Quinta parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

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Quinta parte “Penne Note Matite” – Antologia della sesta edizione del Premio internazionale “Otto milioni”

Prima parte “Penne Note Matite”

Seconda parte “Penne Note Matite”

Terza parte “Penne Note Matite”

Quarta parte “Penne Note Matite”

Quinta parte “Penne Note Matite”

Sesta parte “Penne Note Matite”

Settima parte “Penne Note Matite”

Ottava parte “Penne Note Matite”

Nona parte “Penne Note Matite”

Decima parte “Penne Note Matite”

Prima parte “Penne Note Matite”

Prima parte "Penne Note Matite" - Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite – Prima di copertina

Penne Note Matite testo completo dell'Antologia della sesta edizione del Premio internazionale "Otto milioni"

Penne Note Matite –  Quarta di copertina posteriore

Penne Note Matite –  Copertina completa

Pag. 72-73

anche quelli che sono utilizzati dagli eserciti e dai gruppi armati come esche, corrieri o guardie, per svolgere azioni logistiche o di supporto, come trasportare le munizioni e le vettovaglie, posizionare mine ed esplosivi, fare ricognizioni.

La situazione più grave è quella delle bambine soldato che oltre a essere adibite alle operazioni militari sono anche usate come schiave sessuali.

Nonostante l’adozione di convenzioni internazionali dirette a tutelare i diritti dei minori (si ricordano la Convenzione di New York sui diritti dei minori entrata in vigore il 2 Settembre 1990; il Patto sui diritti civili e politici; il Patto sui diritti economici, sociali e culturali e la Carta Africana sui diritti e il benessere dei bambini del 1999), risulta che ancora oggi, secondo fonti UNICEF, la pratica di arruolare bambini esiste in Africa (in Somalia in cui tra il 1991 e il 2004 sono stati registrati 200.000 minori, Sierra Leone, Repubblica democratica Congo, Uganda, Mozambico, Liberia, in Ruanda durante il genocidio del 1994 i militari hanno coinvolto minori nei combattimenti); in Asia (In Afganistan i Talebani usano i bambini come suicide bomber: in Burma si contano 70.000 minori che servono nell’esercito), in America latina, in particolare in Bolivia 40% dell’esercito è composto da minori, dei quali 50% sono minori di anni 16.

Occorreva un mezzo per rendere giustiziabili le violazioni del divieto di usare i minori in operazioni militari e nel 1998 con l’adozione dello Statuto di Roma, atto costitutivo della Corte Penale Internazionale, l’arruolamento di minori di anni 15 è definito crimine di guerra (le prime sentenze su tali crimini sono state emesse dalla Corte speciale per la Sierra Leone che tuttavia ha un mandato limitato nel tempo e riguarda soltanto una determinata area geografica).

Il primo processo della Corte penale internazionale ha riguardato proprio il crimine di guerra dell’arruolamento dei bambini, nel caso Lubanga, un capo dell’UPC, operante nella regione dell’Itturi, nella repubblica democratica del Congo, ricchissima di diamanti, è stato dichiarato responsabile e condannato definitivamente per aver arruolato bambini, i kadogos.

Ho avuto il privilegio di essere il Registrar della Corte penale internazionale

proprio al tempo in cui si è iniziato e si è concluso questo primo processo, con la condanna del capo militare e con ordine di riparazione alle vittime.

Innumerevoli sono state le difficoltà, anche per ottenere la cooperazione degli Stati, al fine di assicurare la protezione dei testimoni e delle vittime, tra cui vi erano ex bambini soldato devastati, con poche speranze di futuro normale.

Numerose sono state anche le questioni sulla riparazione da accordare a quelle vittime.

Si è sottolineato che, tra le misure riparatrici, vi è la non stigmatizzazione degli ex bambini soldato.
I kadogos sono vicino a noi, non possiamo ignorarli, specialmente nel momento storico attuale, in cui gli standard di tutela di diritti fondamentali che sembravano acquisiti, stanno vacillando, cedendo a esigenze di mercato e di finanza mondiali, specialmente se pensiamo che spesso i minori si fanno arruolare volentieri per riscattarsi dalla povertà estrema, situazione che ci ricorda quella di tanti bambini in Italia, che sono ingaggiati dalla criminalità organizzata, assicurando manovalanza criminale a basso costo e non punibile.

Un compito per le donne si delinea netto e ineludibile: proteggerli.”

