“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca: Roma libreria Hora Felix

“Fili di Rugiada” di Maria Francesca Mosca viene presentato  sabato 8 febbraio 2020 a Roma  alla Libreria Hora Felix. Modera l’incontro Maria Rizzi, presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino e letture a cura di Federica Sciandivasci

Fili di rugiada, libro  intenso e avvolgente scritto da Maria Francesca Mosca, medico per la medicina generale della Asl di Biella,  autrice di racconti e poesie di successo, edito da Ibiskos Ulivieri (2019) verrà presentato a Roma il prossimo 8 febbraio 2020 presso la Libreria Caffè letterario Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89.  In esso l’autrice descrive con delicatezza  e incisività le emozioni degli handbikers campioni di vita incontrati e conosciuti in occasione di diverse competizioni sportive.

Chiara Pavoni presenta Maria Francesca Mosca – Bookcity & Striscia la notizia

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, Prossima  presentazione a Roma libreria Hora Felix sabato 8 febbraio 2020

La presentazione con inizo alle ore 18.00 sarà moderata da Maria Rizzi, Presidente Iplac e nota scrittirce di gialli, realtrice sarà Laila Scorcelletti,  Vice-Presidente Iplac insegnante, scrittrice, attrice, cantante , ballerina, le letture saranno a cura di Federica Sciandivasci poetessa e scrrittrice, mentre l’intervista all’autrice sarà a cura di Silvana Lazzarino giornalista/pubblicista, poetessa e impiegata. Scritto per la celebrazione del 10° edizione del Giro d’Italia HandBike  il libro vuole dare risalto al coraggio di questi atleti, che,hanno mostrato determinazione, forza di volontà a partire dall’accettazione del proprio limite fisico, dando esempio di come niente sia impossibile, o quasi, quando alla base di ogni scelta e azione  è il grande amore per la vita.

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, , foto ad Assisi per ultima tappa GIHB settembre 2019

Lo sport dell’handbike, cui giungono in seguito a percorsi diversi, che vedono in molti casi infrangersi sogni e progetti di vita, diventa un‘occasione non solo per ricominciare, ma percorso di condivisione, confronto, sfida e crescita personale, supportato da questo amore e speranza sottintese fin dal titolo del libro. Nel titolo infatti i “fili di rugiada” stanno a rappresentare i sottili fili che legano questi protagonisti alla vita, fili invisibili con la vita da cui non separarsi. Ciascuna delle otto storie in queste pagine diventa testimonianza di forza di volontà, amicizia, solidarietà reciproca, ma anche spirito di competizione e speranza. Nel loro percorso di rinascita, questi sportivi hanno trovato sostegno anche negli affetti delle persone loro accanto, pronte ad incoraggiarli senza invadenza come genitori, fidanzati, mogli o mariti.

In chiusura di ogni ritratto è una poesia con cui Maria Francesca Mosca ha voluto dare risalto all’unicità di ciascun atleta con il proprio modo di essere e sentire lo scorrere della vita verso il cambiamento.: così ad esempio la lirica “Farfalla” chiude la prima storia dedicata a S., mentre “Spazio di luce” conclude quella di F. Parlando si sé, del proprio passato della paura di non farcela, della consapevolezza della disabilità da cui trarre nuove occasioni per scoprire altri aspetti di sé rimasti nell’ombra, questi atleti disabili motori, sono grati alla vita  in cui hanno costruito speranze.

Nella postfazione al libro Lucia Trevisan componente della Commissione Nazionale Paraolimpica italiana sottolinea la possibilità di rinascere anche di fronte a situazioni complesse e difficili come hanno dimostrato questi campioni di vita  a cui va il  suo ringraziamento. Questi atleti hanno saputo trasformare un problema concreto in nuova possibilità per “rinascere” più forti e consapevoli del dono di esistere.  Dalla prefazione:: “…fragilità e forza, speranza per chi non ha orizzonti, confronto per chi crede di averne, invisibili ma tenaci legami con la vita…”.

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, presentazione Milano

Fili di rugiada di Maria Francesca Mosca, oltre a Biella, città dove vive e lavora e a Bologna, è stato presentato al Book festival di Modena, al Salone del Libro di Torino, a New York presso il BEA (Book Expo America) e durante le tappe della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike conclusesi ad  Assisi lo scorso settembre 2019.

