Il Dispari 2017-10-16 – Redazione culturale

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Il Dispari 2017-10-16 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-16

Il Dispari 2017-10-16 - Redazione culturale

Editoriale

Un mix di poesia, prosa, arti visive, recensioni, biografie, incontri musicali, questo e tanto altro ancora vi verrà svelato dalla lettura dell’antologiaPenne Note Matite della quale abbiamo già pubblicato, nello scorso mese di Settembre, l’introduzione scritta da Mariapia Ciaghi patron della casa editrice Il Sextante.

Da oggi, così come voluto e promesso dal Direttore di questa testata giornalistica Il Dispari, Gaetano Di Meglio, pubblicheremo in questa pagina TUTTI i contenuti dell’antologia.

Lo faremo prendendoci il tempo necessario per non penalizzare le altre Firme che, con assidua partecipazione, fanno sì che questa redazione culturale sia viva, intrigante e seguita pur nella sua fondamentale totale autonomia da qualsiasi lobby editoriale – commerciale – affaristica.

La pagina n.3 dell’antologia propone la seguente dedica scritta da Liga Sarah Lapinska

A Vilis Vizulis, Membro di LENOIS da molti anni, da sempre partecipante ai nostri progetti.
Pittore magnifico che ha scritto poesie colorate e racconti brevi.
Morto in strada il 14 Febbraio 2017, tanto povero da non poter comprare le medicine per curarsi.

Seguono le pagine d’introduzione che abbiamo già pubblicato e poi potrete leggere alcune poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale di PoesiaOtto milioni”.

«Cod. 01 – Angela Maria Tiberi
Amicizia

Amicizia è il vero dono della vita.
Non conosce barriere,
etichette che distinguono il sesso.
Ha solo il rispetto delle anime,
che comunicano fra loro,
come i fiumi e i mari della Terra.
Amicizia è il dono più prezioso,
che rende immortale l’uomo
da generazione a generazione,
attraverso le emozioni racchiuse in un verso d’amore.»

«Cod. 05 – Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.»

«Cod. 07 – Franco Maccioni
Nello spiraglio di luce

L’incredula notte
nascondeva avanzi consumati.
Dietro lo spiraglio aperto
la luna filtrava argentei raggi
tra gli alberi sommersi dal sonno.
Avevo i tuoi occhi di pianto
uniche stelle generose
che dall’immenso cielo
potevo tuffarmi con gioia.
Dall’immensità del nostro amore
nell’incredula notte trascorsa,
l’orizzonte scopriva il nuovo giorno.
Le nostre mani si tenevano strette
e i tuoi occhi risplendevano ancora.
La luce del giorno abbagliava
tracciando nei nostri volti
una tremenda forza di vivere.»

«Cod. 08 – Antonio Fiore
A mia madre

Non si potrà sottrarre
una sola briciola di tempo
per prorogare di quanto le stelle
hanno già scritto
nella nitida luce che arde,
ma che puntualmente si spegnerà,
a prescindere dal vento,
quando la notte scenderà
per addormentare le membra.

Colmo di speranza
l’anima si dilungherà
verso l’infinito sogno,
e su questa terra
che gela la polvere dei tuoi sandali,
nel freddo silenzio
mi ritrovo a respirare i mille ricordi
da riesumare per chi ha tanto amato
e resterà ad amarti.»

Saltando qualche pagina, che proporremo nel prossimo numero, passiamo a pagina 22 dove c’è questa presentazione di Liga Sarah Lapinska.

«Liga Sarah Lapinska, poetessa, pittrice, traduttrice, Socia Fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia l’Arte – DILA”

per la quale ricopre il ruolo di Ambasciatrice in Lettonia, è nata a Riga in Lettonia.
Nel 2014, con la poesia “Io l’ultima donna ingenua”, ha ottenuto il primo posto nella terza edizione del premio internazionale di poesia “Otto Milioni”.
Nel 2015, con la poesia “Ti tacerò” ha ottenuto il primo premio per la migliore poesia di Autore straniero partecipante alla quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto Milioni”.
Nel 2016, con la poesia “Continuo in te” ha ottenuto il terzo posto alla quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto Milioni”.
Nel 2017, ha ottenuto il secondo posto nel premio internazionale di arti grafiche “Otto milioni”.
Nel 2017, ha ottenuto il primo posto nel premio internazionale di recensioni “Otto milioni”.»

