Grande successo all’Enoteca Letteraria con il libro di Silvana Lazzarino

Grande successo all’enoteca Letteraria con  “La Seduzione dell’immagine dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici” molto apprezzato anche dal critico d’arte e filosofo Franco Campegiani

Serata dedicata all’incontro tra poesia e arte, quella che si è svolta nella Capitale lo scorso 22 aprile 2018 all’Enoteca Letteraria di Via di Quattro Fontane dove è stato presentato il libro di poesie di Silvana Lazzarino, giornalista/pubblicista e poetessa, dedicato a due artiste di grande successo Alba Gonzales e Patrizia Canola. Nell’opera “LA SEDUZIONE DELL’IMAMGINE DALL’ARTE AI VERSI POETICI: ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA MIE MUSE ISPIRATRICI” edita dal Centro Tipografico livornese, l’arte diventa protagonista in modo nuovo attraverso i versi poetici che ad essa si ispirano per valorizzarne contenuti ed emozioni. La poesia si presenta sotto nuova veste diventando interprete degli stati d’animo derivanti dalla lettura visiva ed emotiva delle opere d’arte.

da sini Patrizia Canola Silvana Lazzarino e Alba Gonzales

In questa silloge davvero originale ed unica nel suo genere, Silvana Lazzarino ha scelto ed eletto a sue Muse ispiratrici ALBA GONZALES scultrice e PATRIZIA CANOLA pittrice. artiste di richiamo internazionale con mostre personali e collettive che le hanno portate ad essere conosciute ad apprezzate in tutto il mondo dal pubblico e dalla critica.

A moderare l’incontro letterario è stata Maria Rizzi, Consigliera Regione Lazio, affermata scrittrice di romanzi gialli e di racconti di successo,  cui sono seguite le coinvolgenti letture delle poesie ad opera della bravissima Federica Sciandivasci. L’eccellente interpretazione della Sciandivasci, ha permesso al pubblico presente in sala di immergersi nell’atmosfera della presentazione del libro affidata a Sandro Angelucci, critico letterario, saggista e famoso poeta, che ha illustrato il percorso della poetessa soffermandosi sul valore della poesia che in questo specifico ruolo, diventa “l’arte” per eccellenza nella sua capacità di veicolare quanto insito nelle sculture e nei dipinti delle due artiste. Tra gli esempi da lui ciati sono “Chimera e le Maschere” scultura di grande eleganza e mistero di Alba Gonzales dove si parla di doppio, verità e finzione, e “Campo d’avena” dipinto dai colori accesi e avvolgenti di Patrizia Canola dove si parla di respiro della Natura.

Silvana Lazzarino e Sandro Angelucci

Riguardo queste opere Sandro Angelucci così spiega “ nell’opera (di altissimo livello) della Gonzales Chimera e le maschere,  mi è parso davvero che la donna non voglia essere distratta dalle apparenze, tanto da voltarsi verso il serpente (biblicamente, simbolo della tentazione) mentre con la mano copre la vista della maschera, denotando interesse per ciò che, solo illusoriamente, induce a disobbedire ma, nei fatti, è promessa di armonia”.  E continua per il dipinto della Canola: “Campo d’avena; un quadro in cui il colore spicca in modo precipuo e distintivo raggiungendo un’efficacia evocativa di assoluto riguardo (si notino le varie tonalità di gialli, di verdi e, nondimeno, quel filo di celeste in alto: indice di aspirazione al cielo da parte di ogni creatura vivente)”.

Ad accompagnare la relazione di Sandro Angelucci conclusasi sottolineando il messaggio dalle tre artiste che è quello di non arrendersi e di non rinunciare alla bellezza, e ad essere parte del “Grande Respiro” che da la vita, sono state le immagini riferite alle opere delle die artiste proiettate in sequenza sullo schermo così da coinvolgere visivamente ed emotivamente il pubblico.

Silvana Lazzarino nel presentare le motivazioni che l’hanno spinta a creare quest’opera così originale, ha tenuto a sottolineare come “le sculture di Alba Gonzales costruite sulla storia dell’uomo alla costante ricerca di verità tra dramma e passione, ed i dipinti di Patrizia Canola intensi abitati da una luce che esplora i volti della natura, sono un mosaico attraverso cui rileggere l’esistenza fatta di verità e finzione, bellezza e inganno con al centro l’uomo che si interroga sul destino e sul mistero della vita nascosto in ogni piccolo angolo della Terra”.

