Merlino, il magico bovaro. “A spasso con il Mago. Merlino e io” Paguro Edizioni

Merlino al centro dei romanzo di successo di Marco Tullio Barboni 

Sulle orme della sua famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore, Marco Tullio Barboni, con passione e impegno, si è dedicato a questa straordinaria arte come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani, ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa come nelle lavorazioni della “Baia di Napoli”, in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”.

Merlino al centro del libro di Marco Tullio Barboni

Dopo l’esordio in qualità di aiuto regista in “Lo chiamavano Trinità”, Marco Tullio Barboni, si dedica alla sceneggiatura scoprendo una straordinaria capacità nel cogliere e analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni. La sua fama è legata a film di grande risalto internazionale interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western. La sua professione lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo acquisendo esperienze formative indimenticabili che lo hanno portato a soffermarsi su diversi aspetti dell’esistenza riflettendo su sentimenti e passioni che lo hanno poi portato alla scrittura letteraria.

Grande successo hanno riscosso i suoi due romanzi: “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio e dell’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza e “A spasso con il Mago. Merlino e io” dove rivive sotto forma di sogno il suo legame con il suo adorato cane Merlino che è venuto a mancare. Riguardo questo secondo romanzo che ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti letterari come nel 2019 il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica, da non perdere la nuova pubblicazione per la Paguro Edizioni che presenta un sentiment ancora più positivo per un legame indissolubile uomo/animale che sfugge alle ragioni di tempo e spazio. La nuova pubblicazione presenta una grafica totalmente nuova ed una cornice decisamente accattivante, per la gioia di lettori giovani e meno giovani, dove ripercorrere la vicenda di Merlino, il magico bovaro, e del suo amato padrone, lo scrittore protagonista.

Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per tutto il tempo in cui hanno vissuto insieme, prende forma la vicenda incantata che commuove e fa riflettere, aiutando a ritrovare nel sogno lucido della narrazione un legame che a tutti gli effetti appartiene al mondo puro dell’Amore. Così i due protagonisti dialogano lasciando emergere verità non dette e stati d’animo rimasti silenti nel tempo. Il libro sottolinea come le emozioni vissute con vera partecipazione e affetto tra i due continuino ad essere vissute e percepite grazie ad un legame profondo che permette loro di essere vicini nell’anima anche se uno dei due non è più presente. Grazie all’atmosfera del sogno viene ripercorso un dialogo tra padrone e cane in cui emergono situazioni impensabili attraverso le quali viene data voce a quelle zone più segrete del pensiero che nella realtà non sempre prendono forma. Marco Tullio Barboni ha così immortalato il tenero ricordo del suo fidato amico, compagno di vita quotidiana per 8 anni, che rappresenta in verità tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia avuto un animale può facilmente comprendere.

Il volume, con prefazione a cura del poeta e critico letterario Plinio Perilli, si riaggancia ad un celebre corto “Il Grande Forse” diretto da Marco Tullio Barboni qualche anno fa, con Philippe Leroy e Roberto Andreucci tra i protagonisti “umani”, mentre protagonista a quattro zampe della pellicola era il medesimo protagonista del libro “A spasso con il mago” Merlino.

Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti da Marco Tullio Barboni che sempre più si sta affermando nel campo letterario quale eccellente scrittore, citiamo il prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema e il primo posto ex aequo con il giornalista e saggista italiano Andrea Scanzi al Premio letterario Internazionale Montefiore organizzato dall’Associazione Culturale “Pegasus Cattolica”, il Diploma D’Onore con Menzione D’ Encomio al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti e con “,,,,e lo chiamerai destino” la Menzione di Merito al Premio Internazionale Giglio Blu di Firenze.

Silvana Lazzarino

 

A spasso con il Mago. Merlino e io”

dii Marco Tullio Barboni

Edizioni Paguro

Il volume, pluripremiato, è ordinabile in tutte le librerie

 e acquistabile sull’e-commerce delle Edizioni Paguro  www.edizionipaguro.it

  o presso i migliori bookstore online   

Ulteriori info su Autore e Volume: www.marcotulliobarboni.com

 aspassoconilmago

LA CASA EDITRICE Edizioni Paguro

Edizioni Paguro è una giovane ed attiva Associazione Culturale e Casa Editrice salernitana che nasce con lo scopo di praticare e propagandare tutte le attività di natura culturale ed intellettuale legate al tessuto sociaIe, culturale, artistico ed economico (locale, nazionale ed internazionale). Fa della libertà di espressione e di divulgazione delle idee i propri baluardi, e sostiene tutti coloro che vogliono dare “inchiostro” al proprio pensiero, purché lo facciano con rispetto, responsabilità e passione. L’incontro con Marco Tullio Barboni è avvenuto esattamente sulla base di una medesima filosofia e di una convergente mission.”

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L’ARCA di Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno

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Il Dispari 20180521 – Redazione culturale

Il Dispari 20180521 – Redazione culturale

Il Dispari 20180521

Il Dispari 20180521
Editoriale

Annamaria Cerro inizia oggi la collaborazione con questa nostra pagina culturale nella reciproca convinzione di poter realizzare un lungo cammino insieme.

Chi è Annamaria Cerro?


Ecco, per iniziare, una sua succinta biografia.

Nata nel 1972 a Pontecorvo, Annamaria Cerro risiede a Roccasecca in provincia di Frosinone
Dopo aver conseguito il diploma con indirizzo ragioneria presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Alfier i“ di Cassino, si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Ha una apprezzabile conoscenza della lingua francese e della lingua inglese.

La sua è una ricca ed interessante carriera professionale.
Infatti, ha le qualifiche di “Esperta Criminologa Investigatrice” e di “Perito Penale e Civile”.
Vanta 25 anni di esperienza in ambito giudiziario nei settori: dipendenti, matrimoni, e fallimentare.
È Consulente d’Azienda; Curatrice di eventi di moda e gastronomia, nonché Curatrice Letteraria.

Oltre alle suddette attività professionali, Annamaria Cerro coltiva un consistente gruppo di interessi personali che vanno dalla collaborazione con riviste specializzate in ambiti sociali e culturali; alla collaborazione con il SIPU – Sindacato Impiego Pubblico e Privato Unitario – che si occupa, tra l’altro, delle esigenze amministrative degli ex appartenenti alle Forze Armate; fino allo svolgimento di attività di supporto e organizzazione della sicurezza e dello staff di Personalità Politiche ed alla consulenza ed organizzazione di eventi di moda, convegni, eventi culturali in tutta la Regione Lazio.

Scrittrice e poetessa, Socia sostenitrice dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, lo scorso 16 Maggio Annamaria Cerro è stata nominata Presidente delegata DILA per Roma e Frosinone da Angela Maria Tiberi che ricopre l’incarico di Presidente della sede operativa DILA di Pontinia attiva in tutta la regione Lazio.
Benvenuta Annamaria Cerro.

Bruno Mancini


A Bruno Mancini è stato assegnato il Premio MAGNA GRECIA Latina New York – 2018 – XX edizione:

“PROMOZIONE CULTURA E ARTE INTERNAZIONALE, PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA”.

Domenica 3 Giugno 2018 ore 11 a Latina, c/o Il Museo della Terra Pontina, si svolgerà la cerimonia di consegna dei Premi MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK – 2018 – XX edizione.

Questo premio prestigioso, unico nel suo genere e che abbraccia, cultura, teatro, letteratura, poesia, musica, danza, giornalismo, spettacolo, ricerca storica, moda, arte, fotografia, medicina e sport.
è stato ideato dalla prof.ssa Milena Petrarca.

Il Premio, dedicato alla memoria della prof.ssa Maria Panetty Petrarca scrittrice drammaturgo e scopritrice di grandi talenti nei cui salotti hanno esordito Sophia Loren, Gennaro Cannavacciuolo e tanti altri, vanta come testimonial il Principe Sforza Ruspoli e il Drammaturgo Italo Americano Prof. Mario Fratti.

La cerimonia sarà introdotta e presieduta dalla prof.ssa Milena Petrarca (Presidente del premio).
I relatori saranno la Dott.ssa Manuela Francesconi (curatrice del Museo Della Terra Pontina) e il Prof. Enzo Bonacci (Membro onorario dell’Ass. Internazionale MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK).

Per l’occasione sarà allestita un’esposizione dei dipinti ad opera della pittrice Milena Petrarca e, una Mostra di Pitture e Sculture sia degli artisti premiati e sia dei piccoli allievi del corso di Pittura della scuola G. Rodari, accuditi dalla prof.ssa Milena Petrarca.

La Manifestazione di questo premio, oltre ad avere un’importanza di risonanza internazionale con l’attribuzione di riconoscimenti speciali a grandi personalità dell’arte, della cultura, e del sociale, sarà caratterizzata dal coinvolgimento di diverse scuole del territorio pontino che si sono distinte con saggi, spettacoli e concorsi nei vari campi artistici.

La presentazione del Premio sarà affidata a Pietrantonio Di Lucia (critico d’arte e storico dell’arte).

Come già detto, l’evento avrà luogo nel Museo Della Terra Pontina e ciò grazie alla cortese concessione rilasciata dalla Direttrice Dott.ssa Manuela Francesconi.

Questa ubicazione la dice lunga sullo spirito con cui la manifestazione è realizzata.
Oggi, nel Museo della Terra Pontina il connubio, tra lo spirito museale che rivaluta i valori del passato e la professionalità della manifestazione promossa da Milena Petrarca che contempla le moderne pregnanze altamente culturali del Premio Magna Grecia, diventa un matrimonio riuscitissimo tra due realtà molto affini, quasi consanguinee.

L’una conserva e cura la cultura, l’altra la promuove e fa sì che continui a vivere e a dare forza ai valori dell’Uomo sulla Terra

ELENCO PREMI e PREMIATI:

TEATRO E CINEMA Barbara De Rossi; REGIA TEATRALE Francesco Branchetti; CINEMA – TEATRO Mino Sferra; REGIA CINEMATOGRAFICA – FOTOGRAFIA Luca Gianfrancesco;
TEATRO SOCIALE DRAMMATURGIA Rosaria Zizzo; ARTE – PITTURA ASTRATTA, INFORMALE, CONCETTUALE Bartolomeo Ciampaglia; ARTE – PITTURA Alessia Gaveglia; POESIA DIALETTALE Vincenzo Teti; POESIA Tiziana Valentini; LETTERATURA: NARRATIVA Claudia Saba; LETTERATURA COMBINATORIA NARRATIVA INFANTILE: Maria Rosaria Longobardi; SPETTACOLO, LIRICA, SOLIDARIETÀ: Paola Occhi; PROMOZIONE CULTURA E ARTE INTERNAZIONALE PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA Bruno Mancini;

PROMOZIONE CULTURALE LETTERATURA Angela Dibuono; ALLA CARRIERA PER ALTI MERITI SOCIALI ED UMANITARI Antonio Vitale; ALLA MEMORIA All’EROE Nicola Lavieri; NOMINA SPECIALE Angela Maria Tiberi; NOMINA SPECIALE: Flora Rucco; Premio MENZIONE SPECIALE Isabella Giannone; MENZIONE SPECIALE: Enzo Bonacci.
Complimenti ai premiati e ringraziamenti alla Presidente, prof.ssa MILENA PETRARCA, per l’impegno e il profondo riconoscimento dei valori del nostro amato territorio dell’Agro Pontino

Angela Maria Tiberi.

TWITTERONE

1) Manuela Ranaldi è stata nominata “Segretaria di delegazione” dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e svolgerà le sue mansioni nella Sede operativa DILA di Pontinia della quale è Presidente Angela Maria Tiberi.
Complimenti e auguri da parte della Direzione e di tutta la redazione di questo giornale.

2) Incontro con i libri RUBETTINO. Il 25 Maggio alle ore 18, c/o la Libreria Arion Feltrinelli di Roma (Via Palestrina), l’Associazione “Amici senza volto di Corleone” presenterà il libro di Nicolò AmatoTramonto insanguinato di una Repubblica nata male“.
Luca Tescaroli, Sostituto procuratore presso la Procura di Roma, ne discuterà con l’Autore grazie anche alla moderazione affidata ad Alessandra Ziniti, giornalista di “La Repubblica“.

3) SinergieSolidali persegue la coesione e la solidarietà tra i cittadini del quartiere Trieste Salario di Roma promuovendo iniziative culturali e supportando l’associazionismo locale.
Nell’ambito di tale iniziative, il 19 Maggio l’Associazione ha ospitato la presentazione del libro “Maniacale a Mosca. Confessioni di uno studente di Oxford” di Derick Cage edito da Europa Edizioni. Sono intervenuti, oltre all’autore, il presidente dell’Associazione Sinergie Solidali Riccardo Leolini e l’Editore.

4) Milena Petrarca, vincitrice del Premio “Otto milioni 2017 sezione arti grafiche” organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, è tra i protagonisti dei festeggiamenti del Maggio sermonetano (dal 19 Maggio al 17 Giugno) attraverso l’allestimento, nella Cripta di San Michele Arcangelo, di una Mostra pittorica composta da nove suoi dipinti raffiguranti Sophia Loren, grande mito puteolano.
All’evento, organizzato dell’Archeo club di Sermoneta presieduto da Sonia Testa, partecipa anche la pittrice Flora Rucco.

Annamaria Cerro intervista i vincitori del premio “Arte della musica” ideato da Maria Luisa Neri

Nel pubblicare in questa prestigiosa pagina culturale il primo articolo che mi auguro sia inizio di una lunga serie, desidero ringraziare il Direttore Gaetano Di Meglio per avermi accolta tra le sue “penne”, Bruno Mancini e tutta l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per avermi assegnata la nomina di Corrispondente dalle zone di Roma e di Frosinone, Angela Maria Tiberi per avermi inserita nella magnifica “Tribù” DILA, e voi, gentili lettori, che vorrete essere attenti ed indulgenti verso i miei scritti.
Grazie.

Il Concorso Musicale Internazionale “Note sul mare” VII edizione, organizzato dall’Associazione “Arte del Suonare” presieduta da Maria Luisa Neri si è svolto tra il 7 e il 12 Maggio presso il Liceo Musicale “Giordano Bruno” di Roma.

Si tratta di un evento ormai consolidato e sempre più apprezzato in ogni parte d’Italia da giovani talenti che nascono all’ombra della grande musica, così come da già noti artisti che hanno alle spalle notevoli esperienze e grandi capacità.

In un mondo virtuale, dove gran parte della musica viene costruita al pc, abbiamo bisogno di talenti e di compositori.

