Terre d’Europa Giornata della Memoria

Terre d’Europa un progetto di Gimmi Basilotta

al Teatro Villa Torlonia di Roma

Le ferite provocate dalla seconda Guerra Mondiale hanno lasciato una traccia indelebile negli animi e nei corpi di quanti hanno visto, vissuto e raccontato gli orrori di una tragedia senza precedenti che ha visto consumarsi il dramma più grande vissuto dall’umanità: lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti Il ricordo di una pagina di storia tanto atroce deve protrarsi nel tempo, in questo tempo dove la memoria di quanto accaduto deve aiutare a migliorare la vita quotidiana in rapporto agli altri sconfiggendo l’intolleranza e il razzismo che creano solo allontanamento e odio.

Esempi di come l’arte possa rappresentare un veicolo per guardare a quanto accaduto e far si che il ricordo di tale dolore possa essere motivo per costruire un futuro migliore sono le “pietre d’inciampo” create dall’artista tedesco Gunter Demnig da cui è nato un percorso dal titolo “Memorie d’inciampo” e l’esposizione “Arte in Memoria, mostra internazionale di arte contemporanea” curati da Adachiara Zevi.

In occasione della Giornata della Memoria, il Progetto “Passodopopasso” ospitato in alcuni spazi per la cultura di Roma Capitale include la mostra TERRE D’EUROPA ideata dal regista teatrale Gimmi Basilotta che attraverso un’installazione artistica ha voluto intrecciare pensieri, parole e sensazioni a partire dall’esperienza del suo viaggio compiuto nel 2011 dal Piemonte alla Polonia. Un viaggio di 2.000 chilometri che il regista e attore ha compiuto a piedi in 76 giorni, per ripercorrere lo stesso itinerario che portò ventisei ebrei cuneesi da Borgo San Dalmazzo ad Auschwitz.

Terre d'Europa opere e installazioni di Gimmi Basilotta

Terre d’Europa opere e installazioni di Gimmi Basilotta

La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, inaugurata a Roma a Villa Torlonia il 21 gennaio 2017 alle ore 18.30 si lega ad altre iniziative culturali sempre sullo stesso tema quali lo spettacolo VIAGGIOADAUSCHWITZa /r in programma il 1 febbraio alle 19.30 sempre a Villa Torlonia e la conferenza spettacolo “Parole e passi. Un cammino di memoria” il prossimo 31 gennaio alle 17.00 presso la Casa della Memorai e della Storia. Simboli di questo percorso riproposto da TERRE D’EUROPA sono le betulle portate con sé e piantate lungo il cammino, le terre portate da un punto all’altro e utilizzate per piantare le betulle ed infine gli oggetti che diventano testimoni silenziosi della storia.

Durante il loro cammino verso Auschwitz, i pellegrini di Passodopopasso hanno deciso di segnare le tappe del loro viaggio con tante piccole betulle, affidando agli amici delle comunità che incontravano il compito di accudirle e farle crescere. In cambio di ogni betulla lasciata in custodia ciascun pellegrino riceveva un sacchetto di terra che una volta giunti alla meta, davanti al binario morto su cui i treni dei deportati terminavano il loro viaggio, utilizzava per piantare l’ultima betulla concimata con le tante terre d’Europa raccolte. Parallelamente sono gli oggetti lasciati abbandonati sul ciglio delle strade, nei fossi, nei territori incolti, ai margini di pesi e città. Oggetti e cose usate, consumate e dismesse trovate lungo un cammino che qui diventano testimoni della memoria. Attraverso queste tappe la mostra suggerisce un cammino verso la vita, il cammino per una rinascita dell’uomo attraverso terre da guardare, da annusare, da sentire, da toccare con rispetto, che testimoniano passi, tracce infinite di uniche storie.

Silvana Lazzarino

 TERRE D’EUROPA

opere e installazioni di Gimmi Basilotta

Teatro di Villa Torlonia – Spazio Serra

Via Lazzaro Spallanzani 1/a Orario: tutti i giorni dalle ore 12 alle ore 17 (lunedì 23 e lunedì 30 gennaio chiuso) Per informazioni tel . 06.4404768 / tel. 060608; www.teatrodivillatorlonia.it

dal 22 gennaio al 1 febbraio 2017

Ingresso libero

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Settimana della Memoria

SETTIMANA DELLA MEMORIA

Il dramma più grande vissuto dall’umanità: lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti durante il secondo conflitto mondiale ha lasciato una traccia indelebile negli animi e nei corpi di quanti hanno visto, vissuto e potuto raccontare una tragedia senza precedenti. A distanza di anni interviste, articoli, inchieste, film e romanzi hanno descritto con forte spessore comunicativo la tragedia della shoah che ha lasciato attonito il mondo intero. Una pagina di storia che fa rabbrividire e che svela il volto peggiore del genere umano quello diabolico che non trova spiegazioni e giustificazioni.

