IL FATTO E LA PASSIONE

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IL FATTO E LA PASSIONE

La sagra del peccato

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Ischia 1957 – 2003
Poesie

La sagra del peccato

PARTE PRIMA

LA MIA PRIMA POESIA
LAMENTO PLEBEO
ALBORE
AMICO
PIU FINE CHE AMORE
GARANZA ROSA
PER ELENA
NESSUNO HA INFRANTO
CONOSCO UNA STORIA
NELLA FORESTA
NEL BUIO DONNA
QUALCOSA
LA MIA ULTIMA POESIA

PARTE SECONDA

SUL PALCO SI INIZIA
LEI BRUNA SEDEVA
SE NON HAI SCRITTO MAI
LE MUMMIE E LE VESTALI
ANCORA HAI VOGLIA
NEBBIA
LA MASCHERA E IL CAPPELLO
DOMENICHE DI FOLLE
LA CARTA E LA PALLINA
DIO BUROCRAZIA L’ARTISTA
VOLAVA IN VIET NAM
STORDIAMO ANCORA

IL FATTO E LA PASSIONE

Ignazia mi stende sul letto

  • Ignazio è già steso sul letto

non è il mio letto

  • la prima volta

non c’è il mio odore

  • e penso ancora a nostro figlio

non c’è il cuscino

  • e forse pensa a nostro figlio

odio gli alberghi

  • al cane

è scomodo per il mio corpo

  • alle tasse

“Sbrigati Ignazia”
senza fantasia

  • senza fantasia

senza mistero

  • senza mistero

senza colori

  • senza colori

è scomodo per il mio corpo

  • e voglio dargli un bacio

“Sbrigati Ignazia”.

 

Ignazia mi abbaglia

  • è la mia luce

muovendo un lume mi scruta

  • neanche spengo la TV

non è la mia gola

  • sguardi veloci

non è il mio ventre

  • tum tum tum

non è il mio pube

  • mi piace questo ritmo

odio le mani sul petto

  • tum tum tum

fissato da occhiali dorati

  • sempre uguale

“Sbrigati Ignazia”

  • tum tum tum

la lingua in bocca

  • va bene così

il ciuccio all’uccello

  • tum tum tum

lo spray e l’aerosol

  • la scena è perfetta

fissato da occhi dorati

  • ora è il mio turno

“Sbrigati Ignazia”.

 

 

Ignazia mi stordisce

  • Ignazio è già stordito

non è il suo volto banale

  • il suo volto è teso

non c’è una piega

  • forse lui sogna

non c’è una ruga

  • il mare in pedalò

non c’è un sorriso

  • i monti

odio i peli nel naso

  • Parigi in bicicletta

è enorme su i miei occhi

  • l’isola all’alba

“Sbrigati Ignazia”

  • il suono del suo stereo

le ciglia

  • l’ultima baldracca

i baffi

  • no, non voglio

i peli sul culo

  • mi sogna

è enorme su i miei occhi

  • mi sogna

“Sbrigati Ignazia”.

 

 

Ignazia sta cambiando la mia vita

  • la vita cambia gli uomini

è ansimante e sudata
mi ama

  • ora è solo con le sue voglie

e mi uccide
mi ama

  • ora è solo

o mi uccide
mi ama

  • ora… … … … … … … … … … …

odio i ritorni ……………………………… …
“SBRIGATI IGNAZIA”…………………
mi ama ……………………………….

  • simbiosi perfetta

e mi uccide
mi ama

  • muoviti coglione

o mi uccide
mi ama

  • pulsa puttano

odio i ritardi

  • sbatti perdio

“SBRIGATI DONNA”

  • batti

 

 

mi ha già cambiato il cuore
ed io
non so se
quando avrò smesso
il flamenco
su capitelli in fumo
d’antico
quando avrò smesso
d’essere
padrone di Aladino
quando avrò sciolto
i remi
al mio vascello
vorrò sapere se
se
se
se Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
se
se
se riuscirò ad amarla ancora
se
se
se sarò vivo oppure morto.

PARTE TERZA

MENTRE ANDAVAMO IN PRIMO PIANO
C’E’ UN PATTO
A SALVATORE QUASIMODO
DISSI
SOGGIORNO PER UOMINI STANCHI
LA PENNA PER NASCERE
ADONE STANCO
IO, FORSE LADRO
LE OMBRE, PER VIVERE 1,2,3
MI DANZI INTORNO
CI FOSSE ANCORA
L’AMORE, PER ESSERE
E BRUNO STAPPA IL CHIANTI

Bruno Mancini scrittore

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DILA

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Bruno Mancini

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