ottobre 2022 dalle ore 20.30 alle 21.10.

Realizzato in collaborazione con la Federazione Famiglie per la Pace questo, del 21 ottobre è il 5 di una serie di appuntamenti online sul Principio Divino. Elisabetta Nistri Presidente della WFWP Italia in questo appuntamento parlerà della dimensione ultraterrena, cercando di rispondere ad alcune domande quali: Esiste veramente l’aldilà? Quanto influenza o condiziona la nostra vita? Esiste la vita dopo la morte? Come possiamo condurre una vita serena nonostante le sfide che incontriamo quotidianamente? Quello che di concreto si può osservare è che l’esistenza pur tra prove e difficoltà, tra dubbi e certezze, delusioni e gioie. va vista quale dono attraverso cui scoprire ogni giorno un aspetto in più del proprio microcosmo emozionale aprendosi agli altri. Inoltre l’esistenza, nel suo processo di ripetizione e ciclicità con tutte le possibili luci e ombre, si lega alla dualità di principio e fine come l’alba e il tramonto poiché ogni volta si nasce e si muore, per rinascere ancora.

Silvana Lazzarino

 

In Principio- “Io ti vedo. Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio”

5 incontro il 21 ottobre 2022 ore 20.30 – 21.10

link sulla piattaforma Zooom

   https://us02web.zoom.us/j/89742749428?pwd=STdRdU1pRWxDVVRUVUk1UVNVWkZEdz09

Zoom ID: 897 4274 9428

Passcode: 113 343

 

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Miranda e l’ossessione di Giorgio e Roberto…….E’ uscito il romanzo “Nel mio destino” dii Silvana Lazzarino edito da Kairos

Miranda, Giorgio e Roberto……

Questo romanzo catturerà il lettore per l’intreccio avvincente e intrigante dove il destino non sempre è prevedibile, Un mix di desiderio, passione, giochi di potere e ossessione travolgeranno la protagonista fino a condurla a scoprire un’altra sé

Protagonista è la bella e sensuale Miranda, quarantenne, sposata con Riccardo comandante di aerei con il quale ha un figlio adolescente appassionato di calcio e violino. A scuotere la monotona eppur significativa vita dell’affascinante e brillante Miranda, determinata nell’affermarsi come ricercatrice nel campo dell’archeologia presso l’Università di Roma dove non mancano possibili prospettive per la sua carriera, sono due incontri che suscitano in lei nuove vibrazioni e desideri che rapiscono completamente il suo corpo e la sua mente quasi da non riconoscersi in quella nuova Miranda.

Eppure, la scoperta dell’altra sé, la mette innanzi a sensazioni mai provate prima che con grande coinvolgimento condivide quasi parallelamente con i due amanti. Ma anche il marito pilota nei suoi scali tra Roma e Bangkok si lascia incantare da una giovanissima donna tailandese pronta a donarsi completamente a lui con amore sincero.

Dapprima centro del desiderio di Giorgio il bel giovane tenebroso ventottenne e poi di Roberto l’imprenditore cinquantenne dal sexappeal irresistibile anche per quegli occhi color ghiaccio magnetici, Miranda non può sapere di essere preda di due personaggi dalla mente distorta, accomunati da una certa maniacalità e abilissimi nel loro gioco di potere e seduzione, specie il secondo da cui la donna viene totalmente ipnotizzata senza immaginare di ritrovarsi completamente ….

Diverse scene del romanzo si soffermano nel tratteggiare, con descrizioni a tinte hard, gli incontri della protagonista con i due uomini. Pagina dopo pagina l’intreccio da romanzo “rosa nero” avvolgerà il lettore sempre più, invitandolo a non fermarsi in questa carrellata di fotogrammi che scorreranno innanzi a suoi occhi …e potrà vedere Miranda e i suoi amanti come fossero in un film.

La prima presentazione di questo avvolgente romanzo sarà a Napoli il 27 maggio 2022 alle ore 17.30 presso la Libreria Raffaello (in Via Kerbaker. 35).

