COD004AR Silvana Lazzarino Roberto Prandin

Benvenuti

COD004AR Silvana Lazzarino Roberto Prandin

COD004AR

Silvana Lazzarino intervista Roberto Prandin

Compositore italiano che vive a Perugia.
Ha scritto molta musica di taglio classico-moderno, non appartenente al mondo dello sperimentalismo.
Ha una propria concezione estetica che porta avanti giorno dopo giorno, scrivendo musica per tanti esecutori italiani ed esteri.

Per Ischia ha in serbo delle sorprese.

Con Bruno Mancini ha da poco scritto due pezzi per voce e pianoforte.

D- Cosa rappresenta per te la composizione?

R- È un mezzo espressivo a cui non riesco e non posso rinunciare.
Il motivo è dato dal fatto che gli studi di composizione si fanno in giovane età.
Nel mio caso tra i 15 ed i 25.
Ovviamente si continua a studiare anche in età avanzata, ma come un po’ in tutte le discipline di tipo formativo, quando si intraprende uno studio sistematico e profondo, poi uno se lo porta appresso sino all’ultimo giorno della propria vita.

D- Si può parlare di specializzazione nel campo della composizione?

R- Direi proprio di sì.
Io per esempio scrivo musica classica contemporanea.
Già questa definizione rimane un poco generica.
Meglio sarebbe dire quale sia lo stile compositivo e quale l’estetica a cui ci si rifà.

D- E qui, nel caso tuo specifico?

R- Non faccio parte dell’avanguardia.
Per certi versi sono un conservatore.
Mi riallaccio molto volentieri all’estetica del primo Novecento fino al 1970.
Anno più anno meno.

D- E il mondo contemporaneo vero e proprio?

R- Difficile dare una risposta esaudiente, specie in poche righe.
La metterei cosi: Tra il 1950 e il 2000, si annovera una produzione d’avanguardia e di ricerca molto, molto interessante, che conosco, anche per averla eseguita prima come flautista e poi come direttore d’orchestra.

Voglio però sottolineare che non me la sono sentita di percorrere strade come quella dello sperimentalismo. Come detto sono legato in parte all’impressionismo ed all’espressionismo.

D- Compositori di riferimento?

R- Debussy, Ravel, Puccini, Stravinsky, Prokofiev.

D- Quanta musica hai scritto?

R- Negli ultimi 6-7 anni circa 120 pezzi completi.
In genere quando inizio un brano, lo porto a termine.
L’80% sono brani da camera (3-4 strumenti), il rimanente per orchestra: archi e orchestra classica e cioè quartetto d’archi più quartetto o quintetto a fiati.

D- Mi risulta che hai scritto delle cose per Ischia. Che rapporto hai con questa realtà?

R- Recentemente ho scritto due pezzi per voce e pianoforte: una ballata su testo di Liga Sarah Lapiska liberamente tradotto da Bruno Mancini “La porta, aperta dal vento” Op 35 Nr 1 e una romanza, sempre per voce e pianoforte su poesia di Bruno Mancini: “Tra eutanasia e ghigliottina” Op. 35 Nr2.

D- Esiste un criterio per la scelta del poeta o del genere poetico.

R- Ti dirò che non sono romantico (nel senso estetico) ma realista d’inizio secolo per tanto cerco opere che si distanzino da un’espressività che si rifaccia all’Ottocento romantico e post romantico.

Trovo l’opera di Mancini, almeno in parte sia molto stimolante sul piano dei contenuti e della struttura ritmica che esula dalla tradizione ottocentesca, la sua poetica mi stimola sul piano della fantasia, sa scrivere.

D- Immagino che tale scelta complichi un po’ le cose all’atto della messa in musica del testo.

R- Sì. L’aspetto ritmico ed accentuativo pone delle condizioni e cioè di trovare formule melodiche compiute, e non lo dico a caso, che forzatamente non siano nella tradizione ma che comunque non si inoltrino troppo nel mondo dello sperimentale.

D- È discorso tecnico difficile da comprendere, dacci qualche spiegazione aggiuntiva.

