ART ESCAPE 2016 a Venezia

ART ESCAPE MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA A PALAZZO ZENOBIO

Patrizia Canola artista di fama internazionale espone Rifrazioni e Campo di grano

 Art Escape, la suggestiva esposizione di arte contemporanea che si aprirà il prossimo 3 settembre 2016 nei suggestivi spazi di Palazzo Zenobio a Venezia sarà occasione per staccarsi dalla routine quotidiana, spesso soffocante. e prendersi un po’ di tempo per ritrovare nuove emozioni viaggiando nei diversi

locandina mostra pal Zenobio e i due dipinti di Patrizia Canola in mostralinguaggi proposti dagli artisti volti ad esplorare accanto ai paesaggi legati alla natura, gli orizzonti del pensiero umano tra ricordi e desideri, attese e malinconie.

La mostra di arte contemporanea ART ESCAPE 2016, curata da Loredana Trestin, attraverso opere di artisti selezionate mediante un concorso, vuole essere infatti un modo per fuggire dai ritmi frenetici e dallo stress quotidiano e guardare con gli occhi e la mente la vita attraverso sinergie fatte di colori, ritmi di linee, luci e ombre restituite attraverso i diversi linguaggi dell’arte che svela e nasconde, esplora e mimetizza.

Dipinti, sculture, fotografie opere a carattere digitale e installazioni di diversi artisti selezionati da una commissione di esperti nel settore saranno visibili fino al 3 ottobre 2016 in questa mostra nata dalla collaborazione artistica di due realtà culturali: Divulgarti Consulting di Genova e Associazione Artistica “I2colli” di Terni.

Art Escape Rifrazioni di Patrizia Canola

Art Escape
Rifrazioni di Patrizia Canola

Tra gli artisti in mostra spicca per il profondo lirismo e spessore emotivo PATRIZIA CANOLA l’affermata pittrice che invita a guardare il mondo circostante con altri occhi soffermandosi sulle atmosfere dense di poesia e bellezza, mistero e armonia proprie della natura. La natura con i suoi volti ora solari e vibranti, ora cupi e malinconici invita l’individuo ad interrogarsi sul suo esistere regalando attimi di sospensione dove ritrovare se stesso andando incontro a quel senso di infinito che si nasconde nel vibrare delle spighe di grano al leggero soffio del vento, o nelle trasparenze delle acque cristalline di un torrente, o ancora nell’abbraccio di distese arboree dove l’occhio si perde immaginando cosa possa nascondersi oltre. Il respiro della natura emerge nei suoi zampilli di luci e ombre a toccare le corde del pensiero che si lascia guidare in questo viaggio verso sensazioni nuove, inesplorate, cui spesso nella ruotine di tutti i giorni non

Art Escape Campo di grano di Patrizia Canola

Art Escape
Campo di grano di Patrizia Canola

si da importanza. Nel percorso espositivo spiccano i due dipinti di Patrizia Canola, intensi per il modo in cui attraverso rifrazioni di luci e leggere percezioni d’ombra, toccano i ritmi della vita fuori e dentro ciascun individuo. Si tratta di Campo di grano e Rifrazioni dove due diversi spazi naturali si mostrano in tutta la loro bellezza restituendo la poesia della luce fatta di colori in cui ritrovare stati d’animo sopiti da tempo, e attimi di sospensione in cui la mente è finalmente libera di volare per seguire desideri e sogni  di libertà.

Venezia diventa la città ideale per evadere dal quotidiano grazie a questo percorso collettivo le cui opere desteranno emozioni nuove attraverso rappresentazioni suggestive e intense che raccontano della poesia della natura, delle interazioni di forme e colori in libertà. Un’occasione per interrogarsi sull’esistenza e soffermarsi sulle emozioni tra certezze e dubbi, gioie e malinconie. Emozioni e stati d’animo che restano spesso in sordina per il soffocante ritmo della vita di tutti i giorni.

Silvana Lazzarino

 ART ESCAPE 2016

Palazzo Zenobio

Venezia, Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro. 2597

Curatore: Loredana Trestin, assistenti Roberta Carboni, Maria Cristina Bianchi.

Organizzazione a cura di Annarita Boccolini, assistenti Baldoni Loriana, Federica Federici.

Dal 3 settembre al 3 ottobre 2016

Ingresso libero

Inaugurazione sabato 3 settembre 2016 ore 10.30

 

 

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Volto e Corpo

EGOSUPEREGOALTEREGO. Volto e Corpo nell’arte contemporanea

 

In questa società dominata sempre più dalla forza dell’immagine capace di comunicare nell’immediato fatti, azioni ed emozioni, si sta facendo strada il bisogno di apparire dando sempre più spazio al proprio ego che sembra diventare protagonista assoluto di diversi contesti e situazioni. La tendenza dell’ego ad apparire si coniuga con il bisogno dell’individuo di non passare inosservato, ma anzi mostrarsi il più possibile; ed è in questa ricerca di visibilità attraverso le immagini che un ruolo importante lo svolgono i media puntando sul compiacimento dell’ego di ciascun soggetto nel suo mostrarsi e farsi notare.