Maria Lusia Neri, che ringraziamo, ci ha concessa l’opportunità di intervistare, in esclusiva per Il Dispari, i protagonisti della fase finale del premio ed è nostra intenzione di pubblicarne i testi su questa pagina in una delle prossime settimane.

Ai Vincitori vanno i complimenti da parte di tutta la redazione di questo giornale.

Premio Assoluto Solisti, Emanuele Stracchi; Premio Speciale Archi, Matteo Morbidelli; Premio Speciale Giovanissimi, Laura Nicole Natale; Premio Speciale Scuole, IC Viale dei Consoli RM.

Anna Maria Cerro

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

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Il Dispari 2017-10-30 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-30 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-30

Editoriale

Cresce di giorno in giorno l’interesse per l’eventoOtto milioni organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e ammesso nel palinsesto Bookcity Milano 2017 #BCM17 (MUDEC Museo Delle Culture sabato 18 Novembre ore 10.30 – 13.30).


Hanno confermata la loro partecipazione Artisti, Editori e Sponsor provenienti praticamente da ogni regione d’Italia e finanche dall’Algeria. Infatti, hanno annunciata la loro presenza Dalila Boukhalfa ed altri Artisti dall’Algeria; Milena Petrarca, Angela Maria Tiberi, Maria Luisa Neri, Manuela Ranaldi, Assunta Gneo dal Lazio; Francesca Luzzio dalla Sicilia; l’Editore Il Sextante dal Trentino; Silvana Arbia dal Veneto; Antonio Mencarini, Patrizia Canola, Lorenzo Milani dalla Lombardia; Paola Occhi e una rappresentanza della Nazionale Cantanti Lirici dall’Emilia Romagna; Maria Teresa Tedde dalla Sardegna; Domenico Umbro e un suo gruppo di Artisti dalla Calabria, Il Dispari di Gaetano Di Meglio dalla Campania e poi Jessica Boni, Giulia Parisella, Denise Parisella, Pasqualino De Simone, Valerio Raponi, Alessandro Petrarca, Enzo Pellegrini, Simona e Doris e Greta e Viola e Chiara Umbro ecc.

Sapete già che l’incontro culturale abbraccerà varie forme d’arte,

dalla musica alla pittura e dalla letteratura alla poesia, proponendo testi ed opere finaliste dei premi “Otto milioni” che sono stati pubblicati nell’antologia Penne Note Matite”, così come sapete che in questa rubrica daremo spazio a tutte le pagine pubblicate nel volume

un mix di poesia, prosa, arti visive, recensioni, biografie, incontri musicali, questo e tanto altro ancora vi verrà svelato dalla lettura dell’antologia “Penne Note Matite” (ad Ischia in vendita presso l’edicola della Piazzetta San Girolamo) della quale abbiamo già pubblicato, nello scorso mese di Settembre, l’introduzione scritta da Mariapia Ciaghi patron della casa editrice Il Sextante, nelle scorse settimane la pagina n.3 nella quale è stata proposta la dedica scritta da Liga Sarah Lapinska a Vilis Vizulis, poi le poesie di Angela Maria Tiberi Amicizia, di Giovanni Arbonelli Spacciatore, di Franco Maccioni Nello spiraglio di luce e di Antonio Fiore A mia madre, più la pagina n.22 con la presentazione di Liga Sarah Lapinska.

Oggi proseguiamo con:

«Cod. 09 – Angela Maria Tiberi
Cancellarmi

Cancellarmi dal tuo cuore vorresti,
ma in fondo alla tua anima
ci sono i ricordi di quei meravigliosi
momenti vissuti insieme
nel rito di quell’amore immenso che ci ha unito
fino all’estremità del cielo.
I sussurri sono dentro di noi
come lo scroscio di una cascata fresca
che accarezza ancora la nostra pelle di ricordi
indimenticabili siamo noi uniti nelle nostre anime,
anche se il silenzio ci vuole chiudere nell’oblio.
C’è una luce in noi… esiste il nostro amore
che tu vorresti cancellare come avrei voluto io.
No, non si può il nostro calore lo conosce anche il cielo.
Tu rimani in me come io in te,
e tu lo sai anche se smetti di sentirmi,
ormai vivi in me come io in te.

Silvana Arbia

Magistrato – Presidente della Fondazione internazionale Silvana Arbia.

Già alla Corte d’Appello a Milano, poi ad Arusha (Tanzania) col Tribunale penale internazionale per i crimini commessi in Ruanda (nove anni come chief of prosecutions nella Procura generale), adesso alla Corte penale internazionale dell’Aja con un mandato di cinque anni, eletta a capo della Registry, uno dei quattro organi in cui si articola la Corte penale internazionale.

Silvana ARBIA partecipò, come membro della delegazione italiana, alla conferenza tenutasi nel 1998 a Roma, in cui venne scritto lo statuto di quella che poi sarà la Corte Penale Internazionale.

Il 28 Febbraio 2008 viene eletta Registar (cancelliere) presso il Registry, il principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale.

Il suo compito è fornire supporto amministrativo ed extra-giudiziario nel perseguimento delle strategie della Corte.

La protezione e l’assistenza delle vittime e dei testimoni, la cooperazione giudiziaria, l’amministrazione del centro di detenzione, e della difesa, l’organizzazione e la gestione dei field offices, la gestione finanziaria e la sicurezza della Corte sono funzioni chiavi del Registry.

In questo ruolo è coinvolta nei casi attualmente trattati dalla corte: fra questi, il procedimento contro il presidente sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashir e le indagini sulle violenze occorse nel 2008 in Kenya, quelle in Libia, in Costa d’Avorio.

RICONOSCIMENTI

• Premio “Nicola Sole” 2010
• “Paul Harris” (da Rotary Catania)
• Premio “Carlo Levi” 2012
• Premio “Donne Zonta” 2012
• “Paul Harris” (da Rotary Basilicata) 2012
• “Peace Prize” da Soroptimist International of Europe 2013
• Il 29 Agosto 2015, l’Amministrazione Comunale di Pomarico le conferisce il Premio Lucania Oro per la Cultura Giuridica
• Chèvalier de la Legion d’Honneur.
• Ultimo libro: Mentre il mondo stava a guardare – Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia, pubblicato da Strade Blu – Mondadori, nel novembre 2011. Premio Carlo Levi 2012.

Angela Maria Tiberi intervista Silvana Arbia sui “Bambini soldato”.

D – Si parla spesso in questi giorni di “Bambini soldato”, “Child soldiers”, “Enfants soldats”, e simili e pare che nonostante i numerosi sforzi per arginare tale pratica, centinaia di migliaia sono i bambini coinvolti in operazioni militari e il mondo rimane cieco e sordo, spesso tollerante.

R – La definizione di bambini soldato, come stabilita nel 1997 nei c.d. Principi di Città del Capo comprende non sono quelli armati e che combattono, ma anche quelli che sono utilizzati dagli eserciti e dai gruppi armati come esche, corrieri o guardie, per svolgere azioni logistiche o di supporto, come trasportare le munizioni e le vettovaglie, posizionare mine ed esplosivi, fare ricognizioni.

La situazione più grave è quella delle bambine soldato che oltre a essere adibite alle operazioni militari sono anche usate come schiave sessuali.

Nonostante l’adozione di convenzioni internazionali dirette a tutelare i diritti dei minori (si ricordano la Convenzione di New York sui diritti dei minori entrata in vigore il 2 Settembre 1990; il Patto sui diritti civili e politici; il Patto sui diritti economici, sociali e culturali e la Carta Africana sui diritti e il benessere dei bambini del 1999), risulta che ancora oggi, secondo fonti UNICEF, la pratica di arruolare bambini esiste in Africa (in Somalia in cui tra il 1991 e il 2004 sono stati registrati 200.000 minori, Sierra Leone, Repubblica democratica Congo, Uganda, Mozambico, Liberia, in Ruanda durante il genocidio del 1994 i militari hanno coinvolto minori nei combattimenti); in Asia (In Afganistan i Talebani usano i bambini come suicide bomber: in Burma si contano 70.000 minori che servono nell’esercito), in America latina, in particolare in Bolivia 40% dell’esercito è composto da minori, dei quali 50% sono minori di anni 16.

Occorreva un mezzo per rendere giustiziabili le violazioni del divieto di usare i minori in operazioni militari e nel 1998 con l’adozione dello Statuto di Roma, atto costitutivo della Corte Penale Internazionale, l’arruolamento di minori di anni 15 è definito crimine di guerra (le prime sentenze su tali crimini sono state emesse dalla Corte speciale per la Sierra Leone che tuttavia ha un mandato limitato nel tempo e riguarda soltanto una determinata area geografica).

Il primo processo della Corte penale internazionale ha riguardato proprio il crimine di guerra dell’arruolamento dei bambini, nel caso Lubanga, un capo dell’UPC, operante nella regione dell’Itturi, nella repubblica democratica del Congo, ricchissima di diamanti, è stato dichiarato responsabile e condannato definitivamente per aver arruolato bambini, i kadogos.

Ho avuto il privilegio di essere il Registrar della Corte penale internazionale proprio al tempo in cui si è iniziato e si è concluso questo primo processo, con la condanna del capo militare e con ordine di riparazione alle vittime.

Innumerevoli sono state le difficoltà, anche per ottenere la cooperazione degli Stati, al fine di assicurare la protezione dei testimoni e delle vittime, tra cui vi erano ex bambini soldato devastati, con poche speranze di futuro normale.

Numerose sono state anche le questioni sulla riparazione da accordare a quelle vittime.

Si è sottolineato che, tra le misure riparatrici, vi è la non stigmatizzazione degli ex bambini soldato.

I kadogos sono vicino a noi, non possiamo ignorarli, specialmente nel momento storico attuale, in cui gli standard di tutela di diritti fondamentali che sembravano acquisiti, stanno vacillando, cedendo a esigenze di mercato e di finanza mondiali, specialmente se pensiamo che spesso i minori si fanno arruolare volentieri per riscattarsi dalla povertà estrema, situazione che ci ricorda quella di tanti bambini in Italia, che sono ingaggiati dalla criminalità organizzata, assicurando manovalanza criminale a basso costo e non punibile.

Un compito per le donne si delinea netto e ineludibile: proteggerli.”

Ringraziamo Silvana Arbia del suo intervento e le auguriamo successi per la pace mondiale tramite la sua Fondazione internazionale, costituita a San Marino per tutelare i diritti dell’infanzia coinvolta nei conflitti armati.

La Fondazione si propone di prevenire il fenomeno dei bambini soldato nella regione dei Grandi Laghi Africani, attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e il rafforzamento delle capacità degli adulti, vicini ai minori, di proteggerli e di garantirne il diritto all’educazione e allo sviluppo.
http://www.arbia.foundation.com»

Bruno Mancini

The registrar of the International Criminal Court Sylvana Arbia is seen during a news conference in The Hague November 22, 2010. REUTERS/Michael Kooren (NETHERLANDS)

Il Dispari 2017-10-23


Editoriale

BOOKCITY MILANO 2017: “Otto milioni”, progetto Made in Ischia organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, sarà presentato nell’Auditorium del Museo Delle Culture – MUDEC – il prossimo 18 Novembre.

BOOKCITY MILANO 2017 è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, fondata da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.
BookCity Milano è sostenuto da Intesa Sanpaolo (main partner) e da Fondazione Cariplo.
Partecipano inoltre Borsa Italiana, Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, Fiera Milano, Fondazione Fiera Milano e Treccani Cultura.
Collaborano il Teatro alla Scala, Intesa Sanpaolo Assicura, Cavanna, Fpe, Ricoh, Bird&Bird. Bauer, Campari, Scuola Holden e Società Esercizi Aeroportuali.
È realizzato sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con AIE (Associazione Italiana Editori), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ALI (Associazione Librai Italiani) e LIM (Librerie Indipendenti Milano).

IL MUSEO DELLE CULTURE – MUDEC – presenta una governance innovativa con una formula di gestione in partnership tra pubblico e privato che vede insieme il Comune di Milano e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
La partnership, raggiunta mediante la selezione con procedura di evidenza pubblica, rappresenta un’importante e pioneristica soluzione capace di rispettare l’identità del polo culturale e allo stesso tempo rispondere alla necessità di efficienza e sostenibilità.
La direzione scientifica, la conservazione, la valorizzazione del patrimonio, il coordinamento delle attività del Forum delle Culture sono affidati al Comune di Milano; 24 ORE Cultura si occupa della realizzazione delle grandi mostre temporanee e della gestione dei servizi aggiuntivi.

Durante la conferenza stampa dello scorso 18 Ottobre, Bookcity Milano ha comunicato di aver ammesso nel suo palinsesto 2017 il progetto Made in Ischia “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
L’evento si svolgerà nell’Auditorium del Museo Delle Culture – MUDEC – sabato 18 Novembre 2017 dalle ore 10:30 alle ore 13:30.
Un ricco cast di Artisti, di Associazioni, di Organi d’informazione, e di Sponsor si va via aggiungendo ai Soci DILA che sono stati gli artefici del programma premiato con la presenza in Bookcity: Bruno Mancini, Maria Luisa Neri, Paola Occhi, e Antonio Mencarini.
Fino al momento in cui andiamo in stampa è stata, infatti, confermata la presenza di Patrizia Canola (pittrice), Lorenzo Milani (fotografo), Domenico Umbro (Clarinettista), Mariapia Ciaghi (patron della Casa Editrice Il Sextante e Direttrice del magazine Eudonna), una rappresentanza del quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, una rappresentanza della Nazionale Cantanti Lirici, una rappresentanza dei Soci DILA cittadini algerini guidata da Dalila Boukalfa.

Il Dispari 2017-10-16

Editoriale

Un mix di poesia, prosa, arti visive, recensioni, biografie, incontri musicali, questo e tanto altro ancora vi verrà svelato dalla lettura dell’antologiaPenne Note Matite della quale abbiamo già pubblicato, nello scorso mese di Settembre, l’introduzione scritta da Mariapia Ciaghi patron della casa editrice Il Sextante.

Da oggi, così come voluto e promesso dal Direttore di questa testata giornalistica Il Dispari, Gaetano Di Meglio, pubblicheremo in questa pagina TUTTI i contenuti dell’antologia.

Lo faremo prendendoci il tempo necessario per non penalizzare le altre Firme che, con assidua partecipazione, fanno sì che questa redazione culturale sia viva, intrigante e seguita pur nella sua fondamentale totale autonomia da qualsiasi lobby editoriale – commerciale – affaristica.