QUI DI SEGUITO IL TRAILER DEL ROMANZO “NEL MIO DESTINO” EDITO DA KAIROS

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“Dicono di lei…” l’atteso spettacolo ideato e condotto da Silvia Cozzi e Paolo Buzzacconi presso la Galleria Arte Sempione a Roma

L’evento  tra recitazione, musica e parole, che si svolge sabato 30 aprile 2022 alle ore 18.30  è dedicato alla figura della donna

Nell’ambito degli appuntamenti Iplac (Circolo Iplac- Associazione culturale Insieme per la Cultura) di cui è Presidente Maria Rizzi nota scrittrice di gialli, da non perdere quello riferito allo spettacolo Dicono di lei… Storie di donne” realizzato in collaborazione con la Galleria Arte Sempione, con l’accompagnamento musicale del Maestro Maurizio Albano, che va in scena a Roma presso la Galleria Arte Sempione (in Corso Sempione,8) il 30 aprile 2022 alle ore 18.30.

Ideato e condotto dalla poetessa Silvia Cozzi segreteria e Consigliera Iplac e Paolo Buzzacconi, anch’egli poeta, nonché Consigliere Iplac, lo spettacolo, che si sviluppa tra poesia, musica e recitazione, restituisce nuovo spessore ai sentimenti delicati e forti, che investono  l’esistenza della figura femminile, tra ricordi e momenti presenti, desiderio di rinnovamento e libertà,

Attraverso la fascinazione dello sguardo, la dinamica della gestualità e della parola, sono messi in luce i diversi volti di donna: ora incerta e ritrosa, ora decisa e coraggiosa nella sua quotidianità tra realtà e sogno dove non manca quella capacità di ironizzare e mettersi in gioco. Ad emergere è l’immagine di una femminilità senza tempo e misteriosa. La donna ha trovato sempre e continuerà a trovare nuovi modi per essere se stessa e gestire al meglio ogni situazione anche giocando con ironia sui suoi punti deboli e valorizzando quelli vincenti, per lasciare che a parlare sia quel  fascino nascosto che traspare anche da un semplice geto o sguardo da cui si viene catturati come per magia, senza conoscerne il motivo.

All’evento possono partecipare tutti i presenti con aforismi e poesie dedicate alla donna. I proventi della serata saranno devoluti alla Casa delle Case di Monterotondo organizzazione di Volontariato.

Silvia Cozzi, non solo ha scritto e scrive componimenti in metrica, ma anche liberi da strutture precostituite, attraverso cui svela il suo percorso emozionale descritto con profonda autenticità e spontaneità. L’evento si svolge nel rispetto delle vigenti normative anticontagio. Per quanti desiderino partecipare è gradita la prenotazione all’indirizzo mail: artesempione@gmail.com, o contattando il numero di cellulare: 3208787559. Uno spettacolo da non perdere.

Silvia Cozzi, attraverso i suoi testi di poesia ha saputo restituire nuova voce alle emozioni della vita tra passato e presente dove si intrecciano nostalgie e gioie, delusioni e speranze, Autrice di testi poetici di grande spessore tra cui citiamo “Padrona di giochi di luce” (2018), “Pentagrammi di-versi“ (Controluna 2019) Silvia Cozzi ha sempre voluto dare forma a nuove alchimie emozionali dove porre attenzione ad ogni aspetto dell’individuo visto nella sua interezza di  corpo, mente e spirito, per raccontare ogni sfumatura di un vissuto dove abitano ricordi e attese, nostalgie e speranze.

Nella foto Silvia Cozzi,

Silvana Lazzarino

Pr la Rassegna Iplac,

in collaborazione con la Galleria Arte Sempione

lo spettacolo “Dicono di lei”… Storie di donne

ideato da Silvia Cozzi e Paolo Buzzacconi

sabato 30 aprile 2022alle ore 18,30

presso la Galleria Arte Sempione,

Corso Sempione 8 – Roma

per le prenotazioni scrivere a artesempione@gmail.com,

o contattare il seguente numero di cellulare: 3208787559

 

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“Paranza” di Antonio Ievolella è esposta a Venezia nell’antico Arsenale dal 25 marzo 2022

Antonio Ievolella (Benevento 1952) scultore di richiamo internazionale presenta” Paranza”: opera in cui viene sintetizzata la sua poetica dove la tradizione resta nel tempo recuperando memorie e ideologie che rappresentavano punti fermi cui riferissi. L’installazione a cura di Virginia Baradel. viene ospitata nell’antico Arsenale di Venezia lambito dalla laguna presso lo Spaio Thetis, hub dell’arte contemporanea dal 25 marzo al 27 novembre 2022.

