Merlino, il magico bovaro. “A spasso con il Mago. Merlino e io” Paguro Edizioni

Merlino al centro dei romanzo di successo di Marco Tullio Barboni 

Sulle orme della sua famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore, Marco Tullio Barboni, con passione e impegno, si è dedicato a questa straordinaria arte come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani, ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa come nelle lavorazioni della “Baia di Napoli”, in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”.

Merlino al centro del libro di Marco Tullio Barboni

Dopo l’esordio in qualità di aiuto regista in “Lo chiamavano Trinità”, Marco Tullio Barboni, si dedica alla sceneggiatura scoprendo una straordinaria capacità nel cogliere e analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni. La sua fama è legata a film di grande risalto internazionale interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western. La sua professione lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo acquisendo esperienze formative indimenticabili che lo hanno portato a soffermarsi su diversi aspetti dell’esistenza riflettendo su sentimenti e passioni che lo hanno poi portato alla scrittura letteraria.

Grande successo hanno riscosso i suoi due romanzi: “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio e dell’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza e “A spasso con il Mago. Merlino e io” dove rivive sotto forma di sogno il suo legame con il suo adorato cane Merlino che è venuto a mancare. Riguardo questo secondo romanzo che ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti letterari come nel 2019 il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica, da non perdere la nuova pubblicazione per la Paguro Edizioni che presenta un sentiment ancora più positivo per un legame indissolubile uomo/animale che sfugge alle ragioni di tempo e spazio. La nuova pubblicazione presenta una grafica totalmente nuova ed una cornice decisamente accattivante, per la gioia di lettori giovani e meno giovani, dove ripercorrere la vicenda di Merlino, il magico bovaro, e del suo amato padrone, lo scrittore protagonista.

Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per tutto il tempo in cui hanno vissuto insieme, prende forma la vicenda incantata che commuove e fa riflettere, aiutando a ritrovare nel sogno lucido della narrazione un legame che a tutti gli effetti appartiene al mondo puro dell’Amore. Così i due protagonisti dialogano lasciando emergere verità non dette e stati d’animo rimasti silenti nel tempo. Il libro sottolinea come le emozioni vissute con vera partecipazione e affetto tra i due continuino ad essere vissute e percepite grazie ad un legame profondo che permette loro di essere vicini nell’anima anche se uno dei due non è più presente. Grazie all’atmosfera del sogno viene ripercorso un dialogo tra padrone e cane in cui emergono situazioni impensabili attraverso le quali viene data voce a quelle zone più segrete del pensiero che nella realtà non sempre prendono forma. Marco Tullio Barboni ha così immortalato il tenero ricordo del suo fidato amico, compagno di vita quotidiana per 8 anni, che rappresenta in verità tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia avuto un animale può facilmente comprendere.

Il volume, con prefazione a cura del poeta e critico letterario Plinio Perilli, si riaggancia ad un celebre corto “Il Grande Forse” diretto da Marco Tullio Barboni qualche anno fa, con Philippe Leroy e Roberto Andreucci tra i protagonisti “umani”, mentre protagonista a quattro zampe della pellicola era il medesimo protagonista del libro “A spasso con il mago” Merlino.

Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti da Marco Tullio Barboni che sempre più si sta affermando nel campo letterario quale eccellente scrittore, citiamo il prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema e il primo posto ex aequo con il giornalista e saggista italiano Andrea Scanzi al Premio letterario Internazionale Montefiore organizzato dall’Associazione Culturale “Pegasus Cattolica”, il Diploma D’Onore con Menzione D’ Encomio al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti e con “,,,,e lo chiamerai destino” la Menzione di Merito al Premio Internazionale Giglio Blu di Firenze.

Silvana Lazzarino

 

A spasso con il Mago. Merlino e io”

dii Marco Tullio Barboni

Edizioni Paguro

Il volume, pluripremiato, è ordinabile in tutte le librerie

 e acquistabile sull’e-commerce delle Edizioni Paguro  www.edizionipaguro.it

  o presso i migliori bookstore online   

Ulteriori info su Autore e Volume: www.marcotulliobarboni.com

 aspassoconilmago

LA CASA EDITRICE Edizioni Paguro

Edizioni Paguro è una giovane ed attiva Associazione Culturale e Casa Editrice salernitana che nasce con lo scopo di praticare e propagandare tutte le attività di natura culturale ed intellettuale legate al tessuto sociaIe, culturale, artistico ed economico (locale, nazionale ed internazionale). Fa della libertà di espressione e di divulgazione delle idee i propri baluardi, e sostiene tutti coloro che vogliono dare “inchiostro” al proprio pensiero, purché lo facciano con rispetto, responsabilità e passione. L’incontro con Marco Tullio Barboni è avvenuto esattamente sulla base di una medesima filosofia e di una convergente mission.”