Ringraziamo Silvana Arbia del suo intervento e le auguriamo successi per la pace mondiale tramite la sua Fondazione internazionale, costituita a San Marino per tutelare i diritti dell’infanzia coinvolta nei conflitti armati.

La Fondazione si propone di prevenire il fenomeno dei bambini soldato nella regione dei Grandi Laghi Africani, attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e il rafforzamento delle capacità degli adulti, vicini ai minori, di proteggerli e di garantirne il diritto all’educazione e allo sviluppo.

http://www.arbia.foundation.com

Pag. 74-75

Ugo De Angelis,

è nato nel 1955 a Latina.
Laureatosi in Architettura a ”La Sapienza” di Roma con una tesi sul tema di archeologia industriale, da molti anni è ricercatore e consulente storico presso l’Archivio Vaticano della Congregazione per la Dottrina della Fede ex Sant’Uffizio.

Ha collaborato con diversi quotidiani tra cui “L’Osservatore Romano” e sono numerosissime le sue partecipazioni a convegni nazionali e internazionali i cui studi e relazioni storiche sono state pubblicate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Accademia Nazionale dei Lincei.

Ha partecipato alla elaborazione di numerosi interventi di recupero ambientale e monumentale, tra cui emerge il progetto vincitore del concorso internazionale indetto nel 2003 dalla Regione Lazio per la “Realizzazione del restauro e la valorizzazione del porto di Civitavecchia e del water-front cittadino”.

Per la sua sensibilità e l’assidua attività di promozione, valorizzazione e riqualificazione territoriale, nel 2007 è stato coordinatore scientifico del progetto transnazionale per la pianificazione urbanistica del Parco Satricum della Valle dell’Astura, finalizzato ad uno sviluppo turistico sostenibile. Nel 2010 ha redatto il progetto del Piano Colore, tutela e recupero delle superfici architettoniche della “Città di Fondazione” (Latina), presentato alla Fiera del Restauro di Ferrara.

Convinto assertore e sostenitore delle politiche di valorizzazione e promozione territoriale, rivendica l’importanza del sinergico ruolo tra cultura, urbanistica e turismo finalizzato ad un modello strategico di sviluppo sostenibile. Da sempre sostiene che non si può intervenire su un territorio o su un monumento se non si conosce la sua storia.

“In quella foto c’è Maria”

è il titolo di un suo libro in cui propone la visione puramente storica di personaggi e fatti accaduti alle Ferriere di Conca nel mese di Luglio del 1902 che portarono al martirio della piccola Maria Goretti.

Angela Maria Tiberi

Milena Petrarca

Artista a trecentosessanta gradi, figlia d’arte, nata a Pozzuoli, ma attiva tra Latina e New York, dove ha esposto in diverse rassegne e organizzato a New York il Cinquecentenario di Cristoforo Colombo con personali e collettive che le è valso il prestigioso riconoscimento “Artistic Achivement Award Gallery”, Milena Petrarca non è soltanto una pittrice di fama internazionale, ma anche scultrice e poetessa di grande sensibilità, stilista e ritrattista che dona emozioni oltre il tempo legate all’uomo e alla sua vita, tra gioie e malinconie, passioni e speranze.

Le sue opere, presenti in molti musei italiani e americani ed in prestigiose collezioni americane, francesi, inglesi e cinesi, incantano per quel loro essere sospese tra realtà e sogno, mistero e poesia, avvolte da una luce che traspare da colori ora caldi e accesi, ora freddi e opachi.
Vincitrice della seconda edizione del Premio internazionale di arti grafiche “Otto milioni”, la sua opera è stata scelta per l’elaborazione della copertina di questo volume.

Angela Maria Tiberi

Pag. 76-77

Assunta Gneo

è autrice del libro “Tira fuori l’anima”.

Un inno alla rinascita, alla riscossa della propria vita e del proprio sogno…
Ognuno di noi viene al mondo con un sogno, realizzarlo è complicato: ci sono persone che si battono per questo, ma rendendosi conto di quanto sia complicato rinunciano.

Non ascoltano più la vocina che viene dall’anima, che li incita ad andare avanti, semplicemente smettono di credere, con il compiacimento di mariti, mogli, genitori, amici.

Altri invece scelgono di combattere.

Seppur difficile, complicato, impossibile, perché è lì che si fa la differenza.

Luce è una di questi, rappresenta la vera luce che alberga dentro di noi, la forza che ci sostiene, che ci spinge a compiere un altro passo in avanti.