La pagina n.3 dell’antologia propone la seguente dedica scritta da Liga Sarah Lapinska

A Vilis Vizulis, Membro di LENOIS da molti anni, da sempre partecipante ai nostri progetti.
Pittore magnifico che ha scritto poesie colorate e racconti brevi.
Morto in strada il 14 Febbraio 2017, tanto povero da non poter comprare le medicine per curarsi.

Seguono le pagine d’introduzione che abbiamo già pubblicato e poi potrete leggere alcune poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale di PoesiaOtto milioni”.

«Cod. 01 – Angela Maria Tiberi
Amicizia

Amicizia è il vero dono della vita.
Non conosce barriere,
etichette che distinguono il sesso.
Ha solo il rispetto delle anime,
che comunicano fra loro,
come i fiumi e i mari della Terra.
Amicizia è il dono più prezioso,
che rende immortale l’uomo
da generazione a generazione,
attraverso le emozioni racchiuse in un verso d’amore.»

«Cod. 05 – Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.»

«Cod. 07 – Franco Maccioni
Nello spiraglio di luce

L’incredula notte
nascondeva avanzi consumati.
Dietro lo spiraglio aperto
la luna filtrava argentei raggi
tra gli alberi sommersi dal sonno.
Avevo i tuoi occhi di pianto
uniche stelle generose
che dall’immenso cielo
potevo tuffarmi con gioia.
Dall’immensità del nostro amore
nell’incredula notte trascorsa,
l’orizzonte scopriva il nuovo giorno.
Le nostre mani si tenevano strette
e i tuoi occhi risplendevano ancora.
La luce del giorno abbagliava
tracciando nei nostri volti
una tremenda forza di vivere.»

«Cod. 08 – Antonio Fiore
A mia madre

Non si potrà sottrarre
una sola briciola di tempo
per prorogare di quanto le stelle
hanno già scritto
nella nitida luce che arde,
ma che puntualmente si spegnerà,
a prescindere dal vento,
quando la notte scenderà
per addormentare le membra.

Colmo di speranza
l’anima si dilungherà
verso l’infinito sogno,
e su questa terra
che gela la polvere dei tuoi sandali,
nel freddo silenzio
mi ritrovo a respirare i mille ricordi
da riesumare per chi ha tanto amato
e resterà ad amarti.»

Saltando qualche pagina, che proporremo nel prossimo numero, passiamo a pagina 22 dove c’è questa presentazione di Liga Sarah Lapinska.

«Liga Sarah Lapinska, poetessa, pittrice, traduttrice, Socia Fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia l’Arte – DILA”

per la quale ricopre il ruolo di Ambasciatrice in Lettonia, è nata a Riga in Lettonia.
Nel 2014, con la poesia “Io l’ultima donna ingenua”, ha ottenuto il primo posto nella terza edizione del premio internazionale di poesia “Otto Milioni”.
Nel 2015, con la poesia “Ti tacerò” ha ottenuto il primo premio per la migliore poesia di Autore straniero partecipante alla quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto Milioni”.
Nel 2016, con la poesia “Continuo in te” ha ottenuto il terzo posto alla quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto Milioni”.
Nel 2017, ha ottenuto il secondo posto nel premio internazionale di arti grafiche “Otto milioni”.
Nel 2017, ha ottenuto il primo posto nel premio internazionale di recensioni “Otto milioni”.»

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-10-16

Bullismo

Quando si parla del bullismo, si pensa sempre a quel bambino vivace, ribelle, violento verso i compagni, intraprendente che in classe, imponendo la propria volontà durante le lezioni, diventa elemento di disturbo.

Noi adulti (insegnanti, educatori, istruttori) ci siamo mai chiesti in quale ambiente quel bambino vive, in quali giochi si cimenta, quali insegnamenti riceve dalla scuola, dalla società, dalla famiglia, dai centri culturali o sportivi per poterlo conoscere e intervenire in sua difesa?

Spesso dimentichiamo che i programmi scolastici, la vita familiare o le regole di qualsiasi comunità richiamano l’attenzione degli adulti sui comportamenti manifesti dei bambini in determinate situazioni: una partita di calcio, una gara di nuoto, un saggio di ballo.

Il bullismo è una formazione di gruppo e il loro capo di solito è uno dello stesso gruppo, ascoltato e imitato in tutto ciò che dice o fa.

L’ubbidienza al capo è costante come costante è il desiderio di ogni bullo di diventare capo per dominare il gruppo d’appartenenza.

Il bullismo è un fenomeno complesso da non sottovalutare in nessuna delle proprie manifestazioni: ruoli, dinamiche, protagonismo, violenza, danni, espressioni che rivelano stati d’animo, autoritarismo, codice ristretto del linguaggio, sopraffazione, violenza fisica e morale, manifestazioni doppie della personalità.

Molti di loro cambiano atteggiamento quando si trovano fra le mura di casa, tanto che, spesso, i genitori di fronte a tali rivelazioni rimangono allibiti.

I bulli sono sempre, o quasi ragazzi in piena adolescenza che esaltano i loro comportamenti negativi ai danni dei coetanei, sanno discriminare tra il bene e il male scegliendo l’atteggiamento peggiore per attaccare, ostacolare o inveire contro qualcuno con gesti provocatori.

L’ambiente è uno dei vettori principali per prevenire il bullismo.

Infatti, se lo sviluppo della personalità avviene nelle famiglie con dialogo aperto, clima sereno, relazioni interpersonali salde, condivisione di valori e regole, i bambini imparano a rispettare i bisogni degli altri, mentre il contrario li porta all’allontanamento dalle buone maniere e a provocare danni a persone o cose.

È necessario che i bambini vivano in ambienti curati sin dalla più tenera età con persone educate che li aiutino a integrarsi e a prendere parte della vita che si vive in quella situazione.

Per combattere il bullismo sono necessarie l’unione e la collaborazione di tutte le forze sociali, ognuna nel proprio ruolo, coordinando un servizio di prevenzione per riportare ciascuno ad assumersi le proprie responsabilità e per avviare una politica scolastica integrata antibullismo.

Nella scuola è necessario un buon coordinamento del personale docente e non, in progetti formativi attinenti l’apprendimento di discipline piacevoli come, l’arte, la musica, la danza… con obiettivi da raggiungere attraverso l’uso dei laboratori, scambi di esperienza on-line con altre scuole o strutture, anche a livello nazionale.

Impegnando i ragazzi in attività piacevoli, istruttive e collaborative, coinvolgendo le famiglie e le istituzioni sociali nella vita scolastica dei propri figli e alunni, si previene il bullismo.

Tina Bruno

Il Dispari 2017-10-16 - Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-16

Il twitterone

Il twitterone di oggi ci inorgoglisce, perché dimostra quanto sia importante puntare i riflettori su personaggi che abbiano nel dna la vera passione per l’Arte, senza futili narcisismi e senza controproducenti snobismi.

Apprendiamo, infatti, con immenso piacere, che Giulio Menichelli è risultato idoneo alle audizioni del Teatro dell’Opera di Roma ed è secondo in graduatoria! Ringraziamo tutti i membri della Commissione e confidiamo nell’immediata conferma che la loro fiducia è stata ben riposta!

Chi è per noi Giulio Menichelli?

Giulo Menichelli, giovanissimo violinista figlio della professoressa Maria Lusa Neri che è Socia fondatrice DILA e ricopre nell’associazione il ruolo di Direttrice musicale, si è esibito a Ischia in occasione dell’inaugurazione della sede della nostra associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avvenuta il 16 Luglio 2016 nel Museo Etnografico del Mare, presieduto da Rino Lauro.

Giulio Menichelli in quella occasione ci ha regalato (il termine regalato non è generico ma è specifico ed è voluto in quanto il Maestro Menichelli è venuto senza chiedere neppure un euro di rimborso spese!) momenti di grande pathos artistico suonando insieme alla soprano leggero Paola Occhi, al pianista Roberto Villani ed a Veronica Coppola giovanissima allieva della scuola di canto Lina Cavalieri, brani tratti dalle operette “Madame di Tebe”, “Paese del sorriso“, “Ballo di Savoia”, “La donna perduta”, “La Vedova allegra“, e dalle opere “Traviata“ e “Nozze di figaro“, per concludere con una superba interpretazione della Sonata n.2 in LA minore di J.S. BACH.

Museo DILA inaugurazione – Giulio Menichelli suona il finale della Sonata n 2 di Bach


Tantissimi complimenti per lui, da parte mia e da parte di tutta l’Associazione DILA.

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-10-09

Editoriale

Lunedì 25 Settembre 2017, l’editore Il Sextante ha inviato una lettera raccomandata ai sei Sindaci dei Comuni ischitani.

In essa figura una proposta che mette in sintonia alcune componenti essenziali per la ripresa del turismo e delle attività culturali dell’isola d’Ischia.

Si tratta, come potrete leggere dall’ampio stralcio che vi proponiamo qui di seguito, dell’idea di sviluppare un intervento giornalistico che si avvalga della speciale diffusione del magazine Eudonna per dare ulteriore lustro a personaggi, tradizioni e attività tipici dell’isola d’Ischia, nell’ottica di sfatare i disagi provocati dalle esagerate notizie negative circolate in seguito al terremoto del 21 Agosto.

Mariapia Ciaghi, infatti, ha scritto alla cortese attenzione dei Signori Sindaci dei Comuni di

 « L’Editore Il Sextante pubblica, tra l’altro, la rivista trimestrale Eudonna della quale inseriamo alcuni numeri in questo plico.

La rivista, di 56 pagine a colori in pregevole ed elegante edizione grafica, mira a una distribuzione non solo nazionale, tanto che, a breve se ne prevede anche una versione con traduzioni in spagnolo ed inglese.

La rivista “Eudonna”, apolitica e aconfessionale, è orientata nel dare lustro e risalto alle attività femminili, tanto quanto essa è impegnata nel porre in evidenza le difficoltà di genere che ancora segnano un solco tra i due sessi.

Viene attualmente stampata in oltre 10.000 copie (con un programma di sviluppo che tenderà a commercializzarne almeno 40.000 entro il 2018), e se si valuta nella palese positività il fatto che essa è distribuita prevalentemente attraverso Imprese, Gallerie d’Arte, Associazioni (Associazione italiana donne medico, Associazione donne fotografe, Associazione donne del vino, ecc. non solo italiane, ma anche spagnole, russe e di diverse altre nazioni) che a loro volta la distribuiscono nelle varie sedi locali e nei loro congressi o eventi, allora si può essere certi che farne parte è un modo eccellente per giovarsi di uno strumento mediatico di enorme prestigio e di grande divulgazione.

Poiché l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è parte attiva della nostra Redazione, abbiamo accolto favorevolmente la pressante sollecitazione, illustrata dal suo Presidente Bruno Mancini, intesa ad offrire una concreta collaborazione per la ripresa turistica e culturale dell’isola d’Ischia ed a contrasto degli esagerati risvolti negativi diffusi da gran parte delle testate giornalistiche dopo il terremoto del 21 Agosto 2017, ed è quindi nostra intenzione dedicare una specifica attenzione alla divulgazione ed alla valorizzare di “bozzetti” di storia, cultura, arte, imprenditorialità e, perché no, onesta amministrazione dei bene pubblici, attribuiti alle specifiche sensibilità femminili delle donne ischitane.

Per quanto riguarda un’auspicabile promozione dell’isola d’Ischia nel trimestrale Eudonna Magazine, si pubblicizzeranno gli eventi culturali particolari che l’isola si propone di organizzare nel corso del periodo di diffusione della rivista.

Si porrà l’accento sui programmi rivolti verso il futuro, senza però trascurare la storia su cui la meravigliosa isola basa la propria identità.

Si parlerà di che cosa Ischia tutta e il suo territorio possono dire a tante altre realtà associative ed imprenditoriali, turistiche, termali, artistiche e culturali, attive in molte comunità europee.

Si darà spazio alle attività promosse dalle Associazioni di categoria, dalle Amministrazioni comunali, dalle Associazioni culturali, e dalle singole Imprese, senza tralasciare di offrire una panoramica sulle eccellenze femminili operanti sia nel sociale, sia nella cultura e sia nell’imprenditoria della vostra isola (Rosa Iacono, Katia Massaro, Maria Funiciello, Anna Fermo, Lucia Annicelli, Ida Trofa sono solo i primi nomi che ci sono stati suggeriti da Bruno Mancini).

Nostro obiettivo sarà promuovere un’isola protagonista europea a tutto tondo, tale che sia universalmente attrattiva, cioè sia in grado di catalizzare non solo la popolazione regionale e nazionale, ma anche nuovi filoni di turisti stranieri.

Pertanto, Egregi Signori Sindaci, proponiamo la pubblicazione di un numero speciale di Eudonna Magazine ISOLA D’ISCHIA da distribuire entro Marzo 2018 in versione bilingue (italiano/inglese) sempre che si riesca ad avviare, con una o con tutte le Amministrazioni comunali dell’isola d’Ischia, un rapporto di collaborazione utile al proseguimento di tale ambizioso progetto…»

Siamo in attesa di risposta.

Il Dispari 2017-10-09 Editoriale Lunedì 25 Settembre 2017, l’editore Il Sextante ha inviato una lettera raccomandata ai sei Sindaci dei Comuni ischitani

Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi presenta il poeta  Salvatore Lagravanese

Salvatore Lagravanese vive e opera a Casal di Principe.

Autodidatta, scrive da svariati anni.

Ha vinto circa trecento premi in tutta Italia e ha pubblicato 16 volumetti di poesia, una favola, due racconti, tre poemetti, più varie sillogi a cura dell’Accademia Velardiniello.

Scrive sia in lingua che in vernacolo.

Ha collezionato critiche e recensioni da varie personalità della cultura tra le quali ne spicca una scritta dal grandissimo poeta inglese Peter Russell (membro di giuria del premio “Città di Casal di Principe” e socio fondatore del C.L.C. E. Montale e dell’Associazione L.A.C.A.S.T. e dell’O.P.A.I). Inserito in moltissime antologie, anche a scopo didattico, e iscritto a numerose Accademie, per lui la poesia è qualcosa di sacro.

Ultimamente è stato inserito negli archivi storici sia della Regione Lombardia (per meriti culturali avendo vinto il trofeo d’oro del premio “Città di Milano”), sia  della Regione Campania sempre per meriti culturali.

La sua ferma intenzione è di andare avanti in ogni varia forma di espressione artistica, onde trovare quel riscatto esistenziale, emergente in un contesto a lui pochi anni fa sconosciuto, che gli consenta di poter dire: io ci ho provato.