Queste le parole del Presidente del GIHB Fabio Pennella: “Abbiamo da subito creduto nel progetto propostoci dalla Dott.ssa Maria Francesca Mosca e siamo grati a Lei per averci permesso di poter avere un libro che parlasse dei nostri Campioni e del nostro Giro, in occasione della decima edizione della manifestazione”. Dopo Roma seguiranno altre presentazioni in altre città. Anche Ischia con la DILA Associazione da Ischia l’Arte dello scrittore e poeta Bruno Mancini, è pronta ad accogliere Maria Francesca Mosca per promuovere il suo libro che invita a pensare a questa vita con altro sguardo, apprezzandone ogni giorno anche gli aspetti più semplici, eppure in grado di restituire felicità.

S. L.

FILI DI RUGIADA

di Maria Francesca Mosca

Edito da Ibiskos Ulivieri (2019)

Presentazione  nell’ambito della Rassegna Iplac (Insieme per la Cultura)

Modera Maria Rizzi, presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino

 letture a cura di Federica Sciandivasci

Roma, Libreria Caffè Letterario Hora Felix  (Via Reggio Emilia, 89 Roma)

Sabato 8 febbraio 2020 ore 18.00

 

 

 

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Wegil Roma: “L’invisibilità non è un superpotere”. Foto e lastre per dire no alla violenza sulle donne

Wegil Roma. L’invisibilità non è un superpotere. La mostra a cura di Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA, è in corso fino al 6 febbraio 2020

Di portata nazionale e non solo, quello della violenza sulle donne è un tema doloroso che riguarda tutta la società. Risuona come un grido di dolore, disperazione, solitudine, come un grido di aiuto,, trattato dalle pagine della cronaca nera e dai talk show televisivi del dolore con parole e immagini che commuovono e fanno riflettere, ma che poi al di fuori di questi canali resta nell’ombra. Vittime di violenze, la maggior parte delle donne si trovano nell’impossibilità di reagire e trovare la forza per dar voce ad un dolore non solo fisico, ma anche morale con cui sono costrette a convivere. Un dolore che ferisce fuori e dentro, nel corpo e nell’animo, fino a diventare un peso insopportabile se alla lunga si resta da soli.

Wegil Roma. L’invisibilità non è un superpotere mostra di foto e radiografie

A restituire entro un contesto artistico di forte impatto visivo ed emotivo, visibilità a questa realtà drammatica che ancora si nasconde silenziosa negli ambienti dove manca il rispetto e la libertà di essere se stessi, è la mostra “L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPER POTERE, Fotografie e lastre per dire no alla violenza sulle donne” che è stata inaugurata a Roma WeGil in Largo Ascianghi 5, il 16 gennaio 2020 alle ore 18.30,  cui hanno collaborato Pangea – Reama, l’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. All’anteprima per la stampa svoltasi il 16 gennaio alle ore 11.00 sono intervenuti Giovanna Pugliese, Assessora al Turismo e Pari opportunità della Regione Lazio,; Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio; Simona Lanzoni, Vice Presidente Fondazione Pangea Onlus e coordinatrice di Reama; Marzia Bianchi, fotografa, curatrice e collaboratrice Pangea – Reama; Maria Grazia Vantadori – Chirurga, referente Casd – Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e componente Reama; Fabrizio d’Alba, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini e l’attrice Francesca Reggiani.

Wegil Roma. L’invisibilità…mattonelle di Marzia Bianchi

Promossa dalla Regione Lazio e organizzata da LAZIOcrea in collaborazione con la Fondazione Pangea Onlus, promotrice di Reama, la rete per l’Empowerment e l’auto mutuo aiuto per le donne vittime di violenza, l’esposizione, “L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPERPOTERE” curata da Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA, presenta 10 fotografie e 10 radiografie che raccontano il mondo di dolore e silenzio in cui vivono le donne vittime di violenza. Autrice delle fotografie è Marzia Bianchi, fotografa e collaboratrice di Pangea – Reama, che ispirandosi alle parole delle donne accolte dallo sportello antiviolenza on line di Reama (www.reamanetwork.org), ha trasformato la narrazione in immagini. Alle fotografie sono affiancate, in totale anonimato delle radiografie gentilmente concesse dall’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e dall’ ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, effettuate alle donne arrivate nei Pronto Soccorso e che hanno dichiarato di aver subito violenze.