Patrizia Canola, Sandro Angelucci e Silvana Lazzarino

Per quanti leggeranno questo libro dove poesia ed arte entrano l’una in contatto con l’altra per una sinergia di parole e immagini, troveranno di grande pregio la prefazione curata dal noto giornalista Giancarlo Perna presente alla serata, che in modo impeccabile ha colto in pieno in senso di questo viaggio tra immagini e versi, un unicum nel suo genere. Queste le sue parole presenti nella prefazione: “La felice particolarità di questo libro -che ne fa un unicum editoriale- è l’abbinamento di immagine e versi. Sulla pagina sinistra di chi guarda c’è la fotografia dell’opera a colori. A destra, la poesia che le è dedicata. Venti versi al massimo, brevi e meditati. Talvolta struggenti per il senso acuto del tempo che fugge. Sempre però collegati e intensamente descrittivi dell’opera raffigurata a fianco”.

Un viaggio tra verità e bellezza, storia e mito alla ricerca di se stessi, delle emozioni più nascoste che possiamo ritrovare lasciandoci cullare da quanto la Natura ci dona ogni giorno,

 

“Con queste poesie ho cercato di fermare la bellezza insita nei lavori di Alba Gonzales e Patrizia Canola” scrive Silvana Lazzarino nel libro e prosegue “ artiste di grande spessore e raffinatezza, capaci come poche di regalare il respiro della vita con le sue ombre e le su luci, le sue fragilità e certezze.

Tonino Puccica, Federica Sciandivasci, Patrizia Canoal, Silvana Lazzarino, Maria Rizzi e Alba Gonzales

Per concludere questo sguardo poetico sugli orizzonti emotivi delle opere delle due artiste cito una frase di un genio dell’arte quale è stato Leonardo Da Vinci: che così affermava: “La Pittura è una poesia muta e la Poesia è una pittura cieca”.

Tra gli interventi del pubblico da sottolineare quello di Franco Campegiani filosofo e critico d’arte che ha conosciuto Alba Gonzales alla1’edizione della Biennale Internazionale della Pietra città di Marino alla fine degli anni Settanta

Campegiani ha apprezzato i discorsi di Silvana Lazzarino e del relatore Sandro Angelucci che hanno insistito sull’importanza della “poiesi” intesa come capacità di stare dentro le cose e sul mistero dell’esistenza e dell’essere.

Partecipazione ed entusiasmo dei presenti per un evento di grande spessore che ha visto al lavoro i fotografi Vittorio Bertolaccini di “youreporter.it de Il Corriere della Sera” e Lorenzo Milani marito della pittrice Patrizia Canola.

LA NOTIZIA E’ USCITA ANCHE SUL SITO DELL’ANSA:

http://www.ansa.it/lazio/notizie/2018/04/22/seduzione-immagine-diventa-poesia_004958c7-49fe-4334-88b6-2365d6a15083.html

Ringraziamenti speciali vanno a Tonino Puccica, Maria Rizzi, Federica Sciandivasci e ai fotografi Vittorio Bertolaccini e Lorenzo Milani.

Per info sulle artiste: www.albagonzales.com e www.patriziacanola.com

 

 

 

 

 

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Franco De Luca all’Iplac di Maria Rizzi

 FRANCO DE LUCA  e il suo percorso accidentato tra la matematica, la scrittura e il seducente mondo del vino.

Sociologa, ideatrice e organizzatrice di eventi sempre più di ampio respiro tra presentazioni di libri, incontri di lettura, premi e concorsi letterari anche a carattere internazionale, MARIA RIZZI, ha sempre fin da giovanissima manifestato una passione per la cultura nei suoi svariati aspetti tra  letteratura, storia ,arte, teatro. Grazie ad essa e in particolare alla narrativa e alla poesia è possibile riscoprire la bellezza delle emozioni legate a storie vissute e immaginate tra passato e presente, ma anche ipotizzate in un possibile futuro, Fondatrice del Circolo IPLAC insieme al padre Nicola, poeta stimato e di grande sensibilità scomparso nel 2007, e ad altri tredici soci, Maria Rizzi si è sempre impegnata e continua ad impegnarsi con passione per dare ampia voce alla cultura e alle sue infinite potenzialità nel suggerire percorsi educativi e di crescita emotiva grazie ai contenuti di testi che aprono nuovi mondi entro cui riscoprire parti di sé dando voce a attimi di nostalgia e entusiasmo, attesa e speranza.