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Marco Tullio Barboni ospite ai 50 anni de “Lo chiamavano Trinità” a Lugo

Maro Tullio Barboni ospite alla serata Amarcord a Lugo per festeggiare con successo la celebre pellicola diretta dal padre Enzo Barboni in arte E. B. Clucher, al chiostro del Carmine (piazza Trisi).

Iniziata da qualche giorno la rassegna estiva lughese che metterà in campo numerose proposte; si potranno trovare i film protagonisti dell’ultima stagione, grandi classici, pellicole pluripremiate ed anteprime. Tra gli appuntamenti più attesi della stagione,  sabato 4 luglio è toccato a ” Lo chiamavano Trinità”,  cult movie prodotto da  Italo Zingarelli (eccellenza di Lugo) che, nelle vesti di produttore lungimirante,  permise di realizzare questo film intramontabile che ha ottenuto  uno dei maggiori incassi della storia del cinema italiano, inaugurando il filone dei fagioli western,  e che ha segnato il successo della coppia attoriale Bud Spencer/Terence Hill.

Marco Tullio Barboni e Lisa Bernardini

Con “50 anni di Trinità” all’Arena del Carmine, Cinemaincentro e Lugo Music Festival hanno annunciato la loro prima collaborazione. “Lo chiamavano Trinità” ( E. B. Clucher, 1970) compie appunto 50 anni: lo si è celebrato con una proiezione all’Arena del Carmine, alla presenza eccezionale di  Marco Tullio Barboni, regista, scrittore, sceneggiatore, figlio del regista del film (al secolo E. B. Clucher era   Enzo Barboni), e della giornalista Lisa Bernardini che lo ha intervistato.  È stata anche l’occasione per ricordare e raccontare la figura di Italo Zingarelli.

Marco T Barboni intervistato da Lisa Bernardini

Emozionato l’ospite della serata, Marco Tullio Barboni, che dopo il film ha raccontato aneddoti del film e curiosità sul rapporto del suo celebre padre con Zingarelli e gli altri protagonisti di una pellicola divenuta leggendaria.

 

L’uscita ufficiale di questo film, avvenuta nel 1970 in Emilia Romagna immediatamente prima di Natale, innescò un successo senza precedenti e al di là, come si suol dire, di ogni più rosea aspettativa” – ha sottolineato alla stampa Marco Tullio Barboni sia prima dell’evento che nel corso della serata.

Ciononostante, mai avrei pensato che dopo cinquantanni (mezzo secolo!) sarei tornato in Emilia Romagna per celebrare non soltanto un successo rimasto vivo nel tempo, ma, prima ancora, l’intuito, la genialità e il talento di Enzo, di Italo, di Mario, di Carlo ed anche quello di Franco (Micalizzi) che, giovane compositore alla sua prima colonna sonora, ha meravigliosamente contribuito a rendere ‘Lo chiamavano Trinità’ un film indimenticabile per generazioni di spettatori”.

Risate a non finire per tutta la proiezione; un pubblico attento e partecipe ha apprezzato ogni ingrediente predisposto dagli organizzatori, comprese le slides di foto durante l’intervista, ricca di aneddoti e ricordi, in una location attrezzata rispettando rigorosamente le norme anti Covid. Trinity è oramai leggenda.

Silvana Lazzarino

 

Associazione culturale Occhio dell’Arte APS

www.occhiodellarte.org

 

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Antologia poetica “La ginestra sul precipizio” I poeti nei giorni della pandemia

Antologia poetica “La ginestra sul precipizio” proposta da Anna Manna per dare voce alle emozioni dei poeti al tempo del Coronavirus. Il Progetto nasce nell’ambito delle attività culturali del Premio “ItaliaMia” di cui è presidente di giuria Neria De Giovanni.

La situazione difficile che attualmente stiamo vivendo legata alla diffusione sempre più ad ampio raggio del Coronavirus che ha obbligato i governi delle varie nazioni ad adottare misure restrittive chiudendo ogni genere di attività ed esercizi commerciali salvo quelli di prima necessità, obbligando le persone a stare a casa, ha richiesto un grande sforzo da parte di tutti. Principalmente perché da un giorno all’altro ci si è trovati a cambiare completamente le proprie abitudini sentendosi limatati sul piano personale e pratico, senza avere certezze del futuro.  Un cambiamento che ha visto adottare a parte il lavoro da casa già sperimentato in diverse aziende, nuove norme quali il non poter uscire dalla propria abitazione salvo che per fare la spesa alimentare e recarsi in farmacia, e il non potersi incontrare con alcuna persona.