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-10-16

Bullismo

Quando si parla del bullismo, si pensa sempre a quel bambino vivace, ribelle, violento verso i compagni, intraprendente che in classe, imponendo la propria volontà durante le lezioni, diventa elemento di disturbo.

Noi adulti (insegnanti, educatori, istruttori) ci siamo mai chiesti in quale ambiente quel bambino vive, in quali giochi si cimenta, quali insegnamenti riceve dalla scuola, dalla società, dalla famiglia, dai centri culturali o sportivi per poterlo conoscere e intervenire in sua difesa?

Spesso dimentichiamo che i programmi scolastici, la vita familiare o le regole di qualsiasi comunità richiamano l’attenzione degli adulti sui comportamenti manifesti dei bambini in determinate situazioni: una partita di calcio, una gara di nuoto, un saggio di ballo.

Il bullismo è una formazione di gruppo e il loro capo di solito è uno dello stesso gruppo, ascoltato e imitato in tutto ciò che dice o fa.

L’ubbidienza al capo è costante come costante è il desiderio di ogni bullo di diventare capo per dominare il gruppo d’appartenenza.

Il bullismo è un fenomeno complesso da non sottovalutare in nessuna delle proprie manifestazioni: ruoli, dinamiche, protagonismo, violenza, danni, espressioni che rivelano stati d’animo, autoritarismo, codice ristretto del linguaggio, sopraffazione, violenza fisica e morale, manifestazioni doppie della personalità.

Molti di loro cambiano atteggiamento quando si trovano fra le mura di casa, tanto che, spesso, i genitori di fronte a tali rivelazioni rimangono allibiti.

I bulli sono sempre, o quasi ragazzi in piena adolescenza che esaltano i loro comportamenti negativi ai danni dei coetanei, sanno discriminare tra il bene e il male scegliendo l’atteggiamento peggiore per attaccare, ostacolare o inveire contro qualcuno con gesti provocatori.

L’ambiente è uno dei vettori principali per prevenire il bullismo.

Infatti, se lo sviluppo della personalità avviene nelle famiglie con dialogo aperto, clima sereno, relazioni interpersonali salde, condivisione di valori e regole, i bambini imparano a rispettare i bisogni degli altri, mentre il contrario li porta all’allontanamento dalle buone maniere e a provocare danni a persone o cose.

È necessario che i bambini vivano in ambienti curati sin dalla più tenera età con persone educate che li aiutino a integrarsi e a prendere parte della vita che si vive in quella situazione.

Per combattere il bullismo sono necessarie l’unione e la collaborazione di tutte le forze sociali, ognuna nel proprio ruolo, coordinando un servizio di prevenzione per riportare ciascuno ad assumersi le proprie responsabilità e per avviare una politica scolastica integrata antibullismo.

Nella scuola è necessario un buon coordinamento del personale docente e non, in progetti formativi attinenti l’apprendimento di discipline piacevoli come, l’arte, la musica, la danza… con obiettivi da raggiungere attraverso l’uso dei laboratori, scambi di esperienza on-line con altre scuole o strutture, anche a livello nazionale.

Impegnando i ragazzi in attività piacevoli, istruttive e collaborative, coinvolgendo le famiglie e le istituzioni sociali nella vita scolastica dei propri figli e alunni, si previene il bullismo.

Tina Bruno

Il Dispari 2017-10-16 - Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-16

Il twitterone

Il twitterone di oggi ci inorgoglisce, perché dimostra quanto sia importante puntare i riflettori su personaggi che abbiano nel dna la vera passione per l’Arte, senza futili narcisismi e senza controproducenti snobismi.

Apprendiamo, infatti, con immenso piacere, che Giulio Menichelli è risultato idoneo alle audizioni del Teatro dell’Opera di Roma ed è secondo in graduatoria! Ringraziamo tutti i membri della Commissione e confidiamo nell’immediata conferma che la loro fiducia è stata ben riposta!

Chi è per noi Giulio Menichelli?

Giulo Menichelli, giovanissimo violinista figlio della professoressa Maria Lusa Neri che è Socia fondatrice DILA e ricopre nell’associazione il ruolo di Direttrice musicale, si è esibito a Ischia in occasione dell’inaugurazione della sede della nostra associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avvenuta il 16 Luglio 2016 nel Museo Etnografico del Mare, presieduto da Rino Lauro.