All’inaugurazione dell’esposizione che si svolge il 25 marzo alle ore 12.00 a Venezia presso lo Spazio Thetis Castello, Arsenale Nord oltre alla curatrice Virginia Baradel, Storica dell’arte del Novecento e curatrice, sarà presente l’artista.

Paranza di Antonio Ievolella

Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, Antonio Ievolella partecipa agli incontri della Galleria di Lucio Amelio grazie ai quali entra in contatto con i protagonisti delle principali tendenze artistiche internazionali. Se Milano è determinante per mettere in campo nuove esperienze e stringere amicizie importanti tra cui in particolare quella con Mimmo Paladino, Padova diventa il luogo per stabilirsi ed aprire il proprio studio. E’ a Padova verso la metà degli anni Novanta che ha luogo l’esposizione dell’Antologica ”Il Grande Carro”, impostata con l’installazione di sette sculture di grandi dimensioni lungo i principali snodi della città.

“Paranza”  realizzata per l’Antico Arsenale di Venezia, che evoca la struttura di una barca da pesca costiera, è vista come relitto e memoir di lavori popolari antichi. Come afferma la curatrice Virginia Baradel“ : Paranza’ è un rottame di barca che era poca cosa in sé anche quando andava per mare, niente più di un mezzo usato infinite volte. Ma era pane e vita per le famiglie dei pescatori, ed ecco che lo scultore ne fa materia d’arte, ne rigenera la forma. Evocandone la struttura, eleva quel rottame a monumento, carico di memorie, suggestioni e moniti. In ‘Paranza’ domina la tensione serrata di curve nello spazio, scheletri di imbarcazioni, materiali restituiti dall’usura – forgiati dal’usura -dovuta al tempo trascorso in mare; reliquia propiziatoria alle divinità marine ma anche tribuna votiva al travaglio dell’uomo, alla strenua destrezza di un mestiere antico fatto di sacrificio e di lotta, filtrato nel ricordo, nella pietas e nella nostalgia. Il movente espressivo deriva da una dimensione antropologica dissotterrata e magnificata nella mutazione formale, nella dilatazione spaziale e comunicativa di un oggetto che appartiene ad archeologie popolari e a umori mediterranei.”.

Tra le mostre personali e collettive che hanno segnato il successo di Antonio Ievolella, portandolo ad un’attenzione sempre maggiore di critica e pubblico, accanto alla “XLIII Biennale di Venezia” del 1988 su invito di Giovanni Carandente dove presenta l’opera “Trittico” nella sezione Scultori ai Giardini curata da Andrea del Guercio e alla personale alla Galleria Oddi Baglioni a Roma sempre nell’1988 organizzata da Andrea Del Guercio, vanno citate l’antologica “Il Grande Carro” a Padova articolata in sette sculture di grandi dimensioni installate lungo i principali snodi della città di metà anni Novanta, la personale a Castel dell’Ovo a Napoli “Materia Forma Luogo”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e curata da Tommaso Ferrillo del 2006 e le grandi Fontane per una villa privata di Battaglia Terme (PD) e per la piazza di Voltabarozzo nei pressi di Padova (2008-2009). Va anche menzionata l’imponente opera “Ghirba” presentata a a Napoli nella Chiesa Santa Maria Incoronata nel 2014 e riproposta a Padova sempre nello stesso anno in occasione di una sua antologica. La scultura dal carattere simbolico e concettuale, formata da due otri ciclopici realizzati su una struttura in acciaio cor-ten ricoperta da riquadri di lamiera trattati con differenti patinature, invita a riflettere sulla sopravvivenza della vita in relazione all’acqua al cui trasporto sono addette le ghirbe.

Silvana Lazzarino

 

“Paranza” di Antonio Ievolella

Antico Arsenale di Venezia

Spaio Thetis, hub dell’arte contemporanea

Inaugurazione venerdì 25 marzo 2022 ore 12,00

Come arrivare: LINEA ACTV 4.1 , 4.2 / 5.1,  5.2 (Fermata Bacini )

(Arsenale Nord)

 

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