Antonio Mencarini legge la poesia “Dissi” scritta da Bruno Mancini

Antonio Mencarini legge la poesia “Dissi” scritta da Bruno Mancini

Dissi

 

Dalla raccolta di poesie
“La sagra del peccato”
(1957 – 2003):

Dissi

Dissi:
“Odio chi dice che ho la testa in aria
odio chi dice che ho i piedi per terra
odio chi dice e non pensa
odio chi pensa e non dice
gli uomini non uomini
le donne non donne
i ricchioni non ricchioni
i preti che sanno ingannare
i politici che vogliono educare
odio
il papa che non dà tutto ai poveri
la baldracca che non dà il culo
il segreto della coca cola
il segreto giudiziario
il segreto di Fatima
quelli come me che ammosciano soltanto.”
Disse:
“Ti uccido.”
Dissi:
“Sarebbe la prima volta.”
Disse:
“Odio chi non muore una sola volta.”
Dissi:
“Provaci.”
Disse:
“Ti piacerebbe.”
Dissi:
“No.”
Disse:
“Non ti credo.”
Dissi:
“Perché?”
Disse:
“           ”
Dissi:
“Stupido, io sono
Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
io sono
un’idea
io sono
immortale”.

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