Giulio Menichelli in quella occasione ci ha regalato (il termine regalato non è generico ma è specifico ed è voluto in quanto il Maestro Menichelli è venuto senza chiedere neppure un euro di rimborso spese!) momenti di grande pathos artistico suonando insieme alla soprano leggero Paola Occhi, al pianista Roberto Villani ed a Veronica Coppola giovanissima allieva della scuola di canto Lina Cavalieri, brani tratti dalle operette “Madame di Tebe”, “Paese del sorriso“, “Ballo di Savoia”, “La donna perduta”, “La Vedova allegra“, e dalle opere “Traviata“ e “Nozze di figaro“, per concludere con una superba interpretazione della Sonata n.2 in LA minore di J.S. BACH.

Museo DILA inaugurazione – Giulio Menichelli suona il finale della Sonata n 2 di Bach


Tantissimi complimenti per lui, da parte mia e da parte di tutta l’Associazione DILA.

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-10-09

Editoriale

Lunedì 25 Settembre 2017, l’editore Il Sextante ha inviato una lettera raccomandata ai sei Sindaci dei Comuni ischitani.

In essa figura una proposta che mette in sintonia alcune componenti essenziali per la ripresa del turismo e delle attività culturali dell’isola d’Ischia.

Si tratta, come potrete leggere dall’ampio stralcio che vi proponiamo qui di seguito, dell’idea di sviluppare un intervento giornalistico che si avvalga della speciale diffusione del magazine Eudonna per dare ulteriore lustro a personaggi, tradizioni e attività tipici dell’isola d’Ischia, nell’ottica di sfatare i disagi provocati dalle esagerate notizie negative circolate in seguito al terremoto del 21 Agosto.

Mariapia Ciaghi, infatti, ha scritto alla cortese attenzione dei Signori Sindaci dei Comuni di

 « L’Editore Il Sextante pubblica, tra l’altro, la rivista trimestrale Eudonna della quale inseriamo alcuni numeri in questo plico.

La rivista, di 56 pagine a colori in pregevole ed elegante edizione grafica, mira a una distribuzione non solo nazionale, tanto che, a breve se ne prevede anche una versione con traduzioni in spagnolo ed inglese.

La rivista “Eudonna”, apolitica e aconfessionale, è orientata nel dare lustro e risalto alle attività femminili, tanto quanto essa è impegnata nel porre in evidenza le difficoltà di genere che ancora segnano un solco tra i due sessi.

Viene attualmente stampata in oltre 10.000 copie (con un programma di sviluppo che tenderà a commercializzarne almeno 40.000 entro il 2018), e se si valuta nella palese positività il fatto che essa è distribuita prevalentemente attraverso Imprese, Gallerie d’Arte, Associazioni (Associazione italiana donne medico, Associazione donne fotografe, Associazione donne del vino, ecc. non solo italiane, ma anche spagnole, russe e di diverse altre nazioni) che a loro volta la distribuiscono nelle varie sedi locali e nei loro congressi o eventi, allora si può essere certi che farne parte è un modo eccellente per giovarsi di uno strumento mediatico di enorme prestigio e di grande divulgazione.

Poiché l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è parte attiva della nostra Redazione, abbiamo accolto favorevolmente la pressante sollecitazione, illustrata dal suo Presidente Bruno Mancini, intesa ad offrire una concreta collaborazione per la ripresa turistica e culturale dell’isola d’Ischia ed a contrasto degli esagerati risvolti negativi diffusi da gran parte delle testate giornalistiche dopo il terremoto del 21 Agosto 2017, ed è quindi nostra intenzione dedicare una specifica attenzione alla divulgazione ed alla valorizzare di “bozzetti” di storia, cultura, arte, imprenditorialità e, perché no, onesta amministrazione dei bene pubblici, attribuiti alle specifiche sensibilità femminili delle donne ischitane.

Per quanto riguarda un’auspicabile promozione dell’isola d’Ischia nel trimestrale Eudonna Magazine, si pubblicizzeranno gli eventi culturali particolari che l’isola si propone di organizzare nel corso del periodo di diffusione della rivista.

Si porrà l’accento sui programmi rivolti verso il futuro, senza però trascurare la storia su cui la meravigliosa isola basa la propria identità.

Si parlerà di che cosa Ischia tutta e il suo territorio possono dire a tante altre realtà associative ed imprenditoriali, turistiche, termali, artistiche e culturali, attive in molte comunità europee.

