LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI ALLA LORENZELLI ARTE

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LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI TRA SPAZIO E MATERIA IN MOSTRA A MILANO 

Nel colore, nelle sue infinite possibilità espressive a suggerire nuovi modi di percepire il rapporto tra forme e spazio, Matteo Negri, classe 1982, scultore con all’attivo mostre di successo in Italia e all’estero, trova l’elemento chiave per restituire ai suoi lavori una visione innovativa, talora distante dall’effettivo ruolo che quell’oggetto ricopre abitualmente. A dare altro volto a questi oggetti, o elementi di forte impatto visivo con cui  suggerisce installazioni ambientali, è proprio il colore forte, ed intenso di stampo pop usato ad esempio per le mine sotterranee in ceramica smaltata che lontane dal loro effetto violento, diventano simili ad insoliti gioielli.

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI alla LORENZELLI ARTE MILANO

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI alla LORENZELLI ARTE MILANO

Attraverso diversi materiali quali resina, ceramica, pietra, ferro, vetro, metalli, Negri, artista dal gran talento creativo, esplora le potenzialità dei cromatismi nel creare nuovi rapporti tra i singoli oggetti rappresentati e lo spazio circostante, dando agli oggetti un valore aggiunto attraverso riproduzioni molto grandi, spesso lontane dalla loro forma originaria. Il volume definito dalle installazioni e dagli oggetti rappresentati e gli ambienti dove gli stessi lavori trovano nuova espressione anche grazie agli effetti di un colore che crea associazioni visive inaspettate, sono al centro della mostra a lui dedicata  Matteo Megri. 17 Sculture a colori” che inaugura il 23 marzo 2017 presso gli spazi della galleria Lorenzelli Arte di Milano.

La personale a cura di Pietro Gaglianò e Ivan Quaroni mira a sottolineare la ricerca formale e linguistica portata avanti da Matteo Negri che tiene conto di una consolidata esperienza artigianale, tecnica e progettuale. Si procede da installazioni ambientali realizzate con specchi speciali e luci teatrali, a sculture in cui vengono impiegati materiali compostiti (resine epossidiche, silicone) sino all’acciaio e al classico bronzo. Quanti entreranno negli spazi di Lorenzelli Arte resteranno affascinati dalle due installazioni composte da 17 sculture, così come cita il titolo della mostra., A creare interazioni tra spazio e volumi è sempre il colore qui espresso grazie ai vetri cangianti, acciai, specchi. Attraverso l’alterazione ed espansione degli oggetti e il capovolgimento dei piani si viene quasi disorientati in una sorta di

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO nEGRI

LE INSTALLAZIONI DI MATTEO NEGRI

contrapposizione tra il vicino e il lontano, il visibile e l’invisibile, per trovare cosa sia oltre quella stessa rappresentazione. Così entrando nella prima sala della galleria  sulla parete sono rappresentati i 12 Kamigami – parola mutuata dal giapponese per definire l’infinitezza e la pluralità dello spirito – a creare  un’installazione di superfici tonde, cangianti, forate, incorniciate da acciaio a specchio. Superfici tonde simili ad una sorta di oblò ambigui che, rimanendo sculture uniche a parete, riflettono infinite prospettive e ribaltano lo spazio aprendo infiniti interrogativi sulla sua finitezza, Nell’ambiente successivo è l’istallazione composta da cinque elementi: sculture in ferro e vetro di differenti dimensioni, costituite da lastre ad incastro che, come poliedri che si scompongono e ricompongono, producono innumerevoli riflessioni, rendendo le opere catalizzatori di infinite potenzialità visuali. Come afferma lo stesso Matteo Negri “attraverso questi elementi installativi, quasi delle gemme aperte, l’osservatore è chiamato in causa mediante una lenta contemplazione, a determinare se stesso nella relazione con le opere e a ricostruire il rapporto che lo lega allo spazio”. Il catalogo a cura di Silvana Editoriale in italiano e in inglese, con testi di Pietro Gaglianò e Ivan Quaroni, presenta le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte.

Silvana Lazzarino

Matteo Negri. 17 Sculture a colori

 a cura di Ivan Quaroni e Pietro Gaglianò

Lorenzelli Arte

Corso Buenos Aires, 2 Milano

Orario: martedì – sabato, ore 10.00/13.00 – 15.00/19.00.

lunedì su appuntamento. Festivi chiuso

Ingresso libero

Inaugurazione giovedì 23 maggio ore 18.30

dal 24 marzo al 6 maggio 2017

MATTEO NEGRI BIOGRAFIA

Matteo Negri è nato a San Donato Milanese nel 1982 e si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 2003.

Il suo lavoro d’artista prosegue negli anni successivi con numerose istallazioni per mostre in gallerie private, pubbliche e per fiere in Italia e all’estero (incluse Parigi e Berlino).

La sua ricerca artistica si concentra sull’utilizzo di materiali plastici che lavora in modo eclettico passando dalla pietra alla ceramica alla resina, utilizzando colori pop come strumento espressivo per eccellenza.

L’artista dopo una breve ricerca sui motori ad iniezione recuperati da iniziali situazioni di abbandono, emerge con una serie di mine sottomarine in ceramica smaltata, con colori tipicamente pop che le rendono oltremodo luminose. Le bombe finiscono così per somigliare a bizzarri gioielli, che assorbono nella seduzione della forma e del colore la violenza insita nella loro funzione. Ma questa scissione tra forma e contenuto ricorda appunto alcuni meccanismi della retorica pop, che tramite la riproduzione ingigantita degli oggetti spostava l’attenzione dello spettatore dall’originale destinazione d’uso alla seduzione meramente estetica del simulacro. Dopo la serie dedicata alle mine, l’artista crea un nuovo ciclo di opere che hanno come protagonista il Lego, noto mattone colorato, che assume il ruolo di archetipo della creatività per la possibilità di costruire e creare insita nell’oggetto (il lego), e per la conversione dei valori acquisiti diventando oggetto artistico. Attraverso le modifiche e le manipolazioni, il lego cessa di essere una forma e diventa una metafora della soggettività (l’Ego). Matteo

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