R- Cercherò.
Il problema è che tutta l’estetica contemporanea esce dai binari della tradizione.

Dovendo scrivere nel 2017 io cerco di recuperare parte del Belcanto rivestendolo di armonia spesso moderatamente dissonante che a volta fa uso di armonia tradizionale.
Insomma, è una via di mezzo.
Come detto, l’avanguardia tout-court non fa parte del mio DNA.
In particolare quando scrivo per voce umana, non vado più in là del necessario.

D- Non c’è il rischio di essere considerato un passatista?

R- Si, c’è, ma io sono convinto della scelta fatta, che è stata lungamente ponderata (decenni).
La mia musica ha una struttura ben definita.
Nelle mie composizioni la si individua.
Certo, il rischio di non essere considerato “contemporaneo al 100%100” esiste, non lo nego.

D- È possibile parlare allora di differenza di trattamento tra musica vocale e strumentale?

R- Sì, nella musica strumentale si osa di più poiché si sa che gli artisti esecutori sono in grado di eseguire con perizia musiche per niente tonali, anzi ben lontano da tale estetica.
A volte scrivo proprio a tonale, ma tratto le parabole musicali in modo tale che vi sia sempre una logica compositiva intelligibile.

D-Domanda sibillina: ma allora come la mettiamo con l’opera contemporanea?

R- È veramente un problema al momento insuperato.
Il linguaggio che viene usato dai compositori contemporanei di musica teatrale, a mio avviso, non rispecchia il rapporto-testo musica.

Inoltre esiste un grande problema da risolvere ed è l’esecuzione vera e propria, spesso difficilissima e che necessita di grandi specialisti.

È chiaro che dopo il 1950, l’opera lirica si sia fermata.
In proposito, riporto un’interessante osservazione di Pierre Boulez, direttore d’orchestra e compositore in un’intervista rilasciata 3 anni or sono a La Repubblica: a suo dire, ci vorrebbe qualcuno in grado di rinnovare il linguaggio dell’opera lirica, un po’ come fece Richard Wagner.
La riflessione di Boulez è d’attualità e piuttosto stimolante, inoltre pone le basi per un approfondimento più che auspicabile.

Il suo non è un pessimismo totale, come precisato nell’intervista al quotidiano, visto che c’è anche la speranza che la cultura non venga intaccata ulteriormente dalla crisi economica.
La riflessione di Boulez è piuttosto interessante e consente di approfondire un argomento di cui non si parla poi così tanto: l’opera lirica è ancora viva?

E se lo è chi sono i compositori più rappresentativi di cui ci si potrà ricordare in futuro, come si fa oggi con Verdi, Puccini,Bellini e Donizetti?

D– E quindi, cosa ci si aspetta per il futuro lirico-teatrale?

R- Una rivoluzione musicale vera e propria.
Ma ho l’impressione che al momento non ci siano all’orizzonte soluzioni nuove.
Attendiamo.

D- Restando nel tema: non hai mai pensato di scrivere un’opera lirica?

R- Si, tre i problemi di fondo: trovare un libretto contemporaneo veramente interessante sia sul piano dei contenuti, sia sul piano poetico.
E poi l’aspetto “messa in scena”.

Il rischio è che uno scriva per un anno di seguito, in pratica tutti i giorni in stretta collaborazione con il poeta-librettista che non può essere d’estrazione romantica, dopo di che l’opera rimanga nel cassetto poiché nessun direttore artistico di teatro si prende il rischio di un flop di pubblico ed anche economico.

Voglio anche dire che i pezzi che scrivo per voce e pianoforte hanno un taglio teatrale pur rimanendo in ambito cameristico.
Il tutto potrebbe partire da tale ambito.

D-Tornando ad Ischia, un giorno mi hai accennato ad una sinfonia per orchestra espressamente scritta per Ischia. A che punto sono i lavori?

R- Ne ho scritto per 20 minuti, in pratica i primi due tempi.
La formazione è quella dell’orchestra classica.
Ora sto abbozzando i secondi due.