Si darà spazio alle attività promosse dalle Associazioni di categoria, dalle Amministrazioni comunali, dalle Associazioni culturali, e dalle singole Imprese, senza tralasciare di offrire una panoramica sulle eccellenze femminili operanti sia nel sociale, sia nella cultura e sia nell’imprenditoria della vostra isola (Rosa Iacono, Katia Massaro, Maria Funiciello, Anna Fermo, Lucia Annicelli, Ida Trofa sono solo i primi nomi che ci sono stati suggeriti da Bruno Mancini).

Nostro obiettivo sarà promuovere un’isola protagonista europea a tutto tondo, tale che sia universalmente attrattiva, cioè sia in grado di catalizzare non solo la popolazione regionale e nazionale, ma anche nuovi filoni di turisti stranieri.

Pertanto, Egregi Signori Sindaci, proponiamo la pubblicazione di un numero speciale di Eudonna Magazine ISOLA D’ISCHIA da distribuire entro Marzo 2018 in versione bilingue (italiano/inglese) sempre che si riesca ad avviare, con una o con tutte le Amministrazioni comunali dell’isola d’Ischia, un rapporto di collaborazione utile al proseguimento di tale ambizioso progetto…»

Siamo in attesa di risposta.

Il Dispari 2017-10-09 Editoriale Lunedì 25 Settembre 2017, l’editore Il Sextante ha inviato una lettera raccomandata ai sei Sindaci dei Comuni ischitani

Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi presenta il poeta  Salvatore Lagravanese

Salvatore Lagravanese vive e opera a Casal di Principe.

Autodidatta, scrive da svariati anni.

Ha vinto circa trecento premi in tutta Italia e ha pubblicato 16 volumetti di poesia, una favola, due racconti, tre poemetti, più varie sillogi a cura dell’Accademia Velardiniello.

Scrive sia in lingua che in vernacolo.

Ha collezionato critiche e recensioni da varie personalità della cultura tra le quali ne spicca una scritta dal grandissimo poeta inglese Peter Russell (membro di giuria del premio “Città di Casal di Principe” e socio fondatore del C.L.C. E. Montale e dell’Associazione L.A.C.A.S.T. e dell’O.P.A.I). Inserito in moltissime antologie, anche a scopo didattico, e iscritto a numerose Accademie, per lui la poesia è qualcosa di sacro.

Ultimamente è stato inserito negli archivi storici sia della Regione Lombardia (per meriti culturali avendo vinto il trofeo d’oro del premio “Città di Milano”), sia  della Regione Campania sempre per meriti culturali.

La sua ferma intenzione è di andare avanti in ogni varia forma di espressione artistica, onde trovare quel riscatto esistenziale, emergente in un contesto a lui pochi anni fa sconosciuto, che gli consenta di poter dire: io ci ho provato.

Nella raccolta “Ricorderò i tuoi occhi …” Salvatore Lagravanese è presentato dal critico letterario ischitano Biagio Di Meglio, ben noto ed apprezzato opinionista di questo quotidiano “Il Dispari “diretto da Gaetano Di Meglio, il quale lo evidenzia come un’icona affascinante capace di entusiasmare gli indifferenti, invitando a toccare il suo cuore melanconico ma ricco di poesia.

Di Meglio afferma che il poeta Lagravanese

regala. al lettore e all’intera società assente ed insensibile ai richiami dell’autore, impulsi e sentimenti.

In un’altra recensione, Carmine Iossa esalta l’artista come il ricercatore delle orme di cantori dell’amore, quali Orfeo, Petrarca, Manzoni, D’Annunzio, Salvatore Di Giacomo e tanti altri fino ai nostri giorni.

Nell’introduzione scritta dal critico letterario Gianni Iannuale si definisce il poetare di Lagravanese come un grido d’amore lanciato all’eco degli Dei tale che solo le Muse potranno dare una risposta al dilemma dell’amore, ma non potrà venire disatteso ed essere rifiutato.

La raccolta si apre con la lirica “Ricorderò i tuoi occhi …” in cui il poeta acclama la bellezza femminile: “Ricorderò i tuoi occhi / inondati di grazia / e la tua disumana bellezza. / Oh se potessi ancora vederti / annegherei nelle membra / il tuo giovane splendore / sfuggito all’arte e alla morte …” e prosegue con un’altra lirica dal titolo: “E più non tornerai a me rosa millenaria… Consumo le mie ore e boccette d’inchiostro / a lavare un sogno / nell’eco silenzioso delle notti.”

