Il Dispari 20221010 Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20221010

Florinda Sorrentino – Angela Prota

Angela Prota | Chi è Florinda Sorrentino?

Accettando molto volentieri l’invito che mi è stato rivolto da Bruno Mancini, Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, a proseguire nella presentazione di Florinda Sorrentino iniziata con l’intervista esclusiva da lei concessa a questa stessa pagina culturale del quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio (già pubblicata lunedì 3 ottobre), desidero soffermarmi nell’illustrarvi i molteplici meriti, i numerosi titoli professionali, le qualità morali, artistiche, culturali e sociali delle numerose attività di Florinda Sorrentino, nonché le principali caratteristiche umane, professionali e culturali di lei che è entrata a far parte degli amici/amiche dei progetti culturali Made in Ischia.

La ringrazio contando sulla sua prossima partecipazione agli eventi che DILA vorrà realizzare ad Ischia – e non solo ad Ischia.

Florinda Sorrentino – Angela Prota

Il Dispari 20221010 Redazione culturale DILA

Florinda Sorrentino pianista, musicoterapista e docente di sostegno scuola secondaria di primo grado vive a Torre del Greco dove insegna, realizza e condivide attività culturali e sociali.

Si laurea in pianoforte presso il Conservatorio Statale “Nicola Sala” di Benevento e in Didattica della Musica presso il Conservatorio Statale “Gesualdo da Venosa” di Potenza abilitandosi all’insegnamento della Musica nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Consegue, inoltre, la specializzazione polivalente per l’attività didattica di sostegno nelle scuole secondarie di primo e secondo grado presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli con il massimo dei voti e la lode.

Nel 2019 conclude il percorso triennale di Musicoterapia presso SCISAR-Istituto per la diffusione dell’Arte e della Scienza (SA).

Dal 2009 è docente presso la Scuola Secondaria Statale di primo grado.

Florinda Sorrentino scrive, organizza e realizza spettacoli per voce, strumenti musicale e drammatizzazione verbale e sonora, sia per le scuole sia in altri ambiti sociali in cui i giovani possono esprimersi attraverso più forme d’arte.

Ama, infatti, esplorare la creatività dei propri allievi con la scrittura, la lettura, la poesia, la danza, il disegno, la recitazione, il canto e soprattutto con l’esecuzione strumentale, sia individuale sia di gruppo.

Un suo progetto coinvolge giovanissimi talenti in 5 pianoforti a 4 mani, per i quali scrive lei stessa gli arrangiamenti, prediligendo la realizzazione di lavori in cui si possa favorire ed ottenere una sinergia tra tutte le forme di espressione, stimolando tutte le intelligenze. (l’intelligenza multipla di Gardner).

Riconosce nella musica un importante canale di comunicazione, di espressione e di terapia per tutti gli individui, ma, soprattutto, per coloro che mostrano disagi sociali e relazionali.

Ciò, con il preciso obiettivo di contenere la dispersione scolastica e la marginalizzazione per coloro che sono portatori di handicap sia fisici che psichici.

Nella sperimentazione di percorsi laboratoriali innovativi per classi aperte, orientati all’inclusione di alunni BES, alla motivazione e al coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti, predilige le seguenti metodologie: Cooperative learning; Circle time; Learning by doing; Flipped classroom;

Brainstorming; Role playing.

Florinda Sorrentino

Il Dispari 20221010 Redazione culturale DILA

Vanta numerose collaborazioni con diverse Associazioni Culturali:

  • Vicepresidente e pianista dell’Ass. Musicale e Culturale “Nova Concentus Vocalis” di Torre del Greco, dal 1997 svolge attività di volontariato e organizza manifestazioni in collaborazione con altre Associazioni.
  • Collabora con la Pro Loco di Torre del Greco, per la quale dal 2019 ha ideato e realizzato numerosi progetti artistico-musicali tra cui il progetto/concorso didattico e inclusivo di musica, pittura, scrittura creativa e moda “ascoltARTI, abbracciARTI, emozionARTI”, ispirato al ciclo di opere “I colori della musica” del Maestro Ciro Adrian Ciavolino. Progetto patrocinato dal MIUR e dal Comune di Torre del Greco, rivolto a tutti gli Istituti scolastici di Torre del Greco.
  • Con il proprio gruppo “VibrARTE”, cura diversi eventi musicali in collaborazione con il Soprano e Maestro di canto Angela Camilleri, tra cui il progetto di rivalutazione del territorio dal titolo “Vulcano 4.S”, promosso dalla Città metropolitana di Napoli in collaborazione con la Pro Loco di Torre del Greco e con il patrocinio del Comune di Torre del Greco.
  • Realizza collaborazioni artistiche e di beneficenza per e con l’Associazione di volontariato “Chiamami per nome”, a sostegno di ragazzi portatori di handicap.
  • Per la Fondazione Ente Ville Vesuviane ha curato la presentazione del libro di poesie “Avete visto l’amore dell’anima mia?”di Elvira Scognamiglio presso Villa delle Ginestre.
  • Per il cantautore napoletano Ciro Sciallo ha presentato il libro “Tra le rughe del mio cuore” presso la sala consiliare del Palazzo Baronale di Torre del Greco.
  • In collaborazione con il garante dei disabili Prof. Aldo Rivieccio ha realizzato ColoriAMOci di BLU, un progetto di condivisione artistica con gli alunni di tutti gli Istituti comprensivi del territorio per la giornata del 2 aprile sulla consapevolezza dell’autismo.