Nella raccolta “Ricorderò i tuoi occhi …” Salvatore Lagravanese è presentato dal critico letterario ischitano Biagio Di Meglio, ben noto ed apprezzato opinionista di questo quotidiano “Il Dispari “diretto da Gaetano Di Meglio, il quale lo evidenzia come un’icona affascinante capace di entusiasmare gli indifferenti, invitando a toccare il suo cuore melanconico ma ricco di poesia.

Di Meglio afferma che il poeta Lagravanese

regala. al lettore e all’intera società assente ed insensibile ai richiami dell’autore, impulsi e sentimenti.

In un’altra recensione, Carmine Iossa esalta l’artista come il ricercatore delle orme di cantori dell’amore, quali Orfeo, Petrarca, Manzoni, D’Annunzio, Salvatore Di Giacomo e tanti altri fino ai nostri giorni.

Nell’introduzione scritta dal critico letterario Gianni Iannuale si definisce il poetare di Lagravanese come un grido d’amore lanciato all’eco degli Dei tale che solo le Muse potranno dare una risposta al dilemma dell’amore, ma non potrà venire disatteso ed essere rifiutato.

La raccolta si apre con la lirica “Ricorderò i tuoi occhi …” in cui il poeta acclama la bellezza femminile: “Ricorderò i tuoi occhi / inondati di grazia / e la tua disumana bellezza. / Oh se potessi ancora vederti / annegherei nelle membra / il tuo giovane splendore / sfuggito all’arte e alla morte …” e prosegue con un’altra lirica dal titolo: “E più non tornerai a me rosa millenaria… Consumo le mie ore e boccette d’inchiostro / a lavare un sogno / nell’eco silenzioso delle notti.”

Il defluire dei versi è ricco di malinconia e di nostalgia, le sue liriche sono intense e la lettura è piacevole fino ad arrivare silenziosamente alla fine della stesura del testo poetico.

Bellissime sono le opere pittoriche di Vinzenzo Cacace che riecheggiano lo splendore della Magna Grecia, rendendo preziosa questa eccelsa raccolta poetica.

Angela Maria Tiberi

Ricorderò i tuoi occhi …
POESIE D’AMORE
SALVATORE LAGRANESE
Elaborazione artistica e progetto e grafico a cura
dell’ACCADEMIA INTERNAZIONALE VESUVIANA
RECENSIONE DI ANGELA MARIA TIBERI

Ritmo incessante

Sono sveglia e appisolata sul letto.
Ecco all’improvviso mi appaiono delle immagini
non smettono e mi torturano con un ritmo incessante.
Una musica sento che dolcemente mi invita a sognare,
vedo due corpi che si arrotolano sul letto
sono pieni d’ardore e non smettono.
Si sente un dolce suono di violino zigano
che suona per me la melodia dell’amore
per unirmi a te lontano enel mentre sospiro per dirti:
Ti amo.

Angela Maria Tiberi

Angela Tiberi

 DILA

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Il Dispari 2017-10-09 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-09- Redazione culturale

Il Dispari 2017-10-09

Il Dispari 2017-10-09 - Redazione culturale

Editoriale

Lunedì 25 Settembre 2017, l’editore Il Sextante ha inviato una lettera raccomandata ai sei Sindaci dei Comuni ischitani.

In essa figura una proposta che mette in sintonia alcune componenti essenziali per la ripresa del turismo e delle attività culturali dell’isola d’Ischia.

Si tratta, come potrete leggere dall’ampio stralcio che vi proponiamo qui di seguito, dell’idea di sviluppare un intervento giornalistico che si avvalga della speciale diffusione del magazine Eudonna per dare ulteriore lustro a personaggi, tradizioni e attività tipici dell’isola d’Ischia, nell’ottica di sfatare i disagi provocati dalle esagerate notizie negative circolate in seguito al terremoto del 21 Agosto.

Mariapia Ciaghi, infatti, ha scritto alla cortese attenzione dei Signori Sindaci dei Comuni di

 « L’Editore Il Sextante pubblica, tra l’altro, la rivista trimestrale Eudonna della quale inseriamo alcuni numeri in questo plico.

La rivista, di 56 pagine a colori in pregevole ed elegante edizione grafica, mira a una distribuzione non solo nazionale, tanto che, a breve se ne prevede anche una versione con traduzioni in spagnolo ed inglese.

La rivista “Eudonna”, apolitica e aconfessionale, è orientata nel dare lustro e risalto alle attività femminili, tanto quanto essa è impegnata nel porre in evidenza le difficoltà di genere che ancora segnano un solco tra i due sessi.

Viene attualmente stampata in oltre 10.000 copie (con un programma di sviluppo che tenderà a commercializzarne almeno 40.000 entro il 2018), e se si valuta nella palese positività il fatto che essa è distribuita prevalentemente attraverso Imprese, Gallerie d’Arte, Associazioni (Associazione italiana donne medico, Associazione donne fotografe, Associazione donne del vino, ecc. non solo italiane, ma anche spagnole, russe e di diverse altre nazioni) che a loro volta la distribuiscono nelle varie sedi locali e nei loro congressi o eventi, allora si può essere certi che farne parte è un modo eccellente per giovarsi di uno strumento mediatico di enorme prestigio e di grande divulgazione.

Poiché l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è parte attiva della nostra Redazione, abbiamo accolto favorevolmente la pressante sollecitazione, illustrata dal suo Presidente Bruno Mancini, intesa ad offrire una concreta collaborazione per la ripresa turistica e culturale dell’isola d’Ischia ed a contrasto degli esagerati risvolti negativi diffusi da gran parte delle testate giornalistiche dopo il terremoto del 21 Agosto 2017, ed è quindi nostra intenzione dedicare una specifica attenzione alla divulgazione ed alla valorizzare di “bozzetti” di storia, cultura, arte, imprenditorialità e, perché no, onesta amministrazione dei bene pubblici, attribuiti alle specifiche sensibilità femminili delle donne ischitane.

Per quanto riguarda un’auspicabile promozione dell’isola d’Ischia nel trimestrale Eudonna Magazine, si pubblicizzeranno gli eventi culturali particolari che l’isola si propone di organizzare nel corso del periodo di diffusione della rivista.

Si porrà l’accento sui programmi rivolti verso il futuro, senza però trascurare la storia su cui la meravigliosa isola basa la propria identità.

Si parlerà di che cosa Ischia tutta e il suo territorio possono dire a tante altre realtà associative ed imprenditoriali, turistiche, termali, artistiche e culturali, attive in molte comunità europee.

Si darà spazio alle attività promosse dalle Associazioni di categoria, dalle Amministrazioni comunali, dalle Associazioni culturali, e dalle singole Imprese, senza tralasciare di offrire una panoramica sulle eccellenze femminili operanti sia nel sociale, sia nella cultura e sia nell’imprenditoria della vostra isola (Rosa Iacono, Katia Massaro, Maria Funiciello, Anna Fermo, Lucia Annicelli, Ida Trofa sono solo i primi nomi che ci sono stati suggeriti da Bruno Mancini).

Nostro obiettivo sarà promuovere un’isola protagonista europea a tutto tondo, tale che sia universalmente attrattiva, cioè sia in grado di catalizzare non solo la popolazione regionale e nazionale, ma anche nuovi filoni di turisti stranieri.

Pertanto, Egregi Signori Sindaci, proponiamo la pubblicazione di un numero speciale di Eudonna Magazine ISOLA D’ISCHIA da distribuire entro Marzo 2018 in versione bilingue (italiano/inglese) sempre che si riesca ad avviare, con una o con tutte le Amministrazioni comunali dell’isola d’Ischia, un rapporto di collaborazione utile al proseguimento di tale ambizioso progetto…»

Siamo in attesa di risposta.

Il Dispari 2017-10-09 Editoriale Lunedì 25 Settembre 2017, l’editore Il Sextante ha inviato una lettera raccomandata ai sei Sindaci dei Comuni ischitani

Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi presenta il poeta  Salvatore Lagravanese

Salvatore Lagravanese vive e opera a Casal di Principe.

Autodidatta, scrive da svariati anni.

Ha vinto circa trecento premi in tutta Italia e ha pubblicato 16 volumetti di poesia, una favola, due racconti, tre poemetti, più varie sillogi a cura dell’Accademia Velardiniello.

Scrive sia in lingua che in vernacolo.

Ha collezionato critiche e recensioni da varie personalità della cultura tra le quali ne spicca una scritta dal grandissimo poeta inglese Peter Russell (membro di giuria del premio “Città di Casal di Principe” e socio fondatore del C.L.C. E. Montale e dell’Associazione L.A.C.A.S.T. e dell’O.P.A.I). Inserito in moltissime antologie, anche a scopo didattico, e iscritto a numerose Accademie, per lui la poesia è qualcosa di sacro.

Ultimamente è stato inserito negli archivi storici sia della Regione Lombardia (per meriti culturali avendo vinto il trofeo d’oro del premio “Città di Milano”), sia  della Regione Campania sempre per meriti culturali.

La sua ferma intenzione è di andare avanti in ogni varia forma di espressione artistica, onde trovare quel riscatto esistenziale, emergente in un contesto a lui pochi anni fa sconosciuto, che gli consenta di poter dire: io ci ho provato.

Nella raccolta “Ricorderò i tuoi occhi …” Salvatore Lagravanese è presentato dal critico letterario ischitano Biagio Di Meglio, ben noto ed apprezzato opinionista di questo quotidiano “Il Dispari “diretto da Gaetano Di Meglio, il quale lo evidenzia come un’icona affascinante capace di entusiasmare gli indifferenti, invitando a toccare il suo cuore melanconico ma ricco di poesia.

Di Meglio afferma che il poeta Lagravanese

regala. al lettore e all’intera società assente ed insensibile ai richiami dell’autore, impulsi e sentimenti.

In un’altra recensione, Carmine Iossa esalta l’artista come il ricercatore delle orme di cantori dell’amore, quali Orfeo, Petrarca, Manzoni, D’Annunzio, Salvatore Di Giacomo e tanti altri fino ai nostri giorni.

Nell’introduzione scritta dal critico letterario Gianni Iannuale si definisce il poetare di Lagravanese come un grido d’amore lanciato all’eco degli Dei tale che solo le Muse potranno dare una risposta al dilemma dell’amore, ma non potrà venire disatteso ed essere rifiutato.

La raccolta si apre con la lirica “Ricorderò i tuoi occhi …” in cui il poeta acclama la bellezza femminile: “Ricorderò i tuoi occhi / inondati di grazia / e la tua disumana bellezza. / Oh se potessi ancora vederti / annegherei nelle membra / il tuo giovane splendore / sfuggito all’arte e alla morte …” e prosegue con un’altra lirica dal titolo: “E più non tornerai a me rosa millenaria… Consumo le mie ore e boccette d’inchiostro / a lavare un sogno / nell’eco silenzioso delle notti.”

Il defluire dei versi è ricco di malinconia e di nostalgia, le sue liriche sono intense e la lettura è piacevole fino ad arrivare silenziosamente alla fine della stesura del testo poetico.

Bellissime sono le opere pittoriche di Vinzenzo Cacace che riecheggiano lo splendore della Magna Grecia, rendendo preziosa questa eccelsa raccolta poetica.

Angela Maria Tiberi

Ricorderò i tuoi occhi …
POESIE D’AMORE
SALVATORE LAGRANESE
Elaborazione artistica e progetto e grafico a cura
dell’ACCADEMIA INTERNAZIONALE VESUVIANA
RECENSIONE DI ANGELA MARIA TIBERI

Ritmo incessante

Sono sveglia e appisolata sul letto.
Ecco all’improvviso mi appaiono delle immagini
non smettono e mi torturano con un ritmo incessante.
Una musica sento che dolcemente mi invita a sognare,
vedo due corpi che si arrotolano sul letto
sono pieni d’ardore e non smettono.
Si sente un dolce suono di violino zigano
che suona per me la melodia dell’amore
per unirmi a te lontano enel mentre sospiro per dirti:
Ti amo.

Angela Maria Tiberi

Angela Tiberi

Il Dispari 2017-10-02

Il Dispari 2017-10-02 - Redazione culturale

Editoriale

Nei giorni scorsi la tipografia ci ha consegnati i volumi dell’Antologia “Penne Note Matite” contenenti opere letterarie e di arti grafiche, poesie, interviste, racconti, recensioni, biografie e le pubblicità alle Aziende che partecipano ai progetti MADE in Ischia, primi tra tutti i Premi internazionali “Otto milioni”.
Questa antologia, insieme alle altre cinque che l’hanno preceduta, sarà al centro dell’incontro culturale, approvato dal Bookcity, che si terrà a Milano in data 18 Novembre 2017.

Avremo modo, nelle prossime settimane, di presentarvi nei dettagli il programma dell’evento che stiamo organizzando, ma ora vi basterà sapere che “Otto milioni 2017” si svolgerà in uno dei Musei più prestigiosi di Milano, durerà circa tre ore e si avvarrà della presenza di personaggi che hanno fatto diventare importante e stimata a livello internazionale la nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A questo punto, ritenendo giusto dare risalto alla nuova antologia, vi invito a leggere l’introduzione che in essa ha scritto Mariapia Ciaghi, titolare di Il Sextante che edita “Penne Note Matite”.
Ad Ischia potrete acquistare l’antologia presso l’edicola nella Piazzetta San Girolamo.

Introduzione

Prima di entrare in qualsiasi tipo di presentazione, è opportuno precisare sia le analogie, sia le nuove positive caratteristiche che distinguono questa Antologia, collocata al tredicesimo posto nell’elenco dei volumi editi negli ultimi dieci anni da Bruno Mancini e Roberta Panizza, dalle altre che l’hanno preceduta.

In questa “Penne Note Matite” resta invariato il numero di pagine, 160, il formato A5, così come continua l’innovativo inserimento di pagine e messaggi pubblicitari.
Questa nostra Antologia, come tulle le altre che l’hanno preceduta, sarà distribuita in gratuita lettura attraverso gli innumerevoli canali che parteciperanno alla sua diffusione.
Il contenuto è ricco di contributi provenienti da Artisti impegnati in varie discipline: poesia, arti grafiche, giornalismo, narrativa, musica, eventi culturali eccetera.

Ciò che, invece, distingue questa da tutte le altre antologie fin qui prodotte è l’origine delle opere proposte, in quanto esse sono state selezionate dai Presidenti delle Sedi operative che DILA ha recentemente inaugurato.