Il defluire dei versi è ricco di malinconia e di nostalgia, le sue liriche sono intense e la lettura è piacevole fino ad arrivare silenziosamente alla fine della stesura del testo poetico.

Bellissime sono le opere pittoriche di Vinzenzo Cacace che riecheggiano lo splendore della Magna Grecia, rendendo preziosa questa eccelsa raccolta poetica.

Angela Maria Tiberi

Ricorderò i tuoi occhi …
POESIE D’AMORE
SALVATORE LAGRANESE
Elaborazione artistica e progetto e grafico a cura
dell’ACCADEMIA INTERNAZIONALE VESUVIANA
RECENSIONE DI ANGELA MARIA TIBERI

Ritmo incessante

Sono sveglia e appisolata sul letto.
Ecco all’improvviso mi appaiono delle immagini
non smettono e mi torturano con un ritmo incessante.
Una musica sento che dolcemente mi invita a sognare,
vedo due corpi che si arrotolano sul letto
sono pieni d’ardore e non smettono.
Si sente un dolce suono di violino zigano
che suona per me la melodia dell’amore
per unirmi a te lontano enel mentre sospiro per dirti:
Ti amo.

Angela Maria Tiberi

Angela Tiberi

Il Dispari 2017-10-02

Il Dispari 2017-10-02 - Redazione culturale

Editoriale

Nei giorni scorsi la tipografia ci ha consegnati i volumi dell’Antologia “Penne Note Matite” contenenti opere letterarie e di arti grafiche, poesie, interviste, racconti, recensioni, biografie e le pubblicità alle Aziende che partecipano ai progetti MADE in Ischia, primi tra tutti i Premi internazionali “Otto milioni”.
Questa antologia, insieme alle altre cinque che l’hanno preceduta, sarà al centro dell’incontro culturale, approvato dal Bookcity, che si terrà a Milano in data 18 Novembre 2017.

Avremo modo, nelle prossime settimane, di presentarvi nei dettagli il programma dell’evento che stiamo organizzando, ma ora vi basterà sapere che “Otto milioni 2017” si svolgerà in uno dei Musei più prestigiosi di Milano, durerà circa tre ore e si avvarrà della presenza di personaggi che hanno fatto diventare importante e stimata a livello internazionale la nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A questo punto, ritenendo giusto dare risalto alla nuova antologia, vi invito a leggere l’introduzione che in essa ha scritto Mariapia Ciaghi, titolare di Il Sextante che edita “Penne Note Matite”.
Ad Ischia potrete acquistare l’antologia presso l’edicola nella Piazzetta San Girolamo.

Introduzione

Prima di entrare in qualsiasi tipo di presentazione, è opportuno precisare sia le analogie, sia le nuove positive caratteristiche che distinguono questa Antologia, collocata al tredicesimo posto nell’elenco dei volumi editi negli ultimi dieci anni da Bruno Mancini e Roberta Panizza, dalle altre che l’hanno preceduta.

In questa “Penne Note Matite” resta invariato il numero di pagine, 160, il formato A5, così come continua l’innovativo inserimento di pagine e messaggi pubblicitari.
Questa nostra Antologia, come tulle le altre che l’hanno preceduta, sarà distribuita in gratuita lettura attraverso gli innumerevoli canali che parteciperanno alla sua diffusione.
Il contenuto è ricco di contributi provenienti da Artisti impegnati in varie discipline: poesia, arti grafiche, giornalismo, narrativa, musica, eventi culturali eccetera.

Ciò che, invece, distingue questa da tutte le altre antologie fin qui prodotte è l’origine delle opere proposte, in quanto esse sono state selezionate dai Presidenti delle Sedi operative che DILA ha recentemente inaugurato.

Infatti, Liga Sarah Lapinska Ambasciatrice DILA in Lettonia, Paola Occhi Presidente della Sede operativa di Mirandola in Emilia Romagna, Angela Maria Tiberi Presidente della Sede operativa di Pontina nel Lazio e Dalila Boukhalfa Presidente della Sede operativa di Blida in Algeria hanno svolto un prezioso lavoro di selezione preparando, ciascuna di loro, una specifica sezione dedicata agli Artisti che seguono con interesse le proposte culturali attivate nelle suddette Sedi operative.

Un’ulteriore innovazione consiste nell’aver composto una sezione bilingue, Italia Lettonia, dove troverete poesie italiane e poesie lettoni reciprocamente tradotte in lettone e in italiano da Liga Sarah Lapinska.