Tra le sue esperienze ci sono stati numerosi percorsi ludici e formativi sul ritmo e sullo studio del pianoforte a partire da bambini della scuola dell’infanzia tra cui l’insegnamento della metodologia Orff e del flauto dolce in lingua inglese presso l’International School of Naples.

Docente referente per gli alunni BES e benessere a scuola presso l’lstituto Comprensivo Giampietro-Romano, collabora a titolo gratuito con il Comune di Torre del Greco per l’attuazione del programma di governo nelle tematiche di politica e inclusione sociale, con particolare riferimento ai minori in età scolastica.

Referente della rete locale per la lettura di “CITTÀ CHE LEGGE” per la Città di Torre del Greco, è maestro accompagnatore al pianoforte e all’organo dei tre cori polifonici (Corale parrocchiale, Coro polifonico di voci bianche S.Antonio’s children, S.A. Gospel Choir) presso la Parrocchia  S. Antonio di Padova.

Proprio durante una esibizione del Coro Gospel abbiamo avuto la reciproca gioia di conoscerci e di avviare la collaborazione che la porterà ad accompagnarmi al pianoforte il prossimo 19 novembre al Teatro PIMA di Milano, in occasione dell’evento “OTTO MILIONI” organizzato dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, il cui Presidente è lo scrittore Bruno Mancini, nell’ambito della manifestazione internazionale BookCity.

ANGELA PROTA

Florinda Sorrentino

Florinda Sorrentino

Il Dispari 20221010 Redazione culturale DILA

 

Il Dispari 20221003

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

Dal mio racconto “La sesta firma” inserito nel libro
PER AURORA VOLUME TERZO


Costui, con un inizio strascicato e pensante, quasi paladino della necessaria concentrazione che doveva lentamente liberarsi dalle velleitarie sovrapposizioni d’altri futili pensieri e preoccupazioni, più o meno attuali, che durante la breve pausa si erano celati nelle menti dei provvisori ascoltatori, Lui, concesse il bis alla maniera del migliore Ungaretti, con un irripetibile ed unico stile televisivo:
-«…o distanti, nel formulario delle loro composizioni scientifiche filosofiche, da ubriacanti teoremi destituiti di credibilità.
Io credo…»

