20240826 DILA APS – IL DISPARI

Views: 8

20240826 DILA APS – IL DISPARI

20240826 DILA APS – IL DISPARI Download PDF

20240826 DILA APS – IL DISPARI

 

Mariapia Ciaghi – Un racconto

L’infinita attesa: cronaca di un mutuo inesistente

20240826 DILA APS – IL DISPARI

Nella città di Terraveritas, un luogo dove la nebbia delle menzogne era più densa dell’aria stessa, viveva una donna di nome Clara, che aveva trascorso gran parte della sua vita cercando di far brillare qualche frammento di verità in un Paese dove la verità era trattata come una malattia rara da evitare.

Con i suoi cinquant’anni suonati, Clara si ritrovava a navigare tra i flutti di un sistema così intricato e perverso da far sembrare ogni singolo tentativo di trovare un po’ di stabilità un atto di pura follia.

Clara era una madre single, un’amazzone senza tempo né spazio, impegnata nella titanica impresa di crescere un figlio in un mondo che sembrava divertirsi a renderle la vita un inferno quotidiano. Giornalista e editrice, Clara aveva trascorso venticinque anni a cercare di raccontare ciò che avveniva realmente nel suo Paese, un luogo dove la democrazia era solo una parodia ben orchestrata.

Ma in un posto dove la stampa era così asservita al potere da sembrare una sua estensione, Clara aveva scoperto presto che se voleva parlare, doveva pagare per farlo.

Aveva contratto mutui su mutui, vendendo ogni centimetro della sua tranquillità per finanziare la libertà di scrivere ciò che pensava.

Le sue notti erano piene di numeri e incubi di tassi d’interesse, mentre di giorno combatteva per non diventare un’altra delle tante voci che si limitavano a sussurrare ciò che veniva ordinato dall’alto.

20240826 DILA APS – IL DISPARI

Un giorno, esausta ma determinata, Clara decise che era giunto il momento di provare a ottenere un mutuo agevolato CONSAP per acquistare un appartamento di 45 metri quadri—il minuscolo rifugio dove viveva in affitto con suo figlio.

L’appartamento, con le sue pareti sottili e la vista su un cortile grigio e angusto, era tutto ciò che Clara poteva permettersi, ma per lei e suo figlio era casa.

Il proprietario, una figura quasi paterna con una sottile vena di inquietante perspicacia, aveva espresso chiaramente il desiderio di vendere l’immobile per necessità personali, e Clara, con il suo senso di responsabilità quasi patologico, non avrebbe mai voluto ostacolarlo.

Così, si recò presso la Filiale della Banca Escheriana—nome dovuto ai labirinti burocratici degni del celebre artista—dove incontrò il Direttore di Filiale, un uomo che portava il nome di Salvatore Spernanza, ma la cui inclinazione per distruggere ogni briciolo di ottimismo sembrava smentire quel nome ironicamente rassicurante.

Con una formalità stucchevole, Clara presentò la sua richiesta, completando ogni singolo modulo, raccogliendo ogni documento come un soldato che prepara il suo equipaggiamento prima della battaglia.

Ogni firma, ogni timbro, era un ulteriore passo verso quello che sembrava un traguardo sempre più distante.

Dopo tre mesi di silenzio, la banca finalmente si fece viva.

Un’architetta, inviata dalla stessa banca, si presentò nell’appartamento di Clara per effettuare la perizia.

Era una donna dall’aria gentile, con un sorriso che sembrava volerla rassicurare in mezzo a tanta incertezza.

Si limitò a scattare quattro fotografie pro forma, con la rapidità di chi sa che il proprio lavoro è solo una formalità.

Eppure, quelle quattro foto—nient’altro che istantanee di un appartamento minuscolo—avevano un valore di qualche migliaia di euro, un costo che sembrava rispecchiare perfettamente l’assurdità di quella situazione.

Ma alla fine, anche l’architetta non trovò nulla che potesse essere usato contro Clara.

La banca, quasi con riluttanza, diede l’approvazione per procedere con il rogito.

Sollevata e incredula, Clara chiamò immediatamente il notaio indicato dalla banca stessa, fissando l’appuntamento per il tanto atteso giorno in cui avrebbe potuto finalmente firmare e mettere la parola “fine” a quell’odissea.

Sembrava che tutto fosse pronto, che nulla potesse più andare storto.

Ma proprio quando Clara si stava preparando per ciò che immaginava essere la conclusione di quel lungo incubo, il Direttore di Filiale, Salvatore Spernanza, fino a quel momento una presenza distante e burocratica, decise di entrare in scena.

Con una calma gelida, il Direttore fece sapere a Clara che la delibera, quella stessa delibera su cui lei aveva fatto affidamento, era stata sospesa.

È necessario fare ulteriori verifiche” disse Spernanza con un tono che sembrava suggerire che la verifica in sé fosse un esercizio di potere, più che una vera necessità.

Clara, con lo stomaco in subbuglio e la mente in preda al caos, si rese conto che nulla era mai stato davvero nelle sue mani.

Mariapia Ciaghi

Immobile, Clara guardò il suo sogno sgretolarsi di fronte a lei. Ogni passo avanti, ogni documento consegnato, ogni sacrificio fatto, sembrava essere stato cancellato da un semplice capriccio di un uomo che, nonostante il suo nome, sembrava provare un piacere sottile nel soffocare ogni speranza.

Così, Clara decise di scrivere una lettera al Direttore Generale della banca, un reclamo formale che rifletteva tutto il sarcasmo che poteva ancora raccogliere. Mentre digitava le parole, ogni frase sembrava un pugno sferzato contro l’ipocrisia di un mondo che aveva reso l’acquisto di 45 metri quadri di stabilità un privilegio riservato a pochi eletti.

“Sognare non costa nulla,” scrisse Clara con un amaro sorriso, “ma a quanto pare vivere è un lusso che non posso permettermi.”

La lettera fu inviata. Le settimane passarono, e Clara attese una risposta che non sarebbe mai arrivata, consapevole che in quel Paese di false democrazie, i sogni di una donna sola con un figlio adolescente , che aveva osato parlare senza il permesso del potere, erano destinati a rimanere sepolti sotto la polvere dell’indifferenza.

E mentre le mura del suo appartamento immaginario svanivano come nebbia al sole, Clara continuò a scrivere, perché era l’unica cosa che le rimaneva da fare. Scriveva per non impazzire, per non lasciare che il mondo la riducesse a un’altra vittima silenziosa di una tirannia senza volto. Scriveva, perché sapeva che un giorno, in qualche modo, la verità avrebbe trovato il modo di uscire da quella prigione di carta e inchiostro, e allora, forse, il mondo avrebbe visto per quello che era: una commedia dell’assurdo, in cui nessuno rideva più.

20240826 DILA APS – IL DISPARI

Mariapia Ciaghi

20240826 DILA APS – IL DISPARI

Alfonso Gurreri & Il Dispari

20240819 DILA APS – IL DISPARI

Alfonso Gurreri & Il Dispari

20240819 DILA APS – IL DISPARI

E se l’Architetto Alfonso Gurreri avesse espresso consenso, con entusiasmo, alla proposta formulatagli dalla nostra Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” di collaborare con questa pagina attraverso una sua rubrica, i cui argomenti sarà lui stesso ad illustrare a partire dal prossimo mese di ottobre?

SÌ!

Certamente DILA APS lo ringrazia e ne è onorata, mentre il Direttore di questo giornale, Gaetano Di Meglio, lo accoglie con il migliore “BENVENUTO!”

20240819 DILA APS – IL DISPARI

Ma chi è Alfonso Gurreri?

Molto parziale e temporalmente limitato fino al 2010, ecco il suo curriculum vitae, mentre quello completo è stato pubblicato in

https://www.emmegiischia.com/wordpress/alfonso-gurreri-agosto-2024-cv-pdf/

Arch. GURRERI ALFONSO nato a CATANIA il 12/05/1952, residente in via POLUSCA, 4–04100 LATINA – Telefono 0773693737 Mobile: 3482923704- 3496080015 – E-mail alfonso@studiogurreri.it–PEC: info@pec.studiogurreri.it – P.IVA 00293080594 – C.F: GRRLNS52E12C351D

1980 Laurea vecchio ordinamento in architettura con votazione102/110 presso l’Università La Sapienza di Roma.

1980 Abilitazione alla professione di architetto.

1981 Iscrizione ordine degli architetti della Provincia di Latina.

1981 Iscrizione INARCASSA.

1985 Abilitazione all’insegnamento classe XXVIII (disegno tecnico).

1987 Iscrizione Ministero Interno a seguito del Corso di specializzazione di prevenzione incendi per i professionisti architetti con autorizzazione ad emettere le certificazioni di cui agli art.li 1 e 2 del D.M.