Infatti, Liga Sarah Lapinska Ambasciatrice DILA in Lettonia, Paola Occhi Presidente della Sede operativa di Mirandola in Emilia Romagna, Angela Maria Tiberi Presidente della Sede operativa di Pontina nel Lazio e Dalila Boukhalfa Presidente della Sede operativa di Blida in Algeria hanno svolto un prezioso lavoro di selezione preparando, ciascuna di loro, una specifica sezione dedicata agli Artisti che seguono con interesse le proposte culturali attivate nelle suddette Sedi operative.

Un’ulteriore innovazione consiste nell’aver composto una sezione bilingue, Italia Lettonia, dove troverete poesie italiane e poesie lettoni reciprocamente tradotte in lettone e in italiano da Liga Sarah Lapinska.

Infine, ed è una novità che siamo certi sarà molto apprezzata da Autori e Lettori, allo scopo di rendere più efficace e realistica la riproduzione delle opere di Arte grafica, questa antologia si avvale, per la prima volta, della stampa a colori non solo per le copertine ma anche per le pagine interne.

“Penne note matite”

voluta dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è legata ai quattro Premi Internazionali ”Otto milioni” assegnati alla Poesia, alle Arti grafiche, alla Musica e al Giornalismo. Va segnalato che il Premio Internazionale “Otto milioni” dedicato alla Poesia è giunto alla sesta edizione.

Tutte le quattro sezioni hanno riscontrato una buona partecipazione e le opere, pervenute non solo dall’Italia ma da vari paesi europei ed extra europei, si sono distinte per qualità tecniche ed emotive.

In particolare le poesie, pur tradotte da svariate lingue grazie alla professionalità dell’equipe di traduttori guidata da Liga Sara Lapinska, hanno destato notevoli apprezzamenti nella Giuria tecnica presieduta da Roberta Panizza che ha effettuata la scelte delle finaliste.

Un segnale positivo che testimonia come la poesia continui la sua felice avventura nel mondo, rinnovandosi ogni volta nella voce di ogni poeta.

Come ha scritto Octavio Paz:

“La poesia è conoscenza, salvezza, potere, abbandono. Operazione in grado di cambiare il mondo, l’attività poetica è rivoluzionaria per natura: esercizio spirituale, è un modo per liberarsi interiormente. La poesia rivela questo mondo e ne crea un altro.”, così oggi, più che mai, in un momento storico dilaniato da tensioni sociali, violenza e guerre, la poesia si offre dunque come linguaggio universale, in grado di costruire ponti di comprensione tra i popoli, al di là delle differenze di etnia, lingua, religione, genere, erigendo solide fondamenta per creare il migliore dei mondi possibili.

Il volume sarà presentato, oltre che in occasione della cerimonia di premiazione delle opere vincitrici dei premi “Otto milioni” che si terrà nel Museo Etnografico del Mare della Città di Ischia, anche in altre sedi quali il Bookcity di Milano, sarà poi proposto durante alcune puntate del programma televisivo MANCINEIDE (che andrà in onda su Teleischia, digitale terrestre canale 89 e web www.teleischia.con/live-tv, a partire da Settembre 2017), e sarà integralmente pubblicato a puntate nelle pagine culturali del quotidiano Il Dispari.

Le quattro opere prime finaliste troveranno spazio nella rivista Eudonna pubblicata dall’Editore Il Sextante che firma questa introduzione.

Il programma degli eventi previsti a complemento di questa edizione è ricco e intenso e giova ricordare che esso sarà realizzato, in questa così come in tutte le altre precedenti pubblicazioni DILA, grazie solo ai contributi volontari di amici e simpatizzanti che collaborano alle attività culturali proposte dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.

A tale proposito basterà precisare che presso il Museo del Mare a Ischia, così come a Vermiglio in Trentino, a Mirandola in Emilia Romagna, a Pontinia nel Lazio, a Blida in Algeria, a Jelgava in Lettonia e in numerose altre località italiane e straniere, sono in atto e continueranno a essere proposti incontri culturali Made in Ischia che spaziano in ogni settore del panorama artistico non solo italiano.

Il tutto, nella ferma convinzione che Ischia possa qualificarsi a livello internazionale non solo per il sole e per la bellezza del suo ambiente naturale, ma anche come fucina di una cultura priva di mediazioni lobbistiche quasi sempre responsabili di mortificanti favoritismi penalizzanti la qualità e il merito degli Artisti.

Con l’auspicio che le pagine di questa Antologia vi portino a diventare protagonisti della prossima edizione, desiderosi di incontrarvi nelle varie iniziative organizzate da DILA, vi auguriamo buona lettura.

L’Editrice
Mariapia Ciaghi

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi
Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il Dispari 2017-09-25

 

Editoriale

Dal mio racconto “Così o come” tratto dal libro “Per Aurora volume terzo”.
Parte seconda
Capitolo primo


Le mie prime reazioni di stupore incredulità sorpresa “È così o no?”, malinconia sconforto abbandono “Che ci posso fare!”, immobilità fisica mentale sentimentale “Doveva accadere prima o poi”, vennero inghiottite insieme alla bella schiuma gialla della birra popolare e furono soppiantate da brevi fugaci emozioni mai dimenticate: i tesori ed i retaggi degli incontri determinanti per la indiscutibile amicizia tra me e la “Signora”.

La fama della mia amicizia con Aurora, in modo particolare dopo la pubblicazione di “La Notizia virgola la Condanna punto”, unitamente a tutta una serie di pettegolezzi urbani riguardanti il mio sistema di vita imbottito, dicevano, di estrema pigrizia indolenza disattenzione distrazione (io direi, invece, giusto impegno parsimonia e saggio economizzatore di beni importanti quali il tempo e lo spazio), “così o come” accadde per i films di Rochy, avevano posto la mia immagine all’apice del consenso, ma la mia vita privata nell’infernale sfera della popolarità.

-« È lui, è lui!»

-«L’amico di Aurora, venite…»
-«Ignazioooooo…»
-«Una birra popolare al signor Ignazio. Mi permette una foto? Sì grazie. Scatta, fai presto, il signor Ignazio ha fretta.»

Un bestione alto due metri, e trentacinque centimetri tra pollice e mignolo, un giorno mi ha poggiato affettuosamente la mano sulla spalla e per poco non m’inchiodava al suolo come una palina di fermata autobus.

Una bagascia dai giochini veloci – ultra veloci – rapidi – urgenti tariffe maggiorate, mi ha baciato quasi sulla bocca nel supermercato gremito di gente e, forse peggio, ha spalmato sulle mie braccia con le sue ascelle sudaticce un indefinibile odore di capre e di pesci, di fattrici e di stalloni, di sessi e di colonie.

La bimbetta non ancora ragazzina stentava a comprendere gli ordini della mamma, però mi guardava come se fossi stato un vecchio Babbo Natale, intanto che mi tirava i pantaloni mostrando un blocchetto ed una penna per pretendere un autografo.

Sì forse è meglio cambiare programma, dicevo a me stesso durante ogni pausa di lavoro che mi consentivo (già, non lo sapete, ma io lavoro, faccio il “A”.

“B” faccio l’assaggiatore di birre.
“C” faccio l’avvocato del diavolo.
“D” faccio l’uomo della provvidenza.
“E” faccio il servo degli istinti.
“F” faccio Ignazio di Frigeria e D’Alessandro.
“G” faccio l’uno e il trino più tre.

Bussano alla porta…

L’apnea è la scommessa perduta, la spirale avvolgente, il lusso svogliato.
Nei mari dei Caraibi la preda è il pescatore che non utilizza adeguate protezioni.
Soltanto un lusso svogliato lo porta a privarsi di bombole e boccaglio per la pesca dei barracuda.

Il Tirreno era considerato dagli antichi un mare “nostro”. Noi umani moderni lo abbiamo squamato devitalizzato disinfettato colonizzato, reso una fogna, riciclato in mare “morto”.

Era in esso (avrei preferito scrivere in lui) che spesso sguazzavo, intrepido e naturalista, imbozzimato tra le spire coinvolgenti delle immersioni.
Con maschera e pinne.
Sempre senza bombole

Nella settima edizione delle mie incursioni tra le gole marine di San Pancrazio, alla ricerca di una mitica tana di cernia che ricordavo ricoperta da alghe e licheni, per non concedermi un respiro, l’apnea avrebbe potuto togliermi la vita prima della risalita.
Più giù.
Più più.
Più tempo.
Più volte.

Più sempre, più tutto, più giovane, più forte, più solo, più assurdo, più io, più meno.

Dietro alla porta chiusa del mio rifugio, che certo non bussava da sola, come braccata dalla muta camaleontica di un sub, la mia apnea, per me ad un tratto trasformato in cernia indifesa, non era altro ormai che scommessa perduta.
Non voglio, non posso, non apro, non sono, la mia perdita di respiro è spirale avvolgente.
La mia apnea si asserviva al lusso svogliato di prolungare un calvario per una determinazione che non era in mio potere modificare.
Chi bussa alla porta?
Chi è?»

Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska intervista Vilis Ļevčenoks.

Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice per la Lettonia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intervista, in esclusiva per Il Dispari, Vilis Ļevčenoks, responsabile nel Comune di Jelgava per la realizzazione dei progetti.

Conosco Vilis da tanto tempo, cioè da quando ero Consigliere comunale e lui era il Direttore responsabile nel Comune di Jelgava.
Era un collega simpatico, molto affidabile e positivo.
In questa intervista Vilis racconta, in esclusiva per il nostro quotidiano Il Dispari, gli sviluppo e i momenti più importanti dei nuovi progetti (eventi ed attività di opere pubbliche) avviati nella città di Jelgava negli ultimi 6 anni.

VILIS: “Abbiamo ricostruito la Torre di Santa Trinità. Di conseguenza, quando è stata rinnovata, grazie alla mostra panoramica e alle esposizioni della storia e dell’arte, il numero di turisti che visitano Jelgava è cresciuto molto.
Abbiamo costruito un ponte per i pedoni e ordinato in modo più splendente il Boulevard Jāņa Čakstes.

Non lontano da questo boulevard, lungo il piccolo fiume Driksa, si trova il palazzo, costruito dall’architetto italiano Rastrelli, che ospita l’Università d’Agricoltura.

Vicino a questo palazzo in stile di barocco, nel parco ricco di varie specie di alberi, è stata ricostruita l’isoletta “Pasta”con pavimento in legno per effettuare feste ed eventi.

Durante quest’anno abbiamo iniziato a costruire, al di sopra della strada, un grande tetto composto da elementi naturali, poiché qui il clima è nebbioso e piovoso e gli inverni sono, spesso, freddissimi.

Entro il prossimo anno il tetto sarà finito.

Secondo tradizione, ogni anno in Jelgava hanno luogo festività dedicate alle sculture di sabbie e di ghiaccio.

Poi, ogni anno, festeggiamo la festività di Late.
Durante questa festività i contadini e i produttori offrono alla gente latte, miele, nocciole e dolciumi naturali.

Nell’anno 2017 abbiamo cominciato la ricostruzione delle due case di legno più vecchie presenti in Jelgava, in via Vecpilsètas (in italiano-la città vecchia), rimaste dopo i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale che hanno distrutto gran parte di Jelgava in quanto la città è situata in un posto importante dal punto di vista strategico.

In una di queste due case sarà realizzato il Centro di Restaurazione, dove saranno esposte mostre di carattere artistico.
Nell’altra casa, che chiamiamo “Zemnieku Sèta” (la Fattoria per i Contadini), ci saranno stanze per i turisti e un complesso museale simile al museo di Natura Aperta di Riga, dove sono restaurate vecchie case di legno di diversi secoli, oggetti di tela, di argilla e di legno, fatti degli artigiani, di solito lettoni.
Entro il prossimo anno questo interessante complesso in Jelgava sarà aperto.”

SARAH:

“Come supporti i progetti culturali, gli eventi, gli artisti, le nuove costruzioni? Raccontaci anche un po’di te stesso: come preferisci rilassarti, quali sono i tuoi interessi al di fuori del tuo lavoro.”
VILIS: “Sono nato nella regione di Liepàja, in Pàvilosta, verso mare.
Sono ingegnere forestale.
Ho lavorato in differenti campi, anche come imprenditore per la città Jelgava durante molti lunghi anni.

Sono impegnato nell’editare libri di poeti, come quelli della poetessa-ceramista, Vera Roķe.
Sono uno degli sponsor della mostra “Tèma”, dedicata ai finalisti del Premio internazionale Made in Ischia “Otto milioni-2017”organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale tu sei la prestigiosa Ambasciatrice in Lettonia..
Supporto anche altre mostre,

Oltre a questo, svolgo attività filantropiche.

Per esempio in favore di bambini di famiglie povere, offrendo loro la possibilità di comprare i prodotti di cancelleria necessari per la scuola.
Ho collaborato al finanziamento per spostare il monumento di Lāčplēsis.
Lāčplēsis è un eroe simbolico che combatte con il Cavaliere Nero in un epos popolare scritto da Andrejs Pumpurs, secondo la tradizione delle favole lettone.
Adesso si trova vicino al Museo d’Arte e di Storia in Jelgava.

Poi, ogni anno supporto gli eventi per la celebrazione di uno dei Presidenti della Lettonia, esiliato dal nostro paese quando il potere sovietico occupava la Lettonia in modo violento.
Questo evento ha sempre luogo il primo Settembre nello stesso posto, ossia nella casa nativa di Kàrlis Ulmanis, chiamata “Pikšas”.

Un mio interesse è installare i generatori eolici per sostituire quelli pericolosi ad energia nucleare.

Amo il teatro e la musica dal vivo.

Poi, amo la flora e la fauna, l’osservazione della natura, lo studio della nutrizione degli animali selvaggi, la riordinazione delle foreste e dei boschi.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi

Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il Dispari 2017-09-18

Il Dispari 2017-09-18

Editoriale

Lo scorso 14 Settembre si è conclusa la mostra delle opere esposte dalla pittrice Patrizia Canola al Museo Etnografico del Mare di Ischia.
Voluta dall’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA” e curata nei minimi dettagli da Silvana Lazzarino, che ricordiamo essere valente opinionista di questa redazione culturale, “Negli orizzonti della vita tra luce e colori” (è questo il titolo dato all’esposizione) ha riscosso notevoli interessi da parte di un vasto e qualificato gruppo di testate giornalistiche e televisive d’indiscusso livello nazionale.

Infatti, oltre a questo quotidiano Il Dispari che, grazie al suo Direttore Gaetano Di Meglio, ha sostenuto l’iniziativa fin dal primo momento accompagnandola con interviste esclusive ed articoli di pregevole fattura, ciò che ha dato il senso di interazione nazionale tra l’evento e l’apprezzamento generale è registrato nelle decine e decine di pagine pubblicate sui maggiori siti artistici italiani.

