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PER ELENA
La sagra del peccato
Tutte le poesie in lettura gratuitaIschia 1957 – 2003Poesie
La sagra del peccato
PARTE PRIMA
LA MIA PRIMA POESIALAMENTO PLEBEOALBOREAMICOPIU FINE CHE AMOREGARANZA ROSA
PER ELENA
(Lei)
T’ho pensato
e mi sono vista nei tuoi occhi:
quell’immagine fissa
che non può svanire,
appiccicata
come il più vecchio cappotto,
uggiosa
come il sette novembre,
decisa
come un dito nell’occhio.
Ho pensato a te
e ti ho visto a palpebre chiuse
quasi visione sfumata
che avrei potuto perdere,
scapigliato
in un mantello azzurro,
fuggente
su una nuvola bianca,
amato
come un bacio sul cuore.
Ora, ancora
ho pensato te,
e non ho smesso lacrime e risate.
Io sono la viola
cercata in un bosco
(Lui)
T’ho persa:
come il ricordo
di banchi di scuola,
ricordo
di legna bruciata,
ricordo
di treni, di navi,
di calde coperte;
ricordo
di balli, di risse,
di rossi d’Abruzzo;
come i ricordi.
Io sono corda di viola
in un suono d’orchestra.
(Loro, l’amore, la vita)
Ho perso, con te,
la mia chiave:
invano il pensiero spinge
la porta serrata,
e non mi veste di luce
neppure la nuova follia,
né intona una canzone
il vento dei miei passi
o spargono dolcezze
le fantasie di oblio.
Io sono una viola pensiero
che scuote passioni.
(La poesia)
E mentre fuori i passeri
negli aghi dei pini
tra gocce salate
ad un soffio dall’alba
si inventano misteri,
vi uccido.
Io sono di mammole viola
la macchia e l’inchiostro.
(L’autore)
Con la pioggia di stelle che cade
sui semi di viola appassita,
spargendo profumi e magie,
sono di nuovo nudo,
ancora bagnato,
ma già mi asciuga il sorriso
di immaginarmi sognato.
Così nel suo destino
così
senza battiti di ciglia
ad un velo dal suo respiro
fra le sue dita
così
nella solitudine delle nostre ansie,
io sono la viola
cercata in un bosco
io sono corda di viola
in un suono d’orchestra
io sono viola pensiero
che scuote passioni
io sono di mammole viola
la macchia, l’inchiostro,
di semi di viola appassita
profumi e magie,
io sono poeta
io sono
silenzio.
NESSUNO HA INFRANTO
CONOSCO UNA STORIA
NELLA FORESTA
NEL BUIO DONNA
QUALCOSA
LA MIA ULTIMA POESIA
PARTE SECONDA
SUL PALCO SI INIZIALEI BRUNA SEDEVASE NON HAI SCRITTO MAILE MUMMIE E LE VESTALIANCORA HAI VOGLIANEBBIALA MASCHERA E IL CAPPELLODOMENICHE DI FOLLELA CARTA E LA PALLINADIO BUROCRAZIA L’ARTISTAVOLAVA IN VIET NAMSTORDIAMO ANCORAIL FATTO E LA PASSIONE
PARTE TERZA
MENTRE ANDAVAMO IN PRIMO PIANOC’E’ UN PATTOA SALVATORE QUASIMODODISSISOGGIORNO PER UOMINI STANCHILA PENNA PER NASCEREADONE STANCOIO, FORSE LADROLE OMBRE, PER VIVERE 1,2,3MI DANZI INTORNOCI FOSSE ANCORAL’AMORE, PER ESSEREE BRUNO STAPPA IL CHIANTI