1990 Iscrizione Albo C.T.U. presso il Tribunale di Latina.

1991 Iscrizione elenco collaudatori (L.1086/71).

1994 Iscrizione Albo degli Arbitri Camera di Commercio Industria e Artigianato e Agricoltura di Latina.

2005 Iscrizione Albo verificatori della Provincia di Latina a ln.223 sezioni:A-B-C-D- E-F-G.

2017-2018 Presidente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Latina.

1984 Corso di formazione sui problemi attuali della progettazione antisismica AICAP.

1998 Corso di specializzazione “Coordinatore bioecologico di cantiere”.

1998 Corso di Formazione per la sicurezza sul lavoro nei cantieri Edili–D.Lgvo 494/96.

1998 Corso di aggiornamento professionale “Normativa e progettazione per l’accessibilità degli spazi costruiti”.

2000 Corso di aggiornamento professionale “Sicurezza sul lavoro nei cantieri Edili di cui al D. Lgvo 528/99″.

2000 Corso di aggiornamento professionale “Il fascicolo del Fabbricato”.

2000 Corso di formazione tecnica “Il riscaldamento a pavimento”.

2001 Corso “Acustica architettonica”.

2002 Aggiornamento professionale D.L gvo 494/96 e succ. mod. D.Lgvo 19/11/1999 n.528

2002 Corso di aggiornamento “L’acciaio nell’edilizia sociale, sportiva e del tempo libero”.

2002 Corso di formazione per “Mobility Manager”

2003 Seminario di aggiornamento professionale “Luce e architettura: illuminare i Centri storici ed i monumenti”.

2003 Seminario di aggiornamento professionale “I Ponteggi Metallici fissi”.

2003 Corso di aggiornamento professionale per la direzione lavori.

2004 Seminario aggiornamento professionale “Qualità dell’aria: comunicazioni e soluzioni”.

2004 Seminario aggiornamento professionale sicurezza nei cantieri.

2005 Corso di aggiornamento professionale sulla nuova normativa sismica.

2007 Seminario di aggiornamento tecnico impianti fotovoltaici.

2008 Seminario di aggiornamento tecnico “La certificazione energetica degli edifici: normativa e procedure operative”.

2008 Partecipazione al convegno per aggiornamento professionale “Costruire con l’acciaio”.

2008 Corso di aggiornamento professionale “Efficienza Energetica nell’edilizia”.

2008 Corso di aggiornamento professionale per Coordinatori sicurezza Cantieri Temporanei e mobili.

2009 Partecipazione al convegno di aggiornamento professionale “Costruire oggi per il futuro”.

2009 Partecipazione a “Conoscenza Prevenzione Progettazione–riflessioni del caso Abruzzo”.

2009 Corso “Fonti rinnovabili ed Enti locali: il ruolo dei tecnici e degli Enti locali nella diffusione delle fonti rinnovabili sul territorio”.

2010 Corso di Formazione “RSPP” Sicurezza e salute sul luogo di lavoro–modulo C

2010 Corso di aggiornamento ai sensi dell’art.15 del D.Lgvo 81/2008 “Dirigenti e Preposti”.

20240819 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI Download PDF

Antonella Ariosto intervista il giovane tenore Matthew Lamberti

Il mondo artistico è un palcoscenico variegato di grandi talenti, più o meno famosi, ma tutti con la loro passione ben evidente.

I giovani oggi, anche tramite il mondo online, hanno la possibilità di esibirsi e di mostrarsi in tutto il mondo.

Oggi, ho il piacere di intervistare un tenore, Matthew Lamberti, figlio di padre della provincia che ha acconsentito, prontamente, alla mia richiesta di poterlo intervistare.

Matthew è giovane tenore ma molto bravo e molto impegnato nel canto.

Spesso si esibisce con il maestro di piano Lorenzo  Savarese ed è davvero piacevolissimo ascoltarli.

Gli farò cinque domande che ci permetteranno di conoscerlo un  po’.

D- Quando è iniziata la  tua passione per la musica?

R- Credo che sia nata con me, ma poi, verso i dodici anni, ho capito e deciso che era proprio questa la strada che volevo percorrere nella mia vita.

D-Puoi parlarci di te, del tuo percorso musicale?

R- Come già detto, ho iniziato il mio percorso musicale all’età di dodici anni e la mia insegnante  di allora era la maestra Luciana Serra.

Studiavo contemporaneamente canto lirico e pianoforte, ma successivamente ho scelto di continuare solo con lo studio del canto.

Ho frequentato una Accademia Musicale privata, poi il Liceo Musicale ed infine il Conservatorio.

D- Ho seguito ed ascoltato diverse tue esibizioni: canti religiosi, arie liriche e canzoni popolari sia italiane che napoletane, ma tu cosa preferisci cantare?

R- Amo tutta la musica, ma, se posso scegliere, mi piacciono molto le arie delle opere e i concerti teatrali.

D- Hai dei progetti a breve termine e per il tuo futuro?

R- Si ho tanti progetti in valutazione al momento, tutti interessanti.

In passato, ma anche adesso, ho partecipato ad eventi in Salotti artistici e musicali.

Eventi religiosi e non solo.

Mi piace interpretare le arie delle opere, ma mi esibisco pure con canzoni della tradizione napoletana e italiana, accompagnato al piano dal maestro Lorenzo Savarese.

Mi piace molto viaggiare e il mio desiderio più grande sarebbe poterlo fare con la mia musica.

D-  Ti chiedo di farti una domanda, e dare la risposta, che nessuno mai ti fa e che tu vorresti.

R- No, non ho domande particolari che vorrei al momento, sono giovane, ho ventisei anni e tanti progetti in corso, da realizzare.

Forse tra qualche anno magari troverò una domanda specifica che al momento non ho.

Matthew, la nostra intervista  è conclusa, non mi rimane che ringraziarti per la tua disponibilità, augurandoti una carriera brillantissima.

Antonella Ariosto

20240812 DILA APS – IL DISPARI 20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI

Dalla raccolta poetica

di Bruno Mancini

Davanti al tempo

I s c h i a 1960-1962

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesie/davanti-al-tempo/

L’estate del ping-pong

Solfeggia l’àncora
in posa plastica
tra posidonia e rocce vulcaniche,
appoggia
il terzo gancio sul blocco di cemento.

Flusso indistinto
corrente marina
pinne di cefali sguscianti.

Nell’underground musica e vita
ed io eremita
sul cassero del ponte
sperando il volo
dell’ultimo piccione viaggiatore.

Pages 177
Interior Color Black & White
Dimensions A5 (5.83 x 8.27 in / 148 x 210)
Copertina di Jeanfiip
ISBN 9781470915834
EUR 14.00
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/davanti-al-tempo/paperback/product-ryypdy.html

20240812 DILA APS – IL DISPARI

Premio internazionale di poesia Otto milioni 2021

L’occhio del Sole – Liga Sarah Lapinska – Lettonia

L’occhio del Sole

Forse il Sole non è l’occhio di Dio,
ma i fiorellini negli stagni lo sono,
mentre io voglio e non voglio
proseguire con il Sole e con le ombre.
Non sarò in nessun riflesso
simile allo stesso brivido di Athlantide.
Le felci sono miti e verdi.
Inoltre, le ombre crescono
come un fantasma
alto o un castello
con un corvo in cima.
L’enorme Sole può vedere tutti insieme.
Per stare fuori dai riflessi,
per giocare nei tuoi sogni.
Goccia di rugiada,
in una castagna rossa.
Capisco, ascolto.
Cantico come un battito di terra,
tutti insieme
senza le parole di questa frequenza.
L’occhio del Sole è simile al mio.

20240812 DILA APS – IL DISPARI

LINGUA

NUSIV

 

20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Views: 1

20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti Download PDF

Intervista con Jevgenija Sundejeva, una dalle vincitrici del Premio “Otto Milioni – 2023” – Terza parte

20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Liga Sarah: Cosa consiglieresti di vedere, dapprima, nella tua città di Jūrmala ai turisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo?

Jevgenija: Io consiglierei di visitare il Forest Park a Dzintari, l’Open Air Museum di Jūrmala, la prestigiosa sala da concerto a Dzintari, il coinvolgente parco acquatico, Līvu Akvaparks a Lielupe, la Ragaduna a Lielupe, il Parco Nazionale di Ķemeri, terzo tra i più grandi in Lettonia, con le sorgenti sulfuree curative, le paludi pittoresche e una grande varietà di specie di uccelli, situato nelle regioni di Vidzeme e di Zemgalia.

Liga Sarah: Quali sono le tue più vivaci impressioni dell’Italia e in quali posti ti piacerebbe ritornare? 

Jevgenija: Adoro la Jūrmala, dove vivo e che mi piace dipingere, ancora e ancora, anche nel mio ciclo pittorico non finito, “La mia Jūrmala”, sia con i tipici boschi dei pini di Jūrmala, la sua sabbia morbida e gialla, la zona del mare, i gabbiani, checon gli edifici bianchi in inverno e verdi tra gli alberi fitti in estate. 

Dopo ogni viaggio mi sento entusiasta di tornare alla mia cara Jūrmala.