Storia di una ladra di libri

Storia di una ladra di libri

L’abbattimento dei cancelli di Auschwitz il 27 gennaio del 1945, ha fatto conoscere al mondo e alla storia questo abisso della civiltà, lo sterminio del popolo ebraico, dei Sinti e Rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova e l’eliminazione dei deportati militari e politici nei campi nazisti.

Anche quest’anno la Casa della Memoria e della Storia conferma il suo ruolo di primo piano a Roma per le celebrazioni intorno al “Giorno della Memoria”, istituito nel 2000 dal Parlamento Italiano.

A distanza di settantun anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz, l’iniziativa, a cura delle Associazioni residenti e della Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia con il

Internata n. 6

Internata n. 6

coordinamento organizzativo di Roma Capitale, presenta un ricco programma tra cinema, arte, libri che restituiscono questa pagina sconvolgente e inquietante della storia dell’umanità attraverso il racconto quotidiano della vita degli ebrei italiani prima delle leggi razziali e la descrizione degli orrori degli scenari dei lager.

Dal 22 gennaio al 1 febbraio 2016 si assisterà a proiezioni di film, documentari, testimonianze, conferenze, letture e presentazioni di libri e una mostra con il prezioso e significativo apporto delle Associazioni residenti (ANPI, ANED, ANEI, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e Circolo G. BOSIO) e delle Biblioteche di Roma.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura di Roma Capitale, Assessorato alla Memoria, Assessorato alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma e dal Museo Ebraico di Roma, invita a non dimenticare quanti tra parenti, amici e sconosciuti, hanno pagato ingiustamente con la propria vita le conseguenze di una guerra devastante.

Ad aprire la Settimana della Memoria venerdì 22 gennaio 2016 alle ore 16.30 è la presentazione dell’ebook “La quarantena” di Giovanni Melodia, grande testimone del lager di Dachau, cui segue alle 18.30 l’inaugurazione dell’installazione “Bloc – Notes, mon semblable, mon frère” di Corrado de Grazia, sorta di saggio visivo intorno ad alcuni aspetti del pensiero di Walter Benjamin ricreato attraverso immagini

dal film l'Isola delle rose. La tragedia di un paradiso

dal film L’Isola delle rose. La tragedia di un paradiso

fotografiche stampate su carta molto leggera, la cui composizione modulare cambia in relazione agli spazi  espositivi. Tra i film e documentari proiettati durante la settimana accanto a “Storia di una ladra di libri” di Brian Percival che attraverso la vicenda di una ragazzina racconta con straordinaria efficacia comunicativa la tragica parabola della Germania nazista, sono L’isola delle rose. La tragedia di un paradiso “di Rebecca Samonà  sulla vita dell’antica comunità ebraica di Rodi dal 1912 fino alla deportazione  e annientamento ad Auschwitz nel luglio del 1944  e “Memorie in Comune” (2011) a cura di Pupa Garribba e prodotto dall’Associazione MitinItaly per il Circolo Gianni Bosio. La poesia con la sua forza emotiva quale contenitore della memoria è protagonista il 26 gennaio alle 17.00 con “La Memoria la Poesia” che vede poeti e scrittori dare voce attraverso versi intensi e toccanti ad un periodo storico da non dimenticare. La memoria ricorda e diviene attiva. Un tema che condiziona anche la nostra storia contemporanea e l’umanità intera. Poeti e scrittori invitati a partecipare leggono un proprio brano, tra loro: Fulvio Abbate, Luca Archibugi, Tomaso Binga/Bianca Menna, Maria Grazia Calandrone, mother and daughter on beachMarco Caporali, Roberto Deidier, Marco Giovenale, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Elio Pecora, Roberto Piperno e Filippo Senatore. Ricordi ed emozioni in poesia e prosa sono accompagnati dalla fisarmonica del M° Marco Lo Russo aka Rouge che esegue brani della tradizione ebraica rivisitati e celebri colonne sonore di film che hanno narrato la memoria. Intenso e drammatico il libro di Maria Eisenstein “L’internata numero 6″ che sarà presentato il 27 gennaio dai relatori Marina Beer, Elisa Guida e Luigi Lombardi Satriani. Curato da Carlo Spartaco Capogreco (Milano-Udine, Mimesis Edizioni, 2014) il libro diario di Maria Eisenstein, nata a Vienna da una famiglia ebraica di origini polacche e in Italia per ragioni di studio, internata nel campo di concentramento di Lanciano in seguito alla legislazione antiebraica italiana, aiuta a comprendere più a fondo la realtà dell’internamento nell’Italia fascista. Una testimonianza diretta che ripercorre i nodi della storia e della memoria italiane.

Pupa Garribba

Pupa Garribba

Sono anche presenti diverse iniziative rivolte a studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado come il 27 gennaio la presentazione del libro e del video “Guida di Hammerstein” dell’ex internato militare Franco Quattrocchi a cura di Rolando Anni e Bianca Bardini. Le immagini e le riflessioni dell’autore sono indicative per affrontare il tema della deportazione dei soldati italiani nei campi nazisti in Germania e

del loro difficile ritorno in Italia alla fine della guerra. Chiude la settimana dedicata alla memoria la conferenza della professoressa Eshter Finz Menascé che a partire dal volume “Buio nell’isola del sole: Rodi, 1943-45. I due volti di una tragedia quasi dimenticata” (Giuntina editrice, Firenze 2015) ripercorrere la tragedia della deportazione dei militari italiani di stanza a Rodi e della deportazione e dello sterminio della comunità ebraica da parte dei tedeschi, che divennero padroni dell’isola.