Luce ha una famiglia disattenta, che non riesce a proteggerla, neanche dall’abuso dell’imbianchino che lavora a casa in occasione della sua comunione.

Occorrerà tempo, tanto tempo, per superare, per capire.

Combatte duramente non si arrende mai, perché ha capito che costruire è la cosa che sa fare meglio e che cambierà realmente la sua vita.

Un punto di forza ce l’ha è nonna Bice che capisce la situazione: la ragazza abbisogna di una madre, quella che ha non sembra essere all’altezza.

Così decide di sostenerla psicologicamente e fisicamente, regalandole perle di saggezza e svelandole il segreto di famiglia che custodisce da una vita.

Un inno all’amicizia: lei e Gianna crescono insieme, sostenendosi l’una l’altra, nella ricerca della propria identità, nella voglia di affermarsi nella propria vita e nella ricerca della felicità.

Ma i colpi di scena non sono ancora finiti: la morte della piccola Desire cambierà di nuovo le carte in tavola
Ce la farà Luce a riscattarsi

Sezione affidata a DILABLIDA, Sede operativa in ALGERIA

per conto dell’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA

Presidente DILABLIDA
Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Per gli amici Caroline Dali, è nata a Oran in Algeria il 26 Dicembre 1968 e vive a Blida.
Insegnante di francese presso la scuola media e il centro di lingue stranieri dell’università di Soumaa.
Da sempre appassionata di lingue, di libri e di poesia, ha saputo trasmettere con notevole successo questi interessi ai suoi studenti.

Ha partecipato a diverse manifestazione di carattere culturale in Algeria.

Scrive a titolo personale: storie per ragazzi e poesie.

Per molto tempo il suo sogno è stato quello di organizzare e partecipare ad eventi artistici e culturali in Italia e in Algeria, facendo affidamento sulla cooperazione, sincera e continua, con l’Associazione culturale DILA, in modo tale da creare e riaffermare rapporti, tra artisti italiani e algerini, che abbiano in lei e nella sua volitiva presenza un collante forte e determinante.

Così, nel Luglio 2017, l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, riconosciuta l’ampia positiva divulgazione dei propri progetti ottenuta grazie alle attività professionali e sociali realizzate dalla Professoressa Dalila Boukhalfa, ha deliberato di nominarla Presidente della sua Sede operativa DILABLIDA ubicata in Algeria nella città di Blida.

Pag. 78-79

Angela Maria Tiberi
L’Istituto italiano di cultura ad Algeri è un organismo ufficiale dello stato italiano.

È stato fondato nel 1963 dopo la proclamazione dell’indipendenza dell’Algeria dal colonialismo francese.
L’Istituto è uno spazio che lega in primis i due Paesi tramite la collaborazione dell’Ambasciata italiana, situata non

Oltre ai corsi di lingua ed a tutte le altre opportunità che offre l’Istituto italiano, la Direttrice dottoressa Maria Battaglia ed i suoi colleghi hanno lavorato molto per sviluppare un efficiente servizio di biblioteca e di mediateca di libri, volumi, DVD, documenti video, CD Rom e cassette audio resi disponibili per “Gli Amici Dell’Istituto” La dottoressa Maria Battaglia è attiva, presente e sempre molto disponibile per tutti.

La nuova Biblioteca del’Istituto italiano ad Algeri è un vero piccolo museo. Una vera oasi di pace, dove ci si può divertire e coltivare i propri desideri, tanto più quando si apprezza la lettura. Un’immensità culturale ricca, un spazio tranquillo e rilassante per la lettura cui possono accedere sia i dilettanti sia gli studenti e sia i ricercatori, vista l’immensità e la ricchezza delle opere disponibili.

Poi ci sono gli eventi culturali a la sede ad EL BIAR.

Un variegato programma di scambi culturali algerino-italiano comprendente esposizioni di Arti visive e anche corsi di cucina italiana. L’Istituto culturale italiano è tra i più antichi e più attivi in Algeria con un’offerta ricca e diversificata che propone letteratura, pittura, musica ed altri generi culturali ed artistici, sia all’interno e sia all’esterno della sua struttura. Iniziative che compaiono ogni anno nel suo programma offrono l’opportunità di accesso ad artisti e creativi italiani ed europei per proporre le loro Arti sotto il cielo algerino e per il pubblico internazionale che sceglie l’Algeria come sua meta turistica, artistica, sociale, culturale e anche commerciale

Abdeldjalil Amri.