Questo fu l’incipit con cui avviò la successiva narrazione spettacolo.
Quindi ne proseguì l’esposizione in un suo personale folcloristico parossistico edonismo.
Vagando tra due birre commerciali bionde fredde indifferenti, e nebulizzandosi fra sigarette bionde fuoco aspirate violentemente attraverso i baffi di colore giallo arancione indaco nero.
Incipriandola con effetti mutuati dalla storia della cinematografia: il polso del protagonista alla fronte (nel gesto dello sconforto per la notizia di una disfatta), il cammina e cammina di Monica nel mitico Deserto Rosso, John Waine alle prese con Jane Russel (pareggio ai punti).
Quando tutto ciò non gli parve sufficiente ad ammattire i docili astanti, utilizzò iconologie riconducibili al bagno nella fontana di Trevi, a Totò, ad Albertone e la pastasciutta.
Fino al punto da osare d’inserirvi anche sporadiche fragili simbologie canore tipo “Voooolareee…”.
Non ricordo di averlo notato proporsi con allegorici riferimenti politici, religiosi.
Li schifava entrambi.
-«… io credo che il vero disastro per il “cattivo” abbia avuto origine nella vanitosa attesa di un applauso.
Chi avrebbe potuto assecondarlo?
Chiaro, un altro “cattivo” meno potente.
Quasi sempre è per questo motivo che il numero Uno consente ad un piccolo inferiore di seguirlo nelle feste, nei festini, nelle orge, ed in quanto altro è prodotto dalla libidine di potenza, lasciando che lui ne apprezzi le molliche.
Devo dire che le briciole non sono uguali per tutte le valutazioni!
Piccole porzioni di pane non hanno evidentemente ugual pregio di minime elargizioni territoriali.
L’impero!
Un impero, anche se inutile, è pur sempre un impero.
Se ci regalano l’Isola d’Ischia in cambio del vilipendio di uno sputo in faccia, ci sembra di aver fatto un ottimo affare? Dipende!
Dipende da chi – come – io – tu – se – ma – quando – dove – e via così.
Nel caso in esame, al Piccolo Inferiore era stato promesso che avrebbe potuto fare quello che voleva: Capo, Presidente, Duce, Super Duce, Super Capo, Extra Presidente.
Va bene, ma non basta, l’Africa non è niente di fronte all’Albania la Grecia Nizza e Savoia.
Vieni con me, caro, – disse il numero Uno – e sarai il faro dell’immenso golfo del Nuovo Mediterraneo, da Nizza a Cipro da Trieste a Gibilterra.
Per te mari e coste e Porti-giane più sensuali e variegate delle tue belle Corti-giane Abissine.
Il diavolo disse al diavoletto.
E il diavoletto che era bravo (alle elementari aveva avuto sei in storia), rispose “Obbedisco”.»

Costui, in fondo, era un uomo gioioso e collerico, sensuale rude e tenero, bislacco e profondo, futile e sottile.
Un brivido per donne di sani tradizionali principi, per maschi timorosi di confronti e per tutte le belle statuine dei presepi viventi allestiti nelle piazze e nelle feste di paese.
Nessuna persona provvista di buon senso avrebbe voluto provocare un confronto con la sua dissacrante, violenta ed anarchica mancanza d’auto ironia…

Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7481-3
Versione 2 | ID 29y6wr
Pagine 135, formato A5
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-terzo/paperback/product-29y6wr.html
Prezzo di vendita: EUR 14.00
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.3/

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

BRUNO MANCINI |Florinda Sorrentino
nuova Amica dei progetti culturali Made in Ischia

Noi dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” siamo orgogliosi di poter annoverare Florinda Sorrentino tra i nuovi amici della nostra Associazione.
Allo scopo di presentarla adeguatamente ai lettori di questa pagina, abbiamo chiesto alla cantante Angela Prota (voce lirica del Teatro del San Carlo di Napoli che a luglio ci ha donato due deliziosi pomeriggi musicali nella Biblioteca Comunale Antoniana) di intervistarla e di illustrarci le sue principali caratteristiche umane, professionali e culturali.
L’intervista realizzata da Angela Prota la trovate qui di seguito, mentre una interessante presentazione, ugualmente realizzata da Angela Prota ve la proporremo lunedì prossimo.
Ringraziamo Angela Prota per la sua disponibilità e, ovviamente, vi invitiamo ad accogliere Florinda Sorrentino con tutta l’amicizia che noi ischitani siamo in grado di esprimere.

Angela Prota intervista Florinda Sorrentino

Prota: Cara Florinda vuoi presentarti ai lettori del quotidiano IL DISPARI con una tua riflessione sulla Musica?
R: «Certamente.
Ma prima desidero ringraziare te per avermi invitata e il Direttore Gaetano Di Meglio per questo spazio che mi concede, senza dimenticare Bruno Mancini, Presidente DILA, per avermi accolta con tanta amicizia nel gruppo di Artisti internazionali che ha riunito sotto il simbolo del Made in Ischia.
Per me, posso dirlo in tutta chiarezza, la Musica è parte integrante della mia esistenza.
Gli aspetti formali e sostanziali di quest’arte, di ogni epoca e stile, confluendo l’uno nell’altro, creano uno strumento e un linguaggio che favoriscono lo sviluppo e la crescita individuale e sociale che appartiene non solo ai musicisti, ma all’umanità intera.
Noi docenti abbiamo un ruolo importante nella formazione dei nostri alunni e dobbiamo far conoscere con professionalità, coscienza e passione il prezioso valore della musica, che va promossa, ascoltata e praticata sin dalla prima infanzia attraverso esperienze che stimolino la libera creatività e che permettano lo sviluppo e l’arricchimento della personalità»

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

Prota: Quale pensiero ti senti di esprimere in relazione alla frase “Non c’è peggiore ingiustizia che far parti eguali tra diversi “di Don Milani (“Lettera a una professoressa”, 1967)?
R: «Compito della scuola, e soprattutto del docente di sostegno, è divulgare e promuovere l’idea di vivere “la diversità come ricchezza”, insegnando la cultura dell’accoglienza e della gentilezza.
La forza e la crescita di un gruppo è data non dagli elementi comuni, ma da tutto ciò per cui c’è differenza.
La comunità ha valore solo se è fatta di tante diversità, che vanno rispettate e valorizzate.
La scuola è il cuore della comunità».