Infine, ed è una novità che siamo certi sarà molto apprezzata da Autori e Lettori, allo scopo di rendere più efficace e realistica la riproduzione delle opere di Arte grafica, questa antologia si avvale, per la prima volta, della stampa a colori non solo per le copertine ma anche per le pagine interne.

“Penne note matite”

voluta dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è legata ai quattro Premi Internazionali ”Otto milioni” assegnati alla Poesia, alle Arti grafiche, alla Musica e al Giornalismo. Va segnalato che il Premio Internazionale “Otto milioni” dedicato alla Poesia è giunto alla sesta edizione.

Tutte le quattro sezioni hanno riscontrato una buona partecipazione e le opere, pervenute non solo dall’Italia ma da vari paesi europei ed extra europei, si sono distinte per qualità tecniche ed emotive.

In particolare le poesie, pur tradotte da svariate lingue grazie alla professionalità dell’equipe di traduttori guidata da Liga Sara Lapinska, hanno destato notevoli apprezzamenti nella Giuria tecnica presieduta da Roberta Panizza che ha effettuata la scelte delle finaliste.

Un segnale positivo che testimonia come la poesia continui la sua felice avventura nel mondo, rinnovandosi ogni volta nella voce di ogni poeta.

Come ha scritto Octavio Paz:

“La poesia è conoscenza, salvezza, potere, abbandono. Operazione in grado di cambiare il mondo, l’attività poetica è rivoluzionaria per natura: esercizio spirituale, è un modo per liberarsi interiormente. La poesia rivela questo mondo e ne crea un altro.”, così oggi, più che mai, in un momento storico dilaniato da tensioni sociali, violenza e guerre, la poesia si offre dunque come linguaggio universale, in grado di costruire ponti di comprensione tra i popoli, al di là delle differenze di etnia, lingua, religione, genere, erigendo solide fondamenta per creare il migliore dei mondi possibili.

Il volume sarà presentato, oltre che in occasione della cerimonia di premiazione delle opere vincitrici dei premi “Otto milioni” che si terrà nel Museo Etnografico del Mare della Città di Ischia, anche in altre sedi quali il Bookcity di Milano, sarà poi proposto durante alcune puntate del programma televisivo MANCINEIDE (che andrà in onda su Teleischia, digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.con/live-tv, a partire da Settembre 2017), e sarà integralmente pubblicato a puntate nelle pagine culturali del quotidiano Il Dispari.

Le quattro opere prime finaliste troveranno spazio nella rivista Eudonna pubblicata dall’Editore Il Sextante che firma questa introduzione.

Il programma degli eventi previsti a complemento di questa edizione è ricco e intenso e giova ricordare che esso sarà realizzato, in questa così come in tutte le altre precedenti pubblicazioni DILA, grazie solo ai contributi volontari di amici e simpatizzanti che collaborano alle attività culturali proposte dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A tale proposito basterà precisare che presso il Museo del Mare a Ischia, così come a Vermiglio in Trentino, a Mirandola in Emilia Romagna, a Pontinia nel Lazio, a Blida in Algeria, a Jelgava in Lettonia e in numerose altre località italiane e straniere, sono in atto e continueranno a essere proposti incontri culturali Made in Ischia che spaziano in ogni settore del panorama artistico non solo italiano.

Il tutto, nella ferma convinzione che Ischia possa qualificarsi a livello internazionale non solo per il sole e per la bellezza del suo ambiente naturale, ma anche come fucina di una cultura priva di mediazioni lobbistiche quasi sempre responsabili di mortificanti favoritismi penalizzanti la qualità e il merito degli Artisti.

Con l’auspicio che le pagine di questa Antologia vi portino a diventare protagonisti della prossima edizione, desiderosi di incontrarvi nelle varie iniziative organizzate da DILA, vi auguriamo buona lettura.

L’Editrice
Mariapia Ciaghi

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi
Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il Dispari 2017-09-25

 

Editoriale

Dal mio racconto “Così o come” tratto dal libro “Per Aurora volume terzo”.
Parte seconda
Capitolo primo


Le mie prime reazioni di stupore incredulità sorpresa “È così o no?”, malinconia sconforto abbandono “Che ci posso fare!”, immobilità fisica mentale sentimentale “Doveva accadere prima o poi”, vennero inghiottite insieme alla bella schiuma gialla della birra popolare e furono soppiantate da brevi fugaci emozioni mai dimenticate: i tesori ed i retaggi degli incontri determinanti per la indiscutibile amicizia tra me e la “Signora”.