Silvana Lazzarino

SETTIMANA DELLA MEMORIA

Casa della Memoria e della Storia

Via San Francesco di Sales, 5 (Trastevere) – Roma

dal 22 gennaio al 1 febbraio 2016

Tel. 0606068 – 06 6876543

da lunedì al venerdì 9.30 – 20.00

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

www.comune.roma.it/cultura

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Deportati ad Auschwitz

Deportati ad Auschwitz

MEMORIE D’INCIAMPO PER NON DIMENTICARE I DEPORTATI AD AUSCHWITZ

Il dramma più grande vissuto dall’umanità: lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti durante il secondo conflitto Mondiale ha lasciato una traccia indelebile negli animi e nei corpi di quanti hanno visto, vissuto e raccontato gli orrori di una tragedia senza precedenti.

Articoli, inchieste, interviste, documentari, film, romanzi, a distanza di anni hanno raccontato con intensità e forte spessore comunicativo la tragedia della shoah che ha lasciato attonito il mondo intero. Una pagina di storia atroce e agghiacciante che non va dimenticata.Gunter Demnig

A ricordare quanti scomparsi, a seguito delle persecuzioni naziste, tra ebrei, politici, militari, attraverso il simbolo “artistico” di una pietra è stato l’artista tedesco Gunter Demnig che a partire dal 1995 a Colonia iniziò a realizzare incisioni su una sorta di sampietrini – dette Stolpersteine pietre “d’inciampo” per immortalare i nomi di quanti furono deportati a Auschwitz: una straordinaria mappa della memoria europea che anno dopo anno si è estesa fino a includere oltre 45.000 pietre.

Luogo deputato per queste opere antimonumentali, ma concrete e tangibili a tenere viva la memoria nel presente, è il marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto i deportati. Sul marciapiede sono installate le “pietre d’inciampo”, sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (10×10) sulla cui superficie superiore di ottone lucente sono incisi: nome e cognome del/lla deportato/a, età, data e luogo di deportazione e, nel caso si conosca, anche la data di morte.

Gunter Demnig ha portato questa opera in Italia facendo così entrare il nostro paese a far parte di questo grande circuito internazionale della memoria. E’ stato dato così inizio al progetto MEMORIE D’INCIAMPO giunto quest’anno alla sua settima edizione, che ha visto l’artista tedesco a partire dal 2011 al 2015 posizionare 226 “pietre d’inciampo”.

Il prossimo 11 gennaio 2016 Gunter Demnig sarà a Roma per installare 11 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in memoria di deportati razziali e politici.Stolpersteiner

Il progetto di questa settima edizione Memorie d’inciampo a Roma, patrocinato dal Municipio di Roma I Centro, Municipio II, Municipio VII è sostenuto dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania. Promosso tra gli altri da ANED (Associazione Nazionale ex Deportati); ANEI (Associazione Nazionale ex Internati); Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane di Italia; Fondazione CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), IRSIFAR (Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza), sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il progetto è curato da Adachiara Zevi e si avvale di un comitato scientifico formato da Anna Maria Casavola, Annabella Gioia, Elisa Guida, Antonio Parisella, Liliana Picciotto, Micaela Procaccia e Michele Sarfatti.

Questa settima edizione di “Memorie d’inciampo a Roma” sarà inaugurata lunedì 11 gennaio 2016 alle ore 12.00 in Via Po, 42 alla presenza del Presidente del Municipio di Roma II Giuseppe Gerace. Ad affiancare questa edizione sarà il progetto didattico curato da Annabella Gioia e Sandra Terracina: ogni Municipio coinvolto sceglierà una o più scuole cui affidare una ricerca storica sui perseguitati alla cui memoria sono dedicati i sampietrini.

Silvana Lazzarino

MEMORIE D’INCIAMPO A ROMA

VII edizione

Lunedì’ 11 gennaio 2016 a Roma (ore 12.00 in Via Po, 42)

Presso la Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia è attivo uno “sportello” (casadellamemoria@bibliotechediroma.it / tel. 06/45460501) curato da Liliana Biello ed Elisa Guida. A loro possono rivolgersi quanti intendono ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di uno Stolpersteine davanti alla sua abitazione.

Il sito web www.memoriedinciampo.com, curato da Giovanni D’Ambrosio e Paolo La Farina, documenta interamente le precedenti edizioni: la mappa dei luoghi dove sono stati installati i sampietrini, fotografie, film e testimonianze, il lavoro svolto dagli studenti che hanno aderito al progetto didattico, testi storici e critici relativi alla deportazione di ebrei, politici e militari, un profilo biografico dell’artista e una vastissima rassegna stampa.

 

 

 

 

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