Liga Sarah: Conosci la sensazione del deja vu?

Jevgenija: In Italia, mi piacerebbe molto tornare in Toscana, ad esempio, il luogo che, oltrepassando con la macchina, ho fissato nel mio dipinto “Le memorie italiane”, una valle tranquilla e fertile, dove, sì, vorrei sicuramente tornare e dove sono stata sopraffatta dalla confortante sensazione che questo posto mi sia ben noto e che so cosa c’è proprio qui, oltre l’orizzonte.

In modo semplificato, si potrebbe definire una sensazione di deja vu.

Liga Sarah: Credi nel destino?

Jevgenija: Se io credo nel destino? 

Credo che tutto ciò che ci accade e ci accadrà nella vita dipende da noi stessi, dai nostri cari, da noi tutti e dalla nostra volontà.

Non esistano le coincidenze.

Liga Sarah: Preraffaelliti, animalisti cinesi, tedeschi, fiamminghi e olandesi, artisti del tardo Rinascimento italiano e spagnolo, teatro delle ombre cinese, Isaak Levitan, Janis Rozentāls, Mikolajos Konstantinas Čhurlionis, illustrazioni di Gustave Doré, Benvenuto Cellini, a te piacciono questi o altri artisti, oppure sei stata ispirata dalla loro creatività e dalle loro storie di vita?

Penso che questi artisti assomiglino alla tua arte nello stile, nella trama o nel genere.

Jevgenija: Tra gli artisti citati, Janis Rozentāls e Mikolajos Konstantinas Čhurlionis, così come gli antichi maestri olandesi e rinascimentali, sono i più vicini a me. 

In quanto artista di animali, cerco di trovare nuove soluzioni. 

Preferisco non copiare, ma attingere alla natura o ispirarmi alle fotografie. 

Liga Sarah: A cosa associ l’Isola d Ischia?

Jevgenija: Associo l’Italia alla grande cucina mediterranea, al mare di colore turchese e all’opera classica con le voci maestose e forti, ma l’isola d’Ischia, ovviamente, la associo al concorso prestigioso”Otto Milioni” e al suo iniziatore bravissimo letterato Bruno Mancini.

20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240809 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240809 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240809 DILA ASP IL DISPARI professionisti Download PDF

Liga Sarah Lapinska intervista Jevgenija Sundejeva, una dalle vincitrici del Premio “Otto Milioni – 2023”

Seconda parte

Liga:- La tua famiglia? Anche i tuoi parenti sono artisti? Hai partecipato a molte mostre d’arte?

Jevgenija:- La mia famiglia è il mio rifugio, la mia salvezza in situazioni difficili e il mio orgoglio.

Il nome di mio marito è Oleg, abbiamo festeggiato il 51° anniversario di matrimonio questo luglio; abbiamo due figli, sua figlia Ksenia, che non solo dipinge magnificamente, ma è la solista del gruppo “Tribes of the City” nel quale di solito canta in inglese; il talentuoso Sergey Jaramishian suona la chitarra in questo gruppo e realizza video musicali per il gruppo. 

la specialità di Ksenia è la comunicazione visiva. 

Mio figlio Valery, invece, di professione avvocato, anche lui splendido pianista. Mi fece una indimenticabile sorpresa quando mi regalò un set di accessori per dipingere: dai colori ai tutti gli altri strumenti necessari. 

Così ho ricominciato a dipingere.

Ho subito chiamato la mia amica Nadezhda Kolesnikova, che ho conosciuto nelle lezioni tenute da Lūcija Janovna.

Nadezhda  ha condiviso con me i suoi segreti sulle tecniche, in particolare sull’arte dell’acquerello. 

Mi spinge a continue sperimentazioni e innovazioni.

Ho anche studiato dall’acquarellista Valery Makovsky e ho anche visitato lo studio “Fleur” di Galina Paragiene e le lezioni creative del grande maestro acrilico e meraviglioso insegnante Laimutis Šiurna, che mi ha ispirato a seguire il mio percorso nell’arte.

A novembre 2015, grazie al sostegno di miei parenti e amici, sono riuscita a tenere una mostra personale nella biblioteca intitolata a N. Zadornov, a Riga.

Il centro di integrazione ANKOL (l’Associazione delle società delle culture nazionali), diretta da Vladimir Vasilyevich Davidov e dal grande pianista e compositore armeno, residente in Lettonia, Raffi Ispirovich Kharadzanyan, ha apprezzato i miei dipinti e quando mi stavo preparando per andare in Germania, mi ha invitato a tenere un’altra mostra personale sul loro territorio nella casa ANKOL.

La proprietaria della galleria, la signora Irina, è stata disponibilissima, grazie mille anche a lei!

Mio marito Oleg ed io abbiamo viaggiato molto. 

Per un po’ abbiamo vissuto in Germania, a Berlino, dove lui ha lavorato come caposquadra. Ha le mani d’oro e, a mio parere, sa assolutamente tutto.

La Germania è  meravigliosa, ma noi eravamo un po’ annoiati e siamo stati contenti di tornare alla nostra Jūrmala dai nostri parenti e amici. 

Mio marito ed io abbiamo portato molte foto di viaggio dalla Germania e da tutto il mondo, Grecia, Italia, Creta, Spagna ed altri paesi.  

Tutto sommato, i due anni trascorsi a Berlino sono stati molto produttivi per me.

Ho portato da lì anche molti dipinti finiti e già pronti.

Liga:- Chi ha scelto il tuo bellissimo nome Jevgenija?

Jevgenija:- I miei genitori mi hanno chiamato così in onore della madre di mio padre. 

All’inizio non mi piaceva il nome, e sai perché?

Perché il nome femminile Jevgenia non è abbastanza diverso dal nome maschile Jevgeny.

Preferisco che i nomi femminili e maschili siano ben diversi.

Ma poi ho apprezzato il fatto che le forme spagnola, italiana, francese e inglese del nome Jevgenija suonano affascinanti: Eugenia in italiano e spagnolo, Eugenie in francese insomma, è un nome greco con il significativo “Nata in nobiltà, Perbene”.

A poco a poco mi sono abituata e alla fine mi è piaciuto.

Ma tu chiamami Zhenya, non Jevgenija, come mi chiamano i miei amici.

20240809 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240802 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240802 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Intervista con Jevgenija Sundejeva, una dalle vincitrici del Premio “Otto Milioni – 2023”

Il lavoro creativo

Questa è la prima parte dell’intervista a Jevgenija che ho presentato lo scorso lunedì su questa pagina.

Liga Sarah:  -Quali sono i tuoi più importanti ricordi?

Jevgenija:  -Il mio luogo di nascita è Riga.

Da bambina ero costantemente malata.

Mia madre era direttrice di una scuola serale e nel suo tempo libero prendeva lezioni private di pittura, mentre mio padre si dedicava alla musica. 

Aveva tre diplomi di studi superiori e padroneggiava tre lingue straniere.   

Da bambina e da adolescente amavo ascoltare mio padre suonare il piano, jazz strumentale e Frank Sinatra.

Ero orgogliosissima di lui. 

Sfortunatamente, ci ha lasciati quando avevo solo 17 anni.

Poi, da piccola, sono stata felice nella Casa dei Pionieri di Lūcija Janovna Klein a Riga (nell’Unione Sovietica e in diverse nazioni slave è consuetudine rivolgersi alle persone rispettabili, come gli educatori, con il loro nome e patronimico: ad esempio, il padre della signora Lūcija sì chiamava Jānis, così lei venne chiamata Janovna, quindi, “la figlia di Jānis”).

Noi, i suoi allievi, praticavamo l’arte del ritratto. 

Abbiamo disegnato molto e lavorato all’aperto, come si dice “pittori en plein air”.

Da allora, presto molta attenzione al gioco di luci e alle ombre mentre dipingo. 

Sono entrata all’Università della Lettonia, alla facoltà di filologia, lingua e letteratura inglese, e ho subito iniziato a lavorare, perché dopo la morte di mio padre, io e mia madre vivevamo in povertà. 

Dopo la laurea, ho avuto l’opportunità di trovare lavoro presso la nota “Jaguar” come manager nella filiale in Lettonia. 

È stato un lavoro entusiasmante e mi ha insegnato ad essere persuasiva.   

Durante questo periodo ho avuto modo di vedere il mondo, soprattutto l’Europa, perché le presentazioni delle auto si svolgevano in luoghi pittoreschi dove non mancavano i turisti: Saint-Tropez, Nizza, Cannes e simili luoghi.

Ho dedicato 10 anni della mia vita al settore della vendita di automobili e sono grata al mio destino per questa esperienza. 

Durante questo periodo, ho migliorato la mia capacità di trovare un approccio individuale con tutti. 

Ma poi, sia in Lettonia che nel resto del mondo, si è verificata una crisi nel settore della vendita di automobili. 

Gli acquirenti sceglievano costantemente i modelli più economici e modesti, quindi ho dovuto cercarmi un altro lavoro.