Sono nato in Adrar nel 1992 e sono residente in Adrar nel quartiere di Mehdia. Adrar si trova a sud dell’Algeria nel deserto del Sahara.

Sono laureato in lingua e letteratura italiana dall’anno 2013, con un diploma ed un master in didattica delle lingue conseguiti nel 2016 presso l’Università di Lounici Ali di Blida.

Conosco scolasticamente la lingua inglese e quella francese, mentre la mia madrelingua è l’arabo che scrivo e leggo perfettamente.

La mia collaborazione con l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

verterà principalmente sul mio scrivere e parlare del deserto algerino, delle sue bellezze e dei suoi pericoli. Mi piace molto scrivere in italiano poesie, racconti e fiabe corredati da fotografie e scambi culturali. salambboy@gmail.com – Tel. +393284905308.

La sopravvivenza nel Sahara

Il Sahara è il più grande deserto della Terra, si trova nell’Africa settentrionale e vanta una superficie di circa 9.400.000 chilometri quadrati. Il Sahara occupa circa un quarto del continente africano.

Si estende dall’Oceano Atlantico fino al Mar Rosso con una lunghezza di circa 4800 km, e con una larghezza di 1800 km dal Mediterraneo fino alle regioni centrali Africane.
Il Sahara comprende i seguenti stati: Algeria, Ciad, Egitto, Eritrea, Libia, Mali, Mauritania, Marocco, Niger, Sudan, Tunisia e Repubblica Democratica Araba Sahrawi.

Popoli tipici del Sahara, quasi tutti nomadi, sono: i Tebu, i Tuaregh, i Berberi o Amazigh e i Sudanesi.

La distribuzione della popolazione non è uniforme, mentre immense aree sono disabitate nelle oasi si possono raggiungere valori di densità di popolazione molto alti.
Nel Sahara si possono identificare diversi tipi di paesaggi: Hammada, deserto di roccia; Serir, deserto di ciottoli e ghiaia; Lergo o Idean, deserto formato da dune di sabbia; Bioma che si trova nell’estremo sud è la Savana, mentre a nord si trova la Steppa mediterranea

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Pag. 80-81

Omaggio ad Abderrahmane Benhammouda

Abderrahmane Benhammouda è stato uno dei fondatori del Dipartimento della lingua italiana presso l’Università di Blida in Algeria.

Con lui ho iniziato a studiare la lingua italiana, ho scoperto la pronuncia della lettera “c” e la grammatica italiana.

Abderrahmane Benhammouda, piano piano, inseriva informazioni sulla cultura italiana iniziando la lezione sempre con un proverbio italiano.

Lui, comunicandoci il suo sapere e il suo amore per la lingua, mi ha data la voglia di andare davanti, mi ha anche trasmesso il modo di sognare in italiano e di cantare con parole italiane.

Ecco una sua breve biografia che mi ha scritto quando gli ho chiesto di raccontarmi il suo percorso con la lingua italiana.

“Mi chiamo Abderrahmane Benhammouda, ho 66 anni e sono un pensionato della scuola nazionale. Sono stato insegnante di francese e d’italiano per più di 40 anni.La mia avventura con questa bellissima lingua è cominciata negli anni sessanta al liceo “Ibn Toumerte” di Boufarik a 40 km. da Algeri.
Il mio professore di lingua italiana era un siciliano, si chiamava Padellaro.

Dopo il liceo sono andato all’Università di Algeri, dove ho preparato gli esami per la laurea istruito dal Prof. Massimo Ghirelli (critico internazionale del cinema), e dal Prof. Sergio Sacili (un milanese che continua ancora a realizzare conferenze sulla lingua e sulla cultura italiana)..

Dopo la laurea, considerato che l’italiano era scomparso dai programmi scolastici algerini, sono stato indotto, fino al 2010, ad insegnare la lingua francese al livello liceale.
Nel frattempo, l’Università della mia città, Blida, aveva aperto un dipartimento di lingua italiana con l’aiuto di cooperanti italiani, ma gli avvenimenti del decennio nero (o piuttosto rosso di sangue) ha spinto gli stranieri e fra loro gli italiani a lasciare il paese.

Con l’appoggio di un amico, oggi malato, che si chiama Othmane Messous, abbiamo rilevato la sfida.