Prota: Vuoi chiudere questo primo contatto con i lettori della pagina culturale del quotidiano IL DISPARI con una valutazione sulla figura del docente?
R: «Ogni docente deve riconoscersi come uno “specialista” della cultura e della formazione dei giovani, esprimendo un’etica fondata su comportamenti, riflessioni e scelte sempre e ovunque guidati dalla centralità dell’alunno e dall’idea di non dover solo trasmettere saperi, ma di dover formare persone con senso civico, capacità critica e di giudizio, amore verso se stessi, verso il prossimo, AMORE PER LA VITA.
Reputo fondamentale per tale ruolo una continua formazione, per un proficuo nutrimento nell’esercizio della professione.
Occorre dunque garantire il rispetto della professionalità con professionalità.
La scuola, e quindi il docente, ha una grande responsabilità verso l’umanità e verso il futuro che non può né deve essere MAI trascurata.»

Ringraziando Florinda Sorrentino, e contando sulla sua prossima partecipazione agli eventi che DILA vorrà realizzare ad Ischia – e non solo ad Ischia – vi diamo appuntamento alla prossima settimana.

Il Dispari 20221003 Redazione culturale DILA

Florinda Sorrentino – Angela Prota

Il Dispari 20220926

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

 

La Notizia virgola
La Condanna punto

Premessa

Ho scritto anche questo racconto dando per scontato che vi siano noti, ipotetici lettori, i modi di procedere disarticolati e quasi mai esplicativi della mia scrittura, che abbiate la pazienza di effettuare frequenti retromarce ed accelerazioni repentine, siate propensi ad accettare palesi contraddizioni, e sappiate, infine, che alcuni personaggi (la donna guascone, l’autore, l’anima ecc.) hanno già fatto parte di precedenti avventure.
Diversamente dal solito, in questo caso, intendo privilegiare la trama a discapito della costruzione formale.
Rischiando finanche di non consentire una eventuale piacevolezza nel districare la storia transitando per le omissioni volute ed i non chiari e non consequenziali passaggi.
Solo per questa scelta vanitosa ho deciso di preparare un prologo in grado di fornire un aiuto al chiarimento di alcuni possibili dubbi ed equivoci.
Il mio consiglio, comunque, è di non leggerlo, ma, scavalcandolo, farvi tentare  direttamente dalla tortura del racconto.
Poi fate voi.

Prologo

In un luogo non specificato, il professore Edoardo, forse la proiezione fantasiosa di Edoardo Malagoli, è impegnato a presentare in un sobrio allestimento scenico il racconto intitolato “La Notizia”.
Con lui, mente della formazione critica e letteraria (quasi il “Cervello”), partecipano alla rappresentazione, Edith (forse Edith Piaf “l’Anima?”), simbolica proiezione del sentimento artistico, e Tom (un tipo all’americana “Zio Tom?”), indiscusso emblema di pragmatismo dogmatico, ed altri personaggi che paiono proiezioni di realtà sociali.
Al di qua del palcoscenico, in un ambiente anch’esso dalle caratteristiche mai chiarite, ma che certo non è una platea nel senso classico, siede Aurora (la donna guascona, “La Signora”) in compagnia del suo amico autore (la vita nella forma più ampia del termine).
L’io narrante, che altre volte (L’Appuntamento, Vasco e Medea) aveva proposto all’attenzione della Signora storie d’amore particolarmente intense, in questo caso era stato invitato da lei a presentarle, nel modo che avesse preferito, il suo nuovo racconto pubblicato soltanto da poco.
Strano, in quanto esso, intitolato “La Notizia”, non aveva alcuna valenza sotto il profilo degli umani sentimenti amorosi.
Sospetto sembra anche l’intervento della “Signora”, la quale, mentre i primi tre dicitori erano ancora impegnati a leggere una parte iniziale e per nulla esplicativa della trama nel suo complesso, aveva ordinato, senza un apparente motivo, l’interruzione immediata della rappresentazione, invitando contemporaneamente il suo assistente Petrus ad elencare tutti gli eventi generati dalla semplice “notizia” dell’avvenuta stampa del racconto.
Da ciò, protagonisti e fatti descritti nella storia narrata, ed accadimenti realmente verificatisi, risultano talmente sovrapponibili da lasciare presumere essere, gli uni e gli altri, originati da una identica segreta volontà.
Fino a quando al nostro autore diventa chiaro che la sua amica Aurora lo aveva invitato allo scopo di vedere personalmente, attraverso le reazioni e gli atteggiamenti che egli avrebbe avuto, confermato o smentito un dubbio per lei inquietante.
Ed allora…
Detto ciò, penso che il finale possa essere letto senza ulteriori informazioni.
Ciao se ci siete.
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.2/

