GARANZA ROSA

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GARANZA ROSA

La sagra del peccato

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Ischia 1957 – 2003
Poesie

La sagra del peccato

PARTE PRIMA

LA MIA PRIMA POESIA
LAMENTO PLEBEO
ALBORE
AMICO
PIU FINE CHE AMORE

GARANZA ROSA

A Valerien Bressy


Ecco che oggi s’avvicina il turno.
Scoppiarono fulmini nel mare in tempesta.
E la garanza rosa vinse.
Tu aprivi la bocca
ed occhi di lupo affamato
rompendo selciato e bottiglie.
Giallo a Napoli.
Io c’ero.
Ilare.

Adesso ci sono.
Si stemperano blu oltremare
in verdi di sottoboschi
eccetera eccetera,
e ci guardiamo in faccia.
-“Credi alla Luna?”-
-“Cerco l’inferno!”-
-“Viaggi per nuvole?”
-“No, sul cadmio”.
Cavalli di suoni e di parole
mucche di tinte e di colori.

Vogliamo la terza sigaretta.
Amen; bitume.
Canale 21,
nuove notizie,
scusate l’interruzione,
sappiamo di essere antichi,
sappiamo l’azzurro
sappiamo lo scacco
sappiamo il consiglio.
Consulenze, quadri,
parole, poesie.
Chi più, chi meno.

PER ELENA
NESSUNO HA INFRANTO
CONOSCO UNA STORIA
NELLA FORESTA
NEL BUIO DONNA
QUALCOSA
LA MIA ULTIMA POESIA

PARTE SECONDA

SUL PALCO SI INIZIA
LEI BRUNA SEDEVA
SE NON HAI SCRITTO MAI
LE MUMMIE E LE VESTALI
ANCORA HAI VOGLIA
NEBBIA
LA MASCHERA E IL CAPPELLO
DOMENICHE DI FOLLE
LA CARTA E LA PALLINA
DIO BUROCRAZIA L’ARTISTA
VOLAVA IN VIET NAM
STORDIAMO ANCORA
IL FATTO E LA PASSIONE

PARTE TERZA

MENTRE ANDAVAMO IN PRIMO PIANO
C’E’ UN PATTO
A SALVATORE QUASIMODO
DISSI
SOGGIORNO PER UOMINI STANCHI
LA PENNA PER NASCERE
ADONE STANCO
IO, FORSE LADRO
LE OMBRE, PER VIVERE 1,2,3
MI DANZI INTORNO
CI FOSSE ANCORA
L’AMORE, PER ESSERE
E BRUNO STAPPA IL CHIANTI

Bruno Mancini scrittore

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Bruno Mancini

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