Antologia La ginestra sul precipizio- in foto Anna Manna poetessa e scrittrice

Tutto questo crea smarrimento e mancanza di certezze. La propria abitazione diventa allora l’unico luogo dove ritrovare un proprio spazio, ma non è affatto semplice poiché si è creato uno strappo da quelle che erano le abitudini quotidiane, dalla cosiddetta ruotine giornaliera cui si era legati. Ritrovare quella serenità di prima diventa complesso proprio per via di questo cambiamento improvviso dovuto  alla pandemia che genera insicurezza e paura. E’ stando lontani dalla propria zona di confort, in una situazione di paura e incertezza innanzi al cambiamento e al pericolo di vita, che diventa importante ascoltare le proprie emozioni entrando a contatto proprio con quel vuoto che si respira per questa nuova situazione dove tutto è cambiato e nulla è come prima, E’ proprio il cambiamento che si sta vivendo a trasformarsi in occasione per guardare dentro se stessi e affrontare i propri alibi, le proprie paure prendendo sempre più contatto con la propria autenticità come fosse un risveglio. Questa situazione incontrollabile, ma gestibile restando entro le regole imposte dai governi attraverso restrizioni per limitare il contagio del coronavirus, invita a fermarsi e ascoltare se stessi riprendendo n mano la propria vita. Ma prima di questo ascolto interiore, come accennato è la paura, lo smarrimento di fronte a questa tempesta portata dalla pandemia.

Antologia La ginsestra sul precipizio- in foto Iole Chessa Olivares poetessa e critico letterario

Anna Manna, poetessa e scrittrice di successo a livello internazionale, partendo da questa situazione difficile che l’umanità sta vivendo, ha progettato l’idea di dare vita ad un’antologia in cui i poeti di tutta Italia, in questi giorni della pandemia, mettessero in versi le proprie emozioni legate proprio a questo momento drammatico. Come lei stessa ha affermato si tratta di un’antologia che deve racchiudere le emozioni a caldo di questi giorni…… tra. la paura, l’angoscia, la tristezza, lo sbandamento e ancora una testimonianza poetica fatta a caldo con i brividi ancora sulla pelle, senza belletti, con l’estetica in bilico la bravura in bilico, la capacità critica ferita come mai!. E’ un momento estremo mai vissuto, un’emozione globale! I Poeti sono la Voce del Mondo con la Tempesta dentro, con le energie psichiche messe a dura prova, ma anche con sollecitazioni eccezionali”.

Per questa antologia dal titolo significativo La ginestra sul precipizio”  progetto nato nell’ambito delle attività culturali del “Premio ItaliaMia”, Anna Manna ha così invitato i suoi amici poeti a descrivere la loro storia emotiva di queste settimane difficili che riguardano tutta l’umanità. A firmare l’introduzione dell’antologia in qualità di Presidente di Giuria del Premio “ItaliaMia”, fondato da Anna Manna, è Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione internazionale dei Critici letterari. Il titolo dell’antologia che per certi aspetti fa pensare alla poesia “la Ginestra” di Giacomo Leopardi, è stato scelto da Anna Manna in riferimento ad un suo racconto da lei scritto agli inizi degli anni Novanta “La Ginestra sul precipizio” dove vi è un invito a riflettere sul tema della fragilità della vita, sul problema della morte e di come si possa rinascere  proprio a partire da situazioni difficili.

Antologia – La Ginestra sul precipizio- in foto Corrado Calabrò poeta, scrittore, critico letterario

Famosi e meno famosi, affermati ed emergenti, i poeti che al momento hanno aderito sono stati indotti a scrivere sulla spinta di questo forte impatto emozionale dettato dal dramma che stiamo vivendo Di seguito i loro nomi: Anna Avelli, Fabia Baldi, Liliana Biondi, Luisa Bussi, Corrado Calabrò, Claudio Carbone, Jole Chessa Olivares, Sandro Costanzi, Debora D’Agostino, Clara Di Stefano, Daniela Fabrizi, Stefano Gentili, Anna Maria Giancarli, Arajan Kalco, Silvana Leonardi, Dante Maffia, Serena Maffia, Maria Rita Magnante, Liliana Manenti, Ruggero Marino, Renato Minore, Mario Narducci, Giuseppe Nasca, Elio Pecora, Maria Morganti Privitera, Angelo Sagnelli, Eugenia Serafini, Gabriella Sica, Giulia Maria Sidoti, Lorenzo Spurio, Marcia Teophilo, Vittoria Tommasoni, Michela Zanarella. A loro se ne aggiungeranno molti altri poiché l’elenco è in fase di aggiornamento dato che molti altri stanno confermando la propria adesione.