Parallelamente alla sua attività di promotrice di eventi a carattere culturale atte a creare singergie di ascolto tra quanti prendono parte alle interessanti iniziative dell’Iplac, Maria Rizzi si dedica alla scrittura di poesie, romanzi, gialli. Il suo stile lineare e avvolgente, la costruzione della narrazione ben cadenzata, nonché i contenuti interessanti trattati, ne fanno un’autrice di successo, capace di coinvolgere ogni volta il lettore. Tra i suoi racconti e romanzi noir di successo accanto a “Anime Graffiate” del 2012 giunto alla terza edizione per i tipi di Corpo 12 – Giallomania, citiamo “Il sentiero del mare” del 2016 (Pegasus).  Anche le sue Sillogi  poetiche hanno avuto riconoscimenti e consensi in diversi concorsi: tra le prime ricordiamo “Il coraggio di scegliere le ali” 1991 (Ed. del Leone), “I cancelli del vento” (Ed. Firenze Libri) e anche volumi quali “Aironi nel vento” (Menna Edizioni. 2001) e “Ombre di sogni” (Menna Edizioni. 2002). Pagine in cui si rincorrono gioia di vivere,

Franco De Luca e il suo libro presentato all’Iplac Nella foto Paolo Di Santo

desiderio di libertà, coraggio e capacità di ascolto perché il suo sguardo si rivolge anche all’uomo al suo avvertire quel senso di finitezza innanzi a quanto lo circonda, sempre più in bilico in una società che non include, sospeso tra attimi di gioia e smarrimento dove però trova la forza innanzi alle sconfitte di risollevarsi e rimettersi in gioco in questa vita; una vita dove ciascuno è chiamato a costruire ponti di speranza per un futuro in cui credere ancora.

A chiusura di una stagione che ha visto diversi protagonisti della scena culturale italiana ospiti proprio negli spazi dell’Iplac a Roma tra cui la giornalista Maria Lombardi e la scrittrice Graziella Carassi, da non perdere l’evento Sorsi parole e numeri fissato per il 30 giugno 2017 alle ore 18.30 presso l’Enoteca Letteraria di Tonino Puccica in Via Quattro Fontane, 130. Un incontro in cui cultura letteraria, scientifico matematica, e chimica si accostano e interagiscono a creare un’alchimia di parole e concetti matematici che trovano rispondenze in libertà. Con l’umorismo che lo caratterizza il napoletano Franco De Luca in una serata dal sapore magico, attraverso una rapida illustrazione del suo libro “La chiameremo vita”, con il supporto di Maria Rizzi, e di Paolo di Santo, parlerà dei legami esistenti tra la matematica, la scrittura e il seducente mondo del vino facendo riferimento ad alcuni brani del testo stesso. Parlando di vino l’evento non poteva che prevedere a conclusione, per quanti lo desiderino, una degustazione con cena presso l’Enoteca. Si potrà gustare, entro un’atmosfera unica, ottimo cibo cucinato in casa, vini imbottigliati (al costo di 10 euro a persona).. E’ gradita la prenotazione ai numeri della dottoressa Maria Rizzi: 3475789139 o di Tonino Puccica: 3494328664.entro  il 29 giugno.

La cultura restituisce la bellezza della vita e questo grazie all’attività svolta da Maria Rizzi che ogni giorno con passione e impegno si adopera per promuovere e fare cultura attraverso incontri, presentazioni di libri di diversi autori con grandi idee e progetti.

Silvana Lazzarino

SORSI, PAROLE E NUMERI

Incontro con Franco De Luca e il suo percorso accidentato tra la matematica, la scrittura e il seducente mondo del vino.

Presentazione e illustrazione del testo, “La chiameremo vita” di Franco De Luca

a cura di Maria Rizzi e Paolo Di Santo

Enoteca letteraria di Via Quattro Fontane, 130- Roma

Venerdì 30 giugno re 18.30

Ingresso libero.

Per chi resta a cena il costo è di Euro 10.00 prenotando ai numeri della dott.ssa Maria Rizzi: 3475789139 o di Tonino Puccica: 3494328664.entro il 29 giugno 2017.

