Per Aurora – volume quarto – Terzo giorno

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Per Aurora – volume quarto – Terzo giorno

Terzo giorno

PARTE SECONDA

Il diario di Bruno

Terzo giorno

Edoardo: -«Sabato 7 Agosto…
I miei primi pensieri stamattina sono stati dedicati alla richiesta di riscatto.
Avrò dormito sui chiodi tanto mi sono sentito in fibrillazione.
I pori schizzavano sangue bollente, non sudore.
Cosa fare?
Avrei voluto affrontarli.
Magari fingendo un cedimento alle loro richieste.
La vocina della vecchia saggezza popolare mi ha stoppato sottovoce, ricordandomi che i vigliacchi sono sempre vigliacchi. Ed allora? Cosa fare?
Ho, per un attimo, pensato di rivolgermi ai gendarmi.
La Patria paga un Servizio Difesa Cittadini (SEDICE).
Io sono italiano, cittadino, contribuente ed usufruttuario della severa struttura gerarchica predisposta a tale scopo.
E’ tutto semplice: mi presento allo sportello, declino le mie
generalità, espongo il crimine di cui sono stato vittima e l’ulteriore successivo tentativo d’estorsione, saluto deferentemente, mi allontano dall’ufficio e confido che loro risolvano il caso senza crearmi ulteriori disagi.
Semplice?
Dovrebbe.
Potrebbe.
Ma non è.
Nella realtà, a tale successione di propositi possono seguire questi accadimenti:
MI PRESENTO ALLO SPORTELLO…»
Edith: -«L’orario di apertura al pubblico dell’ufficio SEDICE addetto alle pratiche di:
AGGRESSIONI
FURTI
SCIPPI
STUPRI
VIOLENZE
MINACCE
RICATTI
SEQUESTRI
TRENTATI OMICIDI
OMICIDI
STRAGI
è dalle ore NOVE alle ore NOVE E TRENTA di tutti i lunedì dispari dei mesi pari degli anni bisestili.
La Sede Operativa d’ogni relativo previsto Sportello sarà comunicata, a mezzo organi d’informazione, almeno venticinque giorni prima.»
Edoardo: -«Vuol dire dover leggere tutti i giornali e guardare in contemporanea le trasmissioni televisive di tutte le emittenti operanti nell’etere nazionale, per ventiquattro ore il giorno. A partire da un lunedì dispari di un mese pari di un anno bisestile, fino al venticinquesimo giorno precedente il successivo lunedì dispari di un mese pari di un anno bisestile.
DECLINO LE MIE GENERALITA’… »
Edith: -« Lei è?…
Di?…
E di?…
Nato a?…
Il?…
Residente a?…
Dal?…
Domicilio?…
Dal?…
Titolo di studio?…
Conseguito il?…
Presso l’Istituto?…
Con voto finale?…
Professione?…
Iscritto al?…
Sesso?…
Dal?…
Situazione familiare?…

Figli?…
Figlie?…
Figliastri?…
Documento di riconoscimento?…
Numero?…
Rilasciato da?…
In data?…
Codice fiscale?…
Rilasciato da?…
Il?…
Segno zodiacale?…
Ascendente?…
Autocertificazione di esistenza in vita alla data?…
Di?…
Rilasciata da?…
Il?… »
Una voce -«N.B. Tutte le caselle devono essere riempite espressamente alla presenza del nostro funzionario.
Non sono permessi né lettura di appunti, né tanto meno telefonate di conferma od informazione.»
Edith: -«Fra tutti i questionari perfettamente rispondenti ai dati posseduti presso il nostro Archivio Noti e Notizie (ARNONO) verranno estratte a sorte alla presenza di un Funzionario Alto Profilo Notarile (FAPRONO), di un Rappresentante della Comunità Difesa Popolare (CODIPO) e di sette Delegati Partiti Parlamentari (DEPAPI), DUE profili di generalità che saranno ammesse alla successiva Sessione Informazione Criminale (SEICRI) che si terrà (se sarà possibile) a Parlamento riunito in sessione plenaria, da
quarantacinque a centocinquanta giorni dopo che saranno stati giudicati gli eventuali ricorsi alla graduatoria da presentare entro sette anni sette mesi sette giorni e sette ore dalla data di affissione all’Albo Pretorio della Comunità Europea Criminologia (CEP).
Si ricorda altresì che la Commissione ad hoc verrà nominata per sette quindicesimi dai ricorrenti, per sei quindicesimi da FAPRONO e per un quindicesimo dai provvisori assegnatari dell’ammissione al SEICRI.