La fama della mia amicizia con Aurora, in modo particolare dopo la pubblicazione di “La Notizia virgola la Condanna punto”, unitamente a tutta una serie di pettegolezzi urbani riguardanti il mio sistema di vita imbottito, dicevano, di estrema pigrizia indolenza disattenzione distrazione (io direi, invece, giusto impegno parsimonia e saggio economizzatore di beni importanti quali il tempo e lo spazio), “così o come” accadde per i films di Rochy, avevano posto la mia immagine all’apice del consenso, ma la mia vita privata nell’infernale sfera della popolarità.

-« È lui, è lui!»

-«L’amico di Aurora, venite…»
-«Ignazioooooo…»
-«Una birra popolare al signor Ignazio. Mi permette una foto? Sì grazie. Scatta, fai presto, il signor Ignazio ha fretta.»

Un bestione alto due metri, e trentacinque centimetri tra pollice e mignolo, un giorno mi ha poggiato affettuosamente la mano sulla spalla e per poco non m’inchiodava al suolo come una palina di fermata autobus.

Una bagascia dai giochini veloci – ultra veloci – rapidi – urgenti tariffe maggiorate, mi ha baciato quasi sulla bocca nel supermercato gremito di gente e, forse peggio, ha spalmato sulle mie braccia con le sue ascelle sudaticce un indefinibile odore di capre e di pesci, di fattrici e di stalloni, di sessi e di colonie.

La bimbetta non ancora ragazzina stentava a comprendere gli ordini della mamma, però mi guardava come se fossi stato un vecchio Babbo Natale, intanto che mi tirava i pantaloni mostrando un blocchetto ed una penna per pretendere un autografo.

Sì forse è meglio cambiare programma, dicevo a me stesso durante ogni pausa di lavoro che mi consentivo (già, non lo sapete, ma io lavoro, faccio il “A”.

“B” faccio l’assaggiatore di birre.
“C” faccio l’avvocato del diavolo.
“D” faccio l’uomo della provvidenza.
“E” faccio il servo degli istinti.
“F” faccio Ignazio di Frigeria e D’Alessandro.
“G” faccio l’uno e il trino più tre.

Bussano alla porta…

L’apnea è la scommessa perduta, la spirale avvolgente, il lusso svogliato.
Nei mari dei Caraibi la preda è il pescatore che non utilizza adeguate protezioni.
Soltanto un lusso svogliato lo porta a privarsi di bombole e boccaglio per la pesca dei barracuda.

Il Tirreno era considerato dagli antichi un mare “nostro”. Noi umani moderni lo abbiamo squamato devitalizzato disinfettato colonizzato, reso una fogna, riciclato in mare “morto”.

Era in esso (avrei preferito scrivere in lui) che spesso sguazzavo, intrepido e naturalista, imbozzimato tra le spire coinvolgenti delle immersioni.
Con maschera e pinne.
Sempre senza bombole

Nella settima edizione delle mie incursioni tra le gole marine di San Pancrazio, alla ricerca di una mitica tana di cernia che ricordavo ricoperta da alghe e licheni, per non concedermi un respiro, l’apnea avrebbe potuto togliermi la vita prima della risalita.
Più giù.
Più più.
Più tempo.
Più volte.

Più sempre, più tutto, più giovane, più forte, più solo, più assurdo, più io, più meno.

Dietro alla porta chiusa del mio rifugio, che certo non bussava da sola, come braccata dalla muta camaleontica di un sub, la mia apnea, per me ad un tratto trasformato in cernia indifesa, non era altro ormai che scommessa perduta.
Non voglio, non posso, non apro, non sono, la mia perdita di respiro è spirale avvolgente.
La mia apnea si asserviva al lusso svogliato di prolungare un calvario per una determinazione che non era in mio potere modificare.
Chi bussa alla porta?
Chi è?»

Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska intervista Vilis Ļevčenoks.

Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice per la Lettonia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intervista, in esclusiva per Il Dispari, Vilis Ļevčenoks, responsabile nel Comune di Jelgava per la realizzazione dei progetti.

Conosco Vilis da tanto tempo, cioè da quando ero Consigliere comunale e lui era il Direttore responsabile nel Comune di Jelgava.
Era un collega simpatico, molto affidabile e positivo.
In questa intervista Vilis racconta, in esclusiva per il nostro quotidiano Il Dispari, gli sviluppo e i momenti più importanti dei nuovi progetti (eventi ed attività di opere pubbliche) avviati nella città di Jelgava negli ultimi 6 anni.