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

POESIE finaliste undicesima edizione Premio OTTO MILIONI 2022 – primo gruppo

Il premio internazionale “Otto milioni”, ideato da Bruno Mancini e giunto alla undicesima edizione, è stato definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione.
Queste che offriamo oggi alla vostra lettura sono quattro delle venti poesie finaliste.
Nei successivi lunedì pubblicheremo tutte le altre poesie finaliste.
Con l’avvertenza che i testi di alcune di esse, contengono imperfezioni linguistiche in quanto non siamo intervenuti nella correzione delle traduzioni effettuate, grazie alla versatilità della poetessa lettone Liga Sara Lapinska, da idiomi piuttosto desueti, vi invitiamo ad esprimere i vostri gradimenti accedendo alle pagine web indicate nei titoli di ciascuna poesia.

Premio POESIA “Otto milioni” 2022

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia01

Il Dispari 20220926 Redazione culturale DILA

Poesia01 Anita Zvaigzne “Alzati nelle ali” – Lettonia

Alzati nelle ali

Noi, in nostri momenti di uccelli
alzati sulle ali,
noi incontrandoci
nascosti sotto le ali,
attraverso di noi come un fulmine
l’amore è corso
e la fiducia candida sacra degli uccelli.
Noi alzati nelle ali
sotto il cielo azzurro,
noi dicendo addio
tra le centinaia di uccelli scomparsi
abbiamo bevuto la bevanda del fulmine
con l’amore nel petto
e siamo per una vita bianca consacrati.

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia02

Poesia02 Viesturs Āboliņš “Il presentimento” – Lettonia

Il presentimento

Settembre striscia come un’estate stanca e arrugginita.
Vuole addormentarsi, vuole l’inverno,
sogni bianchi e pace.
Da qualche parte nel cielo di nuovo si rompe
grande primavera.
Tutto intorno scorre , tutto cigola.
I vivi fingono di essere morti,
nascondendosi dal freddo, si congela.
I pensieri volano sulle loro ali – non possono fingere
“Dietro – vai! Tutti in fila!” – segnale acustico in due battute,
in due sillabe, breve, comodo, –
i nomi dei Capi sa istintivamente riconoscere,
proprio come la colonna sonora dell’otturatore –
sei “nostro” o “nemico”.
Per non andare a letto prima di dormire,
per timore che si svegli, e invano.
Accetta la sfida senza esitazione,
perché l’inverno non aspetta per la prima volta,
e dopo il gelo primavera – perché qualcuno sopravviverà già,
vedremo
come torna a soffiare la terra, come svanisce il sogno
nell’oscurità.
Com’è la vita in pieno svolgimento e quanto è bella
è un uomo Ragionevole!

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia03

Poesia03 Aslambek Tuguzov “Nella maturità” – Russia

Nella maturità

E nella maturità appare
tutto ciò che non si è avverato.
Perché non si può dormire
come prima era possibile,
perché tu sei più vecchio
e di altri più profondo,
in marcia rimanendo,
insieme ai tuoi fratelli.
E appare nei sogni, e finisce,
nella nostra vita li zittisco,
poi di nuovo oscilla
la tua culla.
Tutto è nella vita uguale,
sia i sogni sia la veglia reale,
sia nella festa le vertigini,
sia nella primavera i desideri.
Alzati all’alba
e guarda nella nebbia…
E le moschee ascolta,
l’anziano lontano.
E la voce come un rasoio
attraverso l’oscurità tirato,
e, credimi, la preghiera.
C’è per tutto la base vera.

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesia04

Poesia04 Elita Viškere “Felice” – Lettonia

Felice

Si dice, le persone felici non scrivono le poesie.
La sera cammino verso le stelle, io.
Per me e per un momento che c’è
dico felicità e gratitudine.
Felice perché il sole nuovo
e il mio domani sta arrivando.

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