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Graziella Carassi con l’Iplac di Maria Rizzi

GRAZIELLA CARASSI PRESENTA IL SUO ROMANZO MADDALENA PROFUGA PER SEMPRE PRESSO LA SEDE IPLAC DI MARIA RIZZI

Talento, passione per la cultura nei suoi svariati aspetti dove riscoprire la bellezza delle emozioni legate a storie vissute e immaginate tra passato e presente, ma anche ipotizzate in un possibile futuro, hanno da sempre accompagnato l’attività di MARIA RIZZI, sociologa,, ideatrice e organizzatrice di eventi sempre più di ampio respiro tra presentazioni di libri, incontri di lettura, premi e concorsi letterari anche a carattere internazionale tra cui va ricordato quello di Abano Terme.. Fondatrice del Circolo IPLAC insieme al padre Nicola, poeta stimato e di grande sensibilità scomparso nel 2007, e ad altri tredici soci,  Maria Rizzi si impegna per dare ampia voce alla cultura e alle sue infinite potenzialità nel suggerire percorsi educativi e di crescita emotiva grazie ai contenuti di testi che aprono nuovi mondi entro cui riscoprire parti di sé dando voce a attimi di nostalgia e entusiasmo, attesa e speranza.

Maria Rizzi

Parallelamente alla sua attività di promotrice di eventi a carattere culturale per creare sinergie di ascolto tra quanti prendono parte alle interessanti iniziative dell’Iplac, Maria Rizzi si dedica alla scrittura di poesie, romanzi, gialli. Il suo stile lineare e avvolgente, la costruzione della narrazione ben cadenzata, nonché i contenuti interessanti trattati, ne fanno un’ autrice di successo, capace di coinvolgere ogni volta il lettore. Tra i suoi racconti e romanzi noir di successo accanto a “Anime Graffiate” del 2012 giunto alla terza edizione per i tipi di Corpo 12 – Giallomania, citiamo “Il sentiero del mare” del 2016 (Pegasus).  Anche le sue Sillogi  poetiche hanno avuto riconoscimenti e consensi in diversi concorsi: tra le prime ricordiamo “Il coraggio di scegliere le ali” 1991 (Ed. del Leone), “I cancelli del vento” (Ed. Firenze Libri) e anche volumi quali “Aironi nel vento” (Menna Edizioni. 2001) e “Ombre di sogni” (Menna Edizioni. 2002). Pagine in cui si rincorrono gioia di vivere, desiderio di libertà, coraggio e capacità di ascolto perché il suo sguardo si rivolge anche all’uomo al suo avvertire quel senso di finitezza innanzi a quanto lo circonda, sempre più in bilico in una società che non include, sospeso tra attimi di gioia e smarrimento dove però trova la forza innanzi alle sconfitte, di risollevarsi e rimettersi in gioco in questa vita; una vita dove ciascuno è chiamato a costruire ponti di speranza per un futuro in cui credere ancora.

Graziella Carassi e il suo romanzo

Tra i prossimi appuntamenti in programma organizzati dall’Associazione Iplac da non perdere è la presentazione del romanzo MADDALENA PROFUGA PER SEMPRE di Graziella Carassi, che si svolgerà il 20 maggio 2017 presso la sede dell’Enoteca Letteraria in Via Quattro Fontane a Roma a partire dalle ore 18.30 e dove Maria Rizzi farà da moderatrice e Federica Sciandivasci sarà la relatrice, mentre le letture di alcuni brani del libro saranno affidate alla splendida interpretazione di Loredana D’Alfonso e della stessa autrice.

Va sottolineato anche l’appuntamento con la cerimonia di premiazione del PREMIO LETTERARIO NAZIONALE LE PAROLE PER L’INSEGNANTE “IMMA MAURINO”  fissata per il giorno 24 maggio alle ore 9.30 presso il Teatro Manfredi di Ostia (RM) in Via dei Pallottini, 30. Il Premio giunto alla sua IX edizione,  patrocinato dai Comuni di Magliano Alfieri (Cuneo) e Castelvenere (Benevento) è stato indetto dall’Iplac, insieme all’Associazione Culturale “Le Tartarughe” per invitare gli alunni delle scuole e degli istituti comprensivi (primari e secondari di primo grado) a dare voce alle emozioni attraverso la  lettura e la scrittura strumento privilegiato per parlare di se stessi e raccontare quello che non sempre è facile dire.

Il Premio condotto da Laila Scorcelletti, altra Consigliera di Roma, per le scolaresche italiane, presenta quale tema il motivo dell’intercultura e precisamente “un millennio di intercultura nel libro Le mille e una notte” edizione per ragazzi di Hafez Haidar candidato al Premio Nobel 2017 premiato dell’Unifil ONU, che sarà presente alla premiazione.