Wegil Roma. L’invisibilità…pescerossoweb_credits -®Marzia Bianchi

Così afferma la fotografa Marzia Bianchi:” L’invisibilità non è un superpotere… vuole dunque rompere il muro di silenzio che coinvolge le donne che hanno subito violenza: nella mostra sono i loro corpi, le loro lesioni a parlare, intrecciando singole storie in un unico racconto. Le vite delle donne sono diverse eppure lo schema della violenza si ripete, prevalentemente a opera di un compagno, familiare o conoscente”.

Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea e coordinatrice della rete Reama. sottolinea come la mostra sia l’occasione per noi di svelare quello che molto spesso le donne non riescono a dire o nominare una volta giunte al pronto soccorso. Però i corpi, le lesioni parlano per loro e raccontano di vertigini di orrore quotidiano. Chi accoglie deve saper decodificare i silenzi e attribuire la giusta dimensione alle lesioni incompatibili con quanto narrato”.

L’invisibilità…non è un superpotere…

Mariagrazia Vantadori, chirurga dell’ospedale San Carlo Borromeo, nonché referente del Casd, Centro Ascolto Soccorso Donna del San Carlo ha evidenziato come i tanti anni di attività lavorativa e di esperienza sul campo, l’abbiano portata a decodificarele loro lesioni, ad andare oltre il non detto e ad aiutare le donne a orientarsi per uscire dalla violenza con il sostegno della rete territoriale e dei centri antiviolenza. Far capire loro che quanto accaduto non deve ripetersi mai più e che non sono sole è essenziale e in tal senso i presidi sanitari sono uno snodo importantissimo della rete”.

 L’esposizione nasce dall’esperienza ventennale di Fondazione Pangea che ha incontrato migliaia di donne in tutto il mondo e dall’incontro tra la Dr.ssa Maria Grazia Vantadori, chirurga nonché referente CASD – Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e componente della rete Reama, e la fotografa Marzia Bianchi, collaboratrice di Pangea – Reama. Dopo la tappa romana la mostra sarà ospitata in altri luoghi del Lazio a partire dalla Provincia di Frosinone dal 6 al 27 marzo 2020.

Silvana Lazzarino

 

 L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPER POTERE

Fotografie e lastre per dire no alla violenza sulle donne

a cura di Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA.

WeGil – Largo Ascianghi 5, Roma

orario: tutti i giorni 10.00-19.00

Inaugurazione  16 gennaio 2020  ore 18.30

16 gennaio – 6 febbraio 2020

ingresso libero

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Biennale Artemidia Arte e Amicizia

Comunicato stampa Biennale Artemidia Arte e Amicizia

Biennale Artemidia

Arte e Amicizia, Roma, VII edition ott. 2019

info@ilsextante.net

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dalla

Dott.ssa Mariapia Ciaghi

Biennale Artemidia Arte e Amicizia
direttrice IL SEXTANTE
www.ilsextante.net


Editoria-Comunicazione-Eventi
via Calvet 14 38086 Pinzolo (TN)
via Fara Sabina 2 00199 Roma
mob: +39 3886315672

De: “ARTEMIDIA” a.artemidia@gmail.com

Cari colleghi,

inviamo alla vostra cortese attenzione la seguente comunicazione della consueta ricorrenza, a Roma, della Biennale Artemidia Arte e Amicizia per la cultura e l’arte tra la Bulgaria e l’Italia, che si svolge a Roma fin dal 2007 ed è una vetrina per l’arte е gli artisti nonché un ponte culturale europeo.

https://www.artinlifeditore.com/doc/Artemidia,_press_info_it_VII_Biennale_2019.pdf

La settima edizione della Biennale Artemidia è dedicata quest’anno ai 140 anni dell’inizio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

La serata Inaugurale della VII Biennale Artemidia 2019 è prevista per il 17 ottobre nei saloni dell’Ambasciata di Bulgaria in Roma, mentre il 12 ottobre alla Lux Gallery di Trastevere presentiamo l’apertura della mostra d’autore “La voce che dipinge“con le opere del celebre M° Nicola Ghiuselev, noto cantante lirico e pittore accademico bulgaro-italiano in onore del quale è stato istituito l’omonimo Premio internazionale per la lirica e le belle arti.

Saremo grati se l’informazione che inviamo in allegato possa trovare spazio nelle vostre rubriche culturali in questa occasione dedicata al dialogo interculturale che ha il luogo e presenta le sue espressioni importanti in Italia e in particolare a Roma, la Città Eterna.

Un cordiale saluto!

Anna Maria Petrova

Presidente
Associazione Culturale ARTEMIDIA
mob. +393356287292, mob. +359888416582
Mail: a.artemidia@gmail.com
FB Page: https://www.facebook.com/BiennaleArtemidia/

 Anna Maria Petrova (con in mano un suo libro e la rivista Eudonna) insieme a Luca Filipponi che fa parte dei dirigenti e organizzatori dello Spoleto Festival Art 2019, del Menotti Festival Art 2019 e di Spoleto letteratura 2019.

Anna Maria Petrova (con in mano un suo libro e la rivista Eudonna) insieme a Luca Filipponi che fa parte dei dirigenti e organizzatori dello Spoleto Festival Art 2019, del Menotti Festival Art 2019 e di Spoleto letteratura 2019.

Anniversario 10 anni – https://www.youtube.com/watch?v=8tw70XN3GLU

Breve rassegna fotografica delle precedenti edizioni della

Biennale Artemidia Arte e Amicizia

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Biennale Artemidia Arte e Amicizia

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NOTIZIE

Promozione antologie compri cinque e paghi 2

La struttura del MiBACT

ArtCity2019 ARTE, MUSICA E SPETTACOLI NEI SITI DEL POLO MUSEALE DEL LAZIO

DILA

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Galleria d’Arte Moderna di Roma: “Artiste tra video e digitale”

Galleria d’Arte Moderna di Via Francesco Crispi a Roma: “Artiste tra video e digitale “il 3 ottobre 2019 all’interno del ciclo di incontri “Percorsi e azioni d’arte, pensiero e vita di donne” nell’ambito della mostra “Donne Corpo e Immagine”

Nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a Roma alla Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi che si sofferma sul cambiamento dell’identità e dell’immagine femminile restituito dall’arte tra fine Ottocento e contemporaneità, da non perdere nell’ambito degli appuntamenti con PERCORSI E AZIONI D’ARTE, PENSIERO E VITA DI DONNE l’incontro di giovedì 3 ottobre 2019 “ARTISTE TRA VIDEO E DIGITALE” a cura di Silvia Bordini (“Sapienza” Università degli Studi di Roma) che si svolge presso la sala espositiva al 1 piano dalle ore 17.00 alle 18.00.

Galleria d’Arte Moderna di Roma. Incontro “Asrtiste tra video e digitale”

L’immagine della donna filo conduttore della mostra a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta, prorogata fino al 10 novembre 2019,durante la sua programmazione è stata arricchita da un ampio programma di eventi culturali e nuove opere di cinque tra le più importanti artiste di richiamo internazionale quali: Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Titina Maselli, alle quali è stato dato spazio attraverso il ciclo “Omaggi alle Artiste”.  L’esposizione delle loro opere ha permesso di soffermarsi sulle loro scelte  linguistiche e poetiche e sulle differenti modalità di intendere il proprio impegno nell’ambito artistico e pubblico.

Attualmente si possono visitare le opere di Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922 – Roma 2017) con “Lapide a Hravat” (1995-1998) che sottolinea l’ambiguità di significato e lo slittamento di senso, Questo lavoro, che chiude il ciclo ”5 omaggi per 5 protagoniste dell’arte” già nel titolo fa riferimento all’etimologia della parola croata hravat – strozzare – e all’uso che i soldati croati facevano di un fazzoletto portato al collo come strumento di morte. La cravatta rimanda inoltre al linguaggio mafioso – “mettere la cravatta” / “fare la cravatta” – come riferimento all’usura e, parallelamente, alla cravatta come simbolo maschile di rispettabilità ed eleganza occidentale.

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  l’esposizione “Donne copro e immagine tra simbolo e rivoluzione” presenta cento opere tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte in precedenza o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni di arte contemporanea capitoline. Un percorso che sottolinea come  l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica: da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità, fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni Sessanta.

Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé, in questo sguardo è tutta la forza espressiva del suo trasformare lo stupore in seduzione e curiosità. Alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe è dedicata l’ultima sezione con materiale documentario da ARCHIVIA–Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne – e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione.

 

Silvana Lazzarino

 

ARTISTE TRA VIDEO E DIGITALE” a cura di Silvia Bordini

nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE

Galleria d’Arte Moderna – via Francesco Crispi, 24 Roma

presso la sala espositiva 1° piano

giovedì 3 ottobre 2019 ore 17.00- 18.00

Orario della mostra: mar – dom 10.00 | 18.30

Ultimo ingresso alle 18.00

Informazioni: 060608 ((tutti i giorni 9.00 – 19.00), www.galleriaartemodernaroma.it

 

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Napoleone e lo scultore José Álvarez Cubero

Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani. I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore il recente libro di Ilaria Sgarbozza (Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2019)  sarà presentato a Roma nell’ambito della Rassegna Libri Barberini/Corsini il 2 ottobre 2019 a Palazzo Barberini

Entro la stagione del neoclassicismo accanto a nomi di spicco quali Auguste Dominique Ingres e Jacques-Louis David, che seppero, ciascuno con una propria specificità, restituire con i loro ritratti i fasti ed i trionfi del grande Napoleone durante gli anni del suo impero, sottolineandone forza e potere e quell’aura divina di cui amava circondarsi, da sottolineare la figura di José Álvarez Cubero scultore spagnolo molto attivo tra Parigi e Roma, ricordato in particolare per la realizzazione dei fregi per la Camera da Letto dell’Imperatore al Quirinale, dove ogni decorazione doveva avere fini celebrativi.

A restituire la storia e le vicende politiche che portarono al progetto e alla realizzazione del fregi fino al loro smontaggio e alla messa in deposito in seguito alla sconfitta di Napoleone e al ritorno del Pontefice al palazzo del Quirinale, è il volume scritto da Ilaria Sgarbozza funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con un’intensa attività di anni di ricerca centrata in particolare sul rapporto tra arte e politica e sulla storia dei Musei e delle Istituzioni culturali.

Il libro Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani. I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore” edito da Musei Vaticani (Città del Vaticano 2019) sarà presentato a Roma il prossimo 2 ottobre 2019 nell’ambito della rassegna LIBRI BARBERINI / CORSINI negli spazi di Palazzo Barbnerini presso la Sala Conferenze alle ore 17.00. Ad introdurre l’incontro sarà Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, mentre a parlare di questa interessante opera saranno Barbara Jatta Direttore dei Musei Vaticani, Matteo Lafranconi, Direttore del Complesso “Scuderie del Qurinale” e Matteo Nucci scrittore.

Entro il contesto romano della vivace età napoleonica, vengono analizzati i fregi neoclassici (24 monumentali rilievi) scolpiti da José  Álvarez Cubero per decorare la sontuosa Camera da Letto dell’Imperatore al Quirinale, dove tutto l’arredamento aveva un intento celebrativo. Raffiguranti scene mitologiche e storie dell’antica Roma e dell’antica Grecia, essi, conservati fino ad oggi entro il deposito della Pinacoteca Vaticana, per la prima volta grazie a questo volume riacquistano la propria identità storico-artistica in attesa do essere svelati al pubblico.

I volume è arricchito da un  focus sulla vita e sulla carriera dell’artista spagnolo, con puntuali rimandi alle sue opere conservate in alcuni dei più importanti musei d’Europa. Sono anche riportati i risultati delle indagini scientifiche e dell’intervento di spolveratura, fino alla descrizione strutturale dei rilievi con cenni sulla loro storia conservativa, con alcune considerazioni sull’auspicato restauro e sulla futura esposizione al pubblico. L’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento posti.

Ilaria Sgarbozza: vive a Roma ed è funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Svolge da lunghi anni attività di ricerca, interessandosi principalmente del rapporto tra arte e politica, dunque della storia dei musei e delle istituzioni culturali. Nel 2013 ha pubblicato per le Edizioni dei Musei Vaticani il volume Le Spalle al Settecento. Forma, modelli e organizzazione dei musei nella Roma napoleonica. Ha dedicato studi e saggi alla produzione figurativa e al collezionismo pubblico e privato dei secoli XVIII e XIX. Ha collaborato a mostre di riferimento su artisti e fenomeni artistici di età moderna.

Silvana Lazzarino

RASSEGNA LIBRI BARBERINI/CORSINI

Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani.

I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore” 

di Ilaria Sgarbozza

(Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2019)

Palazzo Barberini (Sala Conferenze, II piano)

Via delle Quattro Fontane 13, Roma

Mercoledì 2 ottobre 2019, 17,00

Ingresso libero  fino ad esaurimento posti

Per informazioni: tel. 06-4824184, e-mail: gan-aar@beniculturali.it

 

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