La sinfonia è in forma di Balletto contemporaneo ed è basato su una storia di estrazione popolare avvenuta nel 1300 a Ischia.
Mi riservo di dare ulteriori particolari tra qualche mese.
Comunque, per pura curiosità dirò che è lo storia triste di Polindorfo e Numella vissuti attorno al 1370.
Non fatemi dire di più.

D- Altre novità?

R- Lo scorso 21 Gennaio, a Berlino, la flautista italiana Rita D’Arcangelo ha proposto in prima esecuzione assoluta il pezzo “Tizzy” per flauto solo che lei mi ha commissionato.

Lo sta registrando in questo mese, sempre a Berlino, e sarà incluso in un CD per flauto solo con tutti brani che vari compositori contemporanei hanno scritto per l’artista italiana residente a Berlino.

Per la cronaca, Rita d’Arcangelo è una solista di livello internazionale: tiene spesso concerti negli Stati Uniti, in Giappone, in Europa e collabora sistematicamente con musicisti della Filarmonica di Berlino e della Deutsche Oper.

D- Ti ringrazio molto anche a nome di Bruno Mancini e di Gaetano Di Meglio Direttore del quotidiano “Il Dispari” nella cui pagina culturale verrà presto pubblicata questa intervista esclusiva ed interessante. Ti aspettiamo a Ischia.

R- Ringrazio voi tutti per l’attenzione verso la mia arte e sono convinto che molto presto potrò avere il piacere di essere a Ischia per la prima esecuzione della mia sinfonia dedicata alla vostra stupenda isola.

Silvana Lazzarino

COD004AR Silvana Lazzarino Roberto Prandin

COD001AR

Liga Sarah Lapinska La nostra isola

COD002AR

Caterina Guttadauro La Brasca Hafez Haidar

COD003AR

Angela Maria Tiberi Caruso e zia Bettina

COD004AR

Silvana Lazzarino Roberto Prandin

COD005AR

Liga Sarah Lapinska Conoscere Rainis

COD006AR

Caterina Guttadauro La Brasca Enzo Tortora – Lettere a Francesca

COD007AR

Silvana Lazzarino Patrizia Canola

COD008AR

Angela Maria Tiberi Il colore degli aquiloni

COD009AR

Angela Maria Tiberi L’urlo dell’innocenza
Premi Otto milioni edizione 2018

Premi Otto milioni

Premi Otto milioni

Premio internazionale di Poesia

Settima edizione

Premio internazionale di Arti grafiche

Terza edizione

Premio internazionale di Musica

Terza edizione

Premio internazionale di Giornalismo

Seconda edizione

Premio internazionale di Narrativa

Prima edizione

Proposte pubblicazione e acquisto copie antologie della collana “Otto milioni”

A tutti gli Artisti che intendano inserire una o più loro opere nelle antologie della collana “Otto milioni” vengono offerte le seguenti proposte di pubblicazione ed acquisto.

Le offerte qui di seguito specificate sono valide per la pubblicazione di pagine in b/n e fino ad esaurimento delle pagine disponibili.
Su tutte le proposte in elenco ci sarà un ulteriore sconto di 20 € riservato ai Soci DILA in regola con i versamenti delle quote associative.

Numero copie Antologie collana “Otto milioni” 2016” Prezzo unitario Spese spedizione Sconto Totale da versare

Numero copie Antologie collana “Otto milioni” 2016” Prezzo unitario Spese spedizione Sconto Totale da versare
2 22.00 € 3.00 € 3.00 € 44.00 €
10 22.00 € 6.00 € 106.00 € 120.00 €
20 22.00 € 12.00 € 292.00 € 160.00 €
50 22.00 € 18.00 € 868.00 € 250.00 €
100 22.00 € 36.00 € 1836.00 € 400.00 €

Caratteristiche Antologie collana “Otto milioni”
– 200 pagine stampate a 1 colore in b/n
– carta testo uso mano da grammi 100/mq
– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestimento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 22.00 €
– ISBN
– Editore di riferimento

