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del 07/10/2011 113 visite 1 voti
Alberto Liguoro presenta il suo romanzo di fantascienza
RUMORE DI PASSI NEI GIARDINI IMPERIALI
L’ultima antologia poetica del progetto “La Nostra Isola”, che passa il testimone al nuovo, più ampio progetto
LENOIS “Le Nostre Isole”, ambedue di
come quando, nel mare aperto, ad un’onda lunga che corre a perdersi verso l’infinito, ne segue un’altra più alta e poderosa, ma ugualmente lanciata nella possente forza del silenzio, che la scavalca, la contiene, tra dolci declivi, ampi avvallamenti e alte, imponenti, ma morbide montagne liquide, per proseguire la stessa corsa incontro al sole o incontro all’orizzonte, si chiama “Ischia, mare e poesia”. Quale miglior riferimento per presentare il mio libro, allora, essendo io tra i Pionieri dei progetti poetici ischitani, ed essendo questa la stagione del mare, appunto del mare? Questo mare di Ischia che, con un pizzico di poesia, può rispondere alla domanda che segue: Può essere il mare grande quanto il cielo?“…Web davvero non immaginava né poteva immaginare quanto fosse lontana quell’isola della vita di cui era principessa Paribanu. Nel segmento di separazione e di congiunzione del tempo e dello spazio dal non tempo e non spazio, passava a volo radente su un mare cosmico e incontaminato.Ricordò una dimensione dell’infanzia nella quale si trovava tutto l’amore di sua madre per lui e il suo amore per lei. “Il bene che ti voglio è grande come il mare” gli diceva. E lui: “Io ti voglio un bene grande come il cielo” le rispondeva. Ma presto aveva realizzato che il cielo era infinitamente più grande del mare; si era sentito pungere dalla delusione e dal dolore, senza, tuttavia, far trasparire nulla. Ora si ristabiliva l’equilibrio e ogni cosa riprendeva il suo posto. Quel mare non aveva mai fine; il cielo e il mare erano due metà di un intero, che lui percorreva, col suo mosquito, alla velocità del pensiero, provocando increspature d’onde, col cuore colmo di felicità. Da un remoto mondo della fantasia soffiavano venti alisei che gonfiavano e spingevano onde della dimensione stessa del mare, lungo avvallamenti che si perdevano all’orizzonte, per poi pacatamente infrangersi sulle spiagge dei ricordi, con una risacca dal rumore acciottolato e continuo, quasi un respiro grave, sfumato nel pensiero senza tempo, o disteso nel pulviscolo d’acqua e di sole di quando intorno non c’è nessuno, ed è sempre un’ora intermedia di primo pomeriggio”. Sono talmente tanti i riferimenti, gli spunti che mi sono stati suggeriti, che dovrei ringraziare tanti di quegli autori, saggisti, romanzieri, registi o gente comune da riempire probabilmente le prossime dieci pagine. Questo libro non è altro che una spugna, forse tra le più grandi mai viste, che intrisa, si ritira, si riempie e poi si svuota, anche se mai completamente, si espande dappertutto e in ogni tempo e assorbe in modo disordinato e continuo, per poi richiudersi e, di nuovo, espandersi, quasi un mostro, un’anomalia della natura, continuando ad assorbire, accogliendo nelle profonde cavità ogni genere di elemento e organismo, per quanto impuro, riempiendo il sacco per poi svuotarlo in parte e non solo qui, ancora espandersi e così via. E io non sono che il pescatore di questa spugna, in un mare grande quanto il
cielo.
Alberto Liguoro Ed. Maremmi FIRENZE 2010 ISBN 978-88-517-1559-5
Vincenzo Tesone
pittore poeta
nuovo amico del progetto culturale LENOIS
LENOIS “Le nostre isole” è un progetto culturale che vuole operare in positivo impegnando i suoi Pionieri nella ricerca di Artisti interessati ad agire al fine di ricollocare la Poesia sul palco di primo piano che le compete nell’attuale società italiana.
Sappiamo bene che le lobby dell’editoria così come quelle dei mercanti d’arte hanno strutture e convenienze ad affaccendarsi per creare terra bruciata intorno ad ogni nuova voce non inserita nei loro cataloghi, ma sappiamo benissimo che essere iscritti alla P2 – P3 -PX così come far parte del palinsesto di TVY – TVK oppure del catalogo patinato distribuito in 10 mila copie non rappresenta altro, per un vero Artista, se non un forzoso adattamento allo sviluppo di progetti prevalentemente commerciali.
Vincenzo Tesone, nuovo amico del progetto culturale
LENOIS, pittore poeta, è stato segnalato dai nostri Pionieri non solo per le sue indiscusse capacità tecniche e/o per il rifiuto ad adattarsi a discutibili compromessi economico-commerciali, ma egli comparirà nella nostra prossima Antologia essenzialmente in virtù del suo comportamento di uomo semplice e schietto intenzionato a difendere e promuovere la Poesia in ogni momento, dovunque e con ogni mezzo lecito.
Ringraziandolo per aver aderito alla nostra tribù, scriveremo di Vincenzo Tesone in maniera dettagliata nelle prossime puntate di questa rubrica.
Bruno Mancini
Note dell’autore
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