EgoSuperegoalterEgo

EgoSuperegoalterEgo

Sul concetto di immagine legata al volto e al corpo che rappresentano la fisicità della persona si orienta la mostra Ego-superEgo-alterEgo Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte in corso al  MACRO  Museo d’Arte Contemporanea di Roma fino all’8 maggio 2016. Curata da Claudio Crescentini e promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, la mostra, nel valorizzare la collezione permanente d’arte contemporanea capitolina della Galleria d’Arte Moderna di Roma, della Casa Museo Alberto Moravia e del MACRO, propone un’analisi del volto e del corpo attraverso diverse opere in cui l’artista si fa rappresentare e si auto-rappresenta. Sono immagini di volti e corpi restituiti attraverso dipinti, fotografie, installazioni site specific, stencil di diversi artisti contemporanei, che diventano punti fermi su cui gioca il concetto di egocentrismo e di protagonismo. Il percorso offre quindi un’analisi del volto e del corpo nell’arte contemporanea con particolare attenzione alle fotografie ed ai filmati in cui l’artista stesso è protagonista nel suo rappresentare e autorappresentarsi, divettando attore e spettatore insieme, Accanto ad opere in cui l’artista si autorappresenta come quelle di Vito Acconci, Franco Angeli, Giorgio de Chirico, Plinio De Martiis, Stefano Di Stasio, Giosetta Fioroni, Gilbert&George, Francesco Guerrieri, Urs Luthi, Carlo Maria Mariani, Bruce Nauman, Cristiano Pintaldi, sono altre in cui è lui stesso ad essere ripreso, “rappresentato” da un altro artista, come nelle fotografie di Claudio Abate, Marco Delogu, Mimmo Iodice, Nino Migliori. E poi vi sono opere di Ennio Calabria, Candy Candy, Giacinto Cerone, Mariana Ferratto, Luigi Ontani, Luca Maria Patella, Arnulf Rainer, Sissi, Sten e Lex dove l’artista, pur non ritraendo se stesso, si ritrova in un altro personaggio da lui ripreso.

EgoSuperegoalterEgo

EgoSuperegoalterEgo

Sul gioco del rivedersi e del riprendere si indirizza il doppio focus dedicato ad Alberto Moravia e Achille Bonito Oliva, due tra i tanti esempi noti nel panorama culturale italiano e internazionale  contemporaneo. I ritratti di Moravia realizzati da Renato Guttuso, Carlo Levi e Mario Schifano e quelli di Achille Bonito Oliva realizzati da Sandro Chia, Francesco Clemente e Mario Schifano diventano occasione per esplorare i modi con cui  viene colto e restituito lo sguardo della persona, compresa la sua gestualità.

Nell’ambito dell’esposizione rientra la rassegna di film e video Io è un Altro (auto)ritratti d’artista dalla collezione della Cineteca nazionale e del MACRO il cui materiale è stato selezionato da Marco Fabiano e Annamaria Licciardello (CSC-CN). Essa propone proiezioni di film d’artista e video in cui gli artisti, fra gli anni Sessanta e Ottanta si sono soffermati sul tema del volto e del corpo umano con prospettive di autorappresentazione e presentazione di grande impatto tecnico e visivo. Tra le proiezioni che si svolgono all’interno della Sala Cinema due giovedì al mese a partire dalle ore 17.30 fino al 5 maggio 2016 vanno citate: Inquietudine di Mario Carbone, Antonio Ligabue pittore di Raffaele Andreassi (il 14 aprile dalle ore 17.30), Reconstructions 1952-1976 di Sonja Ivekovic, Nascita, sviluppo e morte dell’illusione di Guido Sartorelli (il 28 aprile dalle ore 17.30) e Morire gratis di Sandro Franchina (il 5 maggio dalle ore 17.30).

Un percorso ad indagare le possibili interpretazioni della figura umana riferito all’autoritratto e al ritratto, fino a toccare il fenomeno del selfie che, quale forma di comunicazione e diffusione del se’, si è imposta rapidamente a livello mass-mediale, dando al volto e al corpo, nuovamente, un ruolo di primo piano nella società.

Silvana Lazzarino

 

EGOSUPEREGOALTEREGO

Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte

a cura di Claudio Crescentini

MACRO, Via Nizza, 138- Roma

(Sale Collezione, MACRO Hall, Project room #2, Foyer, Terrazza)

Orario da martedì a domenica 10.30-19.30

(la biglietteria chiude un’ora prima

Per informazioni: telefono 060608

fino all’ 8 maggio 2016.

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