Graziella Carassi e il suo romanzo Maddalena profuga per sempre

Ancora una volta a trionfare è la cultura e di questo ne va fiera Maria Rizzi che fin dall’inizio da quando è nata la sua associazione Iplac, aveva intuito quanto la stessa cultura fosse importante per apprezzare ogni singolo aspetto della vita di ieri e di oggi. Nei romanzi storici, di avventura, in quelli d’amore e noir e poi nelle poesie e nei racconti l’uomo può riscoprire realtà nuove e apprezzare contesti e aspetti del passato che appartengono alla storia e ancora può riscoprire stati d’animo ed emozioni rimaste sopite per troppo tempo.

La cultura restituisce la bellezza della vita e questo grazie all’attività svolta da Maria Rizzi che ogni giorno con passione e impegno si adopera per promuovere e fare cultura attraverso incontri, presentazioni di libri di diversi autori con grandi idee e progetti.

Silvana Lazzarino

Graziella Carassi

Presenta il suo romanzo

MADDALENA PROFUGA PER SEMPRE

Modera Maria Rizzi,

Relatrice Federica Sciandivasci,

Letture di Loredana D’Alfonso e dell’autrice Graziella Carassi

Enoteca letteraria di Via Quattro Fontane, 130- Roma

Sabato 20 maggio ore 18.30

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Maria Lombardi: giornalista e scrittrice

MARIA LOMBARDI:  LA GRANDE GIORNALISTA CI CONDUCE NEL MICROCOSMO DELLA FAMIGLIA CON IL SUO ROMANZO FINIRA’ QUESTO SILENZIO

Maria Rizzi, sociologa, scrittrice di spicco nel genere noir, poetessa dall’animo profondo e sensibile organizzatrice di eventi culturali, giurata in importanti premi letterari a livello internazionale come Abano Terme, domenica 14 maggio insieme ad Odette Orlando e Loredana D’Alfonso  lo scorso 14 maggio 2017, hanno condotto la serata dedicata alla presentazione del romanzo di Maria Lombardi Finirà questo silenzio” edito d Cartacanta. La serata si è tenuta presso l’Enoteca Letteraria Quattro Fontane 130 a Roma dove un nutrito pubblico di lettori, addetti alla cultura e non solo, hanno seguito con attenzione l’interessante presentazione di questo esordio letterario della giornalista del Messaggero Maria Lombardi che con disinvoltura e precisione non ha esitato a rispondere alle domande dei  presenti affascinati dall’argomento trattato legato all’universo famigliare e ai possibili problemi come verità non dette che in esso si nascondono. A creare un’atmosfera intensa e anche commovente le letture di Loredana D’Alfonso che ha interpretato alcuni passi del romanzo dando risalto alle emozioni dei personaggi.

Maria Lombardi giornalista e scrittrice

Un esordio all’insegna delle emozioni più quotidiane e intime, espresse e a volte sopite legate all’universo della famiglia con cui Maria Lombardi si è confrontata dando vita a questo interessante romanzo che è il suo  ingresso nella narrativa. Nata a Palermo, trasferitasi a Roma dove da 30 anni lavora alla al “Messaggero” occupandosi di cronaca romana e nazionale, nera, giudiziaria, vaticano e di temi sociali, nel suo lavoro ha sempre messo quell’intuito e quella capacità nell’afferrare i motivi di certi gesti e comportamenti dettati da determinati stati d’animo che spesso passano inosservati.  Insieme a Sergio Scalia nel 2009 ha pubblicato il volume “Facebook istruzioni per l’uso” un manuale in cui sono presenti interviste a personaggi della politica e dello spettacolo pubblicato per l’Editore Riuniti.  La sua attenzione all’animo umano, e la sua profonda sensibilità l’hanno portata a scrivere anche poesie e questo spiega un profondo lirismo che emerge dal contenuti di alcuni dialoghi riferiti alla madre Anna e anche alle sorelle Silvia e Caterina. Con questo suo primo romanzo Maria Lombardi offre un piccolo capolavoro di stati d’animo che attraverso il microcosmo della famiglia prendono forma. La famiglia diventa luogo dove attraverso situazioni di silenzio e incomprensioni si possono recuperare verità taciute e nascoste e trovare spiragli per capire tante realtà e rinascere.