Mentre controllavo gli annunci sui giornali, ho letto l’informazione che il rifugio per animali di Riga “Dzīvnieku draugi” (gli amici degli animali) stava cercando un collaboratore. 

Ho fatto domanda perché ho sempre amato gli animali e li ho salvati da ogni tipo di pericolo e abbiamo sempre avuto gatti o cani in casa. 

Mi piace disegnare i ritratti degli animali, che piacciono molto ai miei clienti, soprattutto le composizioni più dettagliati con i cani.

In questo lavoro ho imparato di nuovo la pazienza e la perseveranza.

La gente mi ha chiamata spesso chiedendo di trovare un’opportunità per accogliere poveri gatti randagi. 

Non è mai troppo tardi per non “cancellare” né noi stessi, né altri.

Sono felice osservando come gli animali, gravemente mutilati, vengono riportati in vita, e rattristata, osservando che solo raramente gli animali malati o mutilati trovano persone per adottarli.

Nel rifugio avevamo un gatto di nome Barsik a cui mancavano la coda e una zampina. 

Per interi 7 anni non c’è stato nessuno che volesse accoglierlo, ma all’improvviso una coppia giovane e simpatica è venuta da me a prendere proprio Barsik, quindi il gatto ha vissuto nella loro famiglia accoglientissima per altri 10 anni.

Quando siamo sulla strada giusta e adempiamo alla nostra chiamata, allora siamo  fortunati.

 

Liga Sarah Lapinska: vi aspetto la prossima settimana.

20240802 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

CS IL DISPARI & DILA APS

DILA APS

DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

CS IL DISPARI & DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni

Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

Professionisti DILA APS 20240308

20240822 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Views: 4

20240822 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240822 DILA ASP IL DISPARI professionisti DOWNLOAD PDF

20240822 DILA ASP IL DISPARI professionisti

I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO

Tra i miei compagni di viaggio è doveroso citare il carissimo amico DJ CARLO THE KING proprietario e conduttore di alcune radio nel Lazio, emittenti seguitissime che negli anni hanno visto trasmettere tante canzoni dei vip ma anche moltissime di esordienti.

Questi che vedete in foto sono solo una minima parte di quelli che sono intervenuti nelle varie trasmissioni mandate in onda per moltissimi anni, tra questi RITA CUCCARO nella duplice veste di conduttrice e cantante.

Mario Abbate Junior in rappresentanza del padre che nel 1973 incise due miei brani.

Rita Cuccaro  – Merysse – Gigi Arena – Carmine del Duca –  GIbert Paraschiva – Flavia Stoica – Maria Rosaria Vardi – Maria Aurea.

Alcuni dei quali già da me presentati in antecedenti articoli, degli altri scriverò in seguito,

Gli interpreti dei miei brani sono diversi centinaia e proverò a presentarli tutti anche se alcuni si sono poi ritirati e non sono più in attività.

Ritornando al grande DJ CARLO THE KING, con la moglie ha creato negli anni RADIO STELLE RUBATE – I MESSAGERI – RADIO BASSOTTI , tutte condotte con grande professionalità, competenza, signorilità, spirito collaborativo.

Qualità tutte difficilmente riscontrabili nel settore, tant’è che alcune emittenti per passare i brani chiedono un contributo in denaro impossibile a versare per tantissimi motivi che a spiegarli mi dilungherei oltre il consentito.

Le nostre canzoni trasmesse da radio collaboratrici sicuramente sono un ottimo veicolo pubblicitario, ma nella maggior parte dei casi non producono alcun guadagno come diritto d’autore poiché la cifra che l’emittente versa non consente una suddivisione di diritti a causa del numero esorbitante delle canzoni trasmesse nell’arco dell’anno che comprende centinaia di i titoli al giorno.

Oggi come oggi, che ormai non si producono più CD dunque non c’è una resa economica dalla vendita per noi autori, diciamo comunque un enorme GRAZIE a tutti coloro che promuovono i nostri lavori.

Tra i compagni di viaggio Carlo DJ rappresenta uno degli amici più cari e stimabili!

LUCIANO SOMMA  

20240822 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 25

Da un’idea della Professoressa ADA SIBILIO MUROLO, classe 1925, nel 1990 uscì questo volume antologico di 6 autori, selezionati e con poesie scelte dalla prefatrice.

‘E GGRANATE oltre ad essere una testimonianza poetica di alta caratura fu messo in vendita a 20.000 lire ed una parte del ricavato venne utilizzato in alcune forme di beneficenza.

In ottima forma tipografica, per le edizioni TIERRE di Napoli di CIRO RIEMMA, successivamente trasferitosi in provincia di Grosseto, con introduzione del FELICIANO DE CENZO, anche  pitture di chiara fama, i poeti visti dalla Professoressa Murolo furono: il colonnello medico Dott. Spalato Bellere’ anche onorevole Regionale, classe 1939, che presentò, come gli altri, 10 titoli in quest’antologia che ha il nome del frutto dell’autunno, il melograno, frutto sanguigno come sanguigni i versi dei poeti inseriti; MARIO CASILLO (notevole la vena poetica di questo autore del quale però, purtroppo, non sono riuscito a trovare cenni biografici da rendere noti); ROBERTO DI ROBERTO, classe 1946, del quale in precedenza ho sottolineato alcuni lavori scritti con me De Caro e Tina Piccolo, presente in molte manifestazioni artistiche di rilievo, figlio del poeta GENNARO DI ROBERTO dinamico operatore culturale ed organizzatore di tanti concorsi; RAFFAELE PISANI uno dei più interessanti poeti della nuova generazione del 900, classe 1941 autore di un numero veramente considerevole di raccolte poetiche, nato ad Afragola, residente in Napoli e successivamente dopo gli anni 80 trasferitosi con la sua adorata FRANCESCA MUSUMECI a Catania dove tutt’ora risiede, una poesia, la sua, nuova e originalissima, sia per stesura che per contenuti, indubbiamente un giovane poeta del novecento che sicuramente resterà nella storia della letteratura non solo Napoletana; CIRO RIEMMA, nella doppia veste di Poeta ed editore, con la sua poetica semplice ma non per questo meno interessante e profonda di un figlio di Napoli degno di essere presente; ed infine il sottoscritto del quale, cari lettori, ormai conoscete, e conoscerete ancora, un po’ tutto!

Altri compagni di viaggio, altri versi che resteranno sicuramente a futura memoria per coloro che seguiranno il cammino quando il nostro sarà interrotto!

LUCIANO SOMMA

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 25

Da un’idea della Professoressa ADA SIBILIO MUROLO, classe 1925, nel 1990 uscì questo volume antologico di 6 autori, selezionati e con poesie scelte dalla prefatrice.
‘E GGRANATE oltre ad essere una testimonianza poetica di alta caratura fu messo in vendita a 20.000 lire ed una parte del ricavato venne utilizzato in alcune forme di beneficenza.
In ottima forma tipografica, per le edizioni TIERRE di Napoli di CIRO RIEMMA, successivamente trasferitosi in provincia di Grosseto, con introduzione del FELICIANO DE CENZO, anche  pitture di chiara fama, i poeti visti dalla Professoressa Murolo furono: il colonnello medico Dott. Spalato Bellere’ anche onorevole Regionale, classe 1939, che presentò, come gli altri, 10 titoli in quest’antologia che ha il nome del frutto dell’autunno, il melograno, frutto sanguigno come sanguigni i versi dei poeti inseriti; MARIO CASILLO (notevole la vena poetica di questo autore del quale però, purtroppo, non sono riuscito a trovare cenni biografici da rendere noti); ROBERTO DI ROBERTO, classe 1946, del quale in precedenza ho sottolineato alcuni lavori scritti con me De Caro e Tina Piccolo, presente in molte manifestazioni artistiche di rilievo, figlio del poeta GENNARO DI ROBERTO dinamico operatore culturale ed organizzatore di tanti concorsi; RAFFAELE PISANI uno dei più interessanti poeti della nuova generazione del 900, classe 1941 autore di un numero veramente considerevole di raccolte poetiche, nato ad Afragola, residente in Napoli e successivamente dopo gli anni 80 trasferitosi con la sua adorata FRANCESCA MUSUMECI a Catania dove tutt’ora risiede, una poesia, la sua, nuova e originalissima, sia per stesura che per contenuti, indubbiamente un giovane poeta del novecento che sicuramente resterà nella storia della letteratura non solo Napoletana; CIRO RIEMMA, nella doppia veste di Poeta ed editore, con la sua poetica semplice ma non per questo meno interessante e profonda di un figlio di Napoli degno di essere presente; ed infine il sottoscritto del quale, cari lettori, ormai conoscete, e conoscerete ancora, un po’ tutto!
Altri compagni di viaggio, altri versi che resteranno sicuramente a futura memoria per coloro che seguiranno il cammino quando il nostro sarà interrotto!
LUCIANO SOMMA

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti DOWNLOAD PDF

LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 24

Nel salotto TOLINO di via Amato di Montecassino, nato nella metà degli anni 70, meglio denominato come GLI AMICI DELLA DOMENICA s’incontravano tutte le Domeniche mattine giornalisti, scrittori, pittori, cantanti, numerosi poeti con all’attivo pubblicazioni e comunque personaggi di chiara fama.

Io fui presentato da RINO VITTOZZI, ottimo poeta e bravissimo dicitore, e fui entusiasticamente accolto.

Del resto nel 1976 avevo vinto il Primo premio di poesia EDUARDO NICOLARDI con la poesia DIMANE titolo che utilizzai per la raccolta di poesie uscita in due edizioni, la prima nel 1977 in 1200 copie numerate e la seconda nel 1978 con la stessa tiratura, con le edizioni degli Artisti di Ciro Riemma anche lui poeta.

Tra i critici mi piace ricordare il Prof. Pasquale Pironti, il Dott. Mario Balzano e la Professoressa Ada Sibilio Murolo sempre presenti e sempre disponibili a scrivere sulle varie tematiche proposte nelle pubblicazioni.

Tornando a RINO VITTOZZI, col quale feci molte trasmissioni radiofoniche e diversi viaggi culturali, lesse alcune mie poesie nei convegni, una in particolare dal titolo PAURA fu ripetuta più volte a Massalubrense con richieste continue di bis.

Menzionare tutti i poeti che frequentavano GLI AMICI DELLA DOMENICA è assolutamente impossibile in un solo articolo, dunque ne citerò qualcuno riservandomi negli articoli successivi di parlare un po’ di tutti, almeno quelli più assidui.

Tra questi un bel ricordo di VINCENZO GIANDOMENICO col quale facemmo poi ad Ischia, dove anche lui aveva casa tutto l’anno, alcune trasmissioni nella rubrica DIAMOCI DEL TU NEL CUORE DELLA NOTTE di Beppe Banfi di RADIO ISCHIA.

Insieme a ROSETTA FIDORA RUIZ con la quale facemmo dei programmi radiofonici anche su varie radio napoletane, ed alcuni viaggi come a Caserta e a Procida col marito Ing. Vittorio Fidora.

Altri poeti: l’Avv. ALFREDO DE LUCIA- il Dott. GENNARO NOVI – GIISUEPPE CANGIANO -VINCENZO FASCIGLIONE – TINA FAELLA – IOLANDA NARCISO – MARIA PANTANO -ANTONIO DEL DEO – RAFFAELE DE NOVELLIS.

Un cenno a parte merita LELLO LUPOLI che tra l’altro conduceva una seguitissima rubrica a RADIO ANTENNA CAPRI dove spesso fui ospite.

Un poeta prevalentemente umoristico e simpaticissimo barzellettiere.

Tanti argomenti trattati che SALVATORE TOLINO seguiva con grande attenzione mentre la moglie Regina offriva in decine di tazze un ottimo ed incomparabile caffè.

Peccato che quelle riunioni Domenicali dovettero avere fine per la dipartita di Tolino e successivamente di donna Regina.

Uno dei figli tentò di farlo rivivere ma col tempo dovette demordere, anche perché ad uno ad uno volarono nel regno dei cieli anche tutti i frequentatori più grandi di me di moltissimi anni!

Alla  prossima!

LUCIANO SOMMA

 

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

 

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

CS IL DISPARI & DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni

Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

 

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Views: 9

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti DOWNLOAD PDF

LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 25

Da un’idea della Professoressa ADA SIBILIO MUROLO, classe 1925, nel 1990 uscì questo volume antologico di 6 autori, selezionati e con poesie scelte dalla prefatrice.

‘E GGRANATE oltre ad essere una testimonianza poetica di alta caratura fu messo in vendita a 20.000 lire ed una parte del ricavato venne utilizzato in alcune forme di beneficenza.

In ottima forma tipografica, per le edizioni TIERRE di Napoli di CIRO RIEMMA, successivamente trasferitosi in provincia di Grosseto, con introduzione del FELICIANO DE CENZO, anche  pitture di chiara fama, i poeti visti dalla Professoressa Murolo furono: il colonnello medico Dott. Spalato Bellere’ anche onorevole Regionale, classe 1939, che presentò, come gli altri, 10 titoli in quest’antologia che ha il nome del frutto dell’autunno, il melograno, frutto sanguigno come sanguigni i versi dei poeti inseriti; MARIO CASILLO (notevole la vena poetica di questo autore del quale però, purtroppo, non sono riuscito a trovare cenni biografici da rendere noti); ROBERTO DI ROBERTO, classe 1946, del quale in precedenza ho sottolineato alcuni lavori scritti con me De Caro e Tina Piccolo, presente in molte manifestazioni artistiche di rilievo, figlio del poeta GENNARO DI ROBERTO dinamico operatore culturale ed organizzatore di tanti concorsi; RAFFAELE PISANI uno dei più interessanti poeti della nuova generazione del 900, classe 1941 autore di un numero veramente considerevole di raccolte poetiche, nato ad Afragola, residente in Napoli e successivamente dopo gli anni 80 trasferitosi con la sua adorata FRANCESCA MUSUMECI a Catania dove tutt’ora risiede, una poesia, la sua, nuova e originalissima, sia per stesura che per contenuti, indubbiamente un giovane poeta del novecento che sicuramente resterà nella storia della letteratura non solo Napoletana; CIRO RIEMMA, nella doppia veste di Poeta ed editore, con la sua poetica semplice ma non per questo meno interessante e profonda di un figlio di Napoli degno di essere presente; ed infine il sottoscritto del quale, cari lettori, ormai conoscete, e conoscerete ancora, un po’ tutto!

Altri compagni di viaggio, altri versi che resteranno sicuramente a futura memoria per coloro che seguiranno il cammino quando il nostro sarà interrotto!

LUCIANO SOMMA

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 25

Da un’idea della Professoressa ADA SIBILIO MUROLO, classe 1925, nel 1990 uscì questo volume antologico di 6 autori, selezionati e con poesie scelte dalla prefatrice.
‘E GGRANATE oltre ad essere una testimonianza poetica di alta caratura fu messo in vendita a 20.000 lire ed una parte del ricavato venne utilizzato in alcune forme di beneficenza.
In ottima forma tipografica, per le edizioni TIERRE di Napoli di CIRO RIEMMA, successivamente trasferitosi in provincia di Grosseto, con introduzione del FELICIANO DE CENZO, anche  pitture di chiara fama, i poeti visti dalla Professoressa Murolo furono: il colonnello medico Dott. Spalato Bellere’ anche onorevole Regionale, classe 1939, che presentò, come gli altri, 10 titoli in quest’antologia che ha il nome del frutto dell’autunno, il melograno, frutto sanguigno come sanguigni i versi dei poeti inseriti; MARIO CASILLO (notevole la vena poetica di questo autore del quale però, purtroppo, non sono riuscito a trovare cenni biografici da rendere noti); ROBERTO DI ROBERTO, classe 1946, del quale in precedenza ho sottolineato alcuni lavori scritti con me De Caro e Tina Piccolo, presente in molte manifestazioni artistiche di rilievo, figlio del poeta GENNARO DI ROBERTO dinamico operatore culturale ed organizzatore di tanti concorsi; RAFFAELE PISANI uno dei più interessanti poeti della nuova generazione del 900, classe 1941 autore di un numero veramente considerevole di raccolte poetiche, nato ad Afragola, residente in Napoli e successivamente dopo gli anni 80 trasferitosi con la sua adorata FRANCESCA MUSUMECI a Catania dove tutt’ora risiede, una poesia, la sua, nuova e originalissima, sia per stesura che per contenuti, indubbiamente un giovane poeta del novecento che sicuramente resterà nella storia della letteratura non solo Napoletana; CIRO RIEMMA, nella doppia veste di Poeta ed editore, con la sua poetica semplice ma non per questo meno interessante e profonda di un figlio di Napoli degno di essere presente; ed infine il sottoscritto del quale, cari lettori, ormai conoscete, e conoscerete ancora, un po’ tutto!
Altri compagni di viaggio, altri versi che resteranno sicuramente a futura memoria per coloro che seguiranno il cammino quando il nostro sarà interrotto!
LUCIANO SOMMA

20240815 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti DOWNLOAD PDF

LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 24

Nel salotto TOLINO di via Amato di Montecassino, nato nella metà degli anni 70, meglio denominato come GLI AMICI DELLA DOMENICA s’incontravano tutte le Domeniche mattine giornalisti, scrittori, pittori, cantanti, numerosi poeti con all’attivo pubblicazioni e comunque personaggi di chiara fama.

Io fui presentato da RINO VITTOZZI, ottimo poeta e bravissimo dicitore, e fui entusiasticamente accolto.

Del resto nel 1976 avevo vinto il Primo premio di poesia EDUARDO NICOLARDI con la poesia DIMANE titolo che utilizzai per la raccolta di poesie uscita in due edizioni, la prima nel 1977 in 1200 copie numerate e la seconda nel 1978 con la stessa tiratura, con le edizioni degli Artisti di Ciro Riemma anche lui poeta.

Tra i critici mi piace ricordare il Prof. Pasquale Pironti, il Dott. Mario Balzano e la Professoressa Ada Sibilio Murolo sempre presenti e sempre disponibili a scrivere sulle varie tematiche proposte nelle pubblicazioni.

Tornando a RINO VITTOZZI, col quale feci molte trasmissioni radiofoniche e diversi viaggi culturali, lesse alcune mie poesie nei convegni, una in particolare dal titolo PAURA fu ripetuta più volte a Massalubrense con richieste continue di bis.

Menzionare tutti i poeti che frequentavano GLI AMICI DELLA DOMENICA è assolutamente impossibile in un solo articolo, dunque ne citerò qualcuno riservandomi negli articoli successivi di parlare un po’ di tutti, almeno quelli più assidui.

Tra questi un bel ricordo di VINCENZO GIANDOMENICO col quale facemmo poi ad Ischia, dove anche lui aveva casa tutto l’anno, alcune trasmissioni nella rubrica DIAMOCI DEL TU NEL CUORE DELLA NOTTE di Beppe Banfi di RADIO ISCHIA.

Insieme a ROSETTA FIDORA RUIZ con la quale facemmo dei programmi radiofonici anche su varie radio napoletane, ed alcuni viaggi come a Caserta e a Procida col marito Ing. Vittorio Fidora.

Altri poeti: l’Avv. ALFREDO DE LUCIA- il Dott. GENNARO NOVI – GIISUEPPE CANGIANO -VINCENZO FASCIGLIONE – TINA FAELLA – IOLANDA NARCISO – MARIA PANTANO -ANTONIO DEL DEO – RAFFAELE DE NOVELLIS.

Un cenno a parte merita LELLO LUPOLI che tra l’altro conduceva una seguitissima rubrica a RADIO ANTENNA CAPRI dove spesso fui ospite.

Un poeta prevalentemente umoristico e simpaticissimo barzellettiere.

Tanti argomenti trattati che SALVATORE TOLINO seguiva con grande attenzione mentre la moglie Regina offriva in decine di tazze un ottimo ed incomparabile caffè.

Peccato che quelle riunioni Domenicali dovettero avere fine per la dipartita di Tolino e successivamente di donna Regina.

Uno dei figli tentò di farlo rivivere ma col tempo dovette demordere, anche perché ad uno ad uno volarono nel regno dei cieli anche tutti i frequentatori più grandi di me di moltissimi anni!

Alla  prossima!

LUCIANO SOMMA

 

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240808 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240801 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240801 DILA ASP IL DISPARI professionisti

20240801 DILA ASP IL DISPARI professionisti

I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO: FLAVIA STOICA

 

Conobbi la cantante FLAVIA STOICA tramite una radio abruzzese di proprietà dell’amico carissimo ENZO SPRECENERE.

M’innamorai subito della sua voce d’usignolo e la contattai proponendole alcune mie canzoni compatibili col suo genere pop-romantico.

Le piacquero subito moltissimo e preparammo l’album.

Ci conoscemmo da vicino qui a Napoli.

Fu un episodio veramente singolare, infatti Ia sorella di Flavia conobbe un mio amico ed ex cliente di San Giuseppe Vesuviano SERGIO JOVINO al mare, e parlando del più e del meno lei gli confidò che Flavia aveva espresso il desiderio di conoscermi ma economicamente non riusciva ad acquistare il biglietto d’aereo.

Molto generosamente il mio amico le pagò un biglietto di andata e ritorno da Bucarest a Napoli.

Flavia infatti è nata a Targoviste l’11 Novembre 1973.

Così venne a Napoli e con la sorella e mia moglie andammo al ristorante DA GIONA a Miseno. Furono felicissime, stemmo un’intera giornata insieme a girare nelle zone panoramiche di Napoli e nello stesso tempo ci organizzammo per l’album.

Il panorama della mia città fece da splendida cornice alla nostra neonata amicizia e collaborazione.

L’album si intitolò UN GRANDE AMORE NON FINISCE MAI, con musica di Antonio Altieri, conteneva 10 canzoni tutte con miei testi, editata dalla ITALIAN WAY MUSIC di Milano.

Il CD fu inviato a decine di radio di mia conoscenza, con le quali collaboravo, che lo trasmisero, e lo trasmettono ancora, nei loro canali.

I brani vanno ancora in onda in alcune radio e sono molto apprezzati.

L’album è presente un po’ ovunque specie in spotify, per trovarlo basta scrivere il titolo e la cantante e si possono ascoltare le canzoni.

Successivamente registrò un’altra mia canzone UNA PREGHIERA PER IL MONDO con testo mio e musica di Fabio e Luigi Mosello, anche questo brano è stato apprezzatissimo e trasmesso in molte radio, specialmente religiose.

Alcune canzoni sono state presentante nelle TV in Romania.

Una collaborazione molto intensa che probabilmente a breve vedrà un’altra nuova canzone incisa da lei.

Tra le compagne di viaggio anche questa mi è particolarmente cara, tra l’altro ha fatto amicizia con mia moglie Anna e la chiama “Bambolina…”

Spero, se Dio vorrà, d’incontrarla di nuovo per poterla riabbracciare.

LUCIANO SOMMA 

20240801 DILA ASP IL DISPARI professionisti

 

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

LINGUA AP

LINGUA AP

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

CS IL DISPARI & DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni

Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

 

20240819 DILA APS – IL DISPARI

Views: 116

20240819 DILA APS – IL DISPARI

20240819 DILA APS – IL DISPARI Download PDF

20240819 DILA APS – IL DISPARI

Alfonso Gurreri & Il Dispari

20240819 DILA APS – IL DISPARI

E se l’Architetto Alfonso Gurreri avesse espresso consenso, con entusiasmo, alla proposta formulatagli dalla nostra Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” di collaborare con questa pagina attraverso una sua rubrica, i cui argomenti sarà lui stesso ad illustrare a partire dal prossimo mese di ottobre?

SÌ!

Certamente DILA APS lo ringrazia e ne è onorata, mentre il Direttore di questo giornale, Gaetano Di Meglio, lo accoglie con il migliore “BENVENUTO!”

20240819 DILA APS – IL DISPARI

Ma chi è Alfonso Gurreri?

Molto parziale e temporalmente limitato fino al 2010, ecco il suo curriculum vitae, mentre quello completo è stato pubblicato in

https://www.emmegiischia.com/wordpress/alfonso-gurreri-agosto-2024-cv-pdf/

Arch. GURRERI ALFONSO nato a CATANIA il 12/05/1952, residente in via POLUSCA, 4–04100 LATINA – Telefono 0773693737 Mobile: 3482923704- 3496080015 – E-mail alfonso@studiogurreri.it–PEC: info@pec.studiogurreri.it – P.IVA 00293080594 – C.F: GRRLNS52E12C351D

1980 Laurea vecchio ordinamento in architettura con votazione102/110 presso l’Università La Sapienza di Roma.

1980 Abilitazione alla professione di architetto.

1981 Iscrizione ordine degli architetti della Provincia di Latina.

1981 Iscrizione INARCASSA.

1985 Abilitazione all’insegnamento classe XXVIII (disegno tecnico).

1987 Iscrizione Ministero Interno a seguito del Corso di specializzazione di prevenzione incendi per i professionisti architetti con autorizzazione ad emettere le certificazioni di cui agli art.li 1 e 2 del D.M.

1990 Iscrizione Albo C.T.U. presso il Tribunale di Latina.

1991 Iscrizione elenco collaudatori (L.1086/71).

1994 Iscrizione Albo degli Arbitri Camera di Commercio Industria e Artigianato e Agricoltura di Latina.

2005 Iscrizione Albo verificatori della Provincia di Latina a ln.223 sezioni:A-B-C-D- E-F-G.

2017-2018 Presidente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Latina.