Modalità pagamento:
bonifico bancario sull’IBAN IT 02 K 05142 39930 133571129692
intestato a “Da Ischia L’Arte – DILA”
causale

Condizioni di pagamento:
1/3 alla nostra accettazione dell’ordine di acquisto
1/3 alla convalida, da parte degli Artisti, delle bozze di stampa
1/3 alla nostra comunicazione della spedizione dei volumi

I codici dei versamenti andranno inoltrati a emmegiischia@gmail.com

Proposte pubbicazione e acquisto per artisti 2018 ok

Antologie della collana “Otto milioni” Proposte acquisto per sponsor

Offerte valide fino a revoca e comunque non oltre le programmate 30 pagine di sponsorizzazioni per ogni Antologia

Caratteristiche Antologie collana “Otto milioni”
– 200 pagine stampate a 1 colore in b/n
– carta testo uso mano da grammi 100/mq
– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestimento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 22.00 €
– ISBN
– Editore di riferimento

1) Partecipazione mediante 1/4 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 20 copie dell’Antologia a meno di 1/4 del prezzo di copertina fissato in 22 €, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 100.00 euro (5.00 euro a copia spedizione compresa!)

2) Partecipazione mediante 1 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia a meno di 1/7 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 300.00 euro (3.00 euro a copia spedizione compresa!)

3) Partecipazione mediante 3 pagine di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 400 copie dell’Antologia pubblicata ad 1/12 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 720.00 euro (1.80 euro a copia spedizione compresa!)

4) Partecipazione mediante un logo a colori deciso dallo Sponsor, sia in prima e sia in quarta di copertina, delle dimensioni massime di 30 centimetri quadrati.Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie al prezzo di 350.00 euro (3.50 euro a copia spedizione compresa!)

5) Partecipazione mediante 30 pagine (ossia tutte le pagine destinate alla pubblicità) di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor + un logo a colori deciso dallo Sponsor, sia in prima e sia in quarta di copertina, delle dimensioni massime di 30 centimetri quadrati.
Acquisto da parte dello Sponsor di 4500 copie dell’Antologia pubblicata ad 1/13 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 7.500.00 euro (1.66 euro a copia spedizione compresa!)

In aggiunta alle precedenti proposte verranno effettuate
GRATUITAMENTE
queste ulteriori promozioni pubblicitarie.

A) Pagina personale per lo Sponsor su https://www.emmegiischia.com per la durata di un anno
B) Invito personale per lo Sponsor in occasione delle presentazioni pubbliche dell’Antologia
C) Tutte le immagini e/o i testi trasmessi in video attraverso una tv web
D) Disponibilità di ulteriori 10 copie dell’Antologia per distribuzione omaggio presso biblioteche, scuole, testate giornalistiche ed emittenti televisive contattate dallo Sponsor.

Modalità pagamento
Bonifico Bancario IT 59 J051 4239 9301 3357 1082 422
inviare codice versamento a emmegiischia@gmail.com

INFO:
3914830355 (ore 14 – 23)
emmegiischia@gmail.com

Sponsorizzando i nostri volumi di poesie, senza dubbio gli Autori dei testi, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.
Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché:
I libri sono cultura, serenità, malizia
I libri aggiungono valore agli auguri
I libri aumentano il pregio dei regali.
I libri donano intensità emotive.
I libri sprigionano emozioni.
I libri offrono esperienze insostituibili.
I libri rappresentano patrimoni di conoscenze.
I libri arricchiscono competenze.
I libri spandono seduzioni.
I libri suscitano serenità.
I libri adornano di charme.
I libri diffondono culture.
I libri posseggono fascino.
I libri infondono distensione.
I libri non ingannano, ma ammaliano.
I libri sono tranquillità, sono suggestioni, sono tentazioni, sono lusinghe, sono confronto e tanto altro ancora.
Grazie per l’attenzione.

Bruno Mancini
Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Proposte pubblicazione e acquisto per sponsor 2018 ok

DILA

Otto milioni

Visits: 38

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *