Roma a Palazzo Bonaparte ambientaliste imbrattano “Il Seminatore” di Van Gogh

Roma Palazzo Bonaparte

COMUNICATO 

Le dichiarazioni del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e di Iole Siena, Presidente di Arthemisia

Oggi, attorno alle ore 12, quattro ragazze, autodefinitesi ambientaliste del gruppo Ultima Generazione, hanno tentato con un gesto tanto plateale quanto inutile, di imbrattare con un passato di verdura il dipinto Il Seminatore, di Vincent Van Gogh, esposto nella importante rassegna a lui dedicata a Palazzo Bonaparte di Roma. L’azione è stata un totale fallimento, in quanto l’opera, protetta da un vetro, è risultata illesa.

Oggi pomeriggio ha voluto vistare la mostra anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che così si è espresso: “Attaccare l’arte è un atto ignobile che va fermamente condannato. La cultura, che è alla base della nostra identità, va difesa e protetta, non certo utilizzata come megafono per altre forme di protesta. Peraltro il nostro patrimonio culturale va tutelato proprio dalle conseguenze del cambiamento climatico. Questo ennesimo gesto non può quindi passare come legittima espressione di protesta. E’ giusto, proprio oggi, ricordare che i reati contro i beni culturali sono puniti gravemente e che gli autori sono perseguibili penalmente”.

Dichiara altresì Iole Siena, Presidente di Arthemisia, società che ha organizzato in collaborazione con il prestigioso Kröller-Müller Museum di Otterlo, la rassegna: “Sapevamo dal primo giorno che sarebbero venuti a manifestare all’interno della mostra di Van Gogh, eravamo pronti e sapevamo che non si poteva evitare. Le misure di sicurezza adottate hanno fatto si che l’impatto sia stato quasi impercettibile, non avendo potuto portare all’interno della mostra né borse, né zaini né altro di voluminoso. L’opera non ha subito nessun danno, ed è quello che conta. Ciò detto, ritengo che il gesto mediatico – perché di questo si tratta – sia decisamente da condannare, un’azione stupida fatta da gente stupida. Che ottiene l’effetto esattamente contrario a quello voluto, perché identificare gli ambientalisti con i vandali non giova alla loro causa, tutt’altro. Non è facendo azioni orribili che si crea consenso sui temi importanti, e di certo non è distruggendo l’arte che salveranno il pianeta. Alla fine, le opere non hanno subito danni, musei e mostre beneficiano di un’attenzione mediatica importante, gli unici che ne escono con le ossa rotte, condannati dall’opinione pubblica e senza risultati concreti, sono proprio i manifestanti”.

La mostra presenta 50 opere del grande maestro olandese, per raccontarne attraverso un percorso emozionale e suggestivo le vicende umane e artistiche. Aperta al pubblico lo scorso 8 ottobre sta ottenendo un grande consenso di pubblico; lo testimoniano gli oltre 80.000 visitatori e le lunghe code quotidiane di persone in attesa di poterne ammirare i capolavori.

Palazzo Bonaparte

Piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) 00186 – Roma

https://www.mostrepalazzobonaparte.it/

 

 

 

 

 

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Roma quasi ieri

DIALOGHI INTORNO AD UN’OPERA D’ARTE

AL MUSEO DI ROMA IN PALAZZO BRASCHI

Le bellezze artistiche e paesaggistiche di Roma nel corso dei secoli hanno rappresentato un polo d’attrazione per quanti tra scrittori e artisti italiani e stranieri, hanno trovato in esse una privilegiata fonte di ispirazione per le loro opere. Molti di loro specie nel periodo del Grand Tour finirono per restare per sempre nella città eterna affascinati dalla grandiosità dei suoi monumenti e dalle suggestive atmosfere di vedute e paesaggi attraversati da una luce avvolgente che ne esaltava i dettagli.

A ripercorrere i luoghi più affascinanti di Roma. legati in particolare alle vedute e ai paesaggi realizzati da artisti italiani e stranieri tra il XVI e il XX secolo è la collezione del Museo di Roma che offre una preziosa testimonianza delle trasformazioni urbanistiche e dei cambiamenti  sociali e culturali della città eterna. In particolare con  l’iniziativa EMOZIONI DA COLLEZIONE. DIALOGHI INTORNO AD UN’OPERA D’ARTE  che si è aperta lo scorso mese di ottobre 2015 e che proseguirà fino al prossimo mese di maggio 2016, il Museo di Roma Palazzo Braschi ha voluto dare inizio ad una stagione di incontri partecipati con il pubblico dei visitatori, instaurando con essi un rapporto continuativo e duraturo, al fine di dare al museo stesso un’immagine diversa più famigliare in cui tornare e nel quale sentirsi ‘a casa’.

Promossa dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’iniziativa dedicata ad avvicinare in modo nuovo il pubblico alle opere d’arte, inaugurata ad ottobre 2015 prevede diversi incontri dove i curatori del Museo sono chiamati a raccontare al pubblico un’opera della collezione che oltre alle vedute contempla i ritratti, rappresentazioni di feste e cerimonie, e poi opere di grafica e e fotografia.

ROMA QUASI IERI dipinto di G Van Wittel

ROMA QUASI IERI
dipinto di G Van Wittel

Dopo il successo del primo appuntamento “Parlami di te, bella signora. Dialogo intorno al ritratto di Girolama Santacroce” Conti di P. Batoni, presentato da Fulvia Strano, citiamo quello di dicembre su I giardini di marzo. Dialogo intorno al quadro di Francesco Gai: La principessa Brancaccio con i figli nel giardino del palazzo a via Merulana, curato da Donatella Germanò, e La devozione e la cura. Dialogo sul restauro della Madonna con Bambino a cura da Cristina De Gregorio.

Di intenso spessore visivo ed emotivo è l’appuntamento di domani 12 febbraio 2016 con l’incontro ROMA QUASI IERI Dialogo intorno alla veduta di Via di Porta Pinciana di G. Van Wittel a cura di Federico de Martino con inizio alle ore 17.00.

Il dipinto che ritrae la veduta di Via di Porta Pinciana eseguito da da Gaspar Van Wittel tra il 1685 e il 1690 presenta un’inquadratura con sullo sfondo il Palazzo del Quirinale, mentre sulla sinistra è il cosiddetto Casino del guardaroba, incorporato nella Villa Ludovisi (oggi non più esistente),  seguito dai cipressi e dal muro di cinta del convento di Sant’Isidoro. A destra è il giardino dei Padri della Trinità dei Monti con l’ingresso dell’attuale Villa Malta, mentre a metà della discesa, il taglio longitudinale della strada Felice (via Sistina) è indicato dal passaggio di una carrozza. La veduta, che rappresentava allora un angolo appartato della città, privo di emergenze monumentali, viene animata dalla presenza di monaci e popolani.

L’obiettivo è quello di recuperare in quel luogo descritto nel dipinto un’atmosfera famigliare nonostante i cambiamenti dovuti alle continue trasformazioni dell’uomo attraverso gli anni. In particolare questa veduta dipinta da Gaspar Van Wittel, considerato il “padre del vedutismo romano”, unisce accanto alla sapienza tecnica l’effetto realistico della visione.  Ogni angolo di Roma ha qualcosa da raccontare perché in ogni scorcio si può respirare qualcosa del passato che ritorna.

Altra data in cui assistere a questo incontro è fissata per sabato 30 aprile 2016 alle 10.30. Prenotazione obbligatoria allo 06060

Silvana Lazzarino

 

ROMA QUASI IERI

Dialogo intorno alla veduta di Via di Porta Pinciana di G. Van Wittel

a cura di Federico de Martino

Museo di Roma Palazzo Braschi

venerdì 12 febbraio 2016 ore 17.00

Telefono e prenotazioni 060608

EMOZIONI da COLLEZIONE

dialoghi intorno a un’opera d’arte

ottobre 2015 – maggio 2016

ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10

www.museodiroma.it

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