Dico MAGGIORI e intendo, per esempio, il Corriere della Sera;

dico decine e decine e, per non lasciare indeterminata tale affermazione, ne cito qui di seguito SOLO alcuni:

Arte.it (http://www.arte.it/calendario-arte/napoli/mostra-patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore-40047),

Espoarte.net (http://www.espoarte.net/calendario-eventi/negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Comunicati.stampa.net (http://www.comunicati-stampa.net/com/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore.html/),

weartpoiect.com. (https://weartproject.com/event/it/469526/),

informazione.it (http://www.informazione.it/c/AB3F4A61-5EF8-46E6-97DF-1ACBAB7925BB/PATRIZIA-CANOLA-NEGLI-ORIZZONTI-DELLA-VITA-TRA-LUCE-E-COLORE/),

lobodilattice.com (https://www.lobodilattice.com/mostre-arte/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-2),

lombardiapress.it (http://www.lombardiapress.it/lombardiapress/portale/index.php?com=13527/),

murmurofart.com (http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=28294/),

area-press.eu (http://www.area-press.eu/comunicatistampa/2017/06/01/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ioarte.org (http://www.ioarte.org/eventi/Mostre/Patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

datedarte.it (http://www.datedarte.it/events/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Teleischia.com (http://www.teleischia.com/139759/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ildispari24.it (http://www.ildispari24.it/it/dila-e-patrizia-canola-insieme-nei-progetti-made-in-ischia/),

gigarte.com (https://www.gigarte.com/patry52/home), milano.zone (http://www.milano.zone/2017/05/30/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

247.libero.it (http://247.libero.it/focus/41457473/87/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

thecronpost (http://www.thecronpost.com/cultura-societa/192192/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

dailymovies.com (http://www.dailymovies.com.ng/view/bRpl3ZHpqxk/patrizia-canola-mostra-personale-museo-etnografico-del-mare-ischia-bruno-mancini-dila/).

Patrizia Canola, in compagnia del marito Lorenzo, è stata in vacanza a Ischia nelle ultime due settimane della Mostra durante le quali non ha mancato di esprimere più volte tutta la sua ammirazione per le bellezze locali e per l’affettuosa e protettiva accoglienza ricevuta.
Tanto entusiasta da aver già prenotata la prossima vacanza qui da noi!

Bruno Mancini

DILA all’udienza del Papa in Vaticano

Sono stati circa 80 i Delegati della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA che, il 24 Maggio 2017, hanno partecipato in Vaticano all’incontro con Papa Francesco secondo un cerimoniale che non ha mancato di mettere in luce la costanza e la serietà dei nostri progetti artistici e sociali, ricevendo, anche per essi, la benedizione del Santo Padre.

L’incontro con il Papa ha fatto seguito, infatti, al fax che abbiamo ricevuto dal Prefetto Georg Gänwein contenente la seguente comunicazione: “… In riscontro alla Sua stimata lettera del 12 marzo c.a., ben volentieri mi premuro accogliere la richiesta di partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre di mercoledì 24 maggio p.v. (in Vaticano, ore 10.00), a favore di una distinta Delegazione della Nazionale Cantanti Lirici, guidata dalla Presidente la Sig.ra Paola Occhi, assicurandoLe che il gruppo medesimo verrà menzionato nell’ambito dell’Udienza…”.

Pubblichiamo ora in esclusiva una foto di Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola dell’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, nonché Presidente della Nazionale Cantanti Lirici, il 24 Maggio 2017 durante il suddetto incontro con il Papa.

Rubrica affidata a DILABLIDA, Sede operativa in ALGERIA – Presidente Dalila Boukhalfa

Inizia oggi la nuova rubrica bisettimanale rivolta alla comunicazione del Made in Ischia attivato in Algeria grazie alla collaborazione di Dalila Boukhalfa che, dal mese di Luglio 2017, ha assunto la presidenza della

Sede operativa DILA nella città di Blida in Algeria.

Nel formulare i migliori auguri alla new entry Dalila Boukhalfa per la sua attività in questa pagina culturale del quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio, iniziamo con il presentarvela attraverso una succinta scheda preparata da Angela Maria Tiberi Presidente della sede operativa DILA di Pontinia.

Dalila Boukhalfa

Per gli amici Caroline Dali, è nata a Oran in Algeria il 26 Dicembre 1968 e vive a Blida.
Insegnante di francese presso la scuola media e il centro di lingue stranieri dell’università di Soumaa.

Da sempre appassionata di lingue, di libri e di poesia, ha saputo trasmettere con notevole successo questi interessi ai suoi studenti.
Ha partecipato a diverse manifestazione di carattere culturale in Algeria.
Scrive, a titolo personale, storie per ragazzi e poesie.

Per molto tempo il suo sogno è stato quello di organizzare e partecipare ad eventi artistici e culturali in Italia e in Algeria, facendo affidamento sulla cooperazione, sincera e continua, con l’Associazione culturale DILA, in modo tale da creare e riaffermare rapporti, tra artisti italiani e algerini, che abbiano in lei e nella sua volitiva presenza un collante forte e determinante.

Così, nel Luglio 2017, l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, riconosciuta l’ampia positiva divulgazione dei propri progetti ottenuta grazie alle attività professionali e sociali realizzate dalla Professoressa Dalila Boukhalfa, ha deliberato di nominarla Presidente della Sede operativa DILABLIDA.
Angela Maria Tiberi

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08, 11/09.

Cod 28

Liga Sarah Lapinska

Dove mi aspetta

La primavera arriverà inaspettata,
attraverso ipotesi e autunno,
dove la neve incerta
sopra i rami degli alberi
sulle foglie morte
si tiene, si tiene, si tiene.

Come si tiene su me.
Incanterò con la forza e la fragilità
il nuovo sole, ma non lo prometto,
è una speranza che passa qua e là,
piena di dubbi, maligni,
che passi, passi, passi.

Per vibrazioni sintetiche
uccelli migranti di nuovo gridano ,
e una dalle Lune, smarrita,
uscita dalla sua orbita cercherà là e indietro,
se altri sanno vera strada, forse al Sud,
lentamente, lentamente, lentamente.

Come ho aspettato qui mi aspettano là
i primi uccelli di maggio e la forza della clorofilla,
e in ogni mia traccia, e in tanti dai miei incanti,
quando sarò più profondamente in voi,
mi ricambieranno in tutti unici,
come io sono unica, unica, unica.

Cod. 29

Liga Sarah Lapinska

Quando sarò la pietra

Quando sarò la pietra, cosi tranquilla come il sonno,
cosi forte come il centro dell’universo infinito,
mentre pulsano le erbe, ed i passi che le comprimono,
attraverso in fretta, e passo a passo, silenzioso sarà il mio respiro.
Piccola ed agitata, invece, l’anima mia,
come un magnete limpido in mulinello di magma
mi ricorda da bambina per sentirmi più protetta
a fianco di una grande pietra, coperta da muschio bianco.
Ora no, bambini, mentre io sono la pietra,
non sono protetti da nessun Dio,
da nessuna ombra.
Nuda contro il cielo
vola con le sue ali rapaci nel blu
l’aquila del mare, con i suoi venti incantati
attorno a me, cosi tranquilla da non credere.
Ah, sì! Voglio ritornare bambina, con due occhi grandi e verdi.
Voglio giocare con le bambole, adesso abbandonate
nel prato senza fiori, nel prato di ninna nanna.
Ah, sì! Prima della notte, chissà cosa diventerò domani.
Voglio ritornare bambina, nel prima di una donna.
Voglio diventare pietra, nel prima di bambina.
Una piccola pietra, simile all’ambra.
L’anima grande, ma senza ali.
Mi protegga il mito come il tempo del mito.
Tutto dipende da frequenze e coincidenze
tranne la mia ultima vita, l’amore mio nella notte,
il prato senza i fiori.
La pietra domani sfiorirà.

Cod. 30

Anna Rancàne

Ogni giorno qualcuno

Ogni giorno qualcuno costruisce una chiesa,
ogni notte qualcuno la distrugge
fino al frumento.
Al mattino tutto si deve iniziare di nuovo.
Stracciando le ceneri ed i destini,
si può trovare il rosario estirpato,
in ogni perla-la preghiera non realizzata.
Ogni notte una chiesa collassa.
Si deve costruirla, ancora, di nuovo.
Serve murare le pietre nuove
in se stesse.

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Il Dispari 2017-05-01 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-05-01 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

Editoriale

L’editoriale di questa settimana lo dedico a… me, quale regalo per il mio compleanno avvenuto ieri.

Per festeggiare con voi tale ricorrenza, ho deciso di proporvi “Sembri”, ossia la poesia che preferisco tra quelle che ho dedicato a Rosalba (mia moglie) e, in anteprima assoluta, due mie poesie “La Macchia” e “Feticiste eternità” tuttora inedite che andranno a far parte dell’antologia Penne Note Matite in preparazione presso l’EditoreIl Sextantedi Mariapia Ciaghi.

SEMBRI

Oggi.
Oggi dai trespoli selvagge cocorite
oggi da Chio sovrana tralci di vitigni
oggi etiopi zefiri ambrati
giallo deserto
di sabbie egiziache
oggi sui prati delle tue lusinghe
affascinanti.

Così o come
nel fertile appanno
la goccia sul vetro.

Domani.
Domani ti pongo addosso trina d’Alsazia
domani raggiante ritorno d’incenso e di eucalipto
domani che dipana i nostri intrighi
le foto con sorrisi
le lettere d’amore
domani incise negli angoli dei mondi
dal picco della mia follia.

Discesa o risalita
con docile affanno
la mano alla roccia.

Oggi o domani.
Oggi o domani forse ingorde speranze
sonnamboliche ipnosi
nella veglia incredula
della nostra vita.

Atlante affaticato
io
resto piolo.
Calliope appartata
tu
sembri una sposa.

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”- M.G. 2008.

LA MACCHIA

Epifania
da vuota sacralità
nel codice bianco di un‘attesa.

Urge la ferma effige
brama di riverenza al mausoleo.

Abbiamo cuori docili
effimere certezze
infausti fuligginosi appigli
precarie sonnolenze
la macchia.

Poi restano spoglie di pudori
turgide icone alla lussuria.

FETICISTE ETERNITÀ

Baratta ancora comprensione
logica
-la sua-
con la smania di un divenire
apocrifo
-non sua-.

Io sono l’ego che vi manca.

Quando verrò,
sarò fulmine che scioglie ghiacciai
e l’onda lunga della valanga,
sarò turbine che squassa stereotipi
e feticiste eternità senza pensieri.

E voi mi chiamerete ”Ignazio”.

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

JANIS DROZDOVS

Finalista della seconda edizione del premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni”

L‘arte antichissima del rame.

Janis Drozdovs, nato a Tbilisi, Georgia, 22.09.1978, ha appreso da suo padre Robert l‘antichissima arte di realizzare sculture, rilievi, gioielli, spade, scudi, monete, utilizzandola insieme alla capacità di plasmare il rame con altri composti che danno al suo discreto splendore le note diverse e ricche dell’oro, secondo la tradizione del Caucaso.

Janis è greco di nazionalità, non è georgiano.
Forse, anche per questa sua origine, l’obiettivo della sua arte non è quella tipica degli Artisti caucasici ossia simile a quella di suo padre Robert e di tutti coloro che realizzano “chikanke” con i motivi georgiani quasi tutti ricavati dal poema del XII secolo scritto da Shota RustaveliVepkhistkaosani – Il cavaliere nella pelle di leopardo”.
Le chikanke di Robert sono molto filigranate, quasi al limite dell’arte tradizionale.

Janis aveva circa 22 anni

quando ha cominciato a creare le sue prime chikanke per lo più raffiguranti eroi dei miti ellenici.
É orgoglioso del suo primo lavoro Pegaso e Chrisaore contro l’Idra”dove la figura del cavallo volante è molto espressiva: i muscoli del suo corpo pare si muovano nella lotta; il cavaliere-gigante è concentrato, mentre, invece, l’Idra è composta da mille dettagli, ma, nello stesso tempo appare unita, forte, pericolosa, comunque già quasi sconfitta, chinata in un angolo, vinta.

Toccando questa opera con le mani si può sentire la vibrazione è l’intensità di questa lotta mitica.

Alcuni tipi di icone gli sono spesso richieste da gente, anziana e non ricca, che vuole pregare davanti alle immagini da lui realizzate, e allora Janis chiede loro compensi minimi essendo ben felice di aiutare gente anziana, credente e non ricca.

Le sue opere sono state esposte ed ammirate

sia a Riga, sia a Jelgava, sia in molte altre città.
Una dalle sue opere, l’emblema di Mosca, Janis l’ha regalato al rappresentante di un ben famoso politico, ex-sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov.

Altri lavori di Janis sono dedicati ai miti grechi e ai vangeli cristiani con Gesù Cristo al centro dell’immagine.

“Presto cadrà la religione falsa di Satana e lui stesso” è un’opera stilizzata in modo greco, ma non così statica, più espressiva e più realistica.

Ogni viso è diverso, ogni creatura mitologica ha il suo volto e la sua grazie, e la sua passione unica, così come ogni opera d’arte è unica e come è unica ogni anima.

Il ciclo dedicato a Gesù Cristo

comincia con “Annunciazione per Maria”, poi segue con “Cristo ed i pastori”, in cui sono presenti personaggi molto individualizzati in quanto ogni pastore pare esprimere la sua personale opinione relativa al miracolo: miracolo come parte normale della nostra vita se siamo capaci di vedere, di guardare, di amare.

Il ciclo continua con l’opera “La seconda apparizione di Cristo” in cui sono espresse in maniera compiuta la speranza e la visione messianica: Lui è ritornato, maestoso, serio, in piena luce.

Lui è ritornato di nuovo nel mondo.

Mondo costruito, in questa opera, come un globo pieno di umani che alzano le loro teste, che alzano i loro corpi, umani senza dubbi, umani quasi privi di speranze, umani che non credono a propri occhi nel primo attimo, ma già sentendo che questa è la verità, che lui e ancora qui, ancora più presente di prima.

Questa opera è, nella sua composizione ideologica, molto diversa da quelle dedicate ai miti greci.

Qui il messaggio è un altro.

Non espressione intensa di lotta tra il Bene e il Male, ma armonia non monotona e non simmetrica, come speranza non perduta o riavuta.
Il Cristo qui è così maestoso, così stabile, senza più i suoi dubbi di quando era sulla croce e chiedeva al Dio Padre “Perché mi hai lasciato?!