Antologia La ginestra sul precipizio- in foto Dante Maffia, poeta, scrittore, critico letterario

Anna Manna esorta quanti lo desiderino a scrivere i propri versi: “A voi la parola amici. Le parole, le emozioni da scrivere, subito, adesso, prima che la ragione renda tutto un evento fronteggiato. Scrivete!” La vostra casa diventi come l’antro della sibilla!”. Un invito a scrivere dentro le pareti della propria casa che da prigione deve diventare la propriacasa interiore” in cui ritrovare la propria autenticità di sentimenti e stati d’animo. I poeti scriveranno poesia “sul precipizio della propria anima” proprio nel momento estremo vissuto dalla società nella sua globalità. Ma se questa pandemia rappresenta una tempesta che trascina via tutto, è forse indicativa per giungere ad un risveglio globale passando attraverso il dolore, la paura, lo sconforto per rinascere e guardare al futuro con altri occhi.

Ad aprire l’antologia sarà la lettera che il poeta e scrittore Lorenzo Spurio ha inviato ad Anna Manna per rispondere a questo invito poiché in questa lettera  è sintetizzato lo stato d’animo e la sensibilità del poeta investito dall’evento drammatico che ha coinvolto il mondo intero. A chiudere la raccolta poetica è il testo del giornalista Goffredo Palmerini con un commento che probabilmente resterà nella storia del giornalismo e della poesia per la situazione particolare e la risposta così immediata dei poeti.La pubblicazione dell’antologia è prevista per il mese di febbraio 2021

Il volume sarà presentato in anteprima di stampa nell’anniversario dell’avvio della Pandemia nel Marzo 2021 presso l’Università di Roma “La Sapienza” al Centro di documentazione europea A. Spinelli. All’incontro sarà presente la stampa.Successivamente un’atra presentazione sarà organizzata presso una sede istituzionale prestigiosa.

Silvana Lazzarino

 

LA GINESTRA SUL PRECIPIZIO

I poeti nei giorni della pandemia

Antologia a cura  di Anna Manna

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Pegasus Literary Awards Premio letterario Internazionale Città di Cattolica

E’ giunto alla 12° edizione il Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, definito dalla stampa l’oscar della letteratura italiana

Pubblicato il verbale della 12^ edizione del Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, definito dalla stampa l’oscar della letteratura italiana. Il concorso patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Cattolica è una delle maggiori manifestazioni conosciute a livello internazionale per la qualità dei contenuti. Organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus di Cattolica è oggi il più grande premio popolare italiano ed uno dei maggiori d’Europa. La Kermesse si occupa di rilanciare la cultura letteraria stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonchè di scoprire nuovi talenti, occupandosi nel contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale. Oltre a giovani autori e a case editrici emergenti, hanno partecipato alla competizione i grandi marchi editoriali, tra i quali. Mondadori, La nave di Teseo, Harper Collins, Curcio ecc.

Molti gli autori provenienti dall’estero Spagna, Venezuela Brasile, Stati uniti, Inghilterra. Il primo Premio per la narrativa edita, è stato assegnato a Franco Forte e Scilla Bonfiglioli con il Best sellers “La bambina e il nazista” (Mondadori). Il Trofeo Pegasus va a Roberto Pazzi con l’opera “Un giorno senza sera” (La nave di Teseo). Tra i premi della Critica spiccano i nomi di Antonio Pascotto giornalista Caporedattore di newmediaset con l’opera  “Il mondo senza internet” (Male edizioni).

Tra i premi speciali fuori concorso segnaliamo Michele Cucuzza con “Fuori dalle Bolle” (Curcio editore) Book of the year, la star internazionale Joe Jackson con “Gravità Zero – un viaggio nella musica” (Volo libero) il giornalista Andrea Scanzi premio speciale per la comunicazione, L’autore Televisivo Aldo Dalla Vecchia con il Premio alla carriera, il giornalista Santo Pirrotta con il premio speciale giornalista dell’anno. Lo scienziato Sergio Bartalucci con il premio speciale per la fisica. A causa dell’emergenza Covid-19 la cerimonia di premiazione prevista per il 18 aprile è stata rinviata a data da destinarsi.

Ufficio stampa Pegasus

 

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