Cultura letteraria
del 17/12/2011 70 visite 1 voti
L’immagine della settimana a cura di Alberto Liguoro
LUCHINO VISCONTI
Appare all’improvviso sulla sinistra del viottolo che si addentra nel bosco di Zaro, verso il mare, incorniciata dalle chiome di querce, pini e castagni e preceduta da antichi muretti di terrazzamento, la Colombaia di Luchino Visconti, uno dei luoghi di Ischia misteriosa, dove nelle notti di Luna piena, e chi conosce la Luna di Ischia sa che cosa vuol dire, si aprono le danze di evanescenti ballerini.
Qui, sotto una possente roccia protettrice, è sepolto, unitamente alla sorella Uberta, dal 2003, il grande maestro del cinema italiano, il maestro di “Ossessione”, “Rocco e i suoi fratelli”, “Ludwig”, “Il Gattopardo”, “Vaghe stelle dell’orsa”, “Morte a Venezia”, il perfezionista, fondatore del neorealismo, vincitore di una Palma d’oro e un Leone d’oro. Basterebbe questo ad illustrare l’arricchimento del suo passaggio su questa Terra, ma c’è dell’altro.
Questa estate a villa Arbusto di Lacco Ameno, che appartenne al “magnifico” editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli morto nel 1970, e che lo vide, certo, osannato ospite nelle calde e brillanti estati degli anni ’60, è stato allestito un revival del famoso ballo finale di “Il Gattopardo”, ripercorrendone ambientazione, costumi, atmosfera, quale omaggio al grande regista scomparso nel 1976, molto suggestivo e molto apprezzato dai turisti.
Già… il ballo del Gattopardo, nella finzione artistica, al Castello di Donnafugata, residenza estiva di Don Fabrizio, principe di Salina, il cui punto di più alto respiro lirico ed emotivo è il valzer di quest’ultimo con la bella Angelica. Non meno sublime, nello stile del maestro, la realtà operativa delle riprese a Palazzo Gangi a Palermo, dove affascinano lo spettatore, il tenebroso Burt Lancaster e la bellissima Claudia Cardinale, volteggiando nella sala dove tutti, infine, fanno cerchio, lasciandoli in un assolo affidato alla storia del cinema di tutti i tempi.
Il fatto è che quel ballo che nessuno mai, nelle descrizioni e nelle riproduzioni sceniche, né prima né dopo, ha minimamente uguagliato, e forse mai uguaglierà, non è un ballo “del cinema”, è un ballo dell’eternità, una categoria dello spirito, probabilmente.
Ed è per questo che, nelle notti di Luna piena, si aggirano nelle stanze della Colombaia, i personaggi e i figuranti che vi parteciparono, c’è un allegro brusio, si affacciano dalle balconate sui giardini verso lo specchio di mare di Punta Caruso ed infine… l’orchestra dà inizio alle danze.
Sssstt… proprio oggi è Luna piena, già si odono nell’aria, le note dell’inedito valzer di Giuseppe Verdi.
Bruno Mancini
Editoriale
Errore 2
Oggi sappiamo che i super amatissimi paladini istituzionali della cultura, posti di fronte alle istanze di una comunità che non chiede loro come poter essere favorita:
1) nell’acquisizione di un “posto” di lavoro anche tramite genuflessione a 90° gradi
2) nell’ottenimento di qualche appalto per la sistemazione dei ciclamini lungo i bordi di fontane piene d’acqua marcia e di zanzare
3) nella difesa delle illegalità commesse e da commettere in danno “semplicemente” dell’ambiente e della natura,
si possono trovare in difficoltà, mancando in loro del tutto il concetto di democrazia inteso come reale confronto tra eletti ed elettori…
Roberta Panizza
presenta la
POESIA DELLA SETTIMANA
Ester Margherita Barbato vive e scrive a Milano. Autodidatta e curiosa per natura, è attratta in particolare dalle potenzialità delle nuove tecnologie. Per questo, verso la fine degli anni ottanta…
Bruno Mancini
Marconi 3
Quando l’ordine e la disciplina s’impongono attraverso coercizioni e non consensi (le nostre dittature), integralismi dogmatici e non libertà spirituali (le nostre chiese), la penalizzazione dei deboli e degli innocenti (la nostra scuola Marconi di Ischia porto), allora se “qualcuno” c’invita a rompere gli indugi per dare scacco alle prevaricanti posizioni di potere protette dalle caste, allora, noi ne “Il Dispari”, figliocci del giornalismo populistico del compianto Domenico Di Meglio andremo a rompere non solo gli indugi ma anche…
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Scempi – Raccolta di poesie di Bruno Mancini e di Roberta Panizza – Ischia -Vermiglio
Come I cinesi volume primo – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini
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Note dell’autore
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