Views: 12
Cod.010LE Liga Sarah Lapinska – Ninnananna
Cod.010LE
Liga Sarah Lapinska
Ninnananna
È impossibile chiudere la primavera in due o tre giardini privati e, nel mito, fa eco la storia vera.
Il figlio del conte Bhear, Fin, cresciuto prestante, si è consultato con diversa gente, non solo coi ricchi.
Per lui il più caro amico è diventato Robin Hood, che Fin ha incontrato, cavalcando verso la foresta di Greenwood.
I suoi grandi occhi velati di capriolo erano un po’ nell’ombra sotto il cappello verde.
Chi è Robin?
Musicista?
Commerciante vagabondo?
Accattone che conquista la fiducia dei ricchi, ma poi fugge indietro nelle foreste per dividere tutto ciò che ha con la sua gente gemella?
Bhear ha cominciato a cercare per Fin la sposa.
Fin preferiva divertirsi con il suo caro amico Robin e non aveva voglia di sposare nessuna principessa.
Fin chiesi consiglio a Robin.
“Ho sentito che il rabbino Jaakov ha due figlie sagge e belle.”
La porta della capanna di rabbino Jaakov è aperta.
Il viso di Lea è pieno di cicatrici del vaiolo ed è pallido, ma i suoi tratti sono perfetti.
Nel viso di Rahel la malattia del vaiolo ha lasciato solo alcune piccole, tonde cavità, ma i suoi grandi occhi sono verdi come i boschi di Greenwood.
È bellissima.
Alla prima domanda di Fin Lea risponde che la felicità è un lavoro ben fatto.
Rahel dice che la felicità siamo noi stessi.
Lea dice che le pietre non crescono, ma, con il tempo, si sbriciolano.
Rahel dice che le pietre crescono nella pioggia.
Lea dice: questo è un sole che mai spegne.
Rahel dice: questo è amore che mai spegne.
Lea dice: più agili dei topo sono le pulci nella sua pelle.
Rahel dice: il gatto è più agile rispetto al topo, in quanto, non sempre, il cacciato è più agile del suo cacciatore.
Lea dice: la musica piange senza le lacrime.
Rahel dice: senza le lacrime piange l’ingannato cuore.
Più nero della penna del corvo è il tradimento, dice Lea.
Rahel dice che più nera è la morte.
Più candida della neve sulla cima della montagna è la virtù, dice Lea.
Rahel dice che la più candida è la verità.
Fin cade su un ginocchio davanti a Rahel
“Vuoi diventare mia moglie?”
Rahel senza indugio risposto di sì.
Certo, Robin arriva alla nozze del suo amico Fin.
Per Rahel, Robin sembra l’uomo più bello “Vuoi fuggire insieme a me,Robin? Fin mi ha perduto per sempre, da quando ti ho visto.”
Robin ha portato Rahel dai suoi amici nel bosco.
Beh, quelli che i funzionari tendono a chiamare bracconieri, partigiani, mendicanti.
L’andatura di Rahel diventa più pesante.
Lei è in attesa di un bambino.
Con quale nome lo chiamiamo, noi pellegrini nella terra dell’amore?
Suona una vibrante soffiata del corno.
Robin ha giurato a Fin che, sentendo questo segnale, andrà da Fin ad aiutarlo.
Fin aveva deciso di uccidere Robin, quindi la felicità di Rahel si trasformerà cosi in infinito lutto.
In alto sulla montagna fluisce il fiume dell’acqua di vita, ma attorno si estende il groviglio di Kinteyl, dove vagabonda il cinghiale gigantesco.
Robin promette di avere l’acqua della vita.
Risponde al lodo della vittoria.
Robin ha vinto da solo il cinghiale!
Se solo una spina delle setole pungeranno un po’ la sua pelle, egli morirà subito.
E non è a conoscenza di altre droghe, solo l’acqua della vita.
Fin raccomanda a Robin “Misura quanto è lunga la schiena di questo cinghiale.”
Robin con piedi nudi misura la schiena del cinghiale.
Anche per la seconda volta: proprio cinque metri.
Per la terza volta, una delle setole penetra nel calcagno di Robin.
Il veleno funziona.
Robin cade.
Dopo pochi minuti, Fin cala nelle sue mani l’acqua.
Lui di nuovo ricorda il giorno delle sua nozze e lascia che le sue dita s’aprano.
Poi Fin si ricorda quanto piacevolmente per lui fosse fare l’amore con Robin.
Ora Rahel canta una ninnananna per il figlio che presto dovrà ricominciare a vendere l’uva passa e le mandorle, cercando la strada verso la terraferma, per cui qui egli sarà un altro, gimmel.
Non c’è Fin e gli altri potenti della terra che vogliono mantenere il mistero dell’acqua della vita come suo monopolio?
Lo schermo primaverile di Robin diventa più nebbioso.
Fin versa l’acqua nella bocca di Robin morto.
L’anima di Robin come un uccellino rosso già vola da quelli che l’aspettano immensamente.
Fin porta il suo unico amico all’unica donna che rispetta
“Voglio prendere cura per il tuo figlio come se fosse il mio.”
“Di fronte a te metteranno tante scodelle con l’acqua della vita.
Berrai da esse, non offrendone a nessun altro neanche un sorso.
In ogni età non avrai problemi con la tua memoria.
Avrai il tempo di riflettere perché tu odi sia quelli che sanno di essere felici, sia te stesso che sei infelice.
Si realizzerà!
Rimani qui per tanto tempo e vivi più a lungo di tutte le nostre vite messe insieme, interrotte in giovane età.”
Rahel canta la ninnananna diversa, dolcissima, proibita ad ogni altro, solo per loro bisbigliando.
Io ti ho regalato la dignità della mia anima, e non ho bisogno di coltello per seguirti.
Non dormire a lungo, svegliati insieme con me per un’altra più verde primavera!
Liga Sarah Lapinska
Narrativa – Finalisti premio
Cod.001LE
Cod.001LE Boriss Cilevičs – La scelta.
Cod.002LE
Cod.002LE Angela Maria Tiberi – Gioco d’amore a Sermoneta
Cod.003LE
Cod.003LE Caterina Guttadauro – La Storia siamo noi
Cod.004LE
Cod.004LE Liga Sarah Lapinska – Ritorna, Sulamith
Cod.005LE
Cod.005LE Ksenia Svetlova – Vestito
Cod.006LE
Cod.006LE Felice Maria Corticchia – Orrore giudiziario
Cod.007LE
Cod.007LE Liga Sarah Lapinska – Noi, sardine
Cod.008LE
Cod.008LE Valery Chursanov – Cronache dalla città di una bestia e di un uccello.
Cod.009LE
Cod.009LE Angela Maria Tiberi – Filomena Marturano
Cod.010LE
Cod.010LE Liga Sarah Lapinska – Ninnananna