Così oggi abbiamo circa 300 – 400 persone laureate in italiano che insegnano in varie località della Nazione. Il mio primo viaggio in Italia risale al 1975, quando ho trascorso un mese di studio a Perugia presso l’Università per stranieri. Dalila Boukhalfa.”

Sono Souad Challal,

nata nel 1989 in Algeria.

Maturità in lingue straniere nel 2007, nel 2011 mi sono laureata in italiano e nel 2016 ho ottenuto il diploma di Master per l’opzione didattica.

Sono stata segretaria nell’Associazione “Femme en communication” impegnata per le donne artigiane.

Ho insegnato all’Università Lounisi Ali di Blida.

Sono docente di lingua italiana al liceo Abdelhak Ben Hamouda – Djelfa. Studiando e insegnando questa lingua ho avuto voglia di scoprirla e di conoscerla sempre di più.

Mi piace molto scrivere, lasciare la mia mano seguire i battiti del cuore scrivendo senza rendermi conto di cosa scrivo.

L’unica cosa che so di certo è che mi esprimo con gioia, libertà, amore e tranquillità. Non sono né scrittrice né poetessa, perché sono ancora una principiante, ma vorrei tanto diventarlo.

Il mio unico amore

Vieni mio amore
e cura i miei dolori.
Vieni per dare la gioia al mio cuore.
Ho bisogno di te, tesoro.
Non lasciarmi mai da sola,
sai che non posso vivere senza te.
Mi hai dato la serenità.
Mi hai dato la tenerezza.
Mi hai dato la gioia e la pace.
Con te ho conosciuto la dolcezza della vita.
Con te ho conosciuto il valore dell’umanità.
Allora, amore, vorrei che tu sappia che sei
la luce della mia vita
il sangue del mio cuore
le ciglia dei miei occhi.
E senza te sono come
la rosa senza odore
il cielo senza stelle
la vita senza aria e acqua.
Amore amore amore ti amo dal profondo del mio cuore.

Pag. 82-83

Mohamed Benmaiza

Artista nato il 27 Dicembre 1963 a Ain Delfa, una città vicino BLIDA e a 50 km di distanza da Algeri, ha vissuto in campagna della cui bellezza era affascinato.

Sposato e padre di tre figli, è stato anche insegnante di arte nel liceo della sua città Blida.

Dipinge da età precoce.

Il suo percorso artistico è cominciato con la pittura.

Dopo un periodo di studio presso l’Accademia di belle arti si è specializzato nella calligrafia e nella miniatura.

Ha partecipato al Festival di Miniatura a Mostaghanem nel 2015, al Festival di Arte plastica nel 2011 a Annaba e a quasi tutti gli eventi culturali che sono stati presentati a Blida.
ll talento di Mohamed Benmaiza è quasi unico nel suo genere e la sua notevole sensibilità artistica è degna di ricevere attenzione e complimenti.

Dalila Boukhalfa

Safia Amara.

Sono nata nel 1989 a Tizi Ouzou (Algeria).

Laureata in lingua italiana, ho partecipato, per due anni, ad un master sulla didattica della lingua italiana.

Vorrei continuare i miei studi per avere il dottorato.

Ho lavorato in una scuola privata per due anni e per altri due anni in una scuola di guida insegnando il codice stradale.

Ho anche lavorato in un’Associazione per la prevenzione e la sicurezza stradale.

Sono docente di lingua italiana al liceo.

Ho insegnato al dipartimento d’italianistica a Blida.

Mi piace molto scrivere piccole storie in italiano e poesie, così come mi piace tanto la letteratura italiana.

Ho seguito corsi di formazione di giornalismo audio –visivo.

Partecipo sempre alle attività del’Istituto italiano di cultura ad Algeri proponendo attività di formazioni e conferenze, soprattutto durante la settimana della cultura italiana nel mondo.

Vorrei scoprire e visitare tutti i siti turistici e storici d’Italia.

Il pianto di un amante

Non cercarmi!
Se cerchi in tutto questo mondo
non mi trovi!
Perché sono dentro di te.
Cercami dentro di te
così mi trovi!
Nel fondo del tuo cuore
o dentro il tuo cervello
oppure in tutto il tuo corpo!
Tutte le tue cellule le abito
tutti i tuoi battiti mi richiamano
e rimani sempre così!
Tu mi senti sempre accanto a te
sarò sempre con te!
Nei tuoi sogni!
Nei tuoi occhi!
Nel tuo silenzio.
e nelle tue parole.

