Salvatore Mattera – La Colombaia chiusa e abbandonata

Salvatore Mattera

La Colombaia chiusa e abbandonata

soprattutto in quest’anno particolare in cui ricorre il quarantennale della morte di Luchino Visconti, rappresenta una vergogna per Forio e per l’isola intera. Una brutta figura che non va giù aDel DeoDel Deo. Dopo la malagestio, il clientelismo, i debiti accumulatisi negli anni, le varie responsabilità degli amministratori comunali che si sono susseguiti ma anche della Regione, le polemiche politiche, da ottobre scorso la Fondazione che dal 2001 deteneva in comodato d’uso l’immobile si è sciolta e la palla per la gestione del bene è passata interamente nelle mani del Comune, che lo aveva acquisito agli inizi degli anni ’90. E così ora la Giunta ha approvato una delibera di indirizzi finalizzata alla riapertura al pubblico della villa che fu la residenza foriana del regista e dell’annesso parco.
Nella deliberazione si prende atto di quanto deciso dal consiglio generale della Fondazione, che ha ritenuto non più perseguibili gli scopi previsti nell’atto costitutivo: «diffondere la cultura della comunicazione e dello spettacolo, con particolare riferimento alle arti cinematografica e teatrale, e di promuovere la formazione e la specializzazione in tali ambiti…». Il provvedimento di estinzione della Fondazione spetta alla Regione Campania, ma è stata già chiesta al tribunale di Napoli la nomina dei commissari liquidatori. Intanto, come detto, il contratto di comodato d’uso è stato rescisso ed il bene, con tutti gli arredi e suppellettili, è tornato nella piena disponibilità del Comune di Forio.
La ColombaiaL’intenzione di Del Deo è di far riaprire La Colombaia al più presto, se possibile anche per questa estate. Nella delibera di Giunta si ribadisce che «… è interesse del Comune di Forio evitare il depauperamento del patrimonio immobiliare e nel contempo, nel caso di specie, utilizzarlo con finalità culturali, artistiche e di spettacolo, al fine di conservare e diffondere la memoria del Maestro Luchino Visconti di cui nel 2016 ricorre il quarantennale della morte».
Non basta però la volontà di utilizzare e valorizzare il bene. I problemi ci sono. In particolare, si rileva in delibera, nel corso del contratto di comodato la villa «risulta essersi depauperata e che pertanto necessita di interventi urgenti di manutenzione straordinaria». Pertanto al responsabile del Patrimonio Settore I è stato demandato il compito di accedere all’immobile insieme ai vigili urbani per un sopralluogo che consenta di relazionare sullo stato della villa e sui lavori più urgenti da eseguire per consentirne la riapertura; nonché di inventariare i beni mobili per accertarne la reale proprietà.
Sempre il responsabile del Patrimonio dovrà attivarsi affinché la villa «venga riaperta quanto prima al pubblico, possibilmente per l’estate 2016 e fino a novembre dello stesso anno, ricorrendo eventualmente anche all’affidamento dei servizi minimi di guardiania, pulizia, apertura e chiusura della struttura a soggetti terzi in possesso di idonei requisiti». Una sottolineatura che sembra, anzi è, una chiara presa di posizione nei confronti dell’attuale custode che, così, si vedrebbe tagliato fuori di netto e costretto a lasciare i locali.
Responsabile del procedimento è dunque l’arch. Marco Raia.
Iniziative a breve termine, dunque, per tentare di “salvare” questa stagione estiva. Dopodichè la Giunta approverà una nuova delibera per il medio e lungo termine, ovvero «stabilire indirizzi affinché si predispongano tutte le opportune procedure per l’individuazione di una soluzione pluriennale per la gestione della villa La Colombaia».
Tutti interventi che comunque comporteranno dei costi a carico delle casse dell’Ente e dunque dei cittadini contribuenti, si spera almeno che stavolta si possano conseguire risultati più incoraggianti.

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