VILIS: “Abbiamo ricostruito la Torre di Santa Trinità. Di conseguenza, quando è stata rinnovata, grazie alla mostra panoramica e alle esposizioni della storia e dell’arte, il numero di turisti che visitano Jelgava è cresciuto molto.
Abbiamo costruito un ponte per i pedoni e ordinato in modo più splendente il Boulevard Jāņa Čakstes.

Non lontano da questo boulevard, lungo il piccolo fiume Driksa, si trova il palazzo, costruito dall’architetto italiano Rastrelli, che ospita l’Università d’Agricoltura.

Vicino a questo palazzo in stile di barocco, nel parco ricco di varie specie di alberi, è stata ricostruita l’isoletta “Pasta”con pavimento in legno per effettuare feste ed eventi.

Durante quest’anno abbiamo iniziato a costruire, al di sopra della strada, un grande tetto composto da elementi naturali, poiché qui il clima è nebbioso e piovoso e gli inverni sono, spesso, freddissimi.

Entro il prossimo anno il tetto sarà finito.

Secondo tradizione, ogni anno in Jelgava hanno luogo festività dedicate alle sculture di sabbie e di ghiaccio.

Poi, ogni anno, festeggiamo la festività di Late.
Durante questa festività i contadini e i produttori offrono alla gente latte, miele, nocciole e dolciumi naturali.

Nell’anno 2017 abbiamo cominciato la ricostruzione delle due case di legno più vecchie presenti in Jelgava, in via Vecpilsètas (in italiano-la città vecchia), rimaste dopo i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale che hanno distrutto gran parte di Jelgava in quanto la città è situata in un posto importante dal punto di vista strategico.

In una di queste due case sarà realizzato il Centro di Restaurazione, dove saranno esposte mostre di carattere artistico.
Nell’altra casa, che chiamiamo “Zemnieku Sèta” (la Fattoria per i Contadini), ci saranno stanze per i turisti e un complesso museale simile al museo di Natura Aperta di Riga, dove sono restaurate vecchie case di legno di diversi secoli, oggetti di tela, di argilla e di legno, fatti degli artigiani, di solito lettoni.
Entro il prossimo anno questo interessante complesso in Jelgava sarà aperto.”

SARAH:

“Come supporti i progetti culturali, gli eventi, gli artisti, le nuove costruzioni? Raccontaci anche un po’di te stesso: come preferisci rilassarti, quali sono i tuoi interessi al di fuori del tuo lavoro.”
VILIS: “Sono nato nella regione di Liepàja, in Pàvilosta, verso mare.
Sono ingegnere forestale.
Ho lavorato in differenti campi, anche come imprenditore per la città Jelgava durante molti lunghi anni.

Sono impegnato nell’editare libri di poeti, come quelli della poetessa-ceramista, Vera Roķe.
Sono uno degli sponsor della mostra “Tèma”, dedicata ai finalisti del Premio internazionale Made in Ischia “Otto milioni-2017”organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale tu sei la prestigiosa Ambasciatrice in Lettonia..
Supporto anche altre mostre,

Oltre a questo, svolgo attività filantropiche.

Per esempio in favore di bambini di famiglie povere, offrendo loro la possibilità di comprare i prodotti di cancelleria necessari per la scuola.
Ho collaborato al finanziamento per spostare il monumento di Lāčplēsis.
Lāčplēsis è un eroe simbolico che combatte con il Cavaliere Nero in un epos popolare scritto da Andrejs Pumpurs, secondo la tradizione delle favole lettone.
Adesso si trova vicino al Museo d’Arte e di Storia in Jelgava.

Poi, ogni anno supporto gli eventi per la celebrazione di uno dei Presidenti della Lettonia, esiliato dal nostro paese quando il potere sovietico occupava la Lettonia in modo violento.
Questo evento ha sempre luogo il primo Settembre nello stesso posto, ossia nella casa nativa di Kàrlis Ulmanis, chiamata “Pikšas”.

Un mio interesse è installare i generatori eolici per sostituire quelli pericolosi ad energia nucleare.

Amo il teatro e la musica dal vivo.

Poi, amo la flora e la fauna, l’osservazione della natura, lo studio della nutrizione degli animali selvaggi, la riordinazione delle foreste e dei boschi.”

Liga Sarah Lapinska

 

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi

Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

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Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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