Se fossi!
Se fossi un amore
rientrerei nei cuori.
Se fossi un medicinale
curerei tutti i dolori.
Se fossi un’ombra
toglierei il calore.
Se fossi una giustizia
condannerei i criminali.
Se fossi un pesce
sceglierei il mio pescatore.
Ma, sono solo un essere umano
che riflette per il domani
e dove devo mettere le mie mani
per illuminare il mio cammino

Pag. 84-85

Sezione dedicata ad Artisti presenti in precedenti nostre antologie e agli Artisti maggiormente apprezzati per la loro collaborazione nel corso dell’ultimo anno.

Domenico Umbro

si presenta salutando Ischia con questo suo breve curriculum artistico.
Domenico Umbro di Filadelfia (VV), diplomato in clarinetto al Conservatorio Tchaikovsky, diplomato all’accademia italiana di clarinetto (Perugia) con Ciro Scarponi.
Corsi di alto perfezionamento con i docenti: Ciro Scarponi, Pasquale Lorenzo, Guido Arbonelli, Francesco Giardino, Fabrizio Meloni, Giuseppe Garbarino, Alessio Vicario.
Corsi di direzione: M° Jacob De Haan e M° Ten. Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso.

Sono primo clarinetto solista nell’orchestra di fiati G. Gemelli, ho suonato con il gruppo di Ensamble di clarinetti “Namaste”a Taormina, Catania, Messina, Torgiano, Bevagna, Villa Franca, Roma, Adria, Rovigo.

Ho partecipato a vari concorsi, come solista in duo con pianoforte e in duo con la flautista Veronika Vitatzkova.

I miei obbiettivi sono di suonare all’estero e il mio sogno è di formare un quintetto con un quartetto d’archi.

Ischia è una meraviglia della natura con delle acque termali conosciute e utilizzate fin dall’antichità.”

Pag. 86-87

Massimo Rozzi
Ciao Ruben

Quell’amore intimo, all’angolo,
come il “famì” in guerra,
tutto osservava e niente diceva.
In silenzio per non disperdere
ogni tua traccia che inseguo,
scappando per lasciare la libertà.
Così a tremare del nervoso,
impaurito che la tua gioventù
possa passare senza una traccia.
Felice quando ti sento canticchiare,
certo che le tue ore
sono nel registro delle positività.
Condividendo le tue passioni sportive,
orgoglioso di narrare le imprese
quando racconto la tua vita.
Ciao Roberto realtà per me,
poco scrivo, geloso tengo stretto
questo calice da gustare centellinando.

Mercoledì 10 Maggio 2017 20:29

Maria Luisa Neri,

Socia fondatrice nonché Direttrice Musicale dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” è anche presidente dell’Associazione “Arte del suonare”: un’Associazione culturale senza scopo di lucro che intende ideare, favorire ed organizzare manifestazioni cinematografiche, musicali, culturali, ricreative, premi, rassegne, saggi, festival, conferenze, concorsi, concerti, musical ed ogni altra forma di spettacolo legata alla musica; diffondere la cultura musicale; proporsi come luogo d’incontro e di aggregazione d’interessi musicali ed artistici.

Oltre all’offerta concertistica, l’Associazione è impegnata a realizzare l’altro fondamentale scopo indicato dallo statuto: la scoperta e la valorizzazione di giovani promesse in campo musicale, sia a livello locale sia in campo nazionale.

A tal scopo l’Associazione organizza ogni anno un Concorso Internazionale “Note sul mare“ di Roma ormai giunto alla sesta edizione e che ha ospitato musicisti provenienti da tutto il mondo.

L’Associazione ARTE DEL SUONARE ha costituito la “Piccola Orchestra Romana” che è formata da validi artisti in grado di esprimersi anche in veste solistica ed il cui repertorio spazia dal periodo Barocco fino a quello Contemporaneo.

L’amore per la musica è il collante per questa interessante e dinamica formazione!

L’Associazione è disponibile a collaborare in ogni situazione ove sia apprezzata la buona musica, come, ad esempio, cerimonie, convention, ricorrenze ed altri tipo di riunioni collettive.

L’Associazione ARTE DEL SUONARE sarà sempre lieta di ospitarvi sul suo blog, i cui contenuti sono mirati alla diffusione di notizie relative a tutti i musicisti che la compongano.
INFO Maria Luisa Neri cell. 347-0804603 nerimarialuisa@libero.it https://artedelsuonare.wordpress.com

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DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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