Per completezza d’informazione si ribadisce in giorni illimitati la scadenza di cui prima, durante e dopo l’informativa passata presente futuribile postuma ed estinta.»
Una voce: -«N.B. Le tasse d’iscrizione sono forfetariamente determinate in un euro al giorno, sette euro alla settimana, trenta euro al mese, trecentosessantacinque euro e venti centesimi all’anno (Secondo la tradizione di Pulcinella), da versare anticipatamente con vaglia postale scortato da almeno due guardie giurate armate e provviste di giubbotti antiproiettili, intestato a NOI PER VOI Casella postale 61FE SCALOGNA SCALO ITALIA.»
Edoardo: -«ESPONGO IL CRIMINE DI CUI SONO STATO VITTIMA E L’ULTERIORE SUCCESSIVO TENTATIVO D’ESTORSIONE… »
Edith: -« Mi dica.»
Edoardo: -«Sono stato derubato di…»
Edith: -«Come fa ad affermarlo?»
Edoardo: -«Ho poggiato la foto sul cavalletto… »
Edith: -«Sia preciso, pony, da tiro, da corsa? Specifichi meglio. Trotto o galoppo?»
Edoardo: -«Cavalletto di pino siberiano incardinato…»
Edith: -«Struttura ecclesiastica cattolica?
Cardinale Russo?
Chiarisca.»
Edoardo: -«Con chiavarde… »
Edith: -«Moderi i termini se non vuole assaporare lo stringente abbraccio delle mie manette.
È fortunato.
Oggi sono stato premiato con medaglia, assegno e licenza mensile, per aver superato il record d’efficienza consistente in venticinque giorni di lavoro consecutivo.
I profani non possono comprendere quanto ciò sia difficile per il nostro equilibrio fisico mentale.
Non divaghiamo.
Lei dov’era all’ora del delitto?
Ha un alibi?
Confessa?»
Edoardo: -«SALUTO DEFERENTEMENTE… »
Edith: -«Le comunico che da questo momento lei è sottoposto ad indagine giudiziaria tesa ad appurare fatti misfatti e contraffatti di cui quando.
Può usare lo strumento telefonico per contattare persona atta a ricevere formulazione completa dei suoi attuali problemi giuridici.
Trenta secondi a partire da ora.
Via.
Trenta secondi trascorsi.
Lei non vuole o non può addivenire ad una soluzione compromissoria, pertanto… »
Edoardo: -«MI ALLONTANO DALL’UFFICIO… »
Edith: -«Formalmente, ufficialmente, gerarchicamente, mi corre veloce, espresso, rapido, il compito di informarla, obbligarla, costringerla a non lasciare il suolo nazionale, non allontanarsi dal territorio regionale, presenziare dall’alba al tramonto e dal tramonto all’alba nei limiti geografici del comune di residenza, non uscire dall’abitazione ad hoc, ad acta, ad limitum, delineata dai nostri hic haec hoc.»
Edoardo: -«CONFIDO CHE LORO RISOLVANO IL CASO SENZA CREARMI ULTERIORI DISAGI.
Non sarei sopravvissuto alla delusione del triste inganno.
Quindi?
Ed allora?
Cosa fare?
Ho preso pesantemente posto sulla poltrona accanto al telefono, ho sbirciato oltre il balcone per rassicurarmi d’essere solo, ho aperto il quaderno -con in copertina un epitaffio per Vasco- che funge da agenda, sgualcito, lacerato, abraso, schizzato di birra, pomodoro, insetticida, bruciacchiato da mozziconi di sigarette e residui di zampironi, scarabocchiato con disegni prevalentemente a spirali e losanghe, con gli angoli palesemente umettati e riumettati, insalivati, sputacchiati: l’agenda rubrica telefonica.
Tra i nomi, le sigle, le abbreviazioni, i soprannomi, i doppioni, le notazioni estemporanee, le cancellature, i rimandi, nessun altro all’infuori di me è mai stato in grado di decifrare il codice atto ad abbinare un numero telefonico ad una persona. Per me è banale.
L’utilizzo come se fosse un album di fotografie.
Ad ogni pagina corrisponde l’immagine di un ricordo di gruppo: A/B/C, 1961, la posa canonica fatta scattare dall’Istituto Scolastico qualche giorno prima dell’esame di maturità a ricordo della classe terza A.
Il secondo in alto a sinistra, dietro il Preside, non saprei più dire come si chiami, ma di lui non mi sfuggono né le sembianze, né le caratteristiche intellettuali.
Il recapito telefonico che cercavo era al centro della parte inferiore destra, scritto in rosso, nella pagina D/E/F. Già, infatti, si chiama Domenico.
Le assurdità dei nostri genitori a proposito dei nomi imposti – affibbiati- agli indifesi bambini, non hanno mai finito di stupirmi.
Non che oggi la situazione generale sia priva di critiche ed obiezioni, ma loro, negli anni trenta, quaranta e cinquanta, brillavano per conformismo, ipocrisia, assuefazione…
La Domenica è femminile.
Domenico è maschile.
Benito chiamava il figlio Bruno, e loro imponevano il nome Bruno ai loro figli.
A Napoli tutti Gennaro, a Bari tutti Nicola.
Gli ho telefonato…»
Edith: -«Domenico, mi è accaduto questo, questo, questo e quest’altro.»
Un uomo: -«’Overo! Tu che dici!
Ti mando subito un giornalista.
Arò stai?
Vabbuo, vabbuo, aspetta nu quart d’ora.
Tienimi informato se ci sono sviluppi.
Salutami a … a coso… sì a Tonino.
T’abbraccio.»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

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Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

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Racconti
Il furto della foto.
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Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

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