1984 Corso di formazione sui problemi attuali della progettazione antisismica AICAP.

1998 Corso di specializzazione “Coordinatore bioecologico di cantiere”.

1998 Corso di Formazione per la sicurezza sul lavoro nei cantieri Edili–D.Lgvo 494/96.

1998 Corso di aggiornamento professionale “Normativa e progettazione per l’accessibilità degli spazi costruiti”.

2000 Corso di aggiornamento professionale “Sicurezza sul lavoro nei cantieri Edili di cui al D. Lgvo 528/99″.

2000 Corso di aggiornamento professionale “Il fascicolo del Fabbricato”.

2000 Corso di formazione tecnica “Il riscaldamento a pavimento”.

2001 Corso “Acustica architettonica”.

2002 Aggiornamento professionale D.L gvo 494/96 e succ. mod. D.Lgvo 19/11/1999 n.528

2002 Corso di aggiornamento “L’acciaio nell’edilizia sociale, sportiva e del tempo libero”.

2002 Corso di formazione per “Mobility Manager”

2003 Seminario di aggiornamento professionale “Luce e architettura: illuminare i Centri storici ed i monumenti”.

2003 Seminario di aggiornamento professionale “I Ponteggi Metallici fissi”.

2003 Corso di aggiornamento professionale per la direzione lavori.

2004 Seminario aggiornamento professionale “Qualità dell’aria: comunicazioni e soluzioni”.

2004 Seminario aggiornamento professionale sicurezza nei cantieri.

2005 Corso di aggiornamento professionale sulla nuova normativa sismica.

2007 Seminario di aggiornamento tecnico impianti fotovoltaici.

2008 Seminario di aggiornamento tecnico “La certificazione energetica degli edifici: normativa e procedure operative”.

2008 Partecipazione al convegno per aggiornamento professionale “Costruire con l’acciaio”.

2008 Corso di aggiornamento professionale “Efficienza Energetica nell’edilizia”.

2008 Corso di aggiornamento professionale per Coordinatori sicurezza Cantieri Temporanei e mobili.

2009 Partecipazione al convegno di aggiornamento professionale “Costruire oggi per il futuro”.

2009 Partecipazione a “Conoscenza Prevenzione Progettazione–riflessioni del caso Abruzzo”.

2009 Corso “Fonti rinnovabili ed Enti locali: il ruolo dei tecnici e degli Enti locali nella diffusione delle fonti rinnovabili sul territorio”.

2010 Corso di Formazione “RSPP” Sicurezza e salute sul luogo di lavoro–modulo C

2010 Corso di aggiornamento ai sensi dell’art.15 del D.Lgvo 81/2008 “Dirigenti e Preposti”.

20240819 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI Download PDF

Antonella Ariosto intervista il giovane tenore Matthew Lamberti

Il mondo artistico è un palcoscenico variegato di grandi talenti, più o meno famosi, ma tutti con la loro passione ben evidente.

I giovani oggi, anche tramite il mondo online, hanno la possibilità di esibirsi e di mostrarsi in tutto il mondo.

Oggi, ho il piacere di intervistare un tenore, Matthew Lamberti, figlio di padre della provincia che ha acconsentito, prontamente, alla mia richiesta di poterlo intervistare.

Matthew è giovane tenore ma molto bravo e molto impegnato nel canto.

Spesso si esibisce con il maestro di piano Lorenzo  Savarese ed è davvero piacevolissimo ascoltarli.

Gli farò cinque domande che ci permetteranno di conoscerlo un  po’.

D- Quando è iniziata la  tua passione per la musica?

R- Credo che sia nata con me, ma poi, verso i dodici anni, ho capito e deciso che era proprio questa la strada che volevo percorrere nella mia vita.

D-Puoi parlarci di te, del tuo percorso musicale?

R- Come già detto, ho iniziato il mio percorso musicale all’età di dodici anni e la mia insegnante  di allora era la maestra Luciana Serra.

Studiavo contemporaneamente canto lirico e pianoforte, ma successivamente ho scelto di continuare solo con lo studio del canto.

Ho frequentato una Accademia Musicale privata, poi il Liceo Musicale ed infine il Conservatorio.

D- Ho seguito ed ascoltato diverse tue esibizioni: canti religiosi, arie liriche e canzoni popolari sia italiane che napoletane, ma tu cosa preferisci cantare?

R- Amo tutta la musica, ma, se posso scegliere, mi piacciono molto le arie delle opere e i concerti teatrali.

D- Hai dei progetti a breve termine e per il tuo futuro?

R- Si ho tanti progetti in valutazione al momento, tutti interessanti.

In passato, ma anche adesso, ho partecipato ad eventi in Salotti artistici e musicali.

Eventi religiosi e non solo.

Mi piace interpretare le arie delle opere, ma mi esibisco pure con canzoni della tradizione napoletana e italiana, accompagnato al piano dal maestro Lorenzo Savarese.

Mi piace molto viaggiare e il mio desiderio più grande sarebbe poterlo fare con la mia musica.

D-  Ti chiedo di farti una domanda, e dare la risposta, che nessuno mai ti fa e che tu vorresti.

R- No, non ho domande particolari che vorrei al momento, sono giovane, ho ventisei anni e tanti progetti in corso, da realizzare.

Forse tra qualche anno magari troverò una domanda specifica che al momento non ho.

Matthew, la nostra intervista  è conclusa, non mi rimane che ringraziarti per la tua disponibilità, augurandoti una carriera brillantissima.

Antonella Ariosto

20240812 DILA APS – IL DISPARI 20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240812 DILA APS – IL DISPARI

Dalla raccolta poetica

di Bruno Mancini

Davanti al tempo

I s c h i a 1960-1962

https://www.emmegiischia.com/wordpress/poesie/davanti-al-tempo/

L’estate del ping-pong

Solfeggia l’àncora
in posa plastica
tra posidonia e rocce vulcaniche,
appoggia
il terzo gancio sul blocco di cemento.

Flusso indistinto
corrente marina
pinne di cefali sguscianti.

Nell’underground musica e vita
ed io eremita
sul cassero del ponte
sperando il volo
dell’ultimo piccione viaggiatore.

Pages 177
Interior Color Black & White
Dimensions A5 (5.83 x 8.27 in / 148 x 210)
Copertina di Jeanfiip
ISBN 9781470915834
EUR 14.00
https://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/davanti-al-tempo/paperback/product-ryypdy.html

20240812 DILA APS – IL DISPARI

Premio internazionale di poesia Otto milioni 2021

L’occhio del Sole – Liga Sarah Lapinska – Lettonia

L’occhio del Sole

Forse il Sole non è l’occhio di Dio,
ma i fiorellini negli stagni lo sono,
mentre io voglio e non voglio
proseguire con il Sole e con le ombre.
Non sarò in nessun riflesso
simile allo stesso brivido di Athlantide.
Le felci sono miti e verdi.
Inoltre, le ombre crescono
come un fantasma
alto o un castello
con un corvo in cima.
L’enorme Sole può vedere tutti insieme.
Per stare fuori dai riflessi,
per giocare nei tuoi sogni.
Goccia di rugiada,
in una castagna rossa.
Capisco, ascolto.
Cantico come un battito di terra,
tutti insieme
senza le parole di questa frequenza.
L’occhio del Sole è simile al mio.

20240812 DILA APS – IL DISPARI

20240805 DILA APS – IL DISPARI DOWNLOAD PDF

20240805 DILA APS – IL DISPARI

20240805 DILA APS – IL DISPARI DOWNLOAD PDF

20240805 DILA APS – IL DISPARI

Così o come

Un racconto di Bruno Mancini

inserito nel volume “Per Aurora volume terzo”

Ultima puntata

Parte terza

CAPITOLO PRIMO

Il nostro DNA assolutamente identico aveva richiamato nell’elaboratore, senza distinzione, le mie e le sue azioni!

Ecco la ragione della nostra chiamata simultanea.

Lo stesso fatto era stato assegnato sia a me sia a Lui, quindi, noi due, avevamo subito il carico del logorio non solo nostro proprio, cioè io della mia e lui della sua vita, ma io della mia più la sua e lui della sua più la mia.

Concorrendo quindi, essendo gemelli, ad esaurire entrambi nello stesso momento!

Eccitato e sollevato, non persi di vista Aurora neppure un istante, intanto che lei, la mia Amica immensa, nella riconfermata autorità di una «Signora», ancora più potente, ordinava di effettuare innumerevoli verifiche, controlli, prove e contro prove.

Fino a quando, accertato l’errore, la vidi giudicare i responsabili, licenziare, degradare, defenestrare.

Infatti, “L’efficiente tecnologia trasportata di là da nostre opportunistiche appendiciecc. ecc.” le cui caratteristiche operative mi era capitato di leggere nella schermata, quando quasi meccanicamente avevo attivato il clic sulla freccetta (non lampeggiante e non splendente) indicante “Continua”, affidata alla decrepita fossilizzata burocrazia onnipresente, “così o come” da sempre avviene a seguito di questo innaturale connubio, aveva elaborato, essa l’efficiente tecnica

spersonalizzata, decisioni certo indiscriminate, ma purtroppo prive della luce di una intelligente, umana, morale e sofferta, responsabile valutazione.

Basta così.

Gli insensibili mezze maniche avevano combinate “cose dell’altro mondo”.

20240805 DILA APS – IL DISPARI

CAPITOLO SECONDO

Miei cari amici, certamente avrete apprezzato il grande sforzo di chiarezza e perseverante puntigliosità che ho sfacciatamente articolato nella stesura di questo racconto.

“Lui diceva…”, “Lei faceva…”, “Loro pensavano…”, C’era scritto che…”, “Voglio dire…”, “Cioè…”, in una ininterrotta rilettura esplicativa… ma non è detta l’ultima parola, finché non è scritto l’ultimo rigo.

Se state cercando la sorpresa come quando rovistate nelle Balle di Pezze Americane ammassate su un banco di Resina, questa volta avete sbagliato indirizzo.

Ora, infatti, vi racconterò cosa accadde allorché la Signora, esaurito l’arduo compito di ristrutturare il fatiscente apparato burocratico, volle graziosamente dedicare a me la sua attenzione.

Nel catino d’Indianapolis la ferocia dei sorpassi e giustificata dagli stratosferici compensi economici.

Un metro avanti, può valere un miliardo di cose belle.

Io sapevo di non aver partecipato alla corsa per me stesso.

Sarei rimasto volentieri a bere birre popolari, nell’attesa dell’incaricato inviato a rendermi meno ostico il trasferimento.

Devo ancora chiarire che Egli, il traghettatore, non era mai giunto al mio indirizzo sempre a causa dello stesso errore.

Per l’uguaglianza tra i nostri DNA, lo avevano inviato alla residenza di Ignazio!

Dall’altra parte dell’Universo.

Dove comunque Ignazio non c’era più.

Ma ciò è irrilevante.

Continuando nel precedente ragionamento, mi pare di aver dimostrato con sufficiente evidenza, che io non avevo agito in preda ad alcuna ambizione personale, bensì solo con l’obiettivo di liberare Ignazio, l’umanizzazione della mia fantasia, dal timore dell’ignoto.

Petrus hic, nel frattempo, non aveva lesinato né birre né sigarette (neppure a se stesso).

Uno smoking bianco mi mostrava la sobria essenzialità dei movimenti che l’uomo dal fiore di ginestra all’occhiello del bavero, rendendo ogni volta più tormentosa la reiterata canzone dedicata al compiacimento dei miei desideri, eseguiva in pieno distacco dalla realtà, abbandonandosi alla musicalità dei suoi ricordi.

“INDIFFERENTEMENTE SI TU M’ACCIRE NUN T’DICO NIENTE”.

Il tratteggio, ordinato e ripetitivo, con cui la donna dalle mani ambrate muoveva le stecche di bambù del ventaglio giapponese procurava piacevole frescura alla mia placida serenità, ma fu troncato dall’avvicinarsi di Aurora, la donna guascona, “così o come” il canto mattutino del gallo, “così o come” la voglia senile di un figlio, “così o come” il dubbio “Io, chi sono?”.

Lei mi prese in disparte e disse:

-«Ignazio ritornerà ai suoi avventurosi accadimenti con la totale revisione del carico di azioni solo a lui imputabili.»

-«Ti ringrazio.»

-«Era semplicemente doveroso, con l’aggiunta delle nostre scuse.

Abbiamo eseguito miliardi e miliardi di controlli e, infine, siamo certi che non sono stati commessi altri errori.

Il tuo prezioso intervento è stato determinante per evitare che venisse azzerata la immacolata credibilità del nostro operato. Per questo, la Corte Suprema che ho l’onore di dirigere, ha deliberato di concederti il titolo e gli onori di: GRANDE SUPER GUIDA DELLE PRATERIE TRA L’ESSERE E IL NULLA.

In più, un contratto mille volte migliorativo rispetto a quanto percepivi con la professione di “Lettore di giornali in pubblico”.

Potrai mettere a punto i particolari con i nuovi, dinamici, giovani, funzionari, già nei prossimi giorni…»

-«Grazie ma non dovevi, non volevo che…»

-«Non io ho deciso.

Si tratta di delibera della Corte Suprema.

Non puoi rifiutare.

Poi, accettando di buon grado la proposta di Petrus, il Consiglio Direttivo ha il piacere di nominarti: CITTADINO ONORARIO CON LE CHIAVI DEL REGNO».

-«Accetto volentieri, per il piacere di potere incontrare ancora voi tutti.»

«Anche il Sindacato Generale vuole partecipare con un attestato di stima, e ti concede due tessere che potrai assegnare a tua completa discrezione.

I beneficiari saranno liberi da qualsiasi altro impegno che non sia la totale dedizione all’adempimento dei tuoi desideri. Per non permettere alla tua generosità di commettere inutili follie, e poiché sono anche un po’ “marpiona”, ho fatto i nomi dell’uomo dal fiore di ginestra e della donna dalle mani ambrate. Ho sbagliato?»

-«Oltre che marpiona, io trovo che tu sia di una sensibilità inaudita. Cosa potrei volere di più?

Ricongiungermi con la mia Anima e il mio Cervello!

Fantastico.

Hai ricostruito la triade della mia esistenza.

Temo solo di non meritare tanto, di non esserne degno.»

-«Di imbecilli ne ho incontrati a reggimenti, persone degne come te, davvero poche.

Quanto a me, nella disponibilità che mi conferisce il ruolo che esercito, io personalmente, la Signora, Donna Guascone, per te amica Aurora, ho decretato di assegnare al tuo DNA: UN BONUS, CIOÈ UN SUPPLEMENTO DI VITALITÀ.

Avrei voluto concedertelo di durata infinita, ma dalla nostra ortodossia intellettuale il termine non è accettato. Né infinito né eterno, così, con una lieve forzatura, da voi si dice una “furbata” l’ho modellato per non farlo esaurire prima che finisca la “Tua Eternità”. Per tutto il tempo che Essa vorrà, indefinitamente.»

-«Significa che…»

-«Hai già capito tutto.

Non aggiungere parole.

Ora, se vuoi, è l’ora di andare.

Infine ho accettato la richiesta unanime di tutto il mio popolo virtuoso di affidare a te questo cimelio.

UNA BACCHETTA DA DIRETTORE D’ORCHESTRA.

Con essa, Arturo Toscanini diresse per la prima volta a New York il 13 aprile 1913 la Nona Sinfonia di Beethoven.

Nel suo resoconto sulla rappresentazione, il “New York Herald” mise il titolo: “Il Signor Toscanini, la Bacchetta Magica della Sinfonia”.

Eccola.

è tua».

Non appena la mia mano destra strinse la sottile asticella, l’ode “Alla gioia” di Schiller si elevò nello splendore di una solenne coralità:

“Gioia, bella scintilla……

Colui al quale è toccata la grande ventura d’essere amico di un amico, colui che ha ottenuto una dolce donna, mescoli alla nostra la sua gioia!”.

Finché strumenti a fiato, piatti, grancassa, giunsero al tripudio popolare traboccante con le voci del coro e dell’orchestra.

L’uomo dal fiore di ginestra, con larghi respiri seguiva il tempo della mia passione.

Non appena la mia mano destra strinse la sottile asticella, il soffitto, nebulizzato, lasciò spazio al cielo stellato della notte di San Lorenzo, lo specchio, in una dissolvenza… svanì Ignazio.

La donna dal bel ventaglio giapponese, entrò sorridente nei miei occhi.

Aurora guardò noi tre piangere abbracciati.

Per giungerci accanto, mosse due passi con il movimento armonico di mia sorella.

Accarezzò le nostre teste con la mano affusolata di mia madre.

Disse: «Vi bacio» con la voce profonda di mio padre e con un commosso sospiro di sollievo bagnò le nostre lacrime con le sue.

E tutti, tranne i malvagi: Giuseppe, l’amante di Giuseppe, la sorella di Giuseppe, il marito avvocato della sorella di Giuseppe, i loro due figli maschi e la unica femmina, il figlio avuto da Giuseppe con l’amante, Luigi, Salvatore, Scisciò, Francesco d’Avellino, Violetta, la moglie del futuro ministro, Cecilia, un graduato dei carabinieri, un segretario di tribunale, il fratello di un consigliere comunale campano di un altro comune, con la moglie il figlio e la figlia, un funzionario di polizia, un parente, due parenti, tre parenti, un ufficiale sanitario, un addetto alle dogane, un proprietario di bar, un non ricordo bene, ah sì, un armatore falso spiluccato dalle alici nel mar baltico, un cane, un cavallaro, trentamila pipistrelli e tutte le stramaledette zanzare dell’isola d’Ischia, “così o come” avviene nelle più belle favole, continuiamo, tutti, a vivere felici e contenti.

 

CAPITOLO FINALE

……la porta era aperta, il telefono squillava come un pazzo, mi affrettai a rispondere.

-«Ahh… ahh… pronto ahh…»

-«Bruno!

Dov’eri?

è tutto il giorno che ti chiamo!»

-«No, niente.

Ero qui.

Dormivo.

Sognavo.»

-«Sognavi? Ma se ti sento affannare!

Confessa, sei stato un’altra volta da quella zoccola, è vero?»

-«No, Amo’ non è vero, sognavo.»

-«Come si chiama… Aurora, se la incontro la uccido.»

-«Lascia stare… …

Ceniamo insieme?

Stasera alle venti?

Da Petrus, alla Nuvola Bianca?»

 

Bene

20240805 DILA APS – IL DISPARI

LINGUA

NUSIV