       IINTERVISTA A MARIA LOMBARDI a cura di Silvana Lazzarino

alla fine della presentazione del suo romanzo “Finirà questo silenzio”

1.  Maria come nasce l’idea del tiolo di questo romanzo “Finirà questo silenzio”?

Ho lavorato molto alla scelta del titolo, è stata una scelta sofferta dato che ne ho scartati diversi. Pur partendo da una storia di sofferenza all’interno della famiglia, volevo dare l’idea di una possibile speranza, volevo lasciare uno spiraglio di rinascita.

2.  Le due sorelline, le vere protagoniste vivono infatti una situazione difficile dovuta alla loro famiglia problematica. Non ricevono affetto dalla madre costretta ad un isolamento forzato per via della depressione, e non ne ricevono dal padre troppo occupato tra il lavoro e il suo disagio nel non sapere come muoversi di fronte ad un problema così grande legato all’isolamento della moglie.

Sì, le due le due sorelline vivono il disagio di una madre sofferente e di un padre assente, però questo silenzio che separerà le due sorelle da adulte poi finirà con il tempo ed il titolo infatti si riferisce proprio a questo silenzio che dovrà finire.

3.  Il silenzio può essere visto come isolamento che parte da un personaggio fragile, quale è la madre Anna,  che con la sua malattia- la depressione- offre a tutti gli altri coprotagonisti la possibilità di scoprire aspetti del proprio carattere fino a quel momento sconosciuti e riscostruire qualcosa di nuovo.

Certo un silenzio che poi avvolge gli altri personaggi; da un lato il padre fugge da una situazione insostenibile per lui  e si ricrea una sorta di altra vita per non crollare nella disperazione, dall’altra le due sorelle  si stringono l’una all’altra, unite in un mondo tutto loro dove si bastano a vicenda non potendo fare a meno l’una dell’altra. Il silenzio è il protagonista di questa  storia è lo sfondo entro cui si dipanano i sentimento, è lo sfondo in cui crescono le due sorelline che per salvarsi si creano una famiglia personalissima:  la famiglia che non hanno, diventando la pià grande la madre di quella più d piccola . Simbiosi tra Silvia e Caterina che poi diventa silenzio per un qualcosa che le matterà alla prova facendole crescere per riavvicinarsi.

4. Così quando la loro madre si allontana per via della depressione le piccole si avvicinano creando un mondo in cui l’una è parte dell’altra per sopravvivere in cui la più grande Silvia si veste del ruolo di mamma per la più piccola Caterina. Un legame forte e unico che poi si interrompe. Cosa accade?.

Questa simbiosi finirà quando cresceranno: Silvia diventerà giornalista, Caterina avvocato mostrando due temperamenti diversi: ribelle e frenetico la prima Silvia, più remissiva e accomodante la seconda Caterina. Questa separazione poterà a svelare qualcosa di nascosto.

Non sveliamo altro e invitiamo quanti lo vorranno a a leggere questo capolavoro che come un occhio si sofferma sul microcosmo della famiglia tra dolori e nuova vita, per scoprire stati d’animo e un segreto che prima è motivo di separazione e poi diviene occasione per riempire tanti vuoti. Complimenti a Maria Lombardi per questo esordio letterario nella narrativa. Un silenzio che riavvicina.

Silvana Lazzarino

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Maria Rizzi e l’Iplac per la cultura

MARIA RIZZI PRESENTA IL ROMANZO DI MARIA LOMBARDI  “FINIRA’ QUESTO SILENZIO”

Le parole scritte a comporre libri di narrativa, saggistica, drammaturgia, testi storici e sceneggiature, restano nel tempo a sottolineare quanto vasto sia il campo che abbraccia la scrittura nel testimoniare ora con profilo documentaristico e realistico, ora con spirito creativo, stralci di storie passate e presenti, vicine e lontane, reali e immaginarie che portano con sé ricordi, emozioni in cui ritrovare stati d’animo nuovi o in parte già vissuti e in cui riconoscersi.

Entro uno scenario

che spazia dal romanzo al racconto, alla poesia, si muove l’attività di MARIA RIZZI, nata a Bologna, laureata in Sociologia, e ben presto trasferitasi a Roma, appassionata di tutto ciò che ruota intorno alla cultura nel suo significato più alto, dove si riscopre la bellezza di storie, esperienze vissute e immaginate descritte nelle pagine di un romanzo o dove diventa facile lasciarsi cullare dal ritmo leggero e intenso dei versi poetici che conducono entro dimensioni emotive senza tempo.

Maria Rizzi e l’Iplac presenta il romanzo di Maria Lombardi

Insieme al padre Nicola, poeta stimato e di grande sensibilità, scomparso nel 2007, Maria Rizzi ha fondato, anche con la collaborazione di 13 soci, il Circolo IPLAC per dare ampia voce alla cultura e alle sue infinite potenzialità nel suggerire percorsi di crescita emotiva proprio attraverso la forza della parola scritta e poi declamata e letta, che cattura e affascina, incuriosisce e appassiona tra momenti di ansia e attesa, e altri di entusiasmo e nostalgia.

Maria Rizzi è un’autrice di successo capace con il suo stile lineare e avvolgente di coinvolgere il lettore attraverso storie ed emozioni che colpiscono e affascinano come si evince leggendo i suoi racconti e i romanzi noir di cui vanno citati: “Anime Graffiate” del 2012 giunto alla terza edizione per i tipi di Corpo 12 – Giallomania e “Il sentiero del mare” del 2016 (Pegasus).

Anche le sue Sillogi poetiche hanno avuto riconoscimenti e consensi in diversi concorsi: tra le prime ricordiamo “Il coraggio di scegliere le ali” 1991 (Ed. del Leone), “I cancelli del vento” (Ed. Firenze Libri ) e poi anche i volumi quali “Aironi nel vento” (Menna Edizioni. 2001) e “Ombre di sogni” (Menna Edizioni. 2002).

Sentimenti legati alla gioia di vivere,

al bisogno di libertà insita nell’uomo, ma anche coraggio e capacità di  sapersi ascoltare, si rincorrono nei suoi versi, come anche il suo sguardo rivolto all’uomo sospeso tra gioie e smarrimento, cui non manca il coraggio di rialzarsi innanzi a sconfitte per rimettersi in gioco in questa vita di cui sfugge il vero e ultimo senso e dove resta la speranza a costruire un futuro di amore e libertà.

Accanto alla sua attività di scrittrice e poetessa Maria Rizzi in virtù dell’associazione Iplac si dedica attivamente  all’organizzazione e promozione di eventi, incontri letterari e concorsi letterari come quello per la Città di Abano Terme.

Scrive prefazioni di libri, recensioni e si dedica alla presentazione di libri di diverso genere promuovendo gli autori e dando loro attraverso la sua associazione un’ottima visibilità. Maria Rizzi ha intuito quanto la cultura sia fondamentale per apprezzare ogni singolo aspetto della vita di ieri e di oggi.

Nei romanzi storici, di avventura, in quelli d’amore e noir e poi nelle poesie e nei racconti l’uomo può riscoprire realtà nuove e apprezzare contesti e aspetti del passato che appartiene alla storia e ancora  può riscoprire stati d’animo ed emozioni rimaste sopite per troppo tempo.

La cultura restituisce la bellezza della vita e questo grazie all’attività svolta da Maria Rizzi che ogni giorno con passione e impegno si adopera per promuovere e fare cultura attraverso romanzi, racconti, raccolte poetiche di diversi autori con grandi idee e progetti.

Da non perdere il prossimo appuntamento

con Maria Rizzi e l’Iplac presso l’ENOTECA LETTERARIA di Via Quattro Fontane 130 a Roma il 14 maggio 2017 dove alle ore 18.30 sarà presentato il romanzo della giornalista Maria Lombardi dal titolo “Finirà questo silenzio” (Editore:  CartaCanta). Una storia intensa che porta in superficie una situazione di dolori e silenzi di una famiglia come tante, dove le due sorelle diventate adulte, sapranno riavvicinarsi facendo appello a quella complicità che le teneva unite fin da bambine già costrette a fare i conti con una situazione difficile.

A moderare l’incontro è Maria Rizzi affiancata da Odette Orlando, mentre le letture dei passi più significativi del romanzo sono affidati all’interpretazione di Loredana D’Alfonso.

Silvana Lazzarino

Maria Lombardi

Presenta il suo romanzo

FINIRA’ QUESTO SILENZIO

Modera MARIA RIZZI

Relatori: MARIA RIZZI, ODETTE ORLANDO

Letture di  LOREDANA D’ALFONSO

Enoteca Letteraria

Via Quattro Fontane 130 Roma

Domenica 14 maggio 2017 ore 18.30

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