Ritornato! Superati i dubbi.

Un’opera che può fare solo un artista che non ha perso le speranze, come Janis.
Lui mi ha raccontato anche che ama partecipare alle mostre in qualsiasi modo, che a lui piace dimostrare a tutti coloro che sono pronti ad osservare, il processo del suo lavoro, partendo dall’inizio, dal caos che crea la terra, come in tanti miti antichi.

“Pure io spero che tutto sarà Ok con il nostro progetto e le nostre mostre.”
Era, naturalmente, ansioso e un po’ amareggiato per i suoi problemi nell’acquisto di materiali per nuove opere, ma subito dopo, ancora pieno di speranza, Janis all’improvviso mi ha sorriso dicendo “Pure io spero,che tutto sarà Ok.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

DILATWITTERONE

Da Giuseppe Capoluongo:

Ho parlato per lo spettacolo a Udine, mi chiedono di portare un programma dettagliato e il numero dei partecipanti. Dovrebbe andare per Settembre...”

Da Liga Sarah Lapinska:

Ho regalato, per conto di DILA, la nostra Antologia a Viktors Valainis, docente dell’Università di Agricoltura in Jelgava.

Da Patrizia Canola:

Ti confermo che accetto di esporre tre mie opere INEDITE al Museo Etnografico del Mare

Angela Maria Tiberi:

Silvana Arbia (già Capo del Principale Organo Amministrativo della Corte Penale Internazionale dell’Aia) ha accettato di collaborare con DILA.”

Redazione:

“Il libro di Silvana Lazzarino “LA SEDUZIONE DELL’IMMAGINE DALL’ARTE AI VERSI POETICI. ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA MIE MUSE ISPIRATRICI ha ricevuto la Menzione d’Onore al PREMIO INTERNAZIONALE AUPI per la sezione libro edito.”

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-04-24

Editoriale

Con l’editoriale di questa settimana ci piace dare inizio ad una nuova rubrica che si sta imponendo con la forza dei numeri.
Sono numerosissimi, infatti, i messaggi degni di nota che durante la settimana giungono alla nostra redazione.

Messaggi, notizie, informazioni, avvenimenti, incontri artistici, critiche, applausi ecc, tutti inerenti la cultura e le arti, tutti degni di grande attenzione, ma molti, spesso, non adatti a rivestire il ruolo di “Articoli”

Cosa farne?

Ebbene, se fino ad ora alcuni li abbiamo penalizzati cestinandoli e altri li abbiamo “sistemati” in vario modo in qualche articolo ad essi attinenti, da oggi, con questa nuova rubrica desideriamo dare loro la maggiore dignità informativa possibile.

Nasce, quindi, con l’avallo del Direttore Gaetano Di Meglio DILATWITTERONE: neologismo ad uso e consumo della pagina culturale di questo quotidiano.
DILA siamo noi, TWITTER è il sistema di comunicazione forse più utilizzato al mondo, ONE è un suffisso per indicare che non rispetteremo i celebri insuperabili –e spesso maledetti- 140 caratteri.

Vi piacerà? Lo speriamo!

DILATWITTERONE

1) Dalla pianista Santina Amici riceviamo, ringraziamo e pubblichiamo:

Carissimo Bruno sono felice di aver ripreso i contatti con te.
Non ho dimenticato l’accoglienza che Tu e tutta la Tua Associazione avete riservato a me e a mio marito la volta scorsa che siamo venuti ad Ischia.

Sono onorata di collaborare artisticamente con Voi Ischitani e a tal proposito ti confermo di essere disponibile a suonare, brani da sola al pianoforte, accompagnando un lettore di poesie.

Ddisponibile a venire ad Ischia insieme alla Soprano Ilde Consales per concerti in Hotel, oppure in Piazza con un nostro repertorio; disponibile a suonare con Ilde Consales anche in un contesto sacro, come può essere una delle meravigliose Chiese che avete ad Ischia, precisando che (per te e per DILA) Ilde Consales ed io siamo disponibili a collaborare artisticamente con voi a titolo gratuito.

2) Da Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia, riceviamo, ringraziamo e pubblichiamo:

a)

Per conto di DILA ho regalato la nostra antologia poetica OTTO MILIONI 2016 a Irina Caune, una donna simpatica, Membro del Partito “La Concordanza”, che lei ha ricevuto con il piacere.

b)

Per conto di DILA ho regalato la nostra Antologia poetica OTTO MILIONI 2016 al nostro amico da tanti anni, attivista dei diritti umani e Deputato del Parlamento di Lettonia, Boris Cilevic.

Bruno Mancini

Premio musicale “Otto milioni” 2017″

Vince il lettone Alvils Cedriņš con la canzone“Inno”

e poi di seguito Enzo Salvia “L’amore verrà”, l’ucraina Valentina Gavrish “Caffè sera” ed Eva Strazdiņa “Insieme con i fuochi di neve”.

Oltre ai voti espressi tramite web e a quelli inviati tramite coupons, la designazione della musica vincitrice della seconda edizione del Premio internazionale di musica “Otto milioni” 2017 si è avvalsa della preziosa attività svolta da Maria Luisa Neri, Socia Fondatrice DILA, presidente dell’Associazione “Arte del suonare”, professoressa, poetessa, editorialista della pagina culturale del quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, che ha accettato l’incarico di comporre e presiedere la Giuria delegata a pronunciare un voto tecnico per le musiche finaliste.

Il brano vincente del lettone Alvils Cedriņš diventa l’INNO ufficiale per i Premi “Otto milioni” 2017

Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia, si è già dichiarata disponibile e realizzare, quanto prima, un incontro con il musicista Alvils Cedriņš per ricavarne un’intervista esclusiva da pubblicare su questa pagina.

Angela Maria Tiberi

Un ottuagenario poeta dell’amore: Cav. Giovanni Rotunno

Attualmente in pensione, si è dedicato alla poesia fin dalla giovane età.
Pubblica liriche poetiche e racconti per i quali è ammirato da oltre cinque milioni di persone, tramite Facebook e tramite il suo sito personale..

I suoi fan lo chiamano “poeta dell’amore” per i meravigliosi versi che hanno per oggetto la passione amorosa, la fede ed elegie per i luoghi dove ha vissuto.

Giovanni Rotunno

ha pubblicato diverse raccolte di poesia ed alcuni libri di narrativa raccogliendo apprezzamenti di pubblico e di critica, in Italia e all’estero, con assegnazione di diversi premi.
Uno dei più prestigiosi è stato il premio “Magna Grecia Latina New York” ricevuto dalla Presidente, poetessa e pittrice di fama internazionale, Milena Petrarca.
Nell’anno 1982 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di merito dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, con controfirma del Presidente del Consiglio di allora Amintore Fanfani.

Il critico letterario Pietrantonio Di Lucia ha scritto di lui:

Una mera nostalgia di un ottuagenario che immagina di essere ancora giovane e sentimentalmente toccato dai tramonti che fanno sognare notti di passione giovanili.
Il tramonto sorprende per la sua luce, una luce che non ti inonda ma che ti incanta.

Quando questa luce si tinge di arancio è particolarmente ammaliatrice.
È un’aura luminosa che ispira l’umano sentimento di due cuori innamorati.
In riva ad un lago osserviamo un manto di luce che s’apre sull’acqua calma e distesa.
Il manto che generalmente dovrebbe coprire qui ha del magico e s’apre sul lago a farcelo vedere splendente e misterioso.

Atmosfera di passione amorosa con vaghi ricordi sotto il manto blu scuro della sera.
Lentamente le onde del lago si frangono alla riva mentre il cielo buio sfavilla di miriadi di stelle brillanti.
È atmosfera di puro romanticismo che brucia di passione i cuori di due amanti in una serata stupenda, in una notte d’amore di fidanzatini al primo approccio.”

E in chiusura vi invito a leggere questa sua splendida poesia.

TRAMONTO LUCE D’ARANCIO
LUCENTE IL MANTO S’APRE SUL LAGO
DOLCI RICORDI AL BLU DELLA SERA
IN RIVA L’ONDE LENTE S’INFRANGONO
CIELO COLMARSI DI STELLE FULGENTI
CUOR SI DELIZIA SERATA STUPENDA
NOTTE D’AMORE PER SPOSI NOVELLI!

Il Dispari 2017-04-24

SEDUZIONE ED EROTISMO NEGLI SCATTI DI HELMUT NEWTON IN MOSTRA A NAPOLI

Fotografo di fama internazionale, capace come pochi di restituire quel lato invisibile che va oltre la pura riproduzione dell’immagine, per cogliere il non detto legato ad un fatto o ad un emozione che unisce per sempre quel soggetto ad una storia, Helmut Newton ha sempre eseguito i suoi lavori con disciplina e metodo, ponendo particolare attenzione ai gesti e agli sguardi dei soggetti rappresentati.

La sua fotografia trasgressiva e semplice ad un tempo, giocata secondo ritmi compositivi che fanno della luce il mezzo con cui esaltare ogni dettaglio, è ricordata con una suggestiva mostra “Helmut Newton. Fotografie. White Women /SleeplessNights /Big Nudes”,voluta da June Newton, vedova del fotografo e presidente della Helmut Newton Foundation, in corso al PAN- Palazzo Arti di Napoli fino al 18 giugno 2017.

Curata da Matthias Harder e Denis Curtie,

promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, l’esposizione riunisce gli scatti raccolti nei primi tre libri di Newton pubblicati tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, da cui deriva il titolo della mostra e l’allestimento articolato in tre sezioni.
Tre volumi fondamentali per entrare nei ritmi compositivi e nelle emozioni che il fotografo ha voluto raccontare, tutti e tre progettati personalmente da lui, selezionando le immagini fotografiche e la loro impaginazione.

Le oltre 200 immagini esposte

mettono in luce i temi distintivi dell’immaginario artistico di Helmut Newton, noto in tutto il mondo e presente sulle riviste più importanti di moda.

Si inizia con il nudo e l’erotismo per la prima volta inserito nel mondo della moda, attraverso scatti in bianco e nero e a colori del primo libro monografico “White Women” dato alle stampe nel 1976 che subito dopo la sua pubblicazione ottenne il prestigioso Kodak Photo Book Award.
Sono 84 immagini provocanti e innovative che rivoluzionano il concetto di foto di moda e testimoniano la trasformazione del ruolo della donna nella società occidentale.

Gli scatti del volume “SleeplessNights”

pubblicato nel 1978, ruotano attorno alle donne, ai loro corpi, agli abiti, ma trasformando le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage da scena del crimine.
I soggetti sono solitamente modelle seminude che indossano corsetti ortopedici quasi sempre in atteggiamenti sensuali e provocanti.

Seguono le immagini relative a “Big Nudes”

uscito nel 1981 con cui viene inaugurata la gigantografia che consente alle stesse fotografie di entrare nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo.

Protagonisti sono nudi a figura intera ed in bianco e nero ripresi in studio con la macchina fotografica di medio formato.
Immagini intense e cariche di erotismo, ma mai volgari pur nel loro essere trasgressive che hanno contribuito al successo di questo grande fotografo specie a partire dalla fine degli anni Sessanta quando introduce nei suoi ritratti e negli scatti di moda elementi di sado-masochismo, omosessualità e vouyerismo.

Il successo che lo ha portato ad essere chiamato dalle riviste quali: Playboy, Vogue, GQ e Vanity Fair, come dai più grandi stilisti, ha contributo a far si che tutti i personaggi della moda e del jet set di quel periodo desiderassero farsi fotografare da lui.

Silvana Lazzarino

Il Dispari 2017-04-18

Editoriale

La scorsa settimana è stata particolarmente ricca di avvenimenti che dimostrano, ove ce ne sia bisogno, quanta grande è la popolarità dei progetti Made in Ischia proposti attraverso l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Mi riferisco alla massiccia partecipazione di pubblico che ha seguito il quadrangolare di calcio “Indietro nessuno” (del quale in questa pagina vi proporremo una succinta sintesi), mi riferisco alla vittoria del musicista di Jelgava – Lettonia – Alvils Cedrins nella seconda edizione del Premio internazionale di musica “Otto milioni” (in uno dei prossimi numeri di questa rubrica vi proporremo un suo profilo artistico ed umano scritto dall’Ambasciatrice DILA in Lettonia, Liga Sarah Lapinska), e mi riferisco, infine per oggi, alla variegata etnia degli Artisti che hanno gareggiato per conquistare il primo posto nella seconda edizione del Premio internazionale di arti grafiche “Otto milioni” vinto da Milena Petrarca, nata a Pozzuoli e già presente a Ischia con una personale dell’Ottobre del 2016 all’albergo Hermitage.
Per una esaustiva presentazione di ciascuno di questi tre avvenimenti sarebbe necessario impegnare tutta la pagina ma, dandovene oggi solo sommari riscontri, ci ripromettiamo di pubblicare ulteriori approfondimenti nei prossimi numeri.

Bruno Mancini

Alvils-Cedriņš

Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2017– Autori finalisti provenienti da 10 Nazioni con 46 Opere

Vince MILENA PETRARCA

e poi di seguito Liga Sarah Lapinska, Sergey Kyrychenko, Einars Repše, Miguel Piñero.

Oltre ai voti espressi tramite web e a quelli inviati tramite coupons, la designazione dell’opera grafica vincitrice della seconda edizione del Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” 2017 si è avvalsa della preziosa attività svolta da Silvana Lazzarino, Socia Sostenitrice DILA, poetessa, giornalista, editorialista della pagina culturale del quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, che ha accettato l’incarico di comporre e presiedere la Giuria delegata a pronunciare un voto tecnico per le opere finaliste.

I giurati, che ringraziamo per la loro preziosa collaborazione, sono stati: AndreaTrisciuzzi e Alba Gonzales scultori di fama internazionale, Patrizia Canola pittrice di fama internazionale e Lorenzo Milani fotografo e grafico per cataloghi di mostre di eventi importanti.

Ha vinto Milena Petrarca,

Artista a trecento sessanta gradi, figlia d’arte, nata a Pozzuoli, ma attiva tra Latina e USA dove ha esposto in diverse rassegne.
Ha organizzato a New York il Cinquecentenario di Cristoforo Colombo con personali e collettive che le è valso il prestigioso riconoscimento “Artistic Achivement Award Gallery”.
MILENA PETRARCA non è soltanto una pittrice di fama internazionale, ma anche scultrice e poetessa di grande sensibilità, stilista e ritrattista.
Sue opere sono presenti in molti musei italiani e americani e nelle collezioni più prestigiose americane, francesi, inglesi e cinesi.
La nostra opinionista Silvana Lazzarino ha ottenuto da Milena Petrarca un’intervista esclusiva per “Il Dispari” della quale qui di seguito vi riportiamo le prime due domande e che pubblicheremo nei prossimi numeri.

Quando è nata la tua passione per la pittura?
Fin da piccola mi sono accostata all’arte, in particolare al disegno e alla pittura essendo cresciuta in una famiglia di artisti.
Mia mamma Maria Panetty Petrarca era drammaturga, autrice di opere teatrali, canzoni napoletane, nonché scopritrice di talenti e fu lei a fondare nel 1952 la scuola “Il Cumanum” che adesso mia sorella Rita Gemma continua a seguire.
Mio zio Tommaso Panetty era ingegnere meccanico, inventore di brevetti e pittore acquarellista e anche da lui sono stata stimolata nel dare vita alla mia creatività.
Inoltre dalla finestra del salone della casa dove abitavamo vedevo Pozzuoli e le meraviglie di colori di uno scenario per me davvero suggestivo.

Quindi hai respirato un’atmosfera densa di creatività?
Certamente.
La casa dei miei genitori e la scuola erano frequentate da diversi artisti e personaggi come Sofia Loren, Salemme, Gennaro Cannavacciuolo che poi nel tempo sono diventati famosi.
Inoltre mia mamma era una donna eclettica autrice di Opere Teatrali canzoni napoletane e poesie. Insieme a lei andavamo ai festival dedicati alla canzone napoletana in diverse città italiane: Napoli, Pozzuoli, Salerno, Castellammare di Stabia, Roma.


CS |DILA & Nazionale Cantanti lirici

Quadrangolare “Nessuno Indietro”

Domenica 9 Aprile 2017, presso lo Stadio Ridolfi (Campo di Marte) Firenze alle ore 18:00, c’è stato il debutto della Nazionale Cantanti Lirici N.C.L.).
Si è giocato un quadrangolare al quale hanno partecipato anche le squadre “Nazionale Attori”, “Medici Careggi” e “Vecchie Glorie del Calcio Fiorentino”.
L’evento è stato organizzato allo scopo di raccogliere fondi in favore dell’ospedale Careggi da destinare alla ricerca medico-scientifica.

La Nazionale Cantanti Lirici è stata creata su delega data dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” a Paola Occhi (Socia Sostenitrice DILA nonché sua Ambasciatrice di Arte e Cultura per l’Emilia Romagna e la Basilicata) la quale, oltre ad esserne la fondatrice, ne è anche la Presidente.

La principale finalità della Nazionale Cantanti Lirici consiste nel sostenere l’Arte e la Cultura con particolare attenzione alle varie attività musicali, organizzando eventi sportivi e artistici di carattere benefico grazie alla disinteressata partecipazione dei suoi iscritti.

La forte determinazione di Paola Occhi,

unita alla collaborazione dell’Associazione DILA, sono valide premesse affinché, dopo questo esordio, la Nazionali Cantanti Lirici riesca a far sì che molte persone di ogni età si avvicinino alla Musica in generale e alla Lirica in particolare seguendo un tipico percorso ideato per rendere l’approccio davvero molto semplice ed alla portata di tutti.

Il quadrangolare ha visto la N.C.L. classificarsi al terzo posto alla presenza di alcune migliaia di spettatori.

Alla fine dell’incontro, Paola Occhi, intervistata dal quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio (l’intera intervista sarà pubblicata in un prossimo numero del giornale), ha parlando con grande emozione “dei suoi ragazzi” descrivendoli, con orgoglio, come indiscutibili grandi protagonisti della lirica che si sono dimostrati ottimi giocatori in campo mostrando un affiatamento davvero superlativo.

Paola Occhi non ha voluto tralasciare la ciliegina sulla torta ed ha desiderato mettere in luce anche le cinque colleghe che l’affiancano nella Nazionale, ricordando il momento nel quale hanno cantato l’Inno di Mameli accompagnate dalla Fanfara dei Marescialli dei Carabinieri e dalla Banda della C.R.I.

Le brillavano gli occhi ricostruendo la toccante suggestione che ha provato nello scorgere il pubblico, in piedi ed emozionato, cantare L’Inno di Mameli.

Vedere gli spettatori emozionati ha fatto sì che in lei l’orgoglio italiano si evidenziasse maggiormente.

Due realtà imprenditoriali emiliane, la Polisportiva Massese e la Grafica mirandola, hanno creduto, per prime, in questa neonata Nazionale.

La loro adesione, dimostrata regalando le divise di gioco e la relativa stampa, è tanto più degna di ammirazione in quanto le due Aziende, nonostante abbiano subito danni davvero enormi in seguito al terremoto del 2012, si sono attivate dimostrando, ancora una volta, che il cuore emiliano è grande principalmente in chi ha più patito.

NELLA FOTO:

Leonardo Castellazzi, Orlando Polidoro, Tiziano Barontini, Emanuele Cordero, Graziano di Pace, Luca Narcisi, Andrea Rola, Alessandro Petruccelli,Tommaso Barea, Alessandro Carmignani, Maurizio Galleni, Alberto Bianchi Lanzoni, Simone Frediani, Alex Fantoni, Paolo Guidoni, Marco Iezzi, Giampiero Ruggeri, Tiziano Barbafiera, Nicola  Ziccardi, Lisandro Guinis, Roberto Gianola, Marco Voleri. 

Il Dispari 2017-04-10

Il Dispari 2017-04-10

Editoriale

DILA e La Nazionale Cantanti Lirici

ammessa all’udienza di Papa Francesco.

A firma del Prefetto Georg Gänwein abbiamo ricevuto, via Fax, la seguente comunicazione:

“… In riscontro alla Sua stimata lettera del 12 marzo c.a., ben volentieri mi premuro accogliere la richiesta di partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre di mercoledì 24 maggio p.v. (in Vaticano, ore 10.00), a favore di una distinta Delegazione della Nazionale Cantanti Lirici guidata dalla Presidente la Sig.ra Paola Occhi, assicurandoLe che il gruppo medesimo verrà menzionato nell’ambito dell’Udienza…”.

Saranno circa 80 i Delegati della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ” che parteciperanno all’incontro con il Papa, secondo un cerimoniale che non mancherà di mettere in luce la costanza e la serietà dei nostri progetti artistici e sociali ricevendo, anche per essi, la benedizione del Santo Padre.

Ulteriori particolari, e la composizione della Delegazione ve li forniremo nelle prossime puntate di questa rubrica.

Bruno Mancini

Tina Bruno

efficiente collaboratrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha iniziato una periodica attività di “opinionista” con il nostro quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio

Tina Bruno, nata in un paesino della Calabria, vive a Roma dall’età di tredici anni.
Dopo aver lavorato una vita a contatto con bambini, si è dedicata alla scrittura pubblicando manuali formativi per il nido e la scuola dell’infanzia, libri di poesia per adulti e bambini e libri di favole e antropologia per adulti.

Ha preso parte a oltre 200 concorsi letterari di poesia e narrativa.

Nel 2015 è stata nominata dal MIUR per dare lezioni di favolistica in quattro scuole romane a bambini e insegnanti.

Quest’anno ha ricevuto il premio per il “Miglior libro per l’infanzia nel concorso Scriviamo Insieme” e il quarto premio nel concorso “Quasimodo”.

Per la poesia “Mia Madre”, partecipante al Premio ”Otto Milioni”, Tina Bruno ha ottenuto il secondo premio dalla speciale giuria di questo nostro quotidiano “Il Dispari”.

TINA BRUNO |INTEGRAZIONE MIGRANTE

Importanza delle frontiere aperte per accogliere e integrare quei migranti che per un motivo o per un altro sono costretti ad abbandonare le proprie terre e famiglie.

Integrazione è un termine che esprime le capacità, per chi accoglie, di tenere conto di chi si rivolge a lui non soltanto per essere soccorso ad inserirsi in una società (sia essa sociale, lavorativa, sportiva, scolastica), ma anche a convivere e ad agire alla pari di chi lo accoglie.

Vuol dire inoltre: fornire all’integrato la possibilità di assimilare la cultura, gli usi, i costumi e le tradizioni del paese che lo accoglie, ma anche rispettare le sue conoscenze sociali, offrendogli una vita migliore di quella che per motivi di guerra, pestilenza, fame, o per altre ragioni che lo hanno spinto ad abbandonarla affrontando viaggi pericolosi e arrivando in terre sconosciute senza la minima idea di ciò che dovrà affrontare.

Non basta accogliere

chi arriva nel nostro paese parcheggiandolo nei campi accoglienza, dove i servizi di qualsiasi genere sono insufficienti, inesistenti, (non stiamo qui a elencare) o dove manca la stabilità degli interventi, la libertà, il lavoro, altrimenti, ci troveremo, fra qualche anno con migliaia di persone che combattono per lavarsi il viso, o per bere un bicchiere d’acqua.

Oggi che le Nazioni sono sempre più globalizzate e multiculturali dobbiamo evitare ciò che accadde in America agli inizi del XX secolo, quando il razzismo condannava a morte chi sbagliava ed era diverso per razza, religione o cultura o com’è accaduto più tardi ostacolando l’uso di un servizio migliore, come l’Università di qualità a italiani, irlandesi, spagnoli.

Tutto questo è cominciato a cambiare quando la Ricerca con i suoi esperti e le loro teorie: sociali psicologiche e antropologiche hanno fatto capire ai Capi di Stato che ogni individuo ha una propria personalità da sviluppare che richiede ambienti adeguati, attività equilibrate, risposte positive ai propri bisogni e non si possono negare per nessun motivo, quindi la loro integrazione deve essere favorita con ogni mezzo, in modo da rispondere ai bisogni specifici di ognuno.

Valori umani, questi, che vanno collocati con il duplice obiettivo di indurre sia le società che accolgono, sia l’individuo accolto, al rispetto attivo della diversità e all’accettazione delle regole come norme interiori che garantiranno il bene comune e l’uguaglianza.

Essere uguale non vuol dire pensare allo stesso modo, ma avere gli stessi diritti, doveri, e la libertà di convivere e manifestare il proprio essere, inoltre, essere integrati vuol dire lavorare insieme, vivere insieme, possedere la propria casa, studiare e condividere il presente dove ognuno può imparare dall’altro e l’altro imparare da lui.

A mio parere ogni Nazione dovrebbe provvedere prima a governare l’ambiente per accogliere chi è obbligato a fuggire dalle proprie terre e poi accogliere e integrare.

Tina Bruno

LA GIARDINIERA: VERA ROKE

Vera Roke, come sempre, mi aspetta insieme alla sua bianconera cagnetta, dolcissima.
Nel piccolo giardino di Vera la quercia e le mele non sono ancora in aspetto primaverile.
Vera è nata vicino alla città di Tukums quando iniziava la Prima Guerra Mondiale.

Il suo fondamentale amore per la terra si riflette in tutti modi possibili, sia in alcune sue opere di ceramica, sia in alcune sue poesie.

Dapprima, come la sua mamma, preferiva disegnare, ma poi, grazia agli amici di sua madre, ha cominciato a visitare gli studi di ceramisti in Tukums.

Non solo li visitava con lo scopo di osservare il lavoro di esperti ceramisti ma, già dalla prima volta, lei prendeva tra le sue mani l’argilla morbida e flessibile come una massa di cioccolato, bruna, luccicante, ben ubbidiente.

Di solito realizzava figure di animali e di uccelli,.

Giovanissima, a 18 anni, ricevette il titolo ufficiale di “Maestra di Arte Popolare”, perché una sua opera (una scodella decorata di frutta con ricchi ornamenti attorno) venne apprezzata in modo particolare.

Così lei ha iniziato a viaggiare da una mostra all’altra.
Purtroppo, tanti suoi pregevoli lavori di ceramica adesso sono smarriti.
Alcuni si trovano nei Musei e nelle Fondazioni d’arte, tanti sono stati regalati ai lavoratori dell’agricoltura come premi per le loro attività.

Dopo i primi successi,Vera lavorava come ceramista a Tukums.
Poi ceramisti colleghi di Liepàja l’hanno invitata a lavorare con loro.

Al tempo dei sovietici in Liepàja si trovava un porto militare, e Vera, per la troppa burocrazia, non ricevette il permesso di andare a Liepàja.

Non sono molto distanti Tukums da Liepàja.

Ma quanta burocrazia!

Poi Vera si trasferì a Jelgava, ricominciando qui il suo lavoro di ceramista.
Ha costruito, nel tempo, tante opere originali.
Fiori grandi e colorati, come quelli preferiti nel suo giardino, peonie, frutta e bacche di fantasia, le ghiande delle querce, questi sono i motivi che ritornano spesso nelle ceramiche.

Le sue opere sono graziosamente decorate con rilievi che riproducono sempre gli stessi motivi, ma sempre composti in modo differente.
Vera, come ceramista, ha sperimentato anche tanta affinità con i colori.

L’argilla, per diventare di un rosso intenso, deve essere riscaldata a bassa temperatura, invece per quella blu, e più ancora per l’azzurra, occorre un calore altissimo.
Vera racconta come il suo cuore trema mentre lei aspetta che i suoi vasi e le sue figure di argilla sono nel forno.

Uno sbaglio, la mancanza di attenzione per scegliere e cambiare la temperatura del forno, e i vasi e le figure si possono facilmente spezzare.
La stessa tensione nervosa l’assale quando deve confezionare opere ceramiche da spedire alle mostre, ed anche per questo motivo Vera partecipa alle mostre sempre più raramente.

Lei conosce bene la fitoterapia

e beve tisane di erbe per curarsi.
Tante e diverse, alcune erbe ed erbacce le raccoglie nel suo giardino, altre durante le sue passeggiate.

La sua ceramica è armonica, i colori usati sono diversissimi: un arcobaleno sull’argilla.
I fiori e le erbe sono tutti insieme nelle sue opere così come lo sono nel suo giardino: le radici, il suolo, l’argilla, la forza della terra.

Vera mi accompagna fino alla soglia del suo giardino.
Accanto a lei c’è la sua cagnetta scodinzolante e quasi sempre felice.

A Vera, la forza è venuta dalla terra, dalla natura.
La purezza della natura, la tenacia nell’aspettare la nuova primavera.
Purtroppo Vera non è riuscita ad aprire il suo studio di ceramista.

Gli strumenti già comprati.

Ancora le barriere burocratiche nel tempo di perestroika.
Le tragedie personali nello stesso tempo.
Comunque,Vera continua a passare dalla terra all’argilla, sicura di se.
Il suo giardino presto rifiorirà di nuovo.